Autore Topic: L’illusione di trasformare il tifoso in investitore  (Letto 86573 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #440 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:21:39 »
No, Mazzola. E' la mia posizione, rivista e corretta.
A chi mi obietta "dimostra quello che affermi" io sono costretto a rispondere che non posso offrire nulla più della mia parola (che vale come quella di chiunque altro, su questo forum).
E quindi non posso che affermare quello che ho scritto.

Non c'è modo di attestare che alla Lazio siano giunte offerte adeguate per una sponsorizzazione. Quindi, di fatto, è lecito affermare che offerte adeguate non sono mai giunte.

Non sono sofismi as usual (affermazione poco carina, per inciso). E' quello che posso affermare pubblicamente sul forum.

Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #441 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:25:50 »
Ci ho riflettuto e sono giunto a una conclusione.

Ho sbagliato a intervenire sulla questione dello sponsor riportando delle informazioni che ho avuto modo di apprendere da soggetti terzi (non si tratta di giangoverni, visto che qualcuno lo ha scritto) ma che non sono in grado di confermare. In ciò mi sono dimostrato persona poco seria, anzi, visto che informazioni del genere si debbono condividere solo se si è in possesso di concrete prove documentali. Della mia condotta mi scuso anzi con gli utenti del forum.

In definitiva non è possibile affermare che è esistita una proposta (non giunta a buon fine) per la sponsorizzazione della Lazio, visto che non ve n'è traccia.

La Lazio non ha concluso un accordo con un main sponsor (quello che va sulla maglia) dopo la fine del contratto con Ina-Assitalia perché alla Lazio non è MAI giunta un'offerta adeguata.

Piantala di rotolarti per terra.

Alla Lazio saranno pure giunte offerte, ma non essendoci elementi che lo attestino non si può pretendere che queste "offerte" siano accettate come dato acquisito nella discussione.

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #442 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:28:40 »
Piantala di rotolarti per terra.
Falla finita, Rob.

Ho scritto che alla Lazio non sono giunte offerte, visto che non esiste riscontro oggettivo che tali offerte siano giunte.
E convengo con te: "non si può pretendere che queste "offerte" siano accettate come dato acquisito nella discussione". L'ho fatto e ho sbagliato.
E adesso BASTA. Chiudiamola qui.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline seminuovo

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #443 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:29:58 »
E la Red Bull si serve di un giornalista della Rai per contattare un potenziale partner?

Suvvìa...
suvvia 'na cippa. abbi il coraggio di scrivere che maffei è un cazzaro. maffei che, per inciso ma lo dovresti sapere almeno tu, non fa più il giornalista da anni.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #444 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:40:31 »
suvvia 'na cippa. abbi il coraggio di scrivere che maffei è un cazzaro. maffei che, per inciso ma lo dovresti sapere almeno tu, non fa più il giornalista da anni.

L'invito al coraggio da parte di uno chiaramente mascherato dietro un nick civetta suona piuttosto ridicolo.

Non c'è nulla da aggiungere a quanto detto: trovo molto improbabile che un giornalista, o dirigente Rai, faccia da intermediario in una trattativa tra un colosso come la Red Bull e la SS Lazio. Altri elementi non ne ho, per cui non ci sono gli estremi per dargli del cazzaro.

Personalmente, inltre, non tratterei nulla con Maffei, espressione anche lui di un certo ambiente politicoide romano, che impera nella Rai, nel Coni e nel mondo lazialoide, a cominciare dalla Polisportiva.

Vedo che un dogma acquisito su basi filosofiche, "Lotito perde i soldi dooooooo sponsor", se messo in discussione con dati di fatto, provoca forti mal di pancia.

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #445 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:54:13 »
Vedo che un dogma acquisito su basi filosofiche, "Lotito perde i soldi dooooooo sponsor", se messo in discussione con dati di fatto, provoca forti mal di pancia.

Perdonami, caro Rob, mi duole insistere perché ti stimo come una delle colonne storiche dei forummisti, ma quali sarebbero questi dati di fatto?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

bak

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #446 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:56:09 »
Red Bull che, se non erro si sarebbe dovuta accattare anche la cairese. E che si è defilata.
Senza nulla togliere e senza mettere in dubbio, da parte mia, la veridicità del racconto di Giancarlo Governi

Offline Il lodolaio

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #447 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 17:59:03 »
Red Bull che, se non erro si sarebbe dovuta accattare anche la cairese. E che si è defilata.


Confermo, se ne parlò sui giornali ed in rete.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #448 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:03:44 »
Perchè la fabbrica è a Sassuolo.


Me sa che parlamo de du' cose diverse.

Ceramiche Cerasarda
Strada Statale per Palau Km. 2,800
07026, Olbia (SS)

Mazzola

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #449 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:25:58 »
No, Mazzola. E' la mia posizione, rivista e corretta.
A chi mi obietta "dimostra quello che affermi" io sono costretto a rispondere che non posso offrire nulla più della mia parola (che vale come quella di chiunque altro, su questo forum).
E quindi non posso che affermare quello che ho scritto.

Non c'è modo di attestare che alla Lazio siano giunte offerte adeguate per una sponsorizzazione. Quindi, di fatto, è lecito affermare che offerte adeguate non sono mai giunte.

Non sono sofismi as usual (affermazione poco carina, per inciso). E' quello che posso affermare pubblicamente sul forum.

Eccomi.
La vicenda Maffei/Lotito/Red Bull è andata esattamente come racconta giangoverni.

Lotito, per me, ha sbagliato a rifiutare un importante sponsor, come red bull, conosciuto in tutto il mondo per il prodotto lo spot e la Formula 1.
Lotito oltretutto, sempre per me, non si è comportato bene e non c'è neanche bisogno di sottolinearlo, comportandosi nel caso in maniera maleducata.

Offline Ulisse

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #450 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:30:29 »

Me sa che parlamo de du' cose diverse.

Ceramiche Cerasarda
Strada Statale per Palau Km. 2,800
07026, Olbia (SS)

Parlavamo della stessa cosa, mi è parso di leggere tempo fà che una grossa fabbrica di Sassuolo aveva acquistato la fabbrica della Cera Sarda, lasciando lo  stabilimento in Gallura.
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #451 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:36:17 »
Eccomi.
La vicenda Maffei/Lotito/Red Bull è andata esattamente come racconta giangoverni.
Anche se non ti conosco e sei un'utenza anonima su un forum non ho problemi a ritenere che stai affermando tutto ciò in buona fede.

Ma qualcuno potrà sempre obiettare che tu e giangoverni potreste aver appreso l'indiscrezione [priva di effettivi riscontri oggettivi] dalla medesima fonte.

Non se ne esce più, insomma.  :(
Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #452 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:45:21 »
Maffei ha lavorato dal 2007 al 2010 a New York.

Maffei
New York
Soccer
Red Bull

Non so perché, ma mi suona familiare...

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #453 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:55:29 »
Dal Corriere dello Sport del 17 marzo 2010

"Lotito, è il momento di mollare la Lazio"

Il dibattito su Claudio Lotito è nuovamente aperto. Mauro Mazza, direttore di Rai 1, grande tifoso biancoceleste e nostro autorevole opinionista, ieri ha chiesto al presidente della Lazio di farsi da parte affidando ad un uomo di fiducia la gestione della società, non presentandosi allo stadio e dichiarandosi pronto ad ascoltare chi fosse interessato ad acquistare il club.

« Qualcosa bisogna fare» , ha esordito così il direttore Mazza. A lui si sono associati dieci personaggi del mondo laziale. Ex giocatori, uomini dello spettacolo, grandi sportivi, attori, giornalisti, esperti di comunicazione.

Abbiamo raccolto il loro pensiero e le loro idee, abbiamo registrato reazioni e impressioni, abbiamo ascoltato il loro parere, gli abbiamo rivolto tre domande. 1) E’ il momento in cui Lotito deve mollare la Lazio? 2) Cosa dovrebbe fare intanto Lotito per salvare la stagione? 3) In questo difficile momento quale dovrebbe essere l’atteggiamento della tifoseria?

«Sì, è giusto che Lotito faccia un passo indietro. E’ giusto che dia spazio a persone diverse» , è il risultato del sondaggio. La maggioranza degli intervistati è di questo avviso. Sul tema sono intervenuti Gabriele La Porta, i gemelli Maestrelli, Fabrizio Maffei, Andrea Abodi, Clemente Mimun, Enrico Montesano, Guido Paglia, Nicola Pietrangeli, Felice Pulici e Tiberio Timperi. Hanno fornito vari spunti di riflessione, hanno auspicato una svolta immediata per il bene della Lazio. Per salvarne la stagione e il futuro. Qualcosa bisogna fare, lo dicono tutti.



PAGLIA: «Sì. La risposta è mille volte sì, anche per togliere ogni alibi ai giocatori, che di fronte a un passo indietro del pre­sidente, dovrebbero assumersi sino in fondo le proprie responsabilità. Non cre­do sia giusto entrare in discorsi privati di imprenditori che rischiano dei soldi, ma penso ci siano e che ci sono state in questi anni persone che possano o vogliano ri­schiare ».
ABODI: «Credo che questo sia il momen­to nel quale Lotito deve dimostrare di aver capito. La situazione è grave. E i suoi interessi ora passano in secondo pia­no rispetto a quelli generali della comuni­tà sportiva della Lazio. Questo non vuole dire un esproprio. Lasciare dovrebbe partire dalla sua volontà, partendo da un’analisi reale. Lotito è l’azionista di ri­ferimento della società, ma non so se l’ha interiorizzato. Ci sono interessi più ampi del suo 65% per cento dell’azionariato. Ci sarebbe anche un altro 35% e non parlo in termini speculativi. Ma c’è tutto il re­sto del mondo laziale che merita attenzio­ne e rappresentanza. A partire dal model­lo dualistico di gestione del club, peraltro legittimo, Lotito ha di fatto escluso tutti dalla rappresentanza della società».
TIMPERI: «Probabilmente sì. Credo si stia in questi mesi manifestando la fine di un rapporto, quello tra Lotito e i tifosi della Lazio, ormai sfilacciato, liso, consu­mato ».
LA PORTA: «E’ troppo tardi. Ma aggiun­go: meglio tardi che mai».
PULICI: «Non so sotto quale profilo do­vrebbe mollare. C’è qualcuno che vuole acquistare la Lazio? Io sono sempre stato dell’avviso, ancor prima dell’esonero di Ballardini, che avrebbe senso per Lotito assumere una posizione defilata, affidan­do la conduzione tecnico-dirigenziale del­la società a una persona competente, di sua fiducia. Lotito deve mettere mano al­l’organizzazione del club. Dovrebbe ri­strutturare i quadri dirigenziali».

MAFFEI: «Assolutamente sì. Credo che la realtà sia ormai sotto gli occhi di tutti. Lo­tito deve prendere seriamente in conside­razione l’idea di passare la mano o quan­tomeno di fare un passo indietro. L’unico consiglio da dargli è questo. In passato è stato supportato in tutti i modi, non solo materialmente. L’ha fatto l’opinione pub­blica e l’hanno fatto i tifosi».

MIMUN: «E’ il momento di tirarci fuori dai guai tutti insieme, rinviando le pole­miche a tempi migliori, sperando che ar­rivino ».
PIETRANGELI: «Non conosco Lotito personalmente, ma la regola del “chi sba­glia paga” vale in ogni ambito. E chi sba­glia più volte è recidivo, è normale paga­re, anche per lui. Rimanere in sella nono­stante le critiche non è normale, arriva un momento in cui decidi di mandare tut­ti a quel paese. In questo caso non sta succedendo».
MONTESANO: «Più che mettersi da parte servirebbe che mettesse subito da parte certi atteggiamenti, ma un passo in­dietro sarebbe opportuno. Lotito dovreb­be assumere un bravo direttore generale o un bravo direttore sportivo, già questo sarebbe un nuovo inizio. In questo modo rinforzerebbe l’organigramma, potrebbe ridare slancio al club. Ne guadagnerebbe anche da un punto di vista dell’immagine. Serve un’operazione simile».
MAESTRELLI: «Sì, serve una svolta per salvare la Lazio, la situazione sta diven­tando veramente complicata. Il presiden­te Lotito dovrebbe farsi affiancare da persone competenti, da uomini di espe­rienza, tante società hanno inserito in or­ganigramma manager importanti. La struttura Lazio va potenziata una volta per tutte, questo è indispensabile per an­dare avanti, per pensare al futuro, per non rischiare come sta succedendo in questa stagione».

PAGLIA: «Lotito dovrebbe dimettersi adesso, affidando la società a una persona di sua fiducia. Sono sulla stessa linea espressa da Mauro Mazza. C’è necessità di un segnale, di una scossa. Lotito, nel con­tempo, non dovrebbe più andare allo sta­dio, così i tifosi non avrebbero giustifica­zioni per disertare l’Olimpico e i giocatori sarebbero responsabilizzati aldilà degli errori del presidente».
ABODI: «Dovrebbe fare due cose, che non farà mai. La prima: un bagno d’umil­tà, ammettendo di aver commesso degli errori, chiedendo ai tifosi il massimo ap­porto sino alla fine del campionato. Do­vrebbe dire: per un momento dimenticate che sia io il presidente. La seconda mossa: si dovrebbe autosospendere. Non so se questo significhi dimettersi, ma certo sa­rebbe un gesto forte e simbolico in questo momento senza intaccare il suo diritto alla proprietà».
TIMPERI: «Preparare l’uscita di scena, una exit-strategy, potrebbe dare una scos­sa molto forte alla squadra. Io credo non si rendano conto i giocatori che il rischio di retrocedere in serie B è davvero concre­to ».
LA PORTA: «Lotito dovrebbe cedere la società o almeno affidarla a una persona di sua fiducia. Sono d’accordo con Mazza.
Serve un uomo di alta moralità, di spicca­ta lazialità e ci sarebbe soltanto l’imbaraz­zo della scelta. Continuando così si fa sol­tanto il male della Lazio. Mai vista in 55 anni, cioè da quando la seguo, una Lazio così debole come quella vista domenica con il Bari».
PULICI: «Occorre l’intervento di un per­sonaggio che esprima carisma nei con­fronti della squadra, che sia capace nei rapporti e nelle relazioni esterne. Io, già in tempi non sospetti, avevo indicato la figu­ra di Zoff. Ci vuole un uomo che sappia rapportarsi con le istituzioni e che abbia ascendente nella tifoseria. Questo è il mo­mento in cui tutti devono mettersi nella condizione di partecipare e contribuire al­la salvezza della Lazio, altrimenti faremo fatica a venirne fuori. E poi la domanda non è di adesso. Un giorno Lotito va in Le­ga, un altro a Montecitorio, un altro anco­ra a Formello: come fa a essere onnipre­sente?
».
MAFFEI: «La mossa più responsabile do­vrebbe essere quella di nominare una per­sona che si assuma la gestione della socie­tà. Sono d’accordo con ciò che ha scritto Mauro Mazza, Lotito potrebbe mantenere il pacchetto di maggioranza dando però un segnale all’esterno. Dovrebbe considerar­si disponibile nel valutare un’eventuale trattativa».
MIMUN: «Ora tutto dipende dalla testa, dall’orgoglio e dalle gambe dei nostri gio­catori. Se ce la mettono tutta ed il mister trova subito la quadratura del cerchio pos­siamo ancora farcela, ma sarà durissima».
PIETRANGELI: «La classifica parla chia­ramente, in questo momento non si può far altro che andare in campo e cercare di vincere. Lotito non gioca a calcio, i gioca­tori hanno qualche colpa. Nello sport ci so­no i più bravi ed i meno bravi, visto il ren­dimento della Lazio in questo momento la squadra fa parte del secondo gruppo».
MONTESANO: «Mauro Mazza ha propo­sto la figura dell’avvocato Gentile come uomo nuovo della società. Già questo sa­rebbe un segnale forte da parte di Lotito.
Ribadisco il concetto, un passo indietro del presidente sarebbe consigliabile. E’ un momento molto difficile della storia bian­coceleste, serve una presa di coscienza».
MAESTRELLI: «Lotito deve farsi affian­care subito da qualcuno che possa gestire l’emergenza ed il mercato. E’ il momento delle riflessioni ma è anche il momento giusto per auspicare una svolta gestionale e tecnica. La Lazio ha bisogno di inter­venti mirati e che possano aiutarla a cre­scere ».
PAGLIA: «I tifosi dovrebbero ritagliare il titolo del Corriere dello Sport-Stadio di ieri e riproporlo ovunque.
Bisognerebbe tappezzare i finestrini delle macchine e girare per la città. Lo dico anche ai tassisti. Io sono per la mobilitazione del popolo laziale, per una campagna di sensibilizzazione. E sarebbe bello se il Corriere dello Sport pubblicasse un coupon per una raccolta di firme. Ogni tifoso, mettendo nome, cognome e indirizzo, potrebbe chiedere a Lotito di fare un passo indietro e di lasciare la Lazio».

Offline giangoverni

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #454 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 18:58:06 »
E la Red Bull si serve di un giornalista della Rai per contattare un potenziale partner?

Suvvìa...

All'epoca Maffei non era un semplice giornalista della Rai ma il Presidente di Rai Corporation.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #455 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 19:00:35 »
Ed ecco una riprova della capacità di analisi di autorevolissimi opinionisti:

(commenti a margine di Lazio-Reggina del 2005/06)

"Diversi concordano con lo sciopero attuato domenica scorsa.

Come Gabriele La Porta, direttore di Rai Notte. "Non sono andato alla partita perché Lotito amministra, ma non ha il cuore. La sua gestione può andar bene per una ditta di hamburger, non per una squadra di calcio. Lotito ha inoltre commesso un peccato grave: l'arroganza. Non si può permettere di trattare Chinaglia come se fosse un pezzo da museo".

Mauro Mazza, direttore del Tg2, assente allo stadio per ragioni personali, approva comunque il gesto forte. "Capisco le ragioni della protesta. Non dico che Lotito deve andare via, ma è necessario un chiarimento ed un incontro con Chinaglia".

Clemente Mimun, direttore del Tg1, era invece in tribuna. "Ma non per un discorso pro o contro Lotito. La partita si può vedere solo allo stadio, altrimenti non si gusta la bellezza dell'azione". Sul conflitto interno rimane super partes. "Per me la Lazio sono le undici maglie che vanno in campo ed è a quelle che sono legato. I presidenti passano...".

Anche lo scrittore Carlo D'Amicis, autore di "Ho visto un re", biografia romanzata di Re Cecconi, ha scelto di essere al suo posto nei distinti. "Non sono d'accordo con il non andare allo stadio e la critica mi è sembrata un po' eccessiva. Ma Lotito è un presidente troppo manageriale e protagonista, che soffre la personalità di Di Canio e Chinaglia". Daniele Masala, olimpionico di pentathlon. "Giorgio è un amico, ma il problema è: Lotito vuole vendere?".

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Piantatela di spendere "nomi", e soprattutto certi nomi.

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #456 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 19:01:25 »
Non ne veniamo fuori. Siamo ancora in clima 2005-2006 (e dire che sono passati 5 anni. Non per tutti, purtroppo. Per alcuni siamo sempre in situazione da allarme rosso. Un'emergenza permanente, insomma).

A costoro toccherebbe spiegare che la guerra è finita e il Presidente è ben saldo sulla plancia di comando. E da parecchio, ormai.
Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #457 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 19:07:10 »
Naturalmente, l'autorevole Lalaziosiamonoi (o è meno autorevole di Maffei?) aveva già la soffiata di una cordata pronta a rilevare la Lazio.

In casa Lazio il momento è critico e mentre la squadra cerca di ricaricarsi in quel di Norcia in società si riflette sul futuro. La gestione del patron Claudio Lotito sembra raccogliere ormai critiche in ogni direzione. Anche quella parte dell’ambiente laziale, storicamente vicina alla presidenza (opinionisti, giornalisti, ex calciatori e vip vari), nelle ultime ore, è sembrata prendere le distanze dal numero uno del club. La spaccatura con il pubblico e i complessi rapporti con l’intera rosa è ormai chiara, tant’è vero che nelle ultime ore nelle alte sfere della società si sta ipotizzando di arruolare un ex giocatore carismatico nell’organigramma dirigenziale, per traghettare la squadra sino alla salvezza. La guida della prima squadra della capitale è dunque in fermento e non solo per ciò che concerne l’attuale organigramma societario, ma anche per quel che potrebbe spalancarsi di qui alle prossime ore. Già da qualche giorno infatti, intorno alla Lazio sembra essersi mosso l’interessamento di una presunta cordata romana, che allo stato attuale però non ha dato cenno d’esistenza. Ma se da sponda romana non emergono novità di rilievo, ad uscire allo scoperto è invece una società spagnola. Art&Finance è il suo nome e il suo raggio d’azione è quello che lega a filo doppio la finanza alle opere d’arte. Secondo le indiscrezioni raccolte in Esclusiva da Lalaziosiamonoi.it una raccomandata con ricevuta di ritorno è partita questo pomeriggio dallo studio di un avvocato romano che la società con sede a Barcellona ha scelto come intermediario. La destinazione della lettera è la Lazio Events S.r.l nella persona del dottor Sergio Scibetta curatore della stessa. Il senso dello scritto è la richiesta di un incontro fra la società controllante della Lazio Spa e l’Art&Finance, lo scopo? Trattare l’acquisizione del pacchetto di maggioranza della SS Lazio Spa che si aggira intorno al 67 % attualmente in mano a Claudio Lotito attraverso la controllante Lazio Events. Non ci sono cifre ufficializzate al momento, per quel concerne l’offerta economica che l’Art&Finance sarebbe pronta a mettere sul piatto per acquisire la Lazio, ma non si parla di cifre irrisorie anzi. Non più spifferi o voci di possibili società interessate alla Lazio, non più possibili acquirenti, bensì un nome: ART&FINANCE ed una richiesta d’incontro. Il gruppo spagnolo che ha rapporti economici con l’ex-presidente del Real Madrid Lorenzo Sanz, ma non solo (sembra esser legata ad altre società italiane, ndr), attende risposta dalla Lazio. Ora tutto dipende dalla volontà di Lotito. Sinora il patron biancoceleste ha escluso qualsiasi intenzione di vendita e non ha mai accettato alcun tipo di trattativa. Adesso però che la critica accesa ha spedito Lotito dritto dritto sulla graticola, chissà che il presidente della Lazio non si ricreda e torni sui suoi passi. La Lazio ei suoi tifosi sperano in una prospettiva più rosea rispetto al disastroso momento attuale. Dopo le recenti delusioni legate alle tentate acquisizioni bluff del club romano, un appuntamento fra il numero uno del club e la società spagnola potrebbe rappresentare già un inizio.

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Qualcno ha più sentito parlare di questa trattativa?

Ma quale credibilità ha un ambiente che ha sparato più cazzate di Wanna Marchi? Ma vogliamo veramente discutere di qualcosa perché l'ha detto Maffei?

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #458 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 19:07:55 »
Piantatela di spendere "nomi", e soprattutto certi nomi.
Mah, non si capisce in base a quale autorità ritieni di poter determinare quali nomi alcuni possono fare oppure no.

Ognuno fa i nomi che gli pare, direi. Tanto, quando escono i nomi sbagliati, un 'dossierino' ad hoc è sempre pronto.

Vecchi metodi, comunque. Nulla di nuovo.
Buon viaggio, caro Piero.

bak

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #459 : Giovedì 17 Febbraio 2011, 19:11:36 »

Me sa che parlamo de du' cose diverse.

Ceramiche Cerasarda
Strada Statale per Palau Km. 2,800
07026, Olbia (SS)

credo che fu l'unica cosa concreta che fece Porcedda per il Bologna.
Il Cagliari ha vissuto per anni sui soldi della regione [pecorino sardo et similia], ora hanno Dahlia che è fallita.