Autore Topic: Anche gli yankees in pista  (Letto 183383 volte)

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CiPpi

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1180 : Sabato 23 Aprile 2011, 08:36:27 »
sembra (sul serio) che sia sagra della ciambella.

tituli

 ;)

Offline Ataru

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1181 : Lunedì 25 Aprile 2011, 18:31:58 »
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

POMATA

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1182 : Lunedì 25 Aprile 2011, 18:42:02 »
Che faccio co ste palle? :D :D :D

Boks XV

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1183 : Lunedì 25 Aprile 2011, 19:20:06 »
Che faccio co ste palle? :D :D :D

donale alla nanoscienza. O0

Offline dukenduke

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1184 : Martedì 26 Aprile 2011, 15:26:35 »
donale alla nanoscienza. O0

hi hi hi hi  :P
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

POMATA

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1185 : Martedì 26 Aprile 2011, 15:28:41 »
Le hanno rifiutate, troppo grosse :P :P :P

schwitters

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1186 : Martedì 26 Aprile 2011, 16:19:31 »
Mò ce mancavano solo i faraoni e le piramidi. ;D

A.S. Roma: Sawiris pronto a scendere in campo (MF)
MILANO (MF-DJ)--L'accordo tra la Roma e la cordata capitanata dall'americano Thomas DiBenedetto potrebbe non essere l'epilogo della vicenda legata alla squadra di calcio della Capitale.
Non sarebbe infatti da escludere un colpo di scena, nella persona di un altro compratore pronto a subentrare nella trattativa qualora qualcosa andasse storto. Il tutto nel giro di pochi mesi. L'offerta alternativa verrebbe dal magnate egiziano Naguib Sawiris, che dopo aver concluso con successo l'operazione con i russi di Vimpelcom torna alla carica sul club capitolino. I margini di trattativa ci sono, almeno sulla carta. L'accordo tra la Roma e DiBenedetto prevede tre clausole, da rispettare entro il 31 luglio 2011, specificate nel comunicato congiunto pubblicato il 15 aprile. La prima e' "il rilascio del nulla-osta da parte della competente Autorita' antitrust", la seconda e' la concessione alla societa' "da parte di Roma2000 di un vendor loan, della durata di dieci anni e dell'importo di 10 milioni" e infine la terza e' la "sottoscrizione da parte di As Roma di un accordo di finanziamento con Unicredit, della durata di cinque anni e dell'importo di 30 milioni". La finalizzazione della trattativa e' subordinata a queste tre condizioni, visto che "in caso di mancato avveramento delle condizioni sospensive entro il 31 luglio 2011 ciascuna parte sara' libera di risolvere il contratto di compravendita". Dunque l'ipotesi Sawiris, se al momento non puo' considerarsi probabile, e' almeno tecnicamente possibile e per renderla piu' concreta l'ex numero uno della compagnia telefonica Wind (che e' anche main sponsor della As Roma) avrebbe gia' fatto sapere di essere pronto a mettere sul piatto 130 milioni. L'intervento di Sawiris e' avvenuto pero' in zona Cesarini, visto che attualmente e' in vigore l'accordo siglato il 15 aprile a Boston. red/lab
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April 26, 2011

Offline aaronwinter

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1187 : Martedì 26 Aprile 2011, 16:26:21 »
Sawiris?
Dovesse esse, quali le conseguenze per i gingilli di Pomata?

Qualcuno può fare una interpretazione asseverata dell'oggetto della sua scommessa?
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Offline aaronwinter

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1188 : Martedì 26 Aprile 2011, 16:30:17 »
(non è giusto fare soffrire così un netter - lasciandolo macerare nel dubbio.
Cauterizzare o riattaccare?
Questi lo fanno apposta)
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Offline sandro astraldi

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1189 : Martedì 26 Aprile 2011, 17:49:34 »
Questa non mi pare niente male......


AS ROMA: ALEMANNO, A DI BENEDETTO DIRÒ RAFFORZARE SQUADRA
   (ANSA) - ROMA, 26 APR - «Quando incontrerò Di Benedetto», nuovo proprietario della As Roma, «gli dirò che la Roma è un patrimonio immateriale della città, così come la Lazio, e non
può essere messo in discussione». Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ai microfoni del Gruppo Roma Radio.
   La nuova proprietà «può fare tutte le scelte che ritiene ma il risultato deve essere il rafforzamento della squadra e il rafforzamento del rapporto tra la squadra e la città: guai se si fanno scelte di tipo diverso - ha aggiunto il sindaco - noi saremo di aiuto se le scelte andranno nella direzione del rafforzamento, altrimenti ci metteremo di traverso».(ANSA).

Insomma, anche in Campidoglio vanno cominciando ad annusare che non è tutto oro, forse, quel che riluce.....  ;D  ;D  ;D
L'azzurro è per sempre destinato alla Divinità, ad essere fonte di gioia
John Ruskin

jumpingjackflash

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1190 : Martedì 26 Aprile 2011, 17:53:48 »
a me sembra un serio sintomo di Lady camilla's syndrom

CiPpi

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1191 : Martedì 26 Aprile 2011, 19:42:57 »
oppure gli 'esclusi' stanno facendo sentire la propria voce.

e alemanno è solo un ambasciatore che non porta pene.

Offline Fraplaya

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1192 : Martedì 26 Aprile 2011, 20:36:53 »
Questa non mi pare niente male......


AS ROMA: ALEMANNO, A DI BENEDETTO DIRÒ RAFFORZARE SQUADRA
   (ANSA) - ROMA, 26 APR - «Quando incontrerò Di Benedetto», nuovo proprietario della As Roma, «gli dirò che la Roma è un patrimonio immateriale della città, così come la Lazio, e non
può essere messo in discussione». Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ai microfoni del Gruppo Roma Radio.
   La nuova proprietà «può fare tutte le scelte che ritiene ma il risultato deve essere il rafforzamento della squadra e il rafforzamento del rapporto tra la squadra e la città: guai se si fanno scelte di tipo diverso - ha aggiunto il sindaco - noi saremo di aiuto se le scelte andranno nella direzione del rafforzamento, altrimenti ci metteremo di traverso».(ANSA).

Insomma, anche in Campidoglio vanno cominciando ad annusare che non è tutto oro, forse, quel che riluce.....  ;D  ;D  ;D

che un sindaco si metta a fare queste dichiarazioni a favore di una delle numerosissime squadre di pallone della sua citta', NON PUO' E NONN DEVE PASSARE COME UNA COSA NORMALE.
Capisco che c'hanno rincoglionito a dovere, ma una cosa del genere dovrebbe essere motivo di rispondere "Sindaco, vai a lavorare per la citta', che qui non mangiano di romalazilodigianiatleticoroma etc."

Bah...


Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline Matita

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1193 : Martedì 26 Aprile 2011, 21:02:18 »
   
 guai se si fanno scelte di tipo diverso - ha aggiunto il sindaco - noi saremo di aiuto se le scelte andranno nella direzione del rafforzamento, altrimenti ci metteremo di traverso».(ANSA).



Cerra' , tutt'apposto vè ??


Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

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POMATA

Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1194 : Martedì 26 Aprile 2011, 21:10:46 »
Questi (i romanisti dico) fanno un botto epocale...tutti i politici parlano di volere garanzie etc etc ma credo sia solo una maniera di pararsi il culetto di fronte al prossimo ridimensionamento... ;D ;D ;D corrono peró il rischio che l'ammeregani se rompono er cacchio e se vanno...allora ne vedremo davvero delle belle ;D ;D ;D

Offline chinaglia

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1195 : Mercoledì 27 Aprile 2011, 09:54:37 »
Pesante la Gazzetta col Catapano quotidiano

Gli otto mesi che hanno fatto la Roma americana
ALESSANDRO CATAPANO, Gazzetta dello Sport


ROMA - In una stanza dello studio legale Tonucci, un appartamento elegante al terzo piano di uno stabile che affaccia su piazza del Popolo, è appeso al centro della parete un fax, ricordo dei tre giorni di fuoco, a fine marzo, in cui le parti trovarono l’accordo. «Mi raccomando, attenzione alle sorti dell’As Roma».
Simboli Messaggi di questo tenore in quelle 72 ore di battaglia i tifosi ne inviarono a decine. Erano tutti riuniti dagli avvocati di UniCredit, Grimaldi e associati: legali, consulenti, tecnici, e ovviamente i due protagonisti della trattativa, Thomas DiBenedetto e Paolo Fiorentino. Al termine di quell’ennesimo round, che stabilì le sorti dell’incontro, gli avvocati che assistono gli americani, Mauro Baldissoni e Gianluca Cambareri, presero quel fax che oggi campeggia nel loro studio, bottino di una «guerra» lunga, dura, massacrante, che alla fine ha stabilito solo vincitori: DiBenedetto e i suoi soci (Pallotta, Ruane e D’Amore), la banca, la Roma innanzitutto.

E siccome la storia è fatta di immagini evocative, l’altro simbolo che si ricorderà di questa vicenda è la sciarpa giallorossa con cui DiBenedetto accolse a New York i rappresentanti di UniCredit, a fine gennaio. Pure quello fu un incontro decisivo —perché le parti stabilirono di restare soci—,nelle stanze della banca d’affari Piper Jaffray su Park Avenue, e quella sciarpa sta ancora lì a testimoniarlo.
Fuori tempo massimo Roma, New York, Boston, dove è suonato l’ultimo gong il 15 aprile, e un istante dopo tutti sul ring ad abbracciarsi, dimentichi delle tensioni, dei rilanci, dei colpi bassi, compratori e venditori felici. Oggi, dopo otto mesi di trattativa e impegnati con gli ultimi passaggi tecnici — ieri la costituzione dal notaio della Holdco col 60% della DiBenedetto LLC e il 40% di UniCredit, oggi l’invio della caparra con i primi soldi, prossimamente l’autorizzazione dell’Antitrust e il lancio dell’Opa —, fa sorridere leggere Milano Finanza con la disponibilità del magnate egiziano Naguib Sawiris a rilevare la Roma nel malaugurato caso saltasse l’affare con gli americani. Dov’era Sawiris quando DiBenedetto presentò la sua offerta vincolante, poi risultata vincente su quelle di Angelucci, di un gruppo francese, di un fondo arabo e di Aabar che non era Aabar? Anzi, dov’era la sua proposta quando Rothschild ricevette le 12 manifestazioni di interesse, passaggio obbligato per mettere le mani sulla inquietante due diligence del club? Oggi fa scrivere che sarebbe disposto a mettere sul piatto 130 milioni, ma non è un po’ tardi? Eppure UniCredit incontrò anche Sawiris, invitandolo a partecipare alla gara, ma l’ex patron di Wind da quel momento sparì.

Quel colpo basso È stata una gara dura ma trasparente. C’è stato un solo momento poco chiaro, il giorno delle offerte vincolanti, quando, con gli americani già in vantaggio, spuntò dal nulla la proposta Aabar. Per 48 ore, tanto ci volle per avere la smentita ufficiale del fondo di Abu Dhabi, il titolo in Borsa volò (e infatti è in corso un’indagine Consob). Aabar non c’entrava nulla,mail suo nome era stato soffiato ai giornali da fonti molto qualificate: una nota società di comunicazione (Pms) e uno studio legale ancora più celebre (Dla Piper). L’operazione mediatica, si sarebbe scoperto poi, era nota pure a UniCredit, che anzi ne aveva sollecitato l’esecuzione. Un colpo basso? Solo un incidente di percorso? Comunque è stato l’unico di una certa gravità, se si eccettuano le ambiguità mostrate da Rothschild, in teoria arbitro imparziale, in pratica sostenitore di Giampaolo Angelucci . L’imprenditore romano ha avuto, finché la situazione è rimasta fluida, pure la simpatia di Rosella Sensi (cui aveva promesso un posto in società), e soprattutto qualche spintarella dalla politica.Mase oggi siamo qui a raccontare di un club diventato americano, è segno che per la prima volta a Roma non ha deciso il Palazzo. E di questo va dato atto a UniCredit. Del resto, gli appetiti locali saranno saziati in futuro con la costruzione dello stadio.

Prima mossa. Ieri Gianni Alemanno ne ha parlato ampiamente. Il sindaco ha pure detto che «DiBenedetto dovrà rinforzare la squadra e fare grande la Roma, altrimenti noi ci metteremo di traverso». Chissà se scherzava. Perché se era serio, non devono averlo ancora convinto né le cifre, né i protagonisti dell’operazione. Trentacinque milioni per la ricapitalizzazione gli sembrano pochi? E i quaranta per la campagna acquisti? Eppure, almeno il coinvolgimento — datato novembre 2010!—di Walter Sabatini e Franco Baldini dovrebbe tranquillizzarlo. Oddio, ancora bisogna capire se il general manager dell’Inghilterra si libererà a giugno o a ottobre, ma conforta sapere che i due hanno già deciso la prima mossa: rinnovo con ritocco per Mirko Vucinic.

1- continua

Offline WombyZoof

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1196 : Mercoledì 27 Aprile 2011, 10:53:01 »
Federsupporter e Codacons chiedono alla Consob di rendere pubblica la due diligence predisposta per la cessione della maggioranza delle azioni della A.S. Roma spa .
 

 

                                                                                                                                Spett.le CONSOB
                                                                                                                              Divisione Emittenti
                                                                                                                   Ufficio Controlli Societari
                                                                                                                                 Via G.B, Martini 3
                                                                                                                                        00198 Roma


Oggetto: Cessione del pacchetto azionario di maggioranza della AS Roma spa


Le scriventi Associazioni fanno seguito alla lettera, pari oggetto, inviata il 19 aprile u.s. a codesta Commissione per formulare le ulteriori considerazioni e richieste di cui in appresso. In un articolo pubblicato sul quotidiano “ La Repubblica” del 20 aprile u.s. a firma di Carlo Bonini, sono stati riportati circostanze, situazioni, comportamenti relativi alla gestione della A.S. Roma spa di indubbia rilevanza, se rispondenti al vero, sotto molteplici profili.
Peraltro, secondo tale articolo, le circostanze, le situazioni ed i comportamenti riferiti sarebbero documentati e documentabili in base alla due diligence predisposta ai fini della cessione della maggioranza delle azioni della Società.
Con riferimento al suddetto articolo, la A.S. Roma spa ha emesso, in pari data, un comunicato con il quale definisce i contenuti dell’articolo stesso come integranti una “ rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica della Società”, ribadendo che quest’ultima “ è gestita in maniera assolutamente professionale e in totale e piena osservanza della normativa e della regolamentazione applicabile”.
Tutto ciò premesso, è evidente che i piccoli azionisti della A.S. Roma spa e, più in generale, il mercato, di fronte ad affermazioni così radicalmente discordanti , hanno tutto il diritto e l’interesse a che la due diligence in questione venga resa pubblica, allo scopo di rendere possibile agli azionisti ed al mercato suddetti una diretta, compiuta, autonoma conoscenza e valutazione dei suoi effettivi contenuti, non attingibili, almeno così come riferiti dall’articolo su “ La Repubblica”, dai bilanci pubblicati dalla Società.
Sembra, infatti, indubbio che tale documento costituisca una informazione privilegiata, ai sensi dell’art. 181 del T.U.F.,rappresentando una informazione di carattere preciso, non resa sinora pubblica, concernente, direttamente o indirettamente , il titolo A.S. Roma spa con capacità, anche in base a quanto in precedenza riportato, di influire in modo sensibile sul prezzo di detto titolo.
Informazione che, ai sensi dell’art.114 del T.U.F. , deve, quindi, essere comunicata dall’emittente A.S. Roma spa, senza indugio, al pubblico, provvedendovi direttamente la Consob in caso di inottemperanza.
Quanto sopra, fatti salvi altri, eventuali profili di tutela dei diritti e degli interessi dei piccoli azionisti della Società alla luce degli effettivi contenuti del documento di cui trattasi .
Ove, d’altronde, così come afferma il comunicato del 20 aprile u.s. della A.S. Roma spa, l’articolo pubblicato in pari data su “ La Repubblica “ avesse diffuso notizie inesatte e/o fuorvianti sull’effettiva situazione economica della Società, obiettivamente idonee a incidere sul prezzo del titolo, in questo caso, codesta Commissione dovrebbe adottare immediatamente tutte le iniziative ed i provvedimenti previsti dall’art. 185 e dall’art. 187 ter del T.U.F. che regolano, rispettivamente, le fattispecie di illecito penale e/o amministrativo costituite da manipolazioni del mercato, fatta salva, sempre in questo caso, la tutela dei diritti e degli interessi dei piccoli azionisti della Società in ogni opportuna sede.
In attesa di un tempestivo riscontro a quanto esposto e richiesto, nel frattempo, si porgono distinti saluti
Codacons                                                                                                                  Federsupporter
Il Vice Presidente Nazionale                                                                                    Il Presidente
Avv. Gianluca Di Ascenzo                                                                                       Dr. Alfredo Parisi
 

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Matita

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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1197 : Mercoledì 27 Aprile 2011, 10:58:42 »
Ma i baiocchi se so' visti ?
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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1198 : Mercoledì 27 Aprile 2011, 11:03:41 »
Su Libero di oggi 

Cambiale da sei milioni per DiBenedetto. O arrivederci Roma...
(salvatore palumbo/francesco perugini)

Comprata la Roma, ora bisogna iniziare a pagarla. Entro oggi Tom DiBenedetto e i suoi soci americani devono versare l’anticipo per l’acquisto del club. Sei milioni in tutto, il 60% dei 10 milioni con cui la nuova holding Usa-Unicredit (60-40) inizierà a rilevare le azioni di Roma 2000, la newco creata dopo l’accordo con i Sensi e controllata dalla stessa banca.
Un passaggio formale per una cordata che si propone di comprare un club importante, ma che in passato ha già riservato brutte sorprese a diverse tifoserie. È successo con altri due compratori americani: il petroliere texano Tim Barton, che doveva sborsare un milione di euro per acquistare il Bari, e l’intermediario Jo Tacopina. Quest’ultimo aveva persino versato un anticipo di tre milioni di dollari presso una banca romana per rilevare il Bologna, ma si ritirò all’ultimo dalla trattativa. E, dopo una lunga battaglia in tribunale, il faccendiere italo-americano riuscì anche a riottenere la somma versata.
La stessa formula verrà usata oggi. Unicredit non riceverà direttamente nelle sue casse il denaro (da girare insieme ad altri quattro milioni a Roma 2000), ma gli americani attraverso un “escrow account” lo depositeranno presso un terzo soggetto neutrale che farà da intermediario. Quello di oggi sarà dunque il primo passo formale per trasformare gli accordi di Boston in realtà: serviranno altri 54 milioni entro il 31 luglio per arrivare ai 60 milioni a carico degli americani per l’acquisto di società, marchio e centro sportivo di Trigoria.
Sbrigato questo impegno, si potrà iniziare a mettere davvero le basi per il futuro. Entro venerdì è atteso negli Usa Franco Baldini. L’ex ds giallorosso tornerà nelle vesti di direttore tecnico, ma già si parla per lui di un incarico da vicepresidente (e plenipotenziario) di Tom DiBenedetto dalla stagione 2011/12. Un ruolo manageriale che verrà supportato sul lato tecnico dal ds Walter Sabatini. Poi si potrà pensare alla squadra:
allenatore (Montella, Ancelotti o Mazzarri), partenze («Vucinic resta», ha detto ieri l’agente del montenegrino), possibili arrivi (Pastore) e futuro dei senatori. Daniele De Rossi - ieri infortunatosi alla caviglia - la prima volta in carriera vacilla di fronte alla corte del Real Madrid. Servirà un progetto serio per trattenere Capitan Futuro. E sei milioni entro oggi per far nascere quel progetto.
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Re:Anche gli yankees in pista
« Risposta #1199 : Mercoledì 27 Aprile 2011, 11:10:09 »
Mercoledì 27 Aprile 2011 08:44 
(Il Messaggero-U.Trani) La nuova Triade c’è, ma non si vede. E non è sicuro che rimarrà al completo nella Roma di DiBenedetto. Franco Baldini, indicato dai bostoniani come nuovo direttore generale, è già in Italia ma ancora in stand by, Walter Sabatini, scelto come nuovo direttore sportivo senza però essere ufficializzato, Gian Paolo Montali, promosso direttore operativo il 22 febbraio da UniCredit e incaricato di gestire questo periodo di passaggio di consegne: la poca chiarezza dentro e fuori Trigoria rischia di incidere sul futuro della Roma. Nessuno è veramente operativo e questo non va bene. Perché è per tutti ormai tempo di mercato, di organizzare la stagione che verrà. Soprattutto per la squadra giallorossa che i nuovi proprietari sono chiamati a rifondare.


Baldini è da ieri a casa sua, a Reggello. Ha già detto sì a DiBenedetto, ma ancora non ha in programma alcun incontro. Riceve, però, email e telefonate da Boston e da Roma per essere aggiornato su ogni novità. Dalla due diligence ai chiacchiericci. Nemmeno lui sa quando si libererà dalla federcalcio inglese e da Capello. Comunque per l’inizio della prossima stagione. Sabatini è sempre in contatto con Baldini e già lavora per la Roma senza aver bisogno di un ufficio a Trigoria. Dove regna Montali, per la verità ieri assente: il direttore operativo decide e comunica oggi, ma non si sa se ci sarà anche domani.


Si sa invece che Vincenzo Montella, l’allenatore attuale, sarà valutato definitivamente in queste ultime cinque gare dell’annata per ora fallimentare, quattro partite di campionato e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter (i nerazzurri hanno vinto all’andata, all’Olimpico la settimana scorsa). La prima pietra sarà il nuovo (o vecchio?) tecnico, la prima scelta è sempre il portoghese Villas Boas, già contattato almeno tre volte e poco convinto di venire in Italia (in più ci sarebbe da pagare una penale di quasi 15 milioni), anche se all’improvviso può nascere la tentazione di aspettare Arsene Wenger, nel caso in cui dovesse lasciare l’Arsenal. Da due settimane è l’outsider, anche se da Londra frenano.

Se per l’allenatore della Roma a stelle&strisce bisognerà aspettare metà maggio o meglio il 22 dello stesso mese, data di chiusura del campionato, Baldini e Sabatini si stanno muovendo per bloccare giocatori giovani, affamati e di prospettiva. Le operazioni in uscita saranno fondamentali più che in passato. Perché se andranno via alcuni big, andranno subito rimpiazzati.
Un esempio è Vucinic. Lo chiamano dall’Inghilterra: l’unica offerta vera è del Blackburn, 25 milioni, ma il Tottenham ci sta riprovando e anche altri si fanno avanti con il manager del montenegrino. E lo seguono in Italia: l’Inter, la Juve e il Napoli si sono fatte vive in tempi diversi. Proprio Alessandro Lucci, procuratore di Vucinic, ha ripreso la parola per chiarire la posizione del suo assistito che ancora è certo di restare alla Roma: «Ci metteremo seduti con la nuova proprietà e se ci saranno i presupposti per continuare insieme si farà, altrimenti si troverà una soluzione. A gennaio lui ha avuto problemi di natura extracalcistica, ha parlato con la Sensi, è rimasto con il massimo impegno. Ora è tranquillo e la volontà è quella di rimanere. Ma se ci saranno le condizioni giuste: un progetto vincente, palcoscenici di primo piano per questo che è un calciatore da platee importanti. Ora, però, è prematuro fare certi discorsi. Bisognerà vedere se ci sarà la volontà da parte della nuova proprietà. Da parte del giocatore non c’è alcuna preclusione nei confronti della Roma».

Ecco che per cautelarsi la nuova Roma sta contattando i possibili sostituti. Da qualche settimana il nome più affascinante accostato al club giallorosso è quello di Neymar, 19 anni, seconda punta del Santos che a gennaio ha rifiutato 30 milioni del Chelsea. Il nuovo talento brasiliano piace anche al Barça e alla Juve. Per prenderlo ci vogliono almeno 40 milioni. Il cartellino del giocatore è di proprietà del club paulista (45%) e di Sonda (55%), manager di riferimento di un fondo che gestisce i migliori giovani brasiliani. Da San Paolo il gradimento di Neymar: «Sono orgoglioso per l’interessamento dei club italiani. A giugno ne sapremo di più sul mio futuro». Il suo manager Wagner Ribeiro, sondato da un uomo del gruppo DiBenedetto, ha rivelato che la Roma è il club che più lo invoglia. L’alternativa è Abel Hernandez, 21 anni, attaccante esterno del Palermo. Zamparini pretende 20 milioni. D’Ippolito, agente dell’uruguayano, avverte: «E’ una voce fondata. Soprattutto se Sabatini, il dirigente che l’ha portato a Palermo, dovesse andare alla Roma».



A questi se gli danno uno stronzo e gli scrivono sopra Nutella, capaci che se lo magnano.
 
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