Autore Topic: Inter-Roma il bello del calcio Lazio-Chievo il brutto delle pochi idee  (Letto 709 volte)

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di Vincenzo Cerracchio

ROMA - Da meno tredici a meno cinque. E con una partita da recuperare. L’Inter non muore mai, è tornata schiacciasassi. E per il Milan, affetto da pareggite acuta, l’aria si fa mefitica, visto che il Napoli, guidato da Matador Cavani, ora è lì a due punti.

La Roma esce sconfitta da San Siro, ma può gonfiare il petto per l’orgoglio che ha messo in mostra e per la tremarella che ha fatto venire all’eterna rivale: con un primo tempo giocato a viso aperto, spettacolo puro che rivaluta il nostro calcio sparagnino, e poi con una fiammata che dall’1-4 ha riportato la partita in bilico fino al 3-5 finale. L’impresa, se fosse stata portata a termine, avrebbe fatto epoca: perché i giallorossi (con un sontuoso Vucinic) erano rimasti in dieci dopo un’ora per l’espulsione di Burdisso, fallo da ultimo uomo su Pazzini (e rigore trasformato da Eto’o) e sembravano logicamente in balìa dei rivali. Invece si sono rialzati e hanno segnato, prima di arrendersi a Cambiasso, ancora due volte.

Se il Milan è braccato in testa, la Lazio soffre il ritorno di Udinese, Palermo e Juventus per i posti che contano in Europa. Il pari interno con il Chievo testimonia della perdurante mancanza di idee, di gioco e quindi di gol (peggior attacco fra le prime otto). Hernanes, gran punizione a parte, si è perso; Zarate è fuori da ogni schema anche quando si mostra diligente come ieri; i rincalzi di centrocampo hanno poca qualità e non si possono sempre chiedere miracoli al giovane Kozak, che Reja ha fatto bene a difendere pubblicamente prima che gli arbitri, istigati da qualche “Solone”, lo mettano definitivamente nel mirino. L’inconcludenza con cui la società ha chiuso il mercato di riparazione è stato un segnale premonitore (visti gli stenti di Scaloni, quanto sarebbe servito Ziegler) e le speranze Champions sono legate ai recuperi di Floccari e Rocchi. Ammesso che Reja ritrovi il bandolo di una squadra rattrappita sui propri arcinoti limiti.

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