Anche gli yankees in pista

[chinaglia]

Tira un'aria strana. Petrucci, La Russa, altri che sento... Mi sa che la proprietà straniera proprio non la vogliono alla rioma. Sono in troppi a mangiarci tra biglietti, chiacchiere, ecc.
Se poi lo straniero volesse noi sarebbe anche peggio, ma solo perché lo ridicolizzerebbero persino di più.
E' il circo mediatico romano.

[aaronwinter]

(Pomata, fai scongelare i gingilli e torna in anestesia, che si riattacca)

[Andre]

fossi un riomista, e se Di Benedetto fosse davvero un imprenditore interessato e serio, mi avvelenerei e non poco, qualora andasse tutto a monte per colpa di lacci e lacciuoli della roma magnona

[aaronwinter]

mi avvelenerei e non poco, 

Pare che stia accadendo

[Andre]

bisogna vedere però se l'americano ha messo sul tavolo garanzie sufficienti ... siamo certi che sia sceso con intenzioni serie ?

[Mark Lenders]

Sentite, io ai lacci e lacciuoli non ci credo neanche un po'.
E' una pura e semplice questione di grana.
Se hai la grana puoi sciogliere tutti i lacci che vuoi, se non ce l'hai no.
Questi vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
Vogliono il nuovo presidente, vogliono i buffi pagati, ma vogliono anche Buffon e Sanchez, e vogliono lo stadio...
DiBenedetto ha l'unica colpa di non essere un emiro.
Se va tutto a puttane la colpa è solo delle loro assurde pretese, secondo me.

[Andre]

questo i tifosi

la banca cosa vuole ?

[Matita]

questo i tifosi

la banca cosa vuole ?

Baiocchi ?

[AlonZo]

Sentite, io ai lacci e lacciuoli non ci credo neanche un po'.
E' una pura e semplice questione di grana.
Se hai la grana puoi sciogliere tutti i lacci che vuoi, se non ce l'hai no.
Questi vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
Vogliono il nuovo presidente, vogliono i buffi pagati, ma vogliono anche Buffon e Sanchez, e vogliono lo stadio...
DiBenedetto ha l'unica colpa di non essere un emiro.
Se va tutto a puttane la colpa è solo delle loro assurde pretese, secondo me.

CONCORDO.

Considerate che fra le varie offerte pervenute ce ne era una di euro zero vista la situazione economica della ASmerda.

DiBenedetto che sicuro non è un magnate, entra nella asmerda fintanto che gli conviene. Altrimenti saluta e torna negli states.

Il catetere ha percepito che con l'arrivo dell'americano finivano molti privilegi e ha iniziato a sparare. (i) Alzando le aspettative, invendando cioè nomi inarrivabili per la roma e per gli americani e (ii) millantando altre offerte migliori e (iii) muovendo i politici locali (petrucci è solo un esempio).

[chinaglia]

fossi un riomista, e se Di Benedetto fosse davvero un imprenditore interessato e serio, mi avvelenerei e non poco, qualora andasse tutto a monte per colpa di lacci e lacciuoli della roma magnona

A retesportromista hanno persino dato fax e mail dello studio grimaldi per fare pressione.
Secondo me alla banca stavolta rischiano se non si comportano bene.
Giornate interessanti direi.

[Matita]

Quelli che hanno portato il ketchup a roma

[CiPpi]

Tira un'aria strana. Petrucci, La Russa, altri che sento... Mi sa che la proprietà straniera proprio non la vogliono alla rioma. Sono in troppi a mangiarci tra biglietti, chiacchiere, ecc.
Se poi lo straniero volesse noi sarebbe anche peggio, ma solo perché lo ridicolizzerebbero persino di più.
E' il circo mediatico romano.

come gia' detto altre volte, Unicredit sta cercando un accordo con qualcuno non legato al panorama politico-mafioso-imprenditoriale romano perche' stufa del mangiare che si e' dovuta sobbarcare fino ad oggi. (e' americano, ma poteva essere ungherese o svizzero o finanche genovese)

mica ai Sensi gli hanno accordato 400 milioni di buffi per la bella faccia (di chi poi?  ), ne tantomeno hanno rinunciato all'opzione del 2%, e quindi del controllo maggioritario di Italpetroli 3/4 anni fa, perche' come 'lupi de lupis' in realta' Unicredit e' tanto buonina.

l'unico problema e' vedere fino a che punto la nuova guida vorra' spingere la pulizia finanziaria.

spero, e credo, che a breve quello che e' successo a Lotito sara' considerato un niente rispetto a cio' che avverra' sull'altra sponda del fiume. 

[AlonZo]

come detto ieri, alcuni dirigenti dei quali si fanno i nomi sui giornali non sono per nulla convinti di accettare la proposta proprio a causa del "catetere". La paura è di trovarsi "i bravi ragazzi" sotto casa alla prima cessione illustre o alla prima trasferta organizzata in proprio.

[Whistle]

come detto ieri, alcuni dirigenti dei quali si fanno i nomi sui giornali non sono per nulla convinti di accettare la proposta proprio a causa del "catetere". La paura è di trovarsi "i bravi ragazzi" sotto casa alla prima cessione illustre o alla prima trasferta organizzata in proprio.

Un bell'ambientino, non c'é che dire!
Chissá se lo Zio Tom s'é reso conto della merda nella quale si sta impelagando: non é certo l'ambiente fighetto delle rimpatriate romane del Trinity College!
Do you know Cesaroni?

[Andre]

Anni fa Franco Sensi disse a Gianni Petrucci: "Se la Roma va via dall'Olimpico, che ci fate? La corsa delle ranocchie?". Il presidente del Coni se lo ricorda ancora. Ma la Roma, la nuova Roma di Mr. Thomas DiBenedetto, dall'Olimpico vuole andare via (così come la Lazio di Claudio Lotito). Il business-man venuto dagli Usa ha le ideee chiare, e, dicono, anche un carattere forte. Non lo spaventerà certo la battuta del ministro-interista Ignazio La Russa:"Mi ricorda Totò...". Lo stadio, per lui, è uno dei passi fondamentali nel suo progetto. Appena sbarcato, Mr. Thomas ha commesso due gaffe: la prima, rilasciando un'intervista solo ad un quotidiano, la Gazzetta dello Sport, e facendo infuriare radio, tv e giornali romani. La seconda, lo stadio appunto. DiBenedetto, che all'Olimpico ci è stato per Roma-Inter, ha spiegato  che "lo stadio non va bene, tribune troppo lontane. Serve un impianto nuovo, all'inglese, senza pista d'atletica". Petrucci, che affitta lo stadio a Roma e Lazio, si è subito risentito: ma al Coni sanno anche guardare avanti e sono pronti, se dovesse mai succedere, a gestire l'Olimpico senza Roma e Lazio. Come? Facendolo diventare la Casa della Nazionale (come come Wembley in Inghilterra), spostando il sei Nazioni di rugby dal Flaminio all'Olimpico e organizzando qualche concerto in più all'anno. Certo, un Olimpico senza Roma e Lazio, le "sue" squadre, farebbe un certo effetto. Ma Mr. Thomas va dritto per la sua strada: ha una mentalità molto americana, viene da un paesino (Everett) a due passi da Boston, ha fatto una discreta fortuna (come migliaia di americani) ed è rimasto stupito nel suo primo impatto con il calcio italiano da molte cose (anche dal fatto che lo scortano i body-guard...). Intanto, nello stadio che vorrà costruire non ci sarà, ovviamente, pista d'atletica, ma ci saranno i box per gli sponsor (da vendere a caro prezzo) e una tribuna vip molto più limitata rispetto a quella dell'Olimpico (ma si ricordi che in Italia i parlamentari hanno ingresso gratuito e i giornalisti pure...). Lo stadio sarà da circa 45.000 posti, poco più grande di quello della Juventus (41.000, 4.000 posti vip) quasi pronto. Verrà costruito in zona Tor di Valle dove la famiglia Parnasi ha dei terreni e sarà facilmente collegato con il centro di Roma grazie ad un trenino. Tempo di realizzazione? Mr. Thomas spera in 4-5 anni: ma in Italia i tempi sono lunghi, e possono variare da 4 a 8 anni.

Lui, comunque, va dritto. Ed è pronto a dare battaglia anche sul fronte del merchandising. La legge contro la pirateria e la difesa dei marchi dei club è ferma, chissà in quale commissione parlamentare (e pensare che era una buona legge). Sulle bancarelle si trovano magliette taroccate, e i nostri club, su quel fronte, non incassano nulla rispetto agli inglesi. Mr. DiBenedetto, avendo consiglieri italiani esperti in materia, sa tutto: ed è pronto a fare ai suoi tifosi un discorso molto chiaro. "Se acquisterete magliette, sciarpe e gadget negli store ufficiali della Roma, aiuterete la società ad acquistare, magari, un giocatore in più...". Sì, perché Manchester e Arsenal, dalla vendita di una serie infinita di gadget, traggono dei vantaggi economici che da noi sono solo un sogno. Ma Mr. Thomas è pronto a dare battaglia anche su questo fronte. Stadio, marketing, difesa del marchio Roma, rilancio dell'immagine internazionale. Tutte belle cose, diranno i tifosi: ma la squadra? Certo, la squadra resta una priorità. Lo sa benissimo DiBenedetto che sinora, a parte quelle due gaffes di cui abbiamo detto, si è mosso bene: ha scelto, come compagno di viaggio, uno studio legale fra i più famosi d'Italia. Lo stadio Tonucci&Partners. Il titolare, Mario Tonucci, è esperto di calcio (oltre che tifoso della Lazio), ormai conosciuto anche a livello internazionale. La pratica economico-finanziaria è stata curata dallo staff dello stadio Tonucci, soprattutto dal giovane avvocato Mauro Baldissoni. Sono state presentate circa mille pagine del progetto (Angelucci, che forse ci credeva poco all'acquisto del club, ne aveva presentate una decina...): UniCredit è rimasta subito favorevolmente impressionata dalla Cordata Usa, con a capo, appunto, Mister DiBenedetto. Di questo faldone, curato dallo studio Tonucci, un centinaio di pagine riguardavano solo il fair play finanziario, voluto da Michel Platini, e che, vedrete, nei prossimi anni creererà non pochi problemi ai club italiani. La Roma si vuole mettere in regola in fretta, per puntare non solo allo scudetto ma anche, il più presto possibile, ai vertici europei (leggi Champions League). Il lavoro da fare non sarà poco, lo sa Mr. DiBenedetto che ha ereditato un bilancio "appesantito" e poco allegro (ma non solo per i 40 milioni da ripianare a giugno). Il costo del lavoro è alle stelle: 77,5% del fatturato. Dovrà essere ridotto per forza, altrimenti non si rientra nei parametri Uefa per partecipare alle Coppe (ma, al momento, non rientrano nemmeno Inter e  Milan). Quindi, tagli agli stipendi, qualche cessione di giocatori secondari ma costosi ma anche, come promesso, 5-6 acquisti (Buffon, Mascherano i primi della lista). Lo staff sarà completato nel giro di un mese: Ancelotti resta l'obiettivo n.1 (prima vuole vedere che fa Mourinho col Real ma il progetto-Roma, cui è molto legato, potrebbe affascinarlo...), in cabina di regia Baldini-Sabatini (ma la Banca vuole anche Montali: che fare?), mentre Bruno Conti sarà la "leggenda" della Roma, come è giusto che sia. Una Roma stile inglese. Forte, organizzata. Con un'immagine positiva in tutto il mondo. Si cambia pagina: non dimentichiamo però quello che hanno fatto i Sensi. Non solo la Roma, ma il calcio italiano, deve molto a Franco Sensi e alla sua famiglia.

(Repubblica)

[Mazzola]

dopo un giorno è già diventato l'americano. Tra breve lo chiameranno "anfame"

Bellissimo.
L'americano in senso dispregiativo è bellissimo.
Si parte. Anzi so' già partiti...

[oizaL]

AS ROMA: UNICREDIT-DIBENEDETTO, RIUNIONE E' TERMINATA =   Roma, 29 mar. - (Adnkronos) - E' terminato l'incontro tra Unicredit e Thomas Richard DiBenedetto, l'imprenditore a capo della cordata statunitense interessata all'acquisto dell'AS Roma. DiBenedetto ha lasciato lo studio legale Grimaldi e associati poco prima di mezzogiorno. (Red-Spr/Gs/Adnkronos) 29-MAR-11 12:12 NNNN

[oizaL]

AS ROMA: DIBENEDETTO LASCIA STUDIO LEGALE, VA ALLA CONSOB (ANSA) - ROMA, 29 MAR - Thomas Dibenedetto ha lasciato lo studio legale dove questa mattina era ripresa la trattativa con Unicredit per la cessione della Roma calcio. Dopo circa due ore e mezza l'uomo d'affari americano e' uscito dallo studio legale sede dell'incontro e si e' diretto presso gli uffici della Consob, l'autorita' garante della concorrenza e mercato. Prima di lui era andato via dallo studio Grimaldi e associati anche il chief operating officer dell'istituto bancario, Paolo Fiorentino. (ANSA). Y90 29-MAR-11 12:15 NNNN

[jumpingjackflash]

AS ROMA: DIBENEDETTO LASCIA STUDIO LEGALE, VA ALLA CONSOB (ANSA) - ROMA, 29 MAR - Thomas Dibenedetto ha lasciato lo studio legale dove questa mattina era ripresa la trattativa con Unicredit per la cessione della Roma calcio. Dopo circa due ore e mezza l'uomo d'affari americano e' uscito dallo studio legale sede dell'incontro e si e' diretto presso gli uffici della Consob, l'autorita' garante della concorrenza e mercato. Prima di lui era andato via dallo studio Grimaldi e associati anche il chief operating officer dell'istituto bancario, Paolo Fiorentino. (ANSA). Y90 29-MAR-11 12:15 NNNN

che vuol dire? va alla Consob per turismo??

[eaglefly1978]

che vuol dire? va alla Consob per turismo??

Vuol dire che Tommycinquecessi si è comprato i piscioruggine