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Dove andra
Keita Balde? Dopo quanto accaduto ieri, la risposta pare la più semplice del mondo: al
Milan. Già, pare: perché non tutto è così scontato come le dichiarazioni dell'agente
Roberto Calenda sembrerebbero suggerire.
"La Lazio ci ha comunicato di avere un accordo con il Milan. A noi una proposta di rinnovo completa non è mai arrivata", ha detto ieri, particolarmente stizzito, il procuratore dell'attaccante senegalese. Con tanto di risposta del ds biancoceleste
Igli Tare attraverso un comunicato:
"Al calciatore è stato offerto ufficialmente un rinnovo di contratto alle stesse cifre dei top-player della Lazio".Perché dunque tanto livore? Perché i due club possono anche avere trovato un'intesa economica, ma il parere di Keita è stato posto in secondo piano. Ed è un parere non secondario, se è vero che il giocatore sta dando la propria preferenza non al Milan, ma alla
Juventus.Leggi di più Calciomercato Milan, sfida alla Juve per Keita: accordo con la Lazio Il fratello di Keita smentisce Tare: "Mai arrivata offerta di rinnovo"
I bianconeri non hanno ancora fatto pervenire un'offerta ufficiale alla Lazio, ma hanno già sedotto Keita. E sarebbero anche disposti ad aspettare un anno per prenderlo nel 2018, al momento della scadenza del contratto. Con una prospettiva estrema che il club biancoceleste potrebbe prendere in considerazione: quella di una stagione intera da trascorrere in tribuna, se l'affare con il Milan salterà.
Soprattutto perché non si tratta di un affare, ma di un doppio affare: Milan e Lazio hanno già un accordo per un 'pacchetto completo' che prevede il trasferimento in rossonero, assieme a Keita, anche di
Lucas Biglia. Trattativa pesantissima: in ballo c'è una cinquantina di milioni totali che Lotito e Tare (presente a Milano per provare a sbloccare l'affare) già stavano pregustando.
Ecco perché la situazione è delicatissima: Keita (con Calenda) spinge per la Juventus, la Lazio per il Milan. L'ennesimo strappo in un rapporto mai facile e addolcito solamente dalle prestazioni in campo del senegalese, specialmente nella seconda parte del campionato. Uno strappo che, stavolta, rischia davvero di essere definitivo.
