Autore Topic: L’illusione di trasformare il tifoso in investitore  (Letto 84667 volte)

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Offline Matita

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #840 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:46:56 »
Nei miei ricordi di bambino ricordo pomeriggi interi al bar a guardare i grandi, anziani e giovani, giocare interminabili e appassionanti partite di tresette, con regolare e istituzionale passatella.
Era bellissimo vedere i pugni sul tavolo con i "venticinque a spade", le napoli in mano, gli assi calati e le partite che si susseguivano veloci e elettrizzanti.
Ricordo anche i capannelli con i commenti, talvolta sprezzanti, tal'altra esaltanti questo o quel giocatore o questa o quella coppia.
Il vero e grande giocatore è quello che non si fa condizionare dal chiacchericcio che gli sta attorno: al massimo filtra quello che sente e fa selezione. E' silente, ma non assente e soprattutto non è sordo.

ti avevo inquadrato bene allora...ti sei evoluto.


Una volta si andava in pensione e per passare la giornata si scendeva al bar sotto casa , con gli altri "colleghi".

Briscola e tresette dominavano le giornate. Ma intorno al tavolo c'era chi non trovava posto tra i protagonisti.

stavano li dietro in silenzio e guardavano. Poi a partita finita dispensavano consigli allo sconfitto , sul dove aveva perso la partita. Dovevi buttare denari invece di coppe.
Finche' il nonno di turno sbotta e invita il consigliere a sedersi e giocare lui. Ma a lui non va.E' piu' interessante stare li dietro e dispensare utili consigli sul da farsi. E cosi' vincere sempre.


Ecco, siamo arrivati a questo punto senza andare in pensione.


Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #841 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:48:34 »
C'entra eccome, con l'azionariato popolare. Nessuno vuole caccia' una lira, dov'è il 2,5% che alcuni s'erano proposti di raggiungere? però tutti contestano il fatto che comandi uno solo.
Ma chi sono, in concreto, questi "tutti" che contestano?
Mi pare che su questo spazio si ragiona di questioni che attengono, anche indirettamente, all'azionariato popolare con un respiro un po' più alto.
Sbaglio?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #842 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:50:08 »
Ma chi sono, in concreto, questi "tutti" che contestano?
Mi pare che su questo spazio si ragiona di questioni che attengono, anche indirettamente, all'azionariato popolare con un respiro un po' più alto.
Sbaglio?

Si, sbagli caro Franz. Non si critica: c'è solo spazio per tifare.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

geddy

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #843 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:50:51 »
Emarginato perché troppo signore, troppo gentiluomo fuori da tutti i giochi miliardari di potere.
Nata per caso perché tutto nacque dalla vendita di Massa che fu sopravvalutato dall'Inter (infatti Massa non combinò più niente) che ci dette il danaro necessario per comprate Re Cecconi, Pulici e Garlaschelli (su quest'ultimo ci fu addirittura uno scambio di persona che ci favorì, nel senso che noi avevamo chiesto al Como un certo Rossi e questi invece ci mandarono ci mandarono lui) e per di più si liberarono di Frustalupi che da loro non giocava mai. Poi ci fu il genio di Maestrelli a fare il resto a mettere insieme questi grandi allenatori. Anche e soprattutto con la sua grande umanità: una dote che oggi sarebbe un grave difetto. Pensa che una volta si misero a contestare un difensore non ricordo chi. Ebbene convinsero Maestrelli ad andare a visionare un ragazzo della Primavera, un certo Cremaschini o Somaschini non ricordo. Alla fine della partita Maestrelli disse, sentito con le mie orecchie, potrei acquistare un terzino ma parderei un uomo. Che ci farebbe un personaggio così nel calcio di oggi.
PS. Ti vorrei pregare, siccome io  ho l'abitudine di argomentare anche in un forum, di njon liquidare quello che scrivo con battute come quelle che hai usato. Chiedimi spiegazioni e chiarimenti ma non mi liquidare così. Grazie.
La storia dello scambio di persona non è per Garlaschelli. La Lazio prese Renzo ROssi, ma qualche anno dopo.Invece di Paolo dicono, ma credo sia una leggenda. Renzo  ROssi giocava all'ala o seconda punta.
Maestrelli era un gentiluomo come lo è Reja o lo è ZOff. Nel calcio non conta o fino a un certo punto, quello che è prevalente in Maestrelli è la preparazione tattica e la capacità di mettere in campo la squadra. Poteva anche essere un mostro, la squadra così come giocava per due anni è stata un meccanismo perfetto. Non perchè portava a cena Chinaglia coi gemelli, ma perchè Chinaglia era un grande centravanti. 

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #844 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:51:25 »
Tipico intervento da oracolo: Mazzò, ti rifaccio una domanda già posta in altri termini tempo fa, ma la sostanza è sempre la stessa. Parli per esperienza diretta degli episodi o per averli sintetizzati sui giornali tempo dopo che sono accaduti?Tornando al contendere, che all'epoca ci possa essere stato qualcuno, che per chissà quali motivi, era contrario a Maestrelli e rivoleva Lorenzo, lo sappiamo tutti. Che questa volontà abbia in qualche modo influenzato i risultati della Lazio mi sembra proprio no. Tant'è che Maestrelli e Lazio vinsero uno scudetto, se poi volete mettere in dubbio anche questo, fate pure, ma fate da soli.
Questo per dire che: la critica esiste da quando esiste il campionato di calcio a girone unico, anzi forse è nata prima la critica poi il pallone, 22 giocano uno arbitra un milione chiacchierano...... Dare alla critica più importanza, a seconda della convenienza discorsiva, di quello che merita è strumentale.
Esiste una critica se è giusta va presa in considerazione anche da chi è stato criticato. Se è stata mossa tanto per fare, va ignorata.

Esempio in questo topic, si parla dell'azionariato, siamo riusciti a tirare fuori episodi di 40 anni fa che con l'azionariato non hanno MINIMAMENTE nulla a che vedere, ma servono solo a riconfermare le proprie opinioni e rinsaldare le posizioni personali su certe tematiche.

A me francamente questo tuo modo di fare ha un po' stufato.
Tu riporti tue convinzioni e tuoi dialoghi con i protagonisti e dobbiamo credere a quello che dici.
Io riporto quello che scrivevano i giornali dell'epoca e le interviste dell'epoca con le parole di Maestrelli e Calleri tanto per dirne due.
Ma quello che riporto (non quello che dico io) non sono cose vere.

Ti ho riportato episodi del 71/72...del 72/73...del 75/76 e del 1986/87.
Le contestazioni a Maestrelli non furono solo il primo anno, ma persino nell'anno dello scudetto (vedi dopo il 3 a 1 contro l'Inter).
Vuoi che ti posto i ritagli ?
No non ho "esperenza diretta" ma perchè tu la hai ?
 

Le cose andarono in maniera molto diversa. Maestrelli fu contestato da un gruppo di laziali vip (diremmo oggi) che si erano dati anche un nome: la coscienza della Lazio. Lo fecero dopo il ritorno in Serie A alla vigilia del campionato magico 1972-73. La Lazio aveva fatto un disastroso precampionato ed era stata eliminata in maniera pesante dalla Coppa Italia. I contestatori erano nostalgici di Lorenzo, un personaggio pittoresco e approssimativo che ci aveva fatto retrocedere con una squadra che aveva già in nuce lo spirito e l'ossatura della squadra dello scudetto. Furono zittiti da Lenzini e Maestrelli rimase, per nostra fortuna, in sella. Le altre contestazioni non contano: sono cose "normali".

Questo è il "Bignami" della storia di quel periodo.
Senza offesa.
E' quello che sappiamo tutti.
Pure mio nipote di 8 anni.

...
Non furono solo i tifosoni a chiedere la testa di Maestrelli, ci furono anche movimenti interni alla società in tal senso. E di queste ingerenze è strapiena la nostra storia.
...

Questo invece è un po piu' approfondito.
E dimostra "un po' piu'" di conoscenza della storia della Lazio.

Emarginato perché troppo signore, troppo gentiluomo fuori da tutti i giochi miliardari di potere.
Nata per caso perché tutto nacque dalla vendita di Massa che fu sopravvalutato dall'Inter (infatti Massa non combinò più niente) che ci dette il danaro necessario per comprate Re Cecconi, Pulici e Garlaschelli (su quest'ultimo ci fu addirittura uno scambio di persona che ci favorì, nel senso che noi avevamo chiesto al Como un certo Rossi e questi invece ci mandarono ci mandarono lui) e per di più si liberarono di Frustalupi che da loro non giocava mai. Poi ci fu il genio di Maestrelli a fare il resto a mettere insieme questi grandi allenatori. Anche e soprattutto con la sua grande umanità: una dote che oggi sarebbe un grave difetto. Pensa che una volta si misero a contestare un difensore non ricordo chi. Ebbene convinsero Maestrelli ad andare a visionare un ragazzo della Primavera, un certo Cremaschini o Somaschini non ricordo. Alla fine della partita Maestrelli disse, sentito con le mie orecchie, potrei acquistare un terzino ma parderei un uomo. Che ci farebbe un personaggio così nel calcio di oggi.
PS. Ti vorrei pregare, siccome io  ho l'abitudine di argomentare anche in un forum, di njon liquidare quello che scrivo con battute come quelle che hai usato. Chiedimi spiegazioni e chiarimenti ma non mi liquidare così. Grazie.

Rossi (Renzo ? era quattro anni dopo) forse ti riferisci a Turini...ma è una leggenda metropolitana lo "scambio di persona"...poi non capisco come ci possano mandare un giocatore diverso...che si faceva il calciomercato per contrassegno ?

Continuiamo con i luoghi comuni...e la mitizzazione.

Ma tanto ormai Maestrelli è diventato "Er Maestro" e nessuno si ricorda piu' del resto.






geddy

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #845 : Martedì 1 Marzo 2011, 11:54:54 »

PS. Ti vorrei pregare, siccome io  ho l'abitudine di argomentare anche in un forum, di njon liquidare quello che scrivo con battute come quelle che hai usato. Chiedimi spiegazioni e chiarimenti ma non mi liquidare così. Grazie.
Hai ragione.

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #846 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:10:24 »
...
Garlaschelli (su quest'ultimo ci fu addirittura uno scambio di persona che ci favorì, nel senso che noi avevamo chiesto al Como un certo Rossi e questi invece ci mandarono ci mandarono lui)
...

Ma veramente la Storia della Lazio di quel periodo, si riduce così ?

A...volevamo un giocatore ma ce ne hanno mandato un altro ?
All'intervallo di Lazio-Verona 4 a 2?

@Mago...invece questa sarebbe la verità di chi ha "esperienza diretta" ?

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #847 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:19:16 »
E' andata così ?

Pronto è il Como ?
Si.
Salve sono Sbardella della Lazio...gioca con voi Rossi ?
Si...
Lo vogliamo acquistare, ce lo mandate ?
Va bene.


Il giorno del raduno luglio 1972.

Salve...
Salve...
Sono Renzo Garlaschelli del Como.
Ma noi aspettavamo Rossi...
...hanno mandato me...
Va beh...venga ormai è qui...


@Ulisse...e io sarei troppo polemico con tutti ?

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #848 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:20:52 »
Ma chi sono, in concreto, questi "tutti" che contestano?
Mi pare che su questo spazio si ragiona di questioni che attengono, anche indirettamente, all'azionariato popolare con un respiro un po' più alto.
Sbaglio?

Ma certo. Però stiamo sempre parlando di un mondo che non esiste e di una "democrazia" di facciata, in base alla quale ci ritroveremmo Guido De Angelis presidente, Plastino allenatore e Chinaglia addetto al magazzino dei liquori.

Mi dispiace, ma mi tengo la struttura attuale.

Oppure i tifosi si prendono la Lazio, ma in modo REALMENTE democratico: un milione di "quote" da cento Euro ciascuna, peso elettorale commisurato al numero di quote possedute: con divieto, naturalmente, di superare il 5%. Si elegge un parlamentino di 25 persone che elegge il Presidente, il quale propone un Direttore Generale all'assemblea. Il DG ha ampie facoltà gestionali, può essere rimosso solo dai due terzi dell'assemblea o dal Presidente. Quest'ultimo decade dopo quattro anni ed è rieleggibile.

Chi ha interessi editoriali NON PUO' far parte dell'assemblea, così come chi viene sponsorizzato o sostenuto da qualsivoglia media: la campagna elettorale te la paghi da solo, se vuoi fartela. Non è eleggibile chi ha causato multe, squalifiche e penalizzazioni alla Lazio (Lotito compreso, quindi). Non ha diritto di voto chi non è stato abbonato almeno cinque volte negli ultimi dieci anni. Non è consentito affidare incarichi a chi non abbia competenze congrue.

I miei cinquemila Euro sono pronti.

Offline Skorpius

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #849 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:22:17 »
E' andata così ?

Pronto è il Como ?
Si.
Salve sono Sbardella della Lazio...gioca con voi Rossi ?
Si...
Lo vogliamo acquistare, ce lo mandate ?
Va bene.


Il giorno del raduno luglio 1972.

Salve...
Salve...
Sono Renzo Garlaschelli del Como.
Ma noi aspettavamo Rossi...
...hanno mandato me...
Va beh...venga ormai è qui...


@Ulisse...e io sarei troppo polemico con tutti ?

Penso che lo scambio sia sul nome non sul giocatore.
- Voglio quell'ala piccola e scattante che ho visto mettere in difficoltà (... nome a caso) come si chiama?
- Garlaschelli (invece si chiama Rossi)
- Ecco.. iniziamo la trattativa per prendere Garlaschelli..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #850 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:28:21 »
Ma certo. Però stiamo sempre parlando di un mondo che non esiste e di una "democrazia" di facciata, in base alla quale ci ritroveremmo Guido De Angelis presidente, Plastino allenatore e Chinaglia addetto al magazzino dei liquori.
Tra un estremo e l'altro ci sono infinite sfumature.

Ho già scritto che l'unica ambizione di tifosi/azionisti di contare maggiormente nella gestione del club è l'ingresso nel Consiglio dello stesso (tramite un proprio rappresentante) in seguito ad acquisto sul mercato borsistico o a messa a fattor comune di una congrua quota di azioni della SS Lazio. Bisogna metterci i soldi. In definitiva rischiando del proprio.

Cosa che ad oggi i tifosi della Lazio dimostrano di non voler fare, come confermano i ripetuti flop di Lazio Investimenti, Lazio Family e Federsupporter.

Qui sul forum una scorciatoia all'ambientone per tornare in sella non la vuole dare nessuno, stanne certo.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #851 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:28:47 »
Ma certo. Però stiamo sempre parlando di un mondo che non esiste e di una "democrazia" di facciata, in base alla quale ci ritroveremmo Guido De Angelis presidente, Plastino allenatore e Chinaglia addetto al magazzino dei liquori.

Mi dispiace, ma mi tengo la struttura attuale.

Chi parla seriamente di azionariato popolare e di democrazia crede che I personaggi da te indicate vadano mantenuti nei loro ruoli. Peraltro gli stessi personaggi non anelano a posizioni diverse: gli basta quello che hanno.


Oppure i tifosi si prendono la Lazio, ma in modo REALMENTE democratico: un milione di "quote" da cento Euro ciascuna, peso elettorale commisurato al numero di quote possedute: con divieto, naturalmente, di superare il 5%. Si elegge un parlamentino di 25 persone che elegge il Presidente, il quale propone un Direttore Generale all'assemblea. Il DG ha ampie facoltà gestionali, può essere rimosso solo dai due terzi dell'assemblea o dal Presidente. Quest'ultimo decade dopo quattro anni ed è rieleggibile.

Norme di ordinaria diligenza, condivisibili. In sostanza è quanto sogno io personalmente. I soldi sono stati messi, bisogna soltanto convincere il 32,96 % degli azionisti e mettere nero su bianco.

Chi ha interessi editoriali NON PUO' far parte dell'assemblea, così come chi viene sponsorizzato o sostenuto da qualsivoglia media: la campagna elettorale te la paghi da solo, se vuoi fartela. Non è eleggibile chi ha causato multe, squalifiche e penalizzazioni alla Lazio (Lotito compreso, quindi). Non ha diritto di voto chi non è stato abbonato almeno cinque volte negli ultimi dieci anni. Non è consentito affidare incarichi a chi non abbia competenze congrue.

I miei cinquemila Euro sono pronti.

Grazie Rob, si chiama conflitto di interessi. Anche qui roba di ordinaria diligenza quindi potenzialmente “pericolose” (forse su certe restrizioni di voto sei un po’ estremo ma per il resto va bene).
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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #852 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:34:04 »
Si segnala a pagina 53 del bilancio consolidato il seguente passo
Al 31 dicembre 2010 i ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono pari a Euro 6.197 migliaia con un decremento rispetto al 31 dicembre 2009 di Euro 5.448 migliaia. Tale diminuzione è dipesa principalmente dalla conclusione al 30 giugno 2010 del contratto di sponsorizzazione del centro sportivo di Formello.

Alla successiva pagina 54 del bilancio consolidato si legge
I ricavi per le sponsorizzazioni ammontano a Euro 1.740 migliaia e sono principalmente rappresentati dai ricavi derivanti dai contratti perfezionati con la Puma Italia S.r.l., Euro 1.700 migliaia, per la qualifica di sponsor tecnico.
I proventi pubblicitari ammontano ad Euro 4.198 migliaia e sono principalmente rappresentati dai proventi derivanti dal contratto stipulato con la Infront Italy S.r.l., per Euro 3.827 migliaia, principalmente per la cartellonistica all’interno dello stadio per le partite casalinghe.
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Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #853 : Martedì 1 Marzo 2011, 12:46:32 »
Penso che lo scambio sia sul nome non sul giocatore.
- Voglio quell'ala piccola e scattante che ho visto mettere in difficoltà (... nome a caso) come si chiama?
- Garlaschelli (invece si chiama Rossi)
- Ecco.. iniziamo la trattativa per prendere Garlaschelli..



Questi sono due ritagli dell'epoca.
Tra non ne conosco bene le caratteristiche e ce ne hanno mandato un altro...ce ne corre...o no ?

Offline MagoMerlino

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #854 : Martedì 1 Marzo 2011, 13:56:33 »
A me francamente questo tuo modo di fare ha un po' stufato.
 
pazienza, potrei dire la stessa cosa rivolta a qualche altro utente, ma siccore ritengo la cosa poco carina non lo scrivo.

Tu riporti tue convinzioni e tuoi dialoghi con i protagonisti e dobbiamo credere a quello che dici.
Io riporto quello che scrivevano i giornali dell'epoca e le interviste dell'epoca con le parole di Maestrelli e Calleri tanto per dirne due.
Ma quello che riporto (non quello che dico io) non sono cose vere.

Ti ho riportato episodi del 71/72...del 72/73...del 75/76 e del 1986/87.
Le contestazioni a Maestrelli non furono solo il primo anno, ma persino nell'anno dello scudetto (vedi dopo il 3 a 1 contro l'Inter).
Vuoi che ti posto i ritagli ?
No non ho "esperenza diretta" ma perchè tu la hai ?
 
Probabilmente equivochi qualcosa, io non ti ho mai detto che quello che riporti non sono cose vere, ma che sono interpretazioni degli avvenimenti da parte dei giornalisti di allora. Se poi ho scritto che quello che riporti NON E' VERO, ti prego di riportare i messaggi.
Facendo un esempio per tutti, se parliamo di Milan Lazio, io la partita l'ho vista in diretta, tu l'hai letta sui giornali. Hai tratto poi delle conclusioni col senno di poi attraverso le cronache di quello che comportò quella partita.
Mi sembra che oggi, spesso, dividiamo il capello in quattro su quello che scrivono i giornalisti, i quali dovrebbero stare molto attenti a scrivere inesattezze, perchè non mancano i mezzi per smentirli. Quarant'anni fa invece si era direttamente dipendenti  da quello che i cronisti di allora riportavano e non si avevano mezzi per smentire, a meno di non essere tra i protagonisti.
Per cui, sempre facendo un esempio, una partita o l'avevi vista e te ne potevi fare un'opinione personale diretta, oppure eri costretto a fartela conto terzi.

Ripeto poi che continuare a sostenere forzatamente questo parallelismo tra l'odierno e il passato dell'epoca Maestrelli-Lenzini è una strumentalizzazione fine a se stessa. Si dimostra solo che esisteva già la critica e che questa non ha influenzato minimamente i risultati di quella Lazio. Poi, ripeto, se volete dimostrare il contrario, liberi.

Tanto per portare un contributo alla deriva del topic "scambi di persona" Schillaci da Messina vi dice niente?
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Offline satanasso

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #855 : Martedì 1 Marzo 2011, 14:10:01 »
Oppure i tifosi si prendono la Lazio, ma in modo REALMENTE democratico: un milione di "quote" da cento Euro ciascuna, peso elettorale commisurato al numero di quote possedute uguale per tutti i possessori di qualsiasi numero di quote (una o più quote, un voto): con divieto, naturalmente, di superare il 5%. Si elegge un parlamentino di 25 persone che elegge il Presidente, il quale propone un Direttore Generale all'assemblea. Il DG ha ampie facoltà gestionali, può essere rimosso solo dai due terzi dell'assemblea o dal Presidente. Quest'ultimo, è responsabile nei confronti del mandato affidatogli dal Parlamento, decade dopo quattro anni ed è rieleggibile.
Chi ha interessi editoriali NON PUO' far parte dell'assemblea, così come chi viene sponsorizzato o sostenuto da qualsivoglia media: la campagna elettorale te la paghi da solo, se vuoi fartela. Non è eleggibile chi ha causato multe, squalifiche e penalizzazioni alla Lazio (Lotito compreso, quindi). Non ha diritto di voto chi non è stato abbonato almeno cinque volte negli ultimi dieci anni. Non è consentito affidare incarichi a chi non abbia competenze congrue.
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Mi sono permesso di inserire due modifiche di forma e sostanza.
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #856 : Martedì 1 Marzo 2011, 14:15:05 »
pazienza, potrei dire la stessa cosa rivolta a qualche altro utente, ma siccore ritengo la cosa poco carina non lo scrivo.
Probabilmente equivochi qualcosa, io non ti ho mai detto che quello che riporti non sono cose vere, ma che sono interpretazioni degli avvenimenti da parte dei giornalisti di allora. Se poi ho scritto che quello che riporti NON E' VERO, ti prego di riportare i messaggi.
Facendo un esempio per tutti, se parliamo di Milan Lazio, io la partita l'ho vista in diretta, tu l'hai letta sui giornali. Hai tratto poi delle conclusioni col senno di poi attraverso le cronache di quello che comportò quella partita.
Mi sembra che oggi, spesso, dividiamo il capello in quattro su quello che scrivono i giornalisti, i quali dovrebbero stare molto attenti a scrivere inesattezze, perchè non mancano i mezzi per smentirli. Quarant'anni fa invece si era direttamente dipendenti  da quello che i cronisti di allora riportavano e non si avevano mezzi per smentire, a meno di non essere tra i protagonisti.
Per cui, sempre facendo un esempio, una partita o l'avevi vista e te ne potevi fare un'opinione personale diretta, oppure eri costretto a fartela conto terzi.

Ripeto poi che continuare a sostenere forzatamente questo parallelismo tra l'odierno e il passato dell'epoca Maestrelli-Lenzini è una strumentalizzazione fine a se stessa. Si dimostra solo che esisteva già la critica e che questa non ha influenzato minimamente i risultati di quella Lazio. Poi, ripeto, se volete dimostrare il contrario, liberi.

Tanto per portare un contributo alla deriva del topic "scambi di persona" Schillaci da Messina vi dice niente?


Il parallelo odierno/passato era solo per dire che i "consiglieri" (veri oppure esterni) hanno fatto spesso, per non dire sempre, piu' danni che altro.
Con il tuo ragionamento contano solo i "testimoni oculari".
Chi ha visto la partita o la vicenda (tra virgolette) può parlare e sa come sono andate le cose.
Che uno segua la vicenda, legga, si informi...che non creda quando i giornali scrivono che la Lazio per dire faceva parte del "grumo di potere" non conta.
Francamente è un modo di ragionare che non condivido.

Per quanto riguarda Garlaschelli...o Schillaci (pure lì ci hanno mandato quello sbagliato ? ricordati che i soldi per comprare non c'erano, riguardati la vicenda Napoli/Bigliardi/Raimondo Marino) o Guaglianone che scese dall'aereo con la scarpa destra al posto della sinistra e viceversa, penso non ci sia bisogno di scrivere nulla a riguardo.

Ma ormai vedo che la verità diventa quella.
Leggere da un giornalista/scrittore importante e conosciuto che ci hanno mandato Garlaschelli al posto di un altro francamente mi lascia senza parole.
E vedo che non serve neanche mettere gli articoli dei giornali. Come dici tu è una opinione per conto terzi. Nonostante il virgolettato di Maestrelli che forse, e sottolineo, forse Garrincha lo conosceva.

E chiedo scusa perchè siamo decisamente OT.

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #857 : Martedì 1 Marzo 2011, 14:56:17 »
Ma guarda, la programmazione nel calcio è un'altra fesseria che va di moda nominare oggi.

Lenzini incontrò Petrelli nell'albergo del calciomercato e gli chiese come mai fosse lì: Petrelli disse che la Roma lo aveva scaricato e stava cercando un'altra squadra. E Lenzini gli propose di venire alla Lazio. Che doveva fa'? Siccome non aveva programmato di sostituire Facco, non doveva ingaggiare Petrelli?

Il calcio è questo: cercare buoni calciatori in base ai mezzi a propria disposizione. Cragnotti ha messo soldi sul tavolo finché non ha vinto, unico problema: s'è speso pure quelli che non aveva. Pazienza. La "programmazione" ancora devo capire cosa sia, sinceramente, e come si esplicita.



Vogliamo "sfatare" un po' di tutte queste catzate da romanzo d'appendice ?
O devo farlo solo io ?

Petrelli era a Grado in vacanza. Saputo del trasferimento è andato a Milano.
Niente incontri nell'albergo (nel bagno mentre facevano pipì...sentita pure questa...) del calciomercato.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #858 : Martedì 1 Marzo 2011, 15:03:03 »


Vogliamo "sfatare" un po' di tutte queste catzate da romanzo d'appendice ?
O devo farlo solo io ?

Petrelli era a Grado in vacanza. Saputo del trasferimento è andato a Milano.
Niente incontri nell'albergo (nel bagno mentre facevano pipì...sentita pure questa...) del calciomercato.

La fonte è il Petrelli stesso. Si vede che ricorda male.

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #859 : Martedì 1 Marzo 2011, 15:13:21 »
La fonte è il Petrelli stesso. Si vede che ricorda male.

Mario Facco neanche si ricordava che in una partita contro il Manchester United (non l'Almas...il Manchester United) uno gli ruppe la mandibola (la mandibola...non un'unghia). Per dire.

Petrelli sarà sicuramente andato all'Hilton, avrà incontrato Lenzini e Maestrelli dicendo che la Herrera non lo voleva piu'.
E da lì è nato l'interessamento per un buon giocatore (titolare con la roma).
O forse la Lazio saputo questo abbia voluto comprarlo, senza incontrarlo.

E' che è molto piu' bello raccontare che stavano facendo pipì e da lì è nata la Lazio dello scudetto.
O che dovevamo prendere Rossi e invece ci hanno mandato Garlaschelli.
O ancora che Maestrelli era una specie di "santo" amato da tutti, tifosi, dirigenti (soprattutto dirigenti) e giocatori.

[Chiaramente non mi riferisco a te, che se proprio quello che combatte contro tutta 'sta retorica...]

E richiedo scusa per l'OT.