Autore Topic: Anche gli yankees in pista  (Letto 183116 volte)

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RobCouto

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #240 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 20:56:24 »
Certo, jjf. "A questa cosa stanno lavorando NOVANTA persone", ricordo (manco lo spionaggio inglese durante la guerra impiegava tanta gente).

Tutto a voce, naturalmente. Non c'è nessuno in grado di mostrare un fax, uno scontrino, una lettera, una coccia di bruscolino, nulla. Nulla che documenti anche una sola virgola di questa millantata mega trattativa.

Offline borges

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #241 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 21:18:24 »
Lo Monaco? Quello che per Soros era tutto fatto e Ronzella aveva già salutato i giocatori uno a uno?

già..
poi qualcuno se chiede perchè se aprono i topic ad personam..
Lo monaco nasce come inviato al seguito della Lazio (insieme a fabio alescio)...
collaboratore per rete sport... è l'ideatore di quel magnifico spettacolo treatrale (portato in scena dal manfredi di galassiana memoria), in cui in 10 partite memorabili si ripercorre la loro fulgida storia.
Uno dei più grandi zozzoni delle radio romane (per anni amicone del narione: si ricorda la comparsa del duo vestiti da blues brothers a goal di notte la sera in cui perdemmo lo scudetto a vantaggio del milan), che se crede intellettuale....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Il lodolaio

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #242 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 21:38:32 »

Uno dei più grandi zozzoni delle radio romane (per anni amicone del narione: si ricorda la comparsa del duo vestiti da blues brothers a goal di notte la sera in cui perdemmo lo scudetto a vantaggio del milan), che se crede intellettuale....
No, borges, quello era Catalani.
Lo Monaco lo si ricorda per aver giocato la partitella al Palaeur la sera del decennale di Lazialità, indossando la maglia della nostra amata Lazio.  ;D
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Offline Andre

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #243 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 21:42:39 »
riomista della peggior specie, e lo dico perchè l'ho conosciuto (fortunatamente ora non frequenta più una parte della mia famiglia)
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline MCM

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #244 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 22:03:18 »
Nessun americano comprerà l' As Tronzi Calcio 1927

Offline borges

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #245 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 22:20:38 »
No, borges, quello era Catalani.
Lo Monaco lo si ricorda per aver giocato la partitella al Palaeur la sera del decennale di Lazialità, indossando la maglia della nostra amata Lazio.  ;D

hai ragione...
errore mio....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
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Offline eaglefly1978

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #246 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 22:50:14 »
Certo, jjf. "A questa cosa stanno lavorando NOVANTA persone", ricordo (manco lo spionaggio inglese durante la guerra impiegava tanta gente).

Tutto a voce, naturalmente. Non c'è nessuno in grado di mostrare un fax, uno scontrino, una lettera, una coccia di bruscolino, nulla. Nulla che documenti anche una sola virgola di questa millantata mega trattativa.

Avranno usato i "pizzini".

Che sono stati prontamente ingoiati una volta letti.


 :D
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Offline Matita

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #247 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 23:21:06 »
il dottor thomas non è in sede (cit.)
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline sempreesoloFORZALAZIO

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #248 : Sabato 19 Febbraio 2011, 09:15:00 »
Ecco punto per punto il progetto statunitense per la rifondazione romanista
per ciò che non concerne gli aspetti meramente tecnici della squadra:
BUSINESS PLAN Nel loro dossier, gli americani auspicano per l’As Roma un futuro da media company. Una media company, tanto per citare un esempio che conoscono tutti, è Facebook.  Che c’entra allora l’As Roma?  Cominciamo col dire che questo della media company è solo uno dei punti, fondamentali certo, su cui si poggia un "business plan" ben più articolato. La comunicazione sarà il piatto forte. Gli americani sfrutteranno tutti i canali possibili per mostrare la bellezza di Roma, e dell’As Roma, nel mondo. Il loro (oddio, loro?) slogan è: «Tutte le strade portano all’As Roma». Sarà rivoluzionato il sito internet asroma.it, che doveva essere rinnovato già qualche anno fa. Gli americani vorrebbero arrivare a tradurlo in dieci lingue.   Verrà abbattuto il muro virtuale che separa la squadra dai tifosi, perché i migliori ambasciatori dei colori giallorossi saranno loro.   I calciatori. Per aumentare il fatturato relativo a marketing e merchandising, ci sarà poi bisogno di uno stadio di proprietà di circa 45 mila posti, con annesse aree commerciali. Potrebbe essere costruito con capitali privati legati uno specifico sponsor. I prodotti As Roma non saranno più venduti solo a Roma e dintorni. Chi lavora a stretto contatto con gli americani immagina dei Roma point ovunque. Anche nel cuore di New York.
SPONSOR TECNICO L’obiettivo è Nike, l’alternativa è Adidas. Con percentuali bulgare: chi conosce le reali intenzioni della cordata americana, sostiene che lo sbaffo di Beaverton comparirà sulle maglie dell’As Roma al 99%. Ma perché DiBenedetto & Co. vorrebbero liberarsi di Kappa, l’attuale sponsor tecnico giallorosso? Beh, c’è più di un motivo. Il primo, il più importante, è che un prodotto Nike lo vendi senza problemi pure a Mogadiscio e uno Kappa no. E questo si scontra con l’obiettivo numero uno degli americani, quello di fare dell’As Roma una media company, una società che deve sapersi vendere nel mercato della comunicazione globale. Come ci si può riuscire se non attraverso una delle più capillari reti di abbigliamento sportivo al mondo? DiBenedetto ha un asso nella manica. Conosce benissimo i vertici dell’azienda di Beaverton. La sua Route 2 Digital, compagnia che opera tra sport, marketing, new media e tecnologia, collabora (anche) con la Nike per lo sviluppo di strategie digitali legate al mercato sportivo. C’è un solo ostacolo nel breve termine. Il contratto stipulato un anno fa con BasicNet, la holding di Torino che controlla Kappa, prevede una penale salatissima, parecchi milioni di euro, per la risoluzione anticipata del contratto. L’idea è quella di aspettare un paio d’anni prima di sostenere una spesa così importante. Poi, arriverà Nike. 
IL SETTORE GIOVANILE Il settore giovanile come serbatoio della prima squadra. Spesso si sente dire questa frase associata alle società di calcio, ma nel mondo si contano sulle dita di una mano i club in cui il vivaio diventa fonte di giocatori e reddito. In Europa sono quattro i casi dove questo avviene con regolarità: due in Spagna (Barcellona e Real, persino superfluo dirlo), uno in Olanda (Ajax) e un altro in Inghilterra (Manchester United). A due di questi casi si ispirano DiBenedetto e soci per la Roma: i Red Devilse le Merengues. L’idea degli americani, contenuta nelle oltre 50 pagine di documentazione, è quella di creare delle Academy in giro per il mondo fondate sul marchio Roma. Non parliamo di scuole calcio, ma molto di più: parliamo di vere accademie, di strutture all’avanguardia dove i ragazzi possano studiare ed essere seguiti in tutto ciò che concerne il pallone, dalla tecnica di base alla tattica. Questi centri nasceranno in Asia, Nord e Sud America ma non è escluso che col tempo possano svilupparsi anche in Africa e persino in Oceania.  Resteranno aperte per 9 mesi l’anno e saranno seguiti ragazzi dagli 8 ai 16 anni: i più meritevoli prenderanno un aereo e verranno a Trigoria in prova. Il progetto americano prevede che, entro il 2015, possano essere messi a bilancio 4 milioni di euro alla voce «ricavi dal settore giovanile». Che vuol dire?   Significa, ad esempio, prendere un ragazzo brasiliano a 15 anni e poi tesserarlo per la prima squadra oppure venderlo in qualche parte del mondo. Facendo, in ogni caso, una plusvalenza.  Ambasciatore nel mondo di questo progetto potrebbe essere Bruno Conti.
TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE
Quanti? Due, massimo tre per la parte sportiva. DiBenedetto e soci sono convinti che il rilancio della Roma debba partire da alcune strategie di marketing ben precise. Dal punto di vista strettamente sportivo, spiega chi ha avuto modo di parlarci, pensano che la Roma parta già da una base valida. Perciò il loro obiettivo è quello di mettere persone di fiducia nei settori che poco hanno a che fare col lato prettamente calcistico. E quindi marketing, sviluppo del marchio e comunicazione. Ad occuparsi di sport saranno dirigenti italiani, con un uomo, scelto di concerto con la banca, chiamato a fare da collante tra i due settori. Il nome più accreditato per svolgere questo ruolo pare essere quello di Gian Paolo Montali, ma firme – in questo senso – ancora non ce ne sono. Così come non ci sono quelle di Franco Baldini: secondo molti dovrebbe essere lui ad occuparsi della parte sportiva, affiancato da un ds esperto come Walter Sabatini. Baldini però ha ancora qualche dubbio, considerando che per tornare a Roma dovrebbe lasciare il ruolo di manager della nazionale inglese, mentre Sabatini è al momento in stand by. Questo perché gli americani hanno apprezzato il lavoro svolto in questi anni dall’attuale dirigenza (soprattutto in questi ultimi difficili mesi) e quindi, prima di operare vere e proprie rivoluzioni, vogliono pensarci bene.
DANIELE GALLI - CHIARA ZUCCHELLI
http://www.laroma24.it/archivio/37200/dallo-stadio-al-sito-ecco-la-rifondazione.html

Sostanzialmente questi non si sono inventati niente, hanno semplicemente ricopiato il progetto, a suo tempo presentato, urbi et orbi, dal grande Long Jhon, per l'acquisto della SS Lazio ( E' un fatto di mentalità....so' americani).

La sola differenza che noto è che Long Jhon al 1° punto aveva messo: estinzione di qualsivoglia debito, anche di quelli rateizzati in 23 anni. Questi invece  non prendono minimamente in esame  the question. Sembra quasi che è un problema che non li riguarda. Per il resto il business plan è identico a quello di L.J.-
Sono sempre più ottimista.

RobCouto

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #249 : Sabato 19 Febbraio 2011, 10:08:53 »
Sostanzialmente questi non si sono inventati niente, hanno semplicemente ricopiato il progetto, a suo tempo presentato, urbi et orbi, dal grande Long Jhon, per l'acquisto della SS Lazio ( E' un fatto di mentalità....so' americani).

La sola differenza che noto è che Long Jhon al 1° punto aveva messo: estinzione di qualsivoglia debito, anche di quelli rateizzati in 23 anni. Questi invece  non prendono minimamente in esame  the question. Sembra quasi che è un problema che non li riguarda. Per il resto il business plan è identico a quello di L.J.-
Sono sempre più ottimista.

Non prendono in esame la questione perché - dal punto di vista finanziario e gestionale - l'estinzione del debito Irpef prospettata dal ricercato dalle Polizie di mezza Europa era una solenne cazzata. Se dicessero una cosa del genere, sarebbe la prova definitiva che trattasi di peracottari.

Nel nostro business plan c'erano anche i seggiolini allo stadio con targhetta nominativa (in travertino, immagino) per i vippe laziali. Tanto gli ingressi li avrebbe pagati il Coni, come fu per il Chinaglia che se non era per la signora Di Sotto non aveva manco i soldi per entrare allo stadio. Qualcuno gli pagava anche i viaggi aerei da New York e l'albergo, però non l'Hilton o lo Sheraton, dove "scenderebbe" uno che dice di rappresentare una cordata da 500 milioni, ma quelle stamberghe dove in genere si va per trombare di nascosto da mogli e mariti. 

Mazzola

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #250 : Sabato 19 Febbraio 2011, 11:39:39 »
...
Roma point ovunque. Anche nel cuore di New York.
...
un prodotto Nike lo vendi senza problemi pure a Mogadiscio e uno Kappa no.
...
Spesso si sente dire questa frase associata alle società di calcio, ma nel mondo si contano sulle dita di una mano i club in cui il vivaio diventa fonte di giocatori e reddito.
...
creare delle Academy in giro per il mondo fondate sul marchio Roma.
...Questi centri nasceranno in Asia, Nord e Sud America ma non è escluso che col tempo possano svilupparsi anche in Africa e persino in Oceania. 

roma point a New York..chi è che va a New York e non si compra la maglia di Menez piuttosto che quella dei Nets o Yankees ? Chiunque.

Beh un conto è la maglietta di Cassetti se è nike un conto se è robedikappa.
Quando il Real Madrid era sponsorizzato dalla Kelme (quelle con le zampette di gatto) ci fu un crollo delle vendite.
Perchè un conto è la maglia del Buitre della nike un conto è la maglia del Buitre della Kelme. Certo.

Academy in tutto il mondo ? Gratis o a pagamento ? A pagamento ? In Africa ?

L'unica cosa giusta è la frase in grassetto.

RobCouto

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #251 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:00:55 »
Il presunto compratore è una multinazionale o un investitore straniero;

L'ambientone è "informato" e prodigo di dettagli sulla faccenda;

Il presunto "progetto" è ricco di dettagli faraonici quanto improbabili (la scuola calcio giallorossa in Oceania - immagino quanta gente a Sidney non veda l'ora di cimentarsi nel soccer coi colori daaaamaggica - coi giovani calciatori che vengono spediti in aereo a fare il provino a Trigoria è da leggenda, roba da far impallidire le cordate Bertarelli e Chinaglia);

La trattativa viene prospettata come cento volte più complessa dei vertici di Yalta;

I tempi della trattativa si dilatano per mesi, tra un rinvio e l'altro;

I presunti compratori, quando si manifestano, sono in genere dei caciottari da strapaese (vedi cordata del Torino dove, dopo che si era fantasticato perfino su Margherita Agnelli, si presentò un cazzone la cui unica proprietà era una trattoria);

Arrivano smentite da alcuni, spesso tutti, i soggetti che si presumono coinvolti.

----------------------

Direi che le caratteristiche di una fregnaccia ci sono tutte.

Offline Ulisse

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #252 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:01:07 »


Americà me sentite.......... Americà me sentiteeeee......? Quanno venite? Nun se sà...........ah vabbè, però mica se fà così, c'avevamo fatto a bocca, anzi avevamo abbocato.
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

jumpingjackflash

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #253 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:19:22 »
beh Thomas diBenedetto non è un ciarlatano anche se i ragionamenti di RobCouto sono decisamente corretti

stiamo parlando di questo signore qui:
http://people.forbes.com/profile/thomas-r-dibenedetto/2840

Mazzola

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #254 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:26:09 »
Quello che mi meraviglia ogni volta, è che chiunque vuole "entrare" nel mondo del calcio ha Sempre delle idee innovative, se non vere e proprie novità.
Penso sempre "possibile che a 'sta cosa non ci aveva pensato nessuno prima" ?
Cioè Inter Milan e Juventus non potrebbero avere store ed Academy in tutto il mondo ?
(l'Inter qulacosa ha).
Mai una volta che sento..."progetti" ? Bah...continueremo quello che già c'è.
No, ogni volta progetti in grande.
Cose messe in atto poi...nulla di tutto quello che viene detto.
A memoria ricordo solo l'Atalanta che regala una maglia quando nasce un bambino/a a Bergamo.
Stop.

E poi di solito è la nike che decide chi sponsorizzare.
Funziona così.
Non sono "io" che decido che la nike mi deve sponsorizzare.

Offline borges

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #255 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:31:04 »
Quello che mi meraviglia ogni volta, è che chiunque vuole "entrare" nel mondo del calcio ha Sempre delle idee innovative, se non vere e proprie novità.
Penso sempre "possibile che a 'sta cosa non ci aveva pensato nessuno prima" ?
Cioè Inter Milan e Juventus non potrebbero avere store ed Academy in tutto il mondo ?
(l'Inter qulacosa ha).
Mai una volta che sento..."progetti" ? Bah...continueremo quello che già c'è.
No, ogni volta progetti in grande.
Cose messe in atto poi...nulla di tutto quello che viene detto.
A memoria ricordo solo l'Atalanta che regala una maglia quando nasce un bambino/a a Bergamo.
Stop.

E poi di solito è la nike che decide chi sponsorizzare.
Funziona così.
Non sono "io" che decido che la nike mi deve sponsorizzare.

sinceramente l'inter ce le ha in africa e credo in america...
idem il milan

pure la Lazio di cragnotti aveva pensato all'apertura di un accedimia negli states...

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Mazzola

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #256 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:39:55 »
sinceramente l'inter ce le ha in africa e credo in america...
idem il milan

pure la Lazio di cragnotti aveva pensato all'apertura di un accedimia negli states...

L'ho detto...mi ricordavo l'Inter (in Brasile mi sembra) eppure noi avevamo qualche "collaborazione" negli USA (vedi Cody Anderson).

Ma al di là degli esempi, mi riferivo al "principio". Quello che arriva è sempre uno che "ci penso io...adesso cambia tutto"...
Poi però a memoria non ricordo "rivoluzioni culturali" che hanno fatto epoca.

Offline WBB

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #257 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:43:05 »


*
The term "Yankee" now may mean any resident of New England or of any of the Northeastern United States. (fonte wikipedia)
quindi non solo "carza" ma c'è e fa rima (cit)
trigoria delenda est

Offline borges

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #258 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:44:42 »
"i nuovi che arrivano mi hanno proposto di andare avanti...."

claudio ranieri oggi
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RobCouto

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #259 : Sabato 19 Febbraio 2011, 12:55:13 »
beh Thomas diBenedetto non è un ciarlatano anche se i ragionamenti di RobCouto sono decisamente corretti

stiamo parlando di questo signore qui:
http://people.forbes.com/profile/thomas-r-dibenedetto/2840

E' presidente di questo e quest'altro. Ma quali sono le sue proprietà? Nessuno l'ha ancora scritto.