hm... (Mercato e fischi - Reja diventa un caso)

[aaronwinter]

Mercato e fischi
Reja diventa un caso

Il tecnico si è arrabbiato per la contestazione dei tifosi e per i mancati acquisti a gennaio. Il futuro è incerto: "Lotito mi ha già proposto il rinnovo ma deciderò a maggio". Domenica intanto contro il Chievo torna Zarate
di ALBERTO ABBATE

ROMA - Un suono assordante, i fischi dell'Olimpico continuano a tornargli in mente. Reja non li ha proprio mandati giù. Si sente ferito, da sabato sera continua a domandarsi il perché e non riesce a darsi una spiegazione. Ha salvato la Lazio, l'ha portata al terzo posto in classifica e ha stabilito ogni record sulla panchina biancoceleste. Crede di meritarsi un trattamento migliore, si sente tradito dal suo popolo, al primo accenno di difficoltà.

REJA FERITO DAI TIFOSI E DAL MERCATO: FUTURO INCERTO - Subito dopo la vittoria contro la Fiorentina, Reja si era mostrato sereno: "Non m'importa dei fischi, io vado avanti per la mia strada". S'è messo la corazza, ma i mugugni l'hanno in realtà infranta, sono penetrati in profondità. Oltre qualsiasi critica. Perché il tecnico si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso. Sta portando avanti la Lazio in condizioni di emergenza. Aveva chiesto un terzino sinistro e un centravanti, si era illuso di poter riabbracciare Blasi, che gli avrebbe consentito di dare il cambio a Brocchi. Lotito gli ha preso solo Sculli. L'allenatore goriziano ha fatto vedere d'essere contento così, non si è lamentato per i mancati rinforzi. Aveva dato delle direttive, ma non doveva essere certo lui a metter mano al portafoglio. Quindi, ora non tollera d'essere additato come il colpevole del mancato salto di qualità. E' sempre stato sincero: "Ci sono squadre più forti di noi, la Lazio deve lottare per le prime 7 posizioni. Anche
l'Europa League sarebbe un traguardo grandioso". Pragmatico e sincero, sperava che le sue qualità fossero apprezzate, non riesce ora a comprendere il clima disfattista intorno alla sua Lazio, terza in classifica. Non capisce lo scetticismo nei suoi confronti, nonostante abbia conquistato 65 punti dal suo arrivo nella capitale, con un gruppo "non di fenomeni, ma di buoni giocatori". Sta cominciando a essere stanco dell'ambiente romano: "A Napoli era il tifo che spingeva la mia squadra alla vittoria, ad andare oltre i propri limiti, anche quando si era sotto di qualche gol. E io ero sempre applaudito", ha confidato ad alcuni amici intimi. Ieri, davanti ai microfoni di Mediaset Premium, Reja ha dato i primi segnali pubblici di cedimento, a caldo ha gettato ombre inquietanti sul proprio futuro in biancoceleste: "Lotito mi ha proposto il rinnovo un mese e mezzo fa, ma ora deciderò io, firmo sempre contratti di un anno. Vedrò a maggio se ci sono le condizioni per continuare". Per la serie, Reja ci penserà a lungo prima di mettere nero su bianco sul rinnovo, prima di proseguire la sua avventura a Formello. Oggi, alle 18, il tecnico potrebbe addolcire la pillola su Lazio Style Radio, ma il concetto è chiaro.

DOMENICA TORNA ZARATE - Intanto Reja torna da Milano col sorriso: "Questo punto a San Siro è importantissimo". Fondamentale, insieme ai tre racimolati contro la Fiorentina, per uscire indenni dal più difficile periodo della stagione biancoceleste. Serviva per la continuità. Reja conta di procedere su queste medie e ora è atteso da un calendario che sulla carta può considerarsi favorevole (il Chievo domenica all'Olimpico, il Brescia in trasferta il 13 febbraio, il Bari in casa il 20). La Lazio sta rispettando la tabella di marcia fatta registrare all'andata: alla quarta giornata del girone di ritorno ha gli stessi punti messi insieme nelle prime quattro sfide del campionato (7). Tra agosto e settembre fu sconfitta dalla Sampdoria, vinse contro Bologna e Fiorentina e pareggiò contro il Milan. I 7 punti collezionati dopo il giro di boa sono arrivati grazie al successo sui blucerchiati, a quello sui viola di Mihajlovic e al punto strappato a Milano (l'unico stop si è registrato a Bologna). Mantenendo queste medie la strada per l'Europa può davvero farsi concreta. Soprattutto quando si svuoterà l'infermeria. Intanto domenica all'Olimpico, scontate le due giornate di squalifica, tornerà Zarate, sarà in campo dal primo minuto. Complici le assenze di Floccari e Rocchi. All'attaccante calabrese è stata diagnosticata "una distrazione della capsula articolare in corrispondenza del punto d'angolo posteriore esterno del ginocchio destro", insomma una distorsione che lo costringerà a uno stop 10-15 giorni. Lui spera di farcela per Brescia, ci sarà sicuramente contro il Bari. In Lombardia, invece, possibile rientro di capitan Rocchi, anche lui bloccato da una distorsione al ginocchio.

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Per me ha ragione.

[TD]

Non ci credo, un uomo di quell'esperienza non fa i capricci per una cosa del genere.
Avrà delle perplessità sul futuro, ma non legate al giudizio dei tifosi.

[rione 13]

ma perchè aver salvato la Lazio, essere terzo in classifica e dover subire i fischi dei prorpi tifosi non può aver stranito il goriziano?

[syrinx]

Chi fischia giocatori e/o allenatore prima dell'inizio della partita si commenta da solo.

Detto questo, spero e credo che Reja non sia tanto permaloso da farsi condizionare.

[aaronwinter]

Avrà delle perplessità sul futuro, ma non legate al giudizio dei tifosi.

(infatti, non c'è solo quello nell'articolo)

[cartesio]

Sarebbe divertente leggere le critiche a Lotito per aver fatto scappare il minestraro che aveva portato la Lazio in testa alla classifica.

[cuchillo]

I fischi prima di Lazio-Fiorentina sono stati gratuiti.
Non ero allo stadio, ma mi fido di chi c'era.

Se si fosse tremendamente seccato per i fischi, lo capirei.
Non doveva succedere.

[Rupert]

Il tifoso della Lazio non è mai contento.

[cuchillo]

Il tifoso della Lazio non è mai contento.

Oddio, questo non lo so. Se ci riferiamo allo stadio.
A Lazio-Samp si sono intrasentiti i primi mugugni per Zarate dopo un anno e mezzo di niente.
A Ballardini i primi fischi sono arrivati a gennaio prima di Lazio-Chievo.

Quello che penso io è che per certi giocatori ci sia una pazienza infinita (non mi riferisco a Zarate, parlo in generale), per altri bastano due partite giocate male e un passato non proprio gloriosissimo per diventare gli zimbelli dell'intero stadio.

Io sono del parere che non bisogna mai fischiare, per nessun motivo.
A meno che non ci troviamo di fronte a un palese atteggiamento di strafottenza.
Insomma, fischierei solo laddove ci sia vero dolo. 

[AlonZo]

abbiamo fischiato anche chi per questa maglia ha fatto molto di più di Reja. Non vedo cosa ci sia di male in una dimostrazione civile di disappunto.

Se non gli sta bene, quella è la porta.

[superdelio]

Se fischi Reja, Ballardini lo dovevi impiccà a testa in giù e Zaccheroni  lapidare pubblicamente. 

[cuchillo]

abbiamo fischiato anche chi per questa maglia ha fatto molto di più di Reja. Non vedo cosa ci sia di male in una dimostrazione civile di disappunto.

Se non gli sta bene, quella è la porta.

Se il disappunto era per la prova disastrosa di Bologna, sarebbe stato più equo fischiare tutti, a questo punto.
Fischiare un uomo - che, sia detto, io critico comunque settimanalmente - dopo 65 punti in 38 partite è, scusate il termine "forte", immorale.

[borgorosso]

avrà ricevuto un'offerta dal real

[leo]

Non credo che Reja si lamenti dei fischi che i tifosi gli riservano (a lui come alla squadra) quando la prestazione e il risultato sono negativi. Quelli fanno parte del gioco.
Credo che quelli che gli hanno fatto più male sono stati i fischi per la sostituzione di Zarate (non ricordo bene in quale partita) e lui giustamente se ne è lamentato pubblicamente: in questo modo si mette in dubbio il suo lavoro in corso di svolgimento, trovo quindi comprensibile che se ne lamenti. E' lui l'allenatore e le scelte deve farle lui. Se il tifoso non le condivide, può esprimere il suo disappunto a fine partita, ma non durante la gara, è controproducente.

[Matita]

Mercato e fischi
Reja diventa un caso

Il tecnico si è arrabbiato per la contestazione dei tifosi e per i mancati acquisti a gennaio. Il futuro è incerto: "Lotito mi ha già proposto il rinnovo ma deciderò a maggio". Domenica intanto contro il Chievo torna Zarate
di ALBERTO ABBATE

mi sono fermato alla firma.

[zorba]

I sentimenti di amorosi sensi tra il presidente Lotito e mister Reja sono più forti e saldi dei fischi dei (pochi, viste le presenze....) tifosi! 

[pantarei]

inquietante e agghiacciante il proposito di rinnovo, se veritiero.

[aaronwinter]

mi sono fermato alla firma.

OK - scusa Zaradona, la prossima volta la ometto.
E lascio il resto.
Così possiamo raccogliere anche il tuo parere.

 

[paoletto]

ha ragione se si fosse sentito offeso; dopo quella salvezza (di cui me ne sbatto se arrivata tramite minestre o gioco spettacolare) e questo campionato (in cui sta cavando sangue dalle rape e per cui personalmente me ne risbatto altamente se il tramite è un brodino o gioco zemaniano), ne ha tutte le ragioni, umanamente

se viceversa comincia a portarsi avanti con il lavoro per far capire che o Zarate da tutto l'ambiente lo si cominci a considerare una parte comune della squadra e del gruppo, aiutandolo ad abbandonare i suoi virtuosismi con la palla al piede, che lo rendono più utile al Bioparco "zona foche" piuttosto che al collettivo di una squadra di calcio ...
....secondo me avrebbe ragione di nuovo

[Boks XV]

Zoff, no dico Dino Zoff, uno che nella storia del calcio italiano (e laziale) ha lasciato un'impronta una punta più marcata di quella di Reja, è stato preso a palate de merda in faccia per anni e non mi pare che si sia scomposto più di tanto.
il coro "Dino Dino vattene" fu un must assoluto in testa alla hit dell'Olimpico per un paio d'anni consecutivi, quando tutti noi si andava allo stadio veicolandoci le palle colla carriola, fino a giungere alla sublimazione perfetta dello stiscione "Dino per pietà, vattene", vero vertice apicale della scanzonata espressione del dissenso tifoso.
Zoff, no aridico Dino Zoff, che non mi ricordo aver mai fatto soverchie lagne per il trattamento riservatogli dai tifosi, tra l'altro non stava tutti giorni a ribadire urbi et orbi che "Doll non la passa mai".
altre spalle, evidentemente.

(ma tu guarda se io, IO, me devo mette a tessere le lodi di Zoff... ).