Mi sorge un dubbio: Reja è all'altezza...

[Aquilotta del Nord]

Non sono in grado di dare giudizi tecnici, ma sentimentalmente parlando mi manca Delio 

[satanasso]

Mettela come vi pare ma un allenatore che fa 65 punti in 38 partite merita di allenare la Lazio. Si chiami Reja, Guardiola, Oronzo Canà e proponga la minestra, il tichitaca o la bi-zona.
Poi a fine campionato tireremo le somme. Serenamente, se possibile.

[en_rui]

Reja lo cambierei soltanto con 2 allenatori
Mourinho e Mancini nell'ordine
Gli altri stanno bene dove stanno.
Siamo terzi e in un momento di crisi , il processo a Reja lo si potra' aprire solo se la Lazio continuera' con questa forma fisica fino alla fine, se cosi' non fosse (cosa che mi auguro di tutto cuore) allora che potremmo dire all'allenatore?
E basta con la storia delle riserve del merdlan, quelli che hanno giocato non sono affatto riserve ma e' la seconda squadra. Vogliamo dire che Pazzini e' una riserva nell'Inter? oppure Stankovic e' una riserva? queste squadre hanno mezzi economici che noi non ci sogniamo e si possono permettere una panchina ultramillionaria, noi ci mettiamo Berni,Stendardo,Cinque...

[Wasicu]

intanto tutti i grandi e coraggiosi allenatori toppano in modo incredibile, soprattutto ranieri in modo scellerato, la grande opportunità di avvicinare il milan.

lasciate in pace reja, come dice aquiladimare, con ledesma e brocchi c'è poco da costruire in attacco, e allora una robusta difesa, e verrà la primavera per hernanes e zarate-

incredibile davvero questo continuo attacco a un allenatore che finora ci ha tenuto per quasi  2/3 di campionatio ai vertici della classifica.

Si,  concordo in pieno sull'analisi :  equilibrata e giusta.

[AlenBoksic]

i veri assenti del milan di ieri erano nesta e boateng. il resto incide poco, anche se a tutti piaceva riempirsi la bocca con i "12 assenti".

Kozak si sarebbe trovato meglio con Nesta che con Yepes.

Reja ha fatto qualche errore come ne fanno tutti, è lento nella gestione dei cambi, ma il bilancio pende tutto dalla sua parte.
Arrivò proprio l'anno scorso di questi tempi, dopo la quarta di ritorno, avevamo allora 21 punti
 
Adesso siamo a 40.
Ed oltre al mero lato numerico ha anche dimostrato di avere un buon felling con la società, il che è importante.
Se a SanSiro col merdlan non vinciamo da 21 anni non credo sia colpa sua.
Restasse saprebbe dove intervenire, il che sarebbe un vantaggio.

[RobCouto]

Per me, ha realmente spremuto sangue dalle rape. Per le ambizioni di classifica frustrate, mi rivolgerei a qualcun altro...

[AlenBoksic]

Arrivò proprio l'anno scorso di questi tempi, dopo la quarta di ritorno, avevamo allora 21 punti
 
Adesso siamo a 40.

Errata corrige.
L'anno scorso avevamo 22 e adesso siamo a 41.
 

[Boks XV]

Per me, ha realmente spremuto sangue dalle rape. Per le ambizioni di classifica frustrate, mi rivolgerei a qualcun altro...

 ai laziali con le ambizioni di un travet?

[TD]

Un saltatore in alto ha un primato personale di 2.25.
Si mette la canotta biancoceleste, va in gara e salta 2.35.
La gente invece di applaudirlo lo fischia perché non tenta il record del mondo.

[Breizh]

Premesso che sono una "vedova" di Delio.
Reja non sta facendo affatto bene da quando è arrivato; sta facendo benissimo.
E mi fa sorridere chi pensa che con "l'ambizione" si fanno i punti: in realtà se ne perdono anche.

A proposito, c'è sempre il "Rejometro" a disposizione per chi volesse sparare sul pianista.

[robylele]

in un torneo con 38 partite capita di tutto e ci può stare anche il catenaccio, se l'allenatore lo ritiene opportuno.

l'importante é che ritenga anche opportuno sguinzagliare i giocatori di talento (qualcuno ne abbiamo) al momento giusto.

con un Zeman scelte non ce ne sarebbero state, tutto uguale dalla prima alla 38.

Ricordo Melidoni, il primo in Italia a parlare di zona, che rimproverava a Zoff di non sdoganare Doll e i terzini.
Forse aveva ragione lui, ricordo che io speravo Zoff lo facesse.

Oggi non ne sono più tanto sicuro, adesso il tifoso dice di amare lo spettacolo e le trame, ma poi snocciola sempre i dati numerici, soprattutto con la Lazio e soprattutto se la Lazio arriva decima.

[NV]

sono dell'idea che le partite vinte con le "piccole" ti facciano vincere, forse, i campionati.
ma sono gli scontri diretti, se affrontati a viso aperto per vincere, una volta risolti a tuo vantaggio, che ti indicano lo spessore di una squadra. e quelle vittorie aggiungono spessore a spessore. non sono solo tre punti, sono tre alla terza.
ecco perchè, per me, a fine anno, grazie ed arrivederci.
una squadra come la nostra se dal prossimo anno vuole attestarsi ai piani alti, deve trovare un trainer che infonda furore, aggressività, voglia di scalare le montagne.

[fish_mark]

in un torneo con 38 partite capita di tutto e ci può stare anche il catenaccio, se l'allenatore lo ritiene opportuno.

l'importante é che ritenga anche opportuno sguinzagliare i giocatori di talento (qualcuno ne abbiamo) al momento giusto.

con un Zeman scelte non ce ne sarebbero state, tutto uguale dalla prima alla 38.

Ricordo Melidoni, il primo in Italia a parlare di zona, che rimproverava a Zoff di non sdoganare Doll e i terzini.
Forse aveva ragione lui, ricordo che io speravo Zoff lo facesse.

Oggi non ne sono più tanto sicuro, adesso il tifoso dice di amare lo spettacolo e le trame, ma poi snocciola sempre i dati numerici, soprattutto con la Lazio e soprattutto se la Lazio arriva decima.

Zoff ci portò dal fondo classifica alla qualificazione UEFA in un girone di ritorno, semplicemente portando il centrocampo da TRE a QUATTRO.
Ricordo le vestali dello zemanismo che si stracciavano le vesti inconsolabili e chiedevano conto a Marchegiani dei motivi di quell'alto tradimento.
Questo significa che l'edonismo zemaniano non è l'unica via al paradiso calcistico, ma a questo non si può contrappore questo gretto materialismo rejano ...

[Giglic]

Non credo il problema sollevato da giangoverni sia se Reja è un buon allenatore o no. Lo è e basta. L'anno scorso ha fatto una cosa difficile, e quest'anno siamo dove non avremmo pensato di essere. Il Punto è se Reja come allenatore è all'altezza di squadre che devono lottare per vincere qualcosa di serio. Ecco, secondo me no. Reja a quell'altezza soffre di vertigini. Si spiega così l'atteggiamento profondamente difensivista che ha in tutte le partite che contano (e da ora in poi, signori, conteranno tutte). Si spiega così il fatto che perda derby in maniera a dir poco "immonda". Detto questo, nè Delio nè il Balla (absit iniuria verbis) erano allenatori da voncere qualcosa. Il Palermo, con una rosa comparabile alla nostra, ci sta sotto dopo 22 giornate, e Zamparini è un presidente se vogliamo ancor più cacacazzi di Lotito. Dell'uomo "sotto il zuccotto niente" stiamo vedendo le gesta col Genoa, impegnato nel surplace con la Samp.
Dirò di più: non esistono allenatori vermante "vincenti" in serie A ad oggi. L'unico che è "abituato" a piazze importanti è il macellaro, che però non ha mai vinto nulla (anche perchè litiga con tutti e rosica). Quindi reja fino alla fine quest'anno, e poi osare con un allenatore coraggioso o (se si hanno i soldi) vincente.

[RobCouto]

 ai laziali con le ambizioni di un travet?

A uno di loro in particolare.

Per me il pari a Milano era il massimo possibile, in questo momento. Il fegato me lo so' magnato per altre partite: QUELLE erano da vincere. I sette punti mancanti al primo posto stanno sparpagliati qui e là, soprattutto nei due ritocchini invernali non arrivati. Dice, ma tutti hanno buttato punti preziosi, guarda il Brescia che ha perso con tutti ma alle grandi gli ha cavato gli occhi. Ecco, appunto: in una stagione piena di "buche", bastava che UNA squadra fosse in grado di approfittarne: e quelli potevamo benissimo essere noi. Una zappa come Blasi avrebbe cambiato volto alla partita col Lecce e anche a quella col Bologna, secondo me. Ma non c'era, NON ABBIAMO UN CENTROCAMPISTA DI QUANTITA' OLTRE I TITOLARI, questa cosa mi manda ai matti.

[TD]

per tacere di Morganti, che ieri c'è ricascato

[AlenBoksic]

 Quindi reja fino alla fine quest'anno, e poi osare con un allenatore coraggioso o (se si hanno i soldi) vincente.

L'allenatore vincente non esiste,
esiste l'allenatore che non ti fa perdere i punti con scelte cervellotiche o intestardendosi sui propri errori.
Per vincere ci vogliono i giocatori.
Mazzarri, per dirne uno che fino ad oggi ha sbagliato zero stagioni, mi pare faccia più punti a Napoli con Hamsik e Cavani che a Reggio con Vigiani e Bianchi.
 

[Matita]

I sette punti mancanti al primo posto stanno sparpagliati qui e là, soprattutto nei due ritocchini invernali non arrivati.

Mi pare troppo semplicistica come giustificazione.

Imho invece , quando giochi in casa contro le piccole trattandole come fossero il Manchester , è il centro dei punti persi.

Con il catania e lecce ad esempio .

ps. Il Milan con 4 acquisti quanti punti ha perso in queste gare ?

Chiedo solo di osare , non tanto a Milano , ma nelle mura amiche,giocare per vincere tutte le casalinghe e 2/3 trasferte da qui alla fine.

[AlenBoksic]

Imho invece , quando giochi in casa contro le piccole trattandole come fossero il Manchester , è il centro dei punti persi.
Con il catania e lecce ad esempio .

Giova ricordare che il milan tra Catania in casa, Lecce e Cesena fuori ha raccolto un punto.
I punti con le piccole li perdono tutti.
Abbiamo lasciato uno scudetto a Empoli e abbiamo rischiato di lasciarne un altro tra Venezia e Verona.

[fish_mark]

Mi pare troppo semplicistica come giustificazione.

Imho invece , quando giochi in casa contro le piccole trattandole come fossero il Manchester , è il centro dei punti persi.

Con il catania e lecce ad esempio .

ps. Il Milan con 4 acquisti quanti punti ha perso in queste gare ?

Chiedo solo di osare , non tanto a Milano , ma nelle mura amiche,giocare per vincere tutte le casalinghe e 2/3 trasferte da qui alla fine.

Una grande squadra, una grande società - GRANDI non percHé imbottite di grandi giocatori o con il portafoglio pieno zeppo, ma GRANDI di mentalità - osano sempre, a Brescia come a Milano, a Reggio come a Manchester. SEMPRE.
"Chiedo solo di osare , non tanto a Milano ," è la traduzione dell'affermazione di Reja in CS alla vigilia della sfida di San Siro "non è che puoi andare a Milano a vincere".
L'evoluzione culturale nostra, della squadra, della società e dei tifosi, ci sarà quando si affermerà con naturalezza, autorità e semplicità "possiamo andare a Milano a vincere".