Autore Topic: L’illusione di trasformare il tifoso in investitore  (Letto 86082 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #60 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:19:06 »
Sognare poi non solo è lecito, ma direi necessario. L'azionariato popolare pero'   è e rimane, per la Lazio una non fattibilità conclamata, a questo punto è piu' realistico sognare il fondo sovrano di Abu Dhabi.
Mettiamola così.
f_m è conquistato, affascinato e letteralmente sedotto dalla possibilità (purtroppo utopistica, anche alla luce delle OGGETTIVE reazioni della tifoseria laziale in occasione di svariati tentativi passati (Casa Lazio, Lazionista, Apa, Laziofamily, Federsupporter) di coinvolgere i laziali in iniziative tese a raccogliere una certa somma di denaro per entrare nel capitale della Lazio) di immaginare un nuovo (e per certi versi 'rivoluzionario') modello di governo societario della Lazio nel quale - a diverso titolo - si potrebbe immaginare un ruolo concreto e fattivo (mai invasivo, però: gli amministratori facciano gli amministratori, i tifosi restino tifosi!) della tifoseria, eventualmente anche proprietaria di piccole quote del club.

E' un bel sogno di cui gli piace parlare. E non è un progetto 'eversivo' né suo progetto (tutto intellettuale e poco realizzabile, lo so anche io e lo sa anche lui) di "Un altra Lazio possibile" è meno 'disgregante' di tante altre cose che leggo su questo forum (un esempio: "O Lotito ha i soldi per farci vincere, magari con un Adc nel quale rischiare i suoi capitali, o passi la mano e si levi dai coglioni") che invece passano tranquillamente, spesso anzi accompagnate da numerose e convinte lodi.

Il buon f_m è un riformista gradualista. Tutto fuorché un rivoluzionario che vuole rovesciare il dominio (oggi ASSOLUTO come una monarchia orientale) di Lotito. E' un po' petulante e ripetitivo, forse.  :P Sarà per questo che molti ce l'hanno sul gozzo, qua sopra.
Buon viaggio, caro Piero.

IB

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #61 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:31:34 »
E' un po' petulante e ripetitivo, forse.

Uno scassacazzi.
Perché fare giri di parole.
Il pescetto é uno scassacazzi.
Poi uno gli vuole bene, mica no, ma é uno scassacazzi.

Diciamolo.
 :P :D :))

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #62 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:34:47 »
Adoro il tuo dono della sintesi.
Per due volte nello stesso post mi costringi a scrivere la stessa cosa: Grande IB, viva la semplicità.  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

IB

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #63 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:39:39 »
 :D

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #64 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:41:52 »
Uno scassacazzi.
Perché fare giri di parole.
Il pescetto é uno scassacazzi.
Poi uno gli vuole bene, mica no, ma é uno scassacazzi.

Diciamolo.
 :P :D :))

Ma io a IB gli voglio bene, specie da quando gli ho citato l'OL.
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Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #65 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 11:50:01 »
Comunque, al di là della mia insistenza su questo punto (che ne convengo: talvolta rosola le gonadi ai più), vorrei far notare come da altre parti si sta prendendo a cuore il problema anche a livello politico. Il Governo INGLESE ha in animo di introdurre una forma di governance delle squadre di calcio dove è sempre più estesa la partecipazione popolare, dal momento che il calcio è sì diventato un fiorente attività industriale che muove fiumi di denaro, ma è anche un attività di grande richiamo e coinvolgimento sociale e financo politico.
Le ragioni per cui il Governo INGLESE ha elaborato questa proposta sono essenzialmente due: lo stato di crisi finanziaria delle squadre, la presenza di investitori esteri che ne hanno progressivamente tolto l'anima.

Nello specifico io non ho concrete speranze che alcuni rappresentanti dei tifosi laziali entrino negli organi di comando dlela SSLazio. Faccio notare però che una forma di azionariato popolare esiste già se è vero che il 30% delle azioni è in mano a un numero imprecisato (e imprecisabile) di azionisti. A questa quota non certo esigua non viene data alcuna rappresentanza, come se la società sia di proprietà del suo azionista di maggioranza: ma ciò non è vero né in termini giuridici né in termini logici. E su questo punto do una risposta al topic.

E questa è una critica che rivolgo non tanto all'attuale azionista di maggioranza, ma a colui che portò la LAZIO in borsa. Chiedere soldi per diventare socio significa anche chiedere cointeressenza quindi comparteciapzione, quindi rappresentanza all'interno del cda.
E non mi pare che con figli dei maggiori azionisti si siano realizzati chissà quali traguardi: il nepotismo è garanzia soltanto di controllo, non anche di efficienza.
Per questo mi fiderei più di un FK, di un IB, di un Robcouto in cda a discutere con il presidente, piuttosto di vedere il figlio o il nipote assumere la carica di amm.del.
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Offline cartesio

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #66 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:15:12 »
Adoro il tuo dono della sintesi.
Per due volte nello stesso post mi costringi a scrivere la stessa cosa: Grande IB, viva la semplicità.  ;)

Certo, un pizzico di originalità in più non guasterebbe. Ma si sa, le grandi menti hanno moltitudini di seguaci.    ;D

Anche la mia.

Che fregatura.    :(

Un acido pensiero a tutti gli scassacazzi che continuano a triturare le palle dicendo che la società non vuole muoversi sul mercato.

 :-*
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #67 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:36:22 »
Certo, un pizzico di originalità in più non guasterebbe. Ma si sa, le grandi menti hanno moltitudini di seguaci.    ;D

 :-*

Il post che hai ripreso da un altro topic non dimostra nulla, se non la buona volontà. Ma non può bastare. SErvono fatti e i fatti si sono limitati a uno Sculli d'annata.
E ora buona EL a tutti.
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RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #68 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:37:35 »
Per questo mi fiderei più di un FK, di un IB, di un Robcouto in cda a discutere con il presidente, piuttosto di vedere il figlio o il nipote assumere la carica di amm.del.

Non vedo perché. Lotito della Lazio SpA ha la maggioranza assoluta del pacchetto azionario, quindi la gestisce come meglio crede. C'è stata più di un'occasione per raggiungere il famoso 2 o 2,5% e "manifestarsi": nessuno l'ha sfruttata. Ora, come si pretende di avere una qualche voce in capitolo? E poi un eventuale tifoso rappresentante sarebbe un'emanazione dei soliti noti: no, grazie. Nemmeno se tale rappresentante venisse eletto: troppa democrazia è controproducente, pensa se cinque anni fa si fosse votato per il Presidente...

Capisco che il fatto che Lotito si ostini a gestire una sua proprietà (che gente, eh?) sia insopportabile e suggerisca mille maniere per far sì che ciò non sia più (non ultimo il rigurgito romantico per il Flaminio, per la serie: se non può costruire lo stadio se ne va), ma bisogna prendere atto che Lotito andrà via solo quando il suo ciclo sarà esaurito. Difficile dire quando, visto che è passato attraverso due sindaci, tre presidenti di Regione, la destra e la sinistra al Governo: ho idea che il nostro poggi su spalle mooolto più robuste che quelle di Storace o di Marrazzo.

Offline franz_kappa

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #69 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:41:34 »
Non vedo perché. Lotito della Lazio SpA ha la maggioranza assoluta del pacchetto azionario, quindi la gestisce come meglio crede. C'è stata più di un'occasione per raggiungere il famoso 2 o 2,5% e "manifestarsi": nessuno l'ha sfruttata. Ora, come si pretende di avere una qualche voce in capitolo? E poi un eventuale tifoso rappresentante sarebbe un'emanazione dei soliti noti: no, grazie. Nemmeno se tale rappresentante venisse eletto: troppa democrazia è controproducente, pensa se cinque anni fa si fosse votato per il Presidente...
Ogni tanto, Rob, se puoi, cambia le risposte. Detto da chi ti stima molto.

Su questo tema leggo te o leggo LaLazioMia e sempre le stesse cose ritrovo. A me sembra che il discorso che fa fish_mark sia un filino diverso da come lo sintetizzi tu ("Ora, come si pretende di avere una qualche voce in capitolo? E poi un eventuale tifoso rappresentante sarebbe un'emanazione dei soliti noti: no, grazie.").
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #70 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:48:44 »
Non vedo perché. Lotito della Lazio SpA ha la maggioranza assoluta del pacchetto azionario, quindi la gestisce come meglio crede. C'è stata più di un'occasione per raggiungere il famoso 2 o 2,5% e "manifestarsi": nessuno l'ha sfruttata. Ora, come si pretende di avere una qualche voce in capitolo? E poi un eventuale tifoso rappresentante sarebbe un'emanazione dei soliti noti: no, grazie. Nemmeno se tale rappresentante venisse eletto: troppa democrazia è controproducente, pensa se cinque anni fa si fosse votato per il Presidente...

Capisco che il fatto che Lotito si ostini a gestire una sua proprietà (che gente, eh?) sia insopportabile e suggerisca mille maniere per far sì che ciò non sia più (non ultimo il rigurgito romantico per il Flaminio, per la serie: se non può costruire lo stadio se ne va), ma bisogna prendere atto che Lotito andrà via solo quando il suo ciclo sarà esaurito. Difficile dire quando, visto che è passato attraverso due sindaci, tre presidenti di Regione, la destra e la sinistra al Governo: ho idea che il nostro poggi su spalle mooolto più robuste che quelle di Storace o di Marrazzo.

La mia stima verso quanto scrivi è pari alla mia sfiducia di convincerti su un punto, che io trovo di una verità solare, ma che tu contesti.
C'è un piccolo problema. il 30 % del capitale azionario è in mano ad almeno una 20 di soggetti (immagino che tutti siano sotto il 2% e non si palesino). L'unico fatto è che non si siano palesati. Loro problema.
In ogni caso, soltanto da un punto di vista di governance questi avrebbero i ldiritto - e io dico il dovere da parte loro - di partecipare agli organi direttivi.
Uscendo fuori dagli schemi di diritto societario, la LAZIO è attività che interessa tutti anche chi non è azionista (anzi, soprattutto questi). E' possibile ipotizzare che se il presidente fosse stufo di tutto questo potrebbe avviare le praticheper la liquidazione della società: ne avrebbe tutto il potere essendo azionista di maggioranza, ma se lo facesse veramente verrebbe rincorso con il forcone, ma sul serio, non per scherzo.
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RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #71 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:17:05 »
Uscendo fuori dagli schemi di diritto societario, la LAZIO è attività che interessa tutti anche chi non è azionista (anzi, soprattutto questi). E' possibile ipotizzare che se il presidente fosse stufo di tutto questo potrebbe avviare le praticheper la liquidazione della società: ne avrebbe tutto il potere essendo azionista di maggioranza, ma se lo facesse veramente verrebbe rincorso con il forcone, ma sul serio, non per scherzo.

Ci sono parecchi precedenti - non ho notizia di rincorse coi forconi - e procedure per tutelare il tifoso.

A Napoli, De Laurentiis ha preso la società aggirando le procedure previste e lasciando grossi dubbi sotto l'aspetto della legalità di quanto accaduto: secondo te c'è in giro qualche tifoso "democratico" che gliene chiede conto?

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #72 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:22:09 »
Ci sono parecchi precedenti - non ho notizia di rincorse coi forconi - e procedure per tutelare il tifoso.

A Napoli, De Laurentiis ha preso la società aggirando le procedure previste e lasciando grossi dubbi sotto l'aspetto della legalità di quanto accaduto: secondo te c'è in giro qualche tifoso "democratico" che gliene chiede conto?

Non sono stato chiaro nell'esempio, assurdo.
Il fatto citato da te riguardante il Napoli è la prova del carattere del tifoso, un po' infantile, per cui puoi fare tutto e il contrario di tutto l'importante è farmi vincere o almeno esistere.
Io ho fatto un esempio del tutto diverso, assurdo, estremo. Ho ipotizzato un presidente che, avendo in mano il controllo totale della società, decide di liquidarla, quindi di ucciderla. Potrebbe benissimo farlo, essendo nel suo potere, ma temo che verrebbe rincorso con il forcone, ma seriamente, non per scherzo.
Le squadre di calcio ormai sono assimilabili alle società municipalizzate, come il trasporto urbano, la centrale del latte, l'azienda che fornisce l'acqua.
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RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #73 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:26:50 »
Avevo capito, FM.

Ci sono precedenti di società fallite il cui titolo sportivo è stato avocato dal Comune. Può fallire la Lazio SpA, non può sparire la Lazio.

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #74 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:32:24 »
Avevo capito, FM.

Ci sono precedenti di società fallite il cui titolo sportivo è stato avocato dal Comune. Può fallire la Lazio SpA, non può sparire la Lazio.

Ma allora questo sottolinea come il principio per cui, con mille sacrifici, ci siamo difesi il diritto a chiamarci SSLazio1900 può sembrare un vanto del tutto simbolico.
E invece, oltre al simbolo, c'è anche la sostanza.
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RobCouto

Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #75 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:38:56 »
Non l'hai difeso tu, l'ha difeso Geronzi. A Napoli e a Firenze c'era certamente chi voleva continuare a chiamarsi Napoli 1926 e Fiorentina 1927 e non voleva giocare in C2 contro il Poggibonsi, ma non gliene è fregato nulla a nessuno. Un privato fa quello che vuole, e ha perfino il diritto di fallire.

Ma lo Stato, cioé NOI, cioè anche il tifoso laziale (della Fiorentina, del Napoli) ha pensato giustamente di tutelare il patrimonio culturale rappresentato dalla Lazio, dalla Fiorentina e dal Napoli: per questo, in caso di fallimento, il titolo sportivo, cioè la cultura lasciata in eredità dalla Lazio, dalla Fiorentina, dal Napoli, passa al Comune, non va disperso (in realtà il curatore fallimentare del Napoli lo ha regalato, pur non potendo farlo, a De Laurentiis, ma questo è un altro paio di maniche).

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #76 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:42:38 »
Ho ipotizzato un presidente che, avendo in mano il controllo totale della società, decide di liquidarla, quindi di ucciderla. Potrebbe benissimo farlo, essendo nel suo potere, ma temo che verrebbe rincorso con il forcone, ma seriamente, non per scherzo.

Non sono un esperto, però mi sembra di ricordare che non rientra nei poteri del Presidente di una società di capitali, deciderne la liquidazione.
C'è un articolo del codice civile che disciplina lo scioglimento e la liquidazione delle società. Il Presidente non può fare quello che gli pare, insomma.

Offline fish_mark

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #77 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:46:16 »
Non l'hai difeso tu, l'ha difeso Geronzi. A Napoli e a Firenze c'era certamente chi voleva continuare a chiamarsi Napoli 1926 e Fiorentina 1927 e non voleva giocare in C2 contro il Poggibonsi, ma non gliene è fregato nulla a nessuno. Un privato fa quello che vuole, e ha perfino il diritto di fallire.

Ma lo Stato, cioé NOI, cioè anche il tifoso laziale (della Fiorentina, del Napoli) ha pensato giustamente di tutelare il patrimonio culturale rappresentato dalla Lazio, dalla Fiorentina e dal Napoli: per questo, in caso di fallimento, il titolo sportivo, cioè la cultura lasciata in eredità dalla Lazio, dalla Fiorentina, dal Napoli, passa al Comune, non va disperso (in realtà il curatore fallimentare del Napoli lo ha regalato, pur non potendo farlo, a De Laurentiis, ma questo è un altro paio di maniche).


Io non mi sogno di contestare il diritto del privato di fare quello che vuole, perfino il diritto di fallire. Anzi.
Io so benissimo che è stato il Sig. Geronzi a intervenire, ma egli lo ha fatto per salvare la mia Lazio, anche - e soprattutto - perché gente come me, milioni, lo spingevano a far questo, percHé c'era e c'è un interesse politico. Visto che siamo coetanei ricorderai le manifestazioni del 1986, quindi niente di inedito. Spero di non rivivere quei momenti estremi, ma potrebbero ripresentarsi e fintanto che ci sarà questo interesse politico la Lazio sopravviverà, in barba a tutte le leggi della fisica, del diritto e dell'economia.
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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #78 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:48:35 »
Non sono un esperto, però mi sembra di ricordare che non rientra nei poteri del Presidente di una società di capitali, deciderne la liquidazione.
C'è un articolo del codice civile che disciplina lo scioglimento e la liquidazione delle società. Il Presidente non può fare quello che gli pare, insomma.

La procedura sarà più o meno complessa, quando io ho il 70 % delle quote posso pure decidere che da domani i colori sociali siano il giallo ed il rosso. Per dire.
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Offline Skorpius

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Re:L’illusione di trasformare il tifoso in investitore
« Risposta #79 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:49:37 »
Pensa invece quando i presidenti erano proprietari al 100%
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.