Autore Topic: Lazio: decido io se restare  (Letto 804 volte)

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Lazio: decido io se restare
« : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 09:16:28 »
corriere dello sport



MILANO - Cuore e orgoglio, una difesa d’acciaio per resistere all’assedio del Milan, ma anche una grande organizzazione tattica. Almeno nel primo tempo, s’è rivista la Lazio del girone d’andata, quella che era balzata in vet-ta alla classifica, impenetra-bile e capace di controllare la partita. Mancavano i lampi di Floccari e Zarate, gli in-serimenti di Mauri (entrato nel finale senza brillare) e la stessa freschezza atletica per tentare il colpo. Così, quando il Milan ha alzato il ritmo e ha trasformato la ripresa in un assalto, la squadra bian-coceleste si è arroccata davanti a Muslera ed è riuscita a portare a casa il pareggio, baciata dalla buona sorte.

Ma la fortuna se l’è meritata con l’atteggiamento giusto, lottando su ogni pallone, sputando l’anima e rispondendo a petto in fuori ai rossoneri. Ibrahimovic ha colpito un doppio palo nel-l’unica occasione in cui Dias e Biava hanno commesso un’ingenuità. Reja ha sorriso: « Per fare i punti occorre anche un po’ di buona sorte. Ci ho pensato quando ho visto il pallone finire tra le braccia di Muslera. Abbiamo sofferto la qualità del Milan, ma è stata una grande partita nella fase difensi-va. Non avevo attaccanti, non siamo riusci-ti a proporre gioco e ripartire come avrem-mo voluto» ha raccontato il tecnico friulano.

EMERGENZA - La Lazio ha scontato alcune assenze importanti e anche la fatica sopportata sabato per piegare la Fiorentina: «Recu-perare in tre giorni non era semplice. Nel primo tempo abbiamo anche fatto gioco, eravamo partiti bene nella ripresa, ma so-no mancati gli spunti e la profondità, poi so-no venute meno le energie, sono calati Broc-chi e Gonzalez e ci siamo difesi, cercando di portare via un punto che ci fa bene». Davanti la Lazio si è affidata ai lanci per Ko-zak, che ha sgomitato, conquistato punizioni in serie e ha messo ko Bonera e Legrottaglie.

«Avevo chiesto ai ragazzi di salire per andare ad aiutare Libor. Ma è impossibile correre così per novanta minuti. Ci sono mancate le forze. E per caratteristiche non avevo gli uomini per gio-care in profondità e fraseg-giare. Erano fuori Floccari e Rocchi, Zarate era squalificato, Sculli sta giocando dopo uno stop lungo tre mesi. Di più non si poteva fare» . Il pareggio di San Siro, però, significa una conferma e la possibilità di guardare avan-ti con fiducia. «Sotto l’aspetto mentale la Lazio si è ritrovata. L’avevo già detto dopo la partita con la Fiorentina. Ho rivisto lo spirito giusto, la voglia di lottare e di aiutarsi l’uno con l’altro. Dovremo mantenere questo atteggiamento sino alla fine del cam-pionato ».

FUTURO -Reja sta portando avanti la Lazio in condizioni di emergenza. Aveva chiesto un terzino sinistro e un centravanti, si era illuso di poter riabbracciare Blasi, che gli avrebbe consentito di dare il cambio a Brocchi. Lotito gli ha preso solo Sculli. Il tecnico friulano è contento così, non si è lamentato per i mancati rinforzi. Certo lo hanno ferito qualche critica e i fischi dell’Olimpico, non capisce perché ci sia questo clima intorno alla Lazio, terza in classifica, 65 punti conquistati sotto la sua gestione. E allora, davanti ai microfoni di Mediaset Premium, quando gli è stato chiesto del futuro e se resterà alla Lazio anche nella prossima stagione, Reja ha gelato tutti, aprendo dubbi e interrogativi. Ci penserà a lungo prima di firmare. «Lotito mi ha proposto il rinnovo un mese e mezzo fa, ma ora deciderò io, firmo sempre contratti di un anno. Vedrò a maggio se ci sono le condizioni per continuare».

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