Autore Topic: Kozak. Topic tecnico.  (Letto 4930 volte)

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zorba

Re:Kozak. Topic tecnico.
« Risposta #60 : Martedì 22 Marzo 2011, 07:35:44 »
Che se non sbaglio giocherá contro la spagna campione del mondo ;)

DAJE LIBOR!!!

E pensa un pò se segna pure..........  8) 8) 8) 8) 8)

Offline AlenBoksic

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Re:Kozak. Topic tecnico.
« Risposta #61 : Martedì 22 Marzo 2011, 08:37:05 »
Complimenti a Libor, e AD MAIORA!

Mi pare non giochino a Maiorca
 :D
Voglio 11 Scaloni

zorba

Re:Kozak. Topic tecnico.
« Risposta #62 : Martedì 22 Marzo 2011, 20:11:32 »
Per tutti gli sfigati (come il sottoscritto) che non hanno Sky, ma devono accontentarsi di mediaset premium, informo che trasmetteranno la partita di esordio del nostro Libor, su mediaset premium calcio in differita alle 22,30 venerdì prossimo venturo!

 ;D ;D ;D ;D

Offline DinoRaggio

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Re:Kozak. Topic tecnico.
« Risposta #63 : Martedì 22 Marzo 2011, 20:27:52 »
Kozak si gode la prima in nazionale: "Grazie Lazio, ora sono sulle orme di Nedved"
22.03.2011 09:22 di Marco Ercole   articolo letto 1955 volte
Fonte: Corriere dello Sport

Si chiama Libor Kozak, oggi ha un nome, in tre mesi gli è cambiata la vita. All’inizio non gli passavano mai la palla, oggi sfida i grandi del mondo e lo associano a Nedved per la militanza nella Lazio: «Sono arrivato in Italia come un ragazzo giovane e senza nome, sono arrivato dal nulla. Non conoscevo la lingua, ero felice di giocare, ero felice quando mi passavano la palla per due volte di fila perché iniziavo a sentire che la stima nei miei confronti cresceva. Ma era evidente che prima non ci fosse molta fiducia rispetto ad altri attaccanti». Lo guardavano con scetticismo, col tempo ha conquistato tutti a suon di prestazioni e gol. È partito dalla Primavera, ha giocato in B col Brescia, venerdì affronterà la Spagna dei campioni del mondo Villa e Torres con la sua Repubblica Ceca. Si giocherà a Granada, sarà un match valido per le qualificazioni europee: «Avere la possibilità di giocare sin da subito contro una grande come la Spagna è incredibile. Ma anche se non scenderò in campo sarà comunque un’esperienza fantastica».

L’EMOZIONE – Libor Kozak s’è fatto un nome, è la nuova stella della Lazio e della Repubblica Ceca, ha risposto alla convocazione del cittì Bilek ieri, è un laziale come Nedved…: «A Roma mi prendono in giro, mi considerano una specie di piccolo Nedved. Pavel ha lasciato un’impronta enorme nella Lazio, sento parlare spesso di lui, io devo fare tanta strada, non voglio perdere questa grande occasione. Si sono congratulati tutti per la convocazione». Kozak è sbarcato a Praga in mattinata, nel pomeriggio ha svolto il primo allenamento ed è stato protagonista in conferenza stampa: «Sono arrivato in Nazionale, devo dimostrare di meritarla. È bello conquistare la chiamata, ma è più difficile ed importante restare nel gruppo, non voglio andare via». Ha avverato un sogno. «Si, è un sogno diventato realtà, aumenta la fiducia in me stesso. Mi sento pronto, voglio ricambiare la stima che il cittì ha avuto nei miei confronti. Per me è una grande occasione, un grande evento».

LA SPAGNA – La Repubblica Ceca affronterà venerdì la Spagna e il 29 marzo tornerà in campo con Liechtenstein. Kozak dovrebbe esordire da primo minuto nel secondo match, contro i campioni del Mondo in carica partirà probabilmente dalla panchina, spera di entrare in corsa. Libor vuole raccogliere l’eredità di Jan Koller, il gigante d’attacco della Nazionale ceca del passato, un suo grande idolo. In tre mesi la sua vita si è stravolta: «Da gennaio in poi è cambiato tanto anche con la Lazio, prima avevo pensato di andare via…», doveva finire in prestito al Bologna. In poche partite ha segnato 4 gol ed è arrivata la convocazione: «Non ho mai perso fiducia, ho continuato a credere in me stesso, ero certo che le cose sarebbero andate al meglio».

LA CRESCITA – L’esperienza al Brescia l’ha fatto crescere, fu la sua prima partecipazione nel calcio professionistico. Anche quest’anno con la Lazio, ha dovuto lottare: «Durante la preparazione ho segnato tanti gol, sono stato il miglior marcatore. I compagni da quel momento hanno iniziato a giocare di più per me, mi hanno coinvolto maggiormente nel gioco, lì qualcosa è cambiata». Nelle ultime giornate Reja l’ha fatto accomodare in panchina, lo sta gestendo per non fargli perdere l’umiltà: «Ho pensato che avrei potuto giocare di più, ma ho avuto il mio spazio. L’allenatore sa che sono sempre pronto per aiutare i compagni, può contare su di me. È questa la cosa principale».
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)