Autore Topic: Per i nostalgici del Flaminio  (Letto 20705 volte)

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #40 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 15:19:12 »
Tieni ragione...mo chi lo toglie il tatuaggio...

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #41 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 15:23:42 »
questa parte è opinabilissima

Tutto è opinabile figuriamoci quanto dico e scrivo.
ma in altre parti d'Europa, in paesi più avanzati e civili del nostro, emerge ogni giorno di più la sensibilità verso la passione dei tifosi per una squadra di calcio. In tal senso devo rimandarti alla rassegna stampa che cito in un altro topic (Un'altra LAZIO è possibile ...).
Un presidente di una squadra importante, seguita da una città intera, non potrebbe tanto liberamente porocedere alla sua liquidazione nel caso in cui non fosse più interessato all'impresa perché sarebbe rincorso con il forcone.
Non è più roba loro, anche se rischiano con le loro tasche.

questa è condivisibile, seppure espressa con la stessa attinenza all'argomento che avrebbe un ateniese che, appena scelto Pericle, si ritrovasse a Roma nel 2011 con sindaco ale'-magno

 8)

Ripeto premessa culturale, senz'altro classificabile alla voce "battaglie di retroguardia". Ma la cementificazione della città e del paese non ha reso affatto un bel servizio né all'estetica né alla vivibilità del nostro territorio.
E' stata condotta sulla base dell'insostenibile pressione dei costruttori a cui si è aperta l'autostrada dell'inconsistenza della nostra classe politica.
Oggi è guidata dai poteri forti del cemento, sempre più criminali, nel senso più letterale del termine.
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #42 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 15:41:12 »
ma solo a me sembra assurdo che per il rifacimento di un manufatto, di proprietà del comune e costruito oltre 50 anni fa, debbano essere interpellati i pronipoti dell'architetto che ne realizzò il progetto ?  :o :o
ma è loro lo stadio ?
non è possibile cassare questa norma e sfanculare riccamente sti figli/nipoti/pronipoti di papà, ?

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #43 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 18:53:10 »
"era solo per paragonare la dignità delle due costruzioni una del famoso Nervi, che dev'essere mantenuta tale e quale e l'altra di altri architetti non Nervi, che può essere abbandonata allo scempio. Come se la discriminante fosse unicamente l'architetto e non l'utilità pubblica e la sua funzionalità...."

Non credo che la discriminante sia stato il nome del progettista nel decidere di abbattere il Velodromo. E' stata una decisione che nascondeva loschi interessi da parte di qualcuno ed in cui la componente culturale è contata ben poco. Però credo che sarai d'accordo nel riconoscere al Flaminio una maggiore valenza nell'esigenza di conservarlo. Il velodromo ha costituito un unicum architettonico in quanto sorgeva isolato e quindi senza alcun rapporto con il contesto fisico e naturale dell'area circostante (il Palazzo dello Sport è relativamente lontano). Ottima architettura in se stessa quindi e pertanto meritevole di essere conservata. Il Flaminio, invece e in più, costituisce un elemento, pregevolissimo in se stesso e con caratteristiche costruttive innovative e geniali, che inoltre "dialoga" con numerosi altri organismi (collina Parioli, Viadotto, Palazzetto, Villaggio Olimpico, ansa del Tevere) e ne è parte integrante ed ineliminabile. Insomma se il Velodromo è (era) una splendida architettura, Il Flaminio è una splendida architettura inserita splendidamente in uno straordinario ambito urbano. Ha una sua "figurabilità" che il grande urbanista americano Lynch ha portato come esempio in tutti i suoi libri e nelle sue conferenze. Ad abbattere si fa presto, però quel che si elimina lo perdiamo per sempre. L'area tra il Palazzetto ed il Flaminio fino al 1957 era occupata dalla nostra Rondinella, stadio grazioso e raffinato. Fu abbattuto e oggi c'è il parcheggio.  Ci abbiamo guadagnato?

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #44 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 19:10:43 »
"era solo per paragonare la dignità delle due costruzioni una del famoso Nervi, che dev'essere mantenuta tale e quale e l'altra di altri architetti non Nervi, che può essere abbandonata allo scempio. Come se la discriminante fosse unicamente l'architetto e non l'utilità pubblica e la sua funzionalità...."

Non credo che la discriminante sia stato il nome del progettista nel decidere di abbattere il Velodromo. E' stata una decisione che nascondeva loschi interessi da parte di qualcuno ed in cui la componente culturale è contata ben poco. Però credo che sarai d'accordo nel riconoscere al Flaminio una maggiore valenza nell'esigenza di conservarlo. Il velodromo ha costituito un unicum architettonico in quanto sorgeva isolato e quindi senza alcun rapporto con il contesto fisico e naturale dell'area circostante (il Palazzo dello Sport è relativamente lontano). Ottima architettura in se stessa quindi e pertanto meritevole di essere conservata. Il Flaminio, invece e in più, costituisce un elemento, pregevolissimo in se stesso e con caratteristiche costruttive innovative e geniali, che inoltre "dialoga" con numerosi altri organismi (collina Parioli, Viadotto, Palazzetto, Villaggio Olimpico, ansa del Tevere) e ne è parte integrante ed ineliminabile. Insomma se il Velodromo è (era) una splendida architettura, Il Flaminio è una splendida architettura inserita splendidamente in uno straordinario ambito urbano. Ha una sua "figurabilità" che il grande urbanista americano Lynch ha portato come esempio in tutti i suoi libri e nelle sue conferenze. Ad abbattere si fa presto, però quel che si elimina lo perdiamo per sempre. L'area tra il Palazzetto ed il Flaminio fino al 1957 era occupata dalla nostra Rondinella, stadio grazioso e raffinato. Fu abbattuto e oggi c'è il parcheggio.  Ci abbiamo guadagnato?

Sento che "mastichi" la materia con maestria di fronte al quale mi inchino, ma nel citare come il Flaminio sia "una splendida architettura inserita splendidamente in uno straordinario ambito urbano" hai ragione e cogli nel segno. Lo stesso puoi, rectius potevi, dire per lo Stadio Olimpico il cui anello si inseriva con dolcezza sulla retrostante collina di Monte Mario mentre oggi è un catafalco che copre tutto.
Questo non impedisce un lavoro di rifacimento come anche di completa riedificazione, che costerebbe comunque molto meno del progetto "imperiale" che ha in mente il nostro e sarebbe immediatamente disponibile alla cittadinanza che ne fruirebbe anche in maniera migliore se assecondato da un intervento del comune con il  potenziamento dei servizi pubblici a disposizione dell'impianto.
Peraltro domando a tutti: ma se l'esigenza di uno stadio moderno e funzionale è pressante, quanti decenni dovremo aspettare ancora?

Sta tutta qui la ragione di insistere sul Flaminio.
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #45 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 19:48:38 »
"era solo per paragonare la dignità delle due costruzioni una del famoso Nervi, che dev'essere mantenuta tale e quale e l'altra di altri architetti non Nervi, che può essere abbandonata allo scempio. Come se la discriminante fosse unicamente l'architetto e non l'utilità pubblica e la sua funzionalità...."

Non credo che la discriminante sia stato il nome del progettista nel decidere di abbattere il Velodromo. E' stata una decisione che nascondeva loschi interessi da parte di qualcuno ed in cui la componente culturale è contata ben poco. Però credo che sarai d'accordo nel riconoscere al Flaminio una maggiore valenza nell'esigenza di conservarlo. Il velodromo ha costituito un unicum architettonico in quanto sorgeva isolato e quindi senza alcun rapporto con il contesto fisico e naturale dell'area circostante (il Palazzo dello Sport è relativamente lontano). Ottima architettura in se stessa quindi e pertanto meritevole di essere conservata. Il Flaminio, invece e in più, costituisce un elemento, pregevolissimo in se stesso e con caratteristiche costruttive innovative e geniali, che inoltre "dialoga" con numerosi altri organismi (collina Parioli, Viadotto, Palazzetto, Villaggio Olimpico, ansa del Tevere) e ne è parte integrante ed ineliminabile. Insomma se il Velodromo è (era) una splendida architettura, Il Flaminio è una splendida architettura inserita splendidamente in uno straordinario ambito urbano. Ha una sua "figurabilità" che il grande urbanista americano Lynch ha portato come esempio in tutti i suoi libri e nelle sue conferenze. Ad abbattere si fa presto, però quel che si elimina lo perdiamo per sempre. L'area tra il Palazzetto ed il Flaminio fino al 1957 era occupata dalla nostra Rondinella, stadio grazioso e raffinato. Fu abbattuto e oggi c'è il parcheggio.  Ci abbiamo guadagnato?

Proprio quell'area che va dal Palazzetto dello sport e il Flaminio, andrebbe, per alti meriti sportivi, conferita dalla città di Roma alla S.S. Lazio. Compresi , ovviamente, i 2 impianti sportivi, con la licenza di demolire lo stadio Flaminio.
Permettendo alla società di costruire nuovi impianti sportivi, lo stadio per il calcio e le strutture accessorie, il tutto nel rispetto dell'armonia architettonica che oggi attraversata dal viadotto, va dalle strutture dell'Auditorium Parco della Musica, a quelle del Maxxi edificato sull'area della caserma di via G.Reni.
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #46 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 19:51:03 »
E quando te la danno, Merlino? Magari.

Offline MagoMerlino

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #47 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 19:51:31 »
e lo so.
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #48 : Venerdì 4 Febbraio 2011, 23:37:53 »
Magari quell'area, magari!!!

Però poi mi dite come lo manteniamo lo stadio, come ci facciamo gli utili, se attorno non ci costruiamo un indotto commerciale....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MagoMerlino

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #49 : Sabato 5 Febbraio 2011, 12:55:09 »
Però poi mi dite come lo manteniamo lo stadio, come ci facciamo gli utili, se attorno non ci costruiamo un indotto commerciale....
Ci sarebbe lo spazio, ci sarebbe.....
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #50 : Sabato 5 Febbraio 2011, 23:24:00 »
oddio, ancora?
ma vi volete così male?
ma basta... :o
toglietevi dalla testa quest'incubo insensato
non esiste un solo motivo per poter considerare seriamente il crollando manufatto come un'alternativa
perlomeno da svegli
i sogni muoiono all'alba
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Offline Fabio70rm

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #51 : Domenica 6 Febbraio 2011, 09:53:06 »
Ci sarebbe lo spazio, ci sarebbe.....

Ah si? E dove? Ti metti a fare un centro commerciale lì addosso al Villaggio Olimpico, al Parco della Musica, ad un liceo (non mi ricordo come si chiama, credo Apuleio, ma c'è lì dietro un liceo bello grosso)?

E i permessi secondo te te li danno??
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Offline chinaglia

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #52 : Domenica 6 Febbraio 2011, 14:16:29 »
Da Milano Finanza del 4 febbraio 2011

[...] Dall'altra parte dell'oceano DiBenedetto si prepara a diventare il nuovo presidente del  club con un progetto ambizioso: valorizzare l'asset attraverso un business plan  industriale e sportivo di primo livello che porti la Roma tra le prime squadre d'Europa  per performance calcistiche, marketing e merchandising. Con il sogno di uno stadio di proprietà da 40-45 mila posti.

Il concetto è quello di uno stadio non troppo grnade, ma bellissimo e sempre pieno al 985, con la lista d'attesa per biglietti e abbonamenti, e probabilmente a prezzi assai più alti. Lo stesso che si potrebbe fare col Flamini, che in caso di riqualificazione dell'area potrebbe prevedere un'area commerciale altrove. Il problema è che ci vogliono i soldi da investire.

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #53 : Domenica 6 Febbraio 2011, 18:51:14 »
scusate se entro a gamba tesa..

visto i numeri ai botteghini questa Lazio terza in classifica, il Flaminio va già bene così, con buona pace di Nervi.

Se non erro paghiamo 4,5 mln all'anno di affitto al coni per l'olimpico (vado a memoria, non ricordo se la cifra sia il totale di noi e topi), un importo simile potrebbe essere destinata a mo' di rata per l'acquisizione del Flaminio.

ricordo inoltre che è prevista una metro proprio fra flaminio ed auditorium.. Spostare la polisportiva in quella zona è un sogno.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #54 : Domenica 6 Febbraio 2011, 20:19:57 »
scusate se entro a gamba tesa..

visto i numeri ai botteghini questa Lazio terza in classifica, il Flaminio va già bene così, con buona pace di Nervi.

Se non erro paghiamo 4,5 mln all'anno di affitto al coni per l'olimpico (vado a memoria, non ricordo se la cifra sia il totale di noi e topi), un importo simile potrebbe essere destinata a mo' di rata per l'acquisizione del Flaminio.

ricordo inoltre che è prevista una metro proprio fra flaminio ed auditorium.. Spostare la polisportiva in quella zona è un sogno.

caro disabitato
a parte il fatto che costruire stadi da 80 mila posti è ormai un concetto superato
a parte il fatto che lo spettacolo allestito attualmente dalla lazio è quello che è (al netto della posizione in classifica)
per far venire la gente allo stadio la devi andare a cercare: accade così in tutte le attività commerciali, accade così anche per il calcio.
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #55 : Domenica 6 Febbraio 2011, 20:21:32 »
Da Milano Finanza del 4 febbraio 2011

[...] Dall'altra parte dell'oceano DiBenedetto si prepara a diventare il nuovo presidente del  club con un progetto ambizioso: valorizzare l'asset attraverso un business plan  industriale e sportivo di primo livello che porti la Roma tra le prime squadre d'Europa  per performance calcistiche, marketing e merchandising. Con il sogno di uno stadio di proprietà da 40-45 mila posti.

Il concetto è quello di uno stadio non troppo grnade, ma bellissimo e sempre pieno al 985, con la lista d'attesa per biglietti e abbonamenti, e probabilmente a prezzi assai più alti. Lo stesso che si potrebbe fare col Flamini, che in caso di riqualificazione dell'area potrebbe prevedere un'area commerciale altrove. Il problema è che ci vogliono i soldi da investire.

Viene assegnato il Flamino alla SSLazio che procede alla sua demolizione e ricostruzione per la stessa capienza. Finanziamento di 100 mln di euro si trovano in un soffio.
Basta la volontà politica di Comune e società SSLazio, con e senza legge sugli stadi (che giace abbandonata ...).
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #56 : Domenica 6 Febbraio 2011, 20:24:53 »
Viene assegnato il Flamino alla SSLazio che procede alla sua demolizione e ricostruzione per la stessa capienza. Finanziamento di 100 mln di euro si trovano in un soffio.
Basta la volontà politica di Comune e società SSLazio, con e senza legge sugli stadi (che giace abbandonata ...).

bisognerebbe sentì pure la federugby che ne pensa..
ma quello è uno sport minore...
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Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #57 : Domenica 6 Febbraio 2011, 20:28:54 »
Il rugby sarebbe più che contento di andare all'olimpico (visto che i biglietti del 6 nazioni sono già introvabili..).

Poi le attività commerciali non le devi per forza edificare ex-novo.. con la metà dei soldi puoi rilevare quelle già presenti in zona flaminio..

la mia è una ipotesi sia ben chiaro..
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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #58 : Sabato 2 Aprile 2011, 10:26:22 »
Il rugby sarebbe più che contento di andare all'olimpico (visto che i biglietti del 6 nazioni sono già introvabili..).

Rubgy, la federazione: “Il Flaminio non va, spostiamo il Sei nazioni a Firenze”
http://www.blitzquotidiano.it/sport/rugby-sei-nazioni-firenze-flaminio-806814/

ROMA -Thomas DiBenedetto non vuole l’Olimpico, la Federazione di rugby non vuole il Flaminio. Per gli stadi di Roma, insomma, non è esattamente un periodo d’oro.

”In mancanza di una definitiva e rapida risoluzione delle problematiche relative allo stadio Flaminio, gli incontri interni della squadra Nazionale nell’RBS 6 Nazioni verranno trasferiti allo Stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze”.

E’ quanto si legge nella nota diffusa dalla Federugby, al termine della prima giornata di lavori del Consiglio Federale, riunitosi venerdì mattina  sotto la presidenza di Giancarlo Dondi.

Roma rischia quindi di perdere le partite casalinghe della nazionale di rugby nel Torneo 6 Nazioni. Da tempo la Federazione lamenta la precarietà della sistemazione e chiede di ampliare ed ammodernare l’impianto.

2 aprile 2011 | 00:49

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Re:Per i nostalgici del Flaminio
« Risposta #59 : Sabato 2 Aprile 2011, 15:27:39 »
ANSA.it > News 'Flaminio? Attendiamo risposta da Nervi'
Il sindaco Gianni Alemanno risponde cosi' alla Federugby
02 aprile, 15:14
 
 
Guarda la foto1 di 1 (ANSA) -ROMA, 2 APR - 'Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare sul Flaminio: c'e' un progetto reversibile che non incide definitivamente sulla struttura progettata dall'ingegner Nervi': lo afferma il sindaco Gianni Alemanno. 'Abbiamo predisposto tutto quello che e' amministrativamente necessario: adesso e' la Fondazione Nervi che deve darci una risposta perche' ha la proprieta' intellettuale dello stadio'. Alemanno risponde cosi' alla Federugby che ha minacciato il trasferimento del 'Sei Nazioni' a Firenze.

innanzitutto caro sindacuccio da quattro cent, NON hai ottenuto l'ok di nessuna delle 2 sovrintendenze preposte...
e comunque, viene dimostrato che si tratterebbe di una superfetazione posticcia (una versione pasticciata di quella porcheria fatta all'olimpico in Tevere) MA senza nessuna copertura...

come volevasi dimostrare
speriamo crolli tutto

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