LA MINESTRA

[Kim Gordon]

Secondo me non giochiamo male in assoluto, siamo poco brillanti adesso, ho visto questa Lazio onorare il calcio per parecchie settimane. Siccome siamo in una posizione di classifica importante dobbiamo badare anche al sodo. Quando staremo meglio torneremo a giocare bene.
Ma è importantissimo il risultato, adesso, più del gioco.

quindi solo forma che adesso "non c'è" ma che tornerà, se non ho capito male.
intanto risultati positivi che comunque non ci fanno piombare nel solito Drammatico Vuoto Emotivo Laziale.
 
ok. mi sembra sano.

[fish_mark]

DISTURBIAMO IL CONDUCENTE

Da parte dei cultori dell’estremismo materialista ci si indigna per chi critica una gestione tecnica che oltre a grossi meriti, mostra alcuni limiti. Si ricorda la classifica e l’andamento generale del calcio italiano votato allo stesso stile di gioco (mal comune mezzo gaudio? Siamo diventati la periferia del calcio europeo).
Nello specifico, ieri sera quando vedevo la Lazio attaccare notavo che il televisore non riusciva a ospitare la linea difensiva, segno evidente che la difesa era bella imbullonata dietro la linea di centro campo. Squadra bella lunga, con un vuoto di una ventina di metri tra linea di centrocampo e linea difensiva: insomma si attaccava in 4 e il resto tutti dietro.
Ne deve essere passata di acqua sotto i ponti di quando in un fazzoletto di venti metri, a cavallo del centrocampo, potevi vedere, quasi appiccicati, 20 giocatori, tranne i portieri (ricordo un Bruges-Milan del 1990). Stesse cose che fa vedere un altro sontuoso minestraro, quello che ha in gestione la trattoria di Trigoria (dove almeno un po’ di lardo di Colonnata viene servito ai tavoli).
In realtà tra la minestra e l’aragosta, tra il calcio catenacciaro e l’edonismo zemaniano, vi sono ampie scelte, amplissime.
So bene come gioca la Lazio di quest’anno, la Lazio di Reja. Andamento compassato, ritmi mai forsennati, con l’avversario che viene superato in progressione e poi controllato fino al fischio finale. Questo era il canovaccio che ci portò all’Ottobre miracoloso.
Quello che io chiedo a Reja è di sfruttare gli amplissimi margini per osare, per spingere un po’ sull’acceleratore, per salire di marcia, per far vedere che sappiamo di poter fare di più. Era insopportabile vedere i nostri arrivare sul ciglio dell’area e poi fermarsi, segno evidente che le consegne erano di un sudato e sofferto pareggiotto. La cosa però si ripete da troppo tempo: Cesena poteva essere un caso; Milano da conto di un’impostazione culturale ormai inadeguata rispetto alle nostre MUTATE ambizioni.
Di questo dovrebbe farsi carico anche (e soprattutto) l’azionista di maggioranza. Ma se non interviene, significa che gli va bene così e che ha un copione che va rispettato …

[syrinx]

DISTURBIAMO IL CONDUCENTE

Da parte dei cultori dell’estremismo materialista ci si indigna per chi critica una gestione tecnica che oltre a grossi meriti, mostra alcuni limiti. Si ricorda la classifica e l’andamento generale del calcio italiano votato allo stesso stile di gioco (mal comune mezzo gaudio? Siamo diventati la periferia del calcio europeo).
Nello specifico, ieri sera quando vedevo la Lazio attaccare notavo che il televisore non riusciva a ospitare la linea difensiva, segno evidente che la difesa era bella imbullonata dietro la linea di centro campo. Squadra bella lunga, con un vuoto di una ventina di metri tra linea di centrocampo e linea difensiva: insomma si attaccava in 4 e il resto tutti dietro.
Ne deve essere passata di acqua sotto i ponti di quando in un fazzoletto di venti metri, a cavallo del centrocampo, potevi vedere, quasi appiccicati, 20 giocatori, tranne i portieri (ricordo un Bruges-Milan del 1990). Stesse cose che fa vedere un altro sontuoso minestraro, quello che ha in gestione la trattoria di Trigoria (dove almeno un po’ di lardo di Colonnata viene servito ai tavoli).
In realtà tra la minestra e l’aragosta, tra il calcio catenacciaro e l’edonismo zemaniano, vi sono ampie scelte, amplissime.
So bene come gioca la Lazio di quest’anno, la Lazio di Reja. Andamento compassato, ritmi mai forsennati, con l’avversario che viene superato in progressione e poi controllato fino al fischio finale. Questo era il canovaccio che ci portò all’Ottobre miracoloso.
Quello che io chiedo a Reja è di sfruttare gli amplissimi margini per osare, per spingere un po’ sull’acceleratore, per salire di marcia, per far vedere che sappiamo di poter fare di più. Era insopportabile vedere i nostri arrivare sul ciglio dell’area e poi fermarsi, segno evidente che le consegne erano di un sudato e sofferto pareggiotto. La cosa però si ripete da troppo tempo: Cesena poteva essere un caso; Milano da conto di un’impostazione culturale ormai inadeguata rispetto alle nostre MUTATE ambizioni.
Di questo dovrebbe farsi carico anche (e soprattutto) l’azionista di maggioranza. Ma se non interviene, significa che gli va bene così e che ha un copione che va rispettato …

Questa ce la dovevi mettere per forza sennò ti sentivi male. La tua carriera di forumista è fatta di ritornelli accattivanti ripetuti fino all'esasperazione, come quella di una boy band. 

Per quanto mi riguarda, spero che Lotito non si azzardi mai ad interferire con il lavoro del suo allenatore.

[TD]

Mi sono appassionato alla Lazio e al calcio a otto anni. Il calcio è fatto di campo, pallone, partite, giocatori. A collo stirato, allenatori. I presidenti non sono un argomento interessante, mi spingo addirittura a definirli irrilevanti, se si giudica una squadra per come gioca. dei presidenti si può parlare al massimo durante il mercato o per come gestiscono fatti notevoli. Non per quello che riguarda, vivaddio, la vera sostanza del calcio: pallone, partite, calciatori.
Sticazzi del conducente.

[fish_mark]

Questa ce la dovevi mettere per forza sennò ti sentivi male. La tua carriera di forumista è fatta di ritornelli accattivanti ripetuti fino all'esasperazione, come quella di una boy band. 

Per quanto mi riguarda, spero che Lotito non si azzardi mai ad interferire con il lavoro del suo allenatore.

Lo ha già fatto con risultati disastrosi e disperanti nelle famose "scelte tecniche" dello scorso anno.
Ma io non auspico che intervenga per ridisegnare il centrocampo, ma soltanto per dirgli che una squadra come la nostra deve osare e non sperare nell'imponderabile (che ieri ci ha salvato un paio di volte, anzi tre se si contano i due pali e San Biava).

[RobCouto]

Ne deve essere passata di acqua sotto i ponti di quando in un fazzoletto di venti metri, a cavallo del centrocampo, potevi vedere, quasi appiccicati, 20 giocatori, tranne i portieri (ricordo un Bruges-Milan del 1990).

Acqua, e modifica della regola del fuorigioco, fatta proprio per non vedere più le squadre appiccicate a centrocampo.

[fish_mark]

Sticazzi del conducente.

Il conducente è Reja. L'ispettore della trambus è il presidente.
Il primo guida piano e comodo, ma arriva in ritardo agli appuntamenti previsti in tabella. Il secondo non interviene e alle lamentele dell'utenza risponde ricordando del traffico, delle ristrettezze del bilancio, delle cavallette ...

[TD]

Il primo guida piano e comodo, ma arriva in ritardo agli appuntamenti previsti in tabella.

Questo non lo puoi proprio dire: è terzo in classifica. Lo dicono i fatti che arriva, almeno per adesso, puntualissimo. Guida veloce, altro che. Me dirai che fa 110 con la terza invece de mette la quarta...

[borges]

io ho sempre preferito andare a piedi.

[cartesio]

BASTA CON LA MINESTRA

E' quasi comico leggere il minestraro fish_mark - colui che ci propina settimanalmente la sua minestra ipercritica - che se la prende col minestraro Reja.

[dukenduke]

Nello specifico, ieri sera quando vedevo la Lazio attaccare notavo che il televisore non riusciva a ospitare la linea difensiva, segno evidente che la difesa era bella imbullonata dietro la linea di centro campo. Squadra bella lunga, con un vuoto di una ventina di metri tra linea di centrocampo e linea difensiva: insomma si attaccava in 4 e il resto tutti dietro.

su questo non posso dargli torto.

[robylele]

Chiudo su caviale e champagne: per ANNI ci si è lamentati del "non gioco" di Zoff ed Eriksson; l'unico allenatore che ha dato spettacolo con la Lazio è finito etichettato come "Merdini". A Delio Rossi, che il gioco l'ha mostrato eccome, abbiamo detto peste e corna. Mi elencate gli allenatori osannati da queste parti, DURANTE la loro INTERA permanenza sulla nostra panchina? Grazie.

Non esiste questo allenatore, ma il fatto é che non esisterà mai, almeno fino a quando esisteranno i salotti plastiniani.

Ricordiamo la prosopopea con la quale si cercava di indirizzare Eugenio Fascetti, minestraro che marcava ''a donna'' Marco Van Basten, ma che ha avuto in carriera solo un Cassano e una moltitudine di pippe inenarrabili.
Fascetti salvò la Lazio e giustamente auspicò che i gufi di goldinotte potessero planare giù dal Colosseo, possibilmente senza paracadute.

Ricordiamo che Sven a metà anni '80 illustrava a Plastino con la lavagnetta, anzi erano carta e penna, gli schemi adottati e il bravo conduttore se ne abbeverava, almeno fino a che lo svedese non decise di cambiare registro e decise di vincere.

Allora l'eterno oppositore e sognatore, oggi sessantunenne e contorniato da belle ragazze scosciate, oltre che da Capodagli, ellenici e Toffoli vari, virò bruscamente per difendere la sua Rivoluzione Culturale.

L'aria di Roma é irrespirabile per chiunque e non solo per l'esistenza degli ingenui trigorioti.
Eppure sarebbe semplice: tifare e criticare, ma senza quelle autocelebrazioni solo per far prevalere il proprio smisurato ego.

[fish_mark]

Questo non lo puoi proprio dire: è terzo in classifica. Lo dicono i fatti che arriva, almeno per adesso, puntualissimo. Guida veloce, altro che. Me dirai che fa 110 con la terza invece de mette la quarta...

Forse qui ci prendi. Dici bene: guida come quei pensionati anni 70 con le FIAT 110 blu, di quelli che partivano in seconda, andavano in seconda anche in autostrada e parcheggiavano in seconda.

[Reflexblue]

Forse qui ci prendi. Dici bene: guida come quei pensionati anni 70 con le FIAT 110 blu, di quelli che partivano in seconda, andavano in seconda anche in autostrada e parcheggiavano in seconda.

Quelli col cappello in testa e la moglie con la borsa avvinghiata alla pancia tipo marsupio. Il sabato mattina ancora girano per Roma.

[fish_mark]

Non esiste questo allenatore, ma il fatto é che non esisterà mai, almeno fino a quando esisteranno i salotti plastiniani.

Ricordiamo la prosopopea con la quale si cercava di indirizzare Eugenio Fascetti, minestraro che marcava ''a donna'' Marco Van Basten, ma che ha avuto in carriera solo un Cassano e una moltitudine di pippe inenarrabili.
Fascetti salvò la Lazio e giustamente auspicò che i gufi di goldinotte potessero planare giù dal Colosseo, possibilmente senza paracadute.

Ricordiamo che Sven a metà anni '80 illustrava a Plastino con la lavagnetta, anzi erano carta e penna, gli schemi adottati e il bravo conduttore se ne abbeverava, almeno fino a che lo svedese non decise di cambiare registro e decise di vincere.

Allora l'eterno oppositore e sognatore, oggi sessantunenne e contorniato da belle ragazze scosciate, oltre che da Capodagli, ellenici e Toffoli vari, virò bruscamente per difendere la sua Rivoluzione Culturale.

L'aria di Roma é irrespirabile per chiunque e non solo per l'esistenza degli ingenui trigorioti.
Eppure sarebbe semplice: tifare e criticare, ma senza quelle autocelebrazioni solo per far prevalere il proprio smisurato ego.

Qualche appunto.

Sull'allenatore Fascetti citi Cassano come unico talento, mentre per il resto fu costretto ad allenare "pippe inerrarabili". Tra quelle "pippe inenarrabili" mi piace citare tale Lentini Gianluigi, classe 1969.

Intervengo poi non tanto per spezzare una lancia a favore del distributore di olio canforato, quanto per fare qualche opportuna precisazione.
Il mestiere svolto dal succitato non è quello del tifoso, ma quello del giornalista-conduttore di programmi sportivi, di approfondimento e non. Ha le sue idee, le sue fascinazioni e le sue più o meno sopportabili fisse, ma il compito di tifare questa o quella squadra non gli pertiene.
So che è difficile far passare questo concetto, ma la realtà è questa.

Quelli col cappello in testa e la moglie con la borsa avvinghiata alla pancia tipo marsupio. Il sabato mattina ancora girano per Roma.

Davvero? e dove stanno? StAnno ancora con le FIAT A 110 blu?

[robylele]

ma non era la 1100?
c'era pure giardinetta..

ho sempre avuto stima per le persone che appiccicano etichette.  continuiamo così, vai con le truppe cammellate che guardano a questo quinto posto con disgusto..

[fish_mark]

ma non era la 1100?
c'era pure giardinetta..

ho sempre avuto stima per le persone che appiccicano etichette.  continuiamo così, vai con le truppe cammellate che guardano a questo quinto posto con disgusto..

Nessuno guarda a questo (di già?) quinto posto (noto la fretta con cui parli già di quinto posto: dai che un altro sforzo e ci siamo: il sesto e/o il settimo sono vicini, nel rispetto della vocazione al ribasso, sedicente tradizione laziale).
Come anche strumentale e di comodo affermare "e chi l'avrebbe mai detto che stavamo a febbraio al terzo posto!".
Sono tecniche di combattimento, da guerriglia dialettica,  utili per sbarrare la strada alla critica e che impediscono lo svilupparsi di un movimento culturale volto a coltivare maggiori e migliori ambizioni.
Lo scorso anno non bisognava sparare sulla croce rossa, visto che gli infermieri erano al lavoro per prestare i soccorsi. E va bene.
Quest'anno il registro è l'affermazione fatalista per cui pochi avrebbero scommesso su una stagione del genere.

Contenere, nascondere, assopire: è ormai evidente che il problema non è Lotito, ma il Lotitismo ...

[robylele]

Qualche appunto.

Questa parola, ''Appunti'' non mi é nuova.. Visto qualche puntata del Michele locale?

Sull'allenatore Fascetti citi Cassano come unico talento, mentre per il resto fu costretto ad allenare "pippe inerrarabili". Tra quelle "pippe inenarrabili" mi piace citare tale Lentini Gianluigi, classe 1969.

Tutte per modo di dire, pari l'avvocato delle cause perse.

Il mestiere svolto dal succitato non è quello del tifoso, ma quello del giornalista-conduttore di programmi sportivi, di approfondimento e non.

E chi dice niente? Sei tu che, di fronte a prove schiaccianti, dici che non é filolaziale.
Quando lo ha detto, l'11/5/09, alle ore 23:15. Poi dopo un quarto d'ora, incalzato da una delle sue veline, ha detto: ''Vabbe, forse no, sono combattutto''.
E questo spiega perché tu non festeggiasti, nulla c'entrava il presunto provincialismo di Roma.

Ha le sue idee, le sue fascinazioni e le sue più o meno sopportabili fisse

Attenzione. Io posso dire che sono insopportabili, soprattutto se ancora mi parla di Zeman e ritiene di allenare meglio di chiunque.
(da una sua performance radiofonica, in coppia con Timpano, ragazzotto giallorosso, dopo aver riattaccato mentre era al telefono di Canio che vomitò di tutto e di più sulla Lazio, soprattutto sull'aquila che vola sopra gli sguardi sognanti dei bambini).

ma il compito di tifare questa o quella squadra non gli pertiene.
So che è difficile far passare questo concetto, ma la realtà è questa.

No, non é difficile e a me interessa nulla. Ma io voglio difendere la Lazio da quest'uomo e da quelli di cui si circonda, compresi quelli che si autopremiano per mano di ex mogli di Presidenti della Camera.

[Reflexblue]

Davvero? e dove stanno? StAnno ancora con le FIAT A 110 blu?

Via della Caffarella, via Latina. 

[boksic70]

Qual è il motivo per cui che vorrebbe vedere la sua squadra fare di più deve essere tacciato per chi non gradisce questa classifica??
Può non piacere il Reja costruttore di squadra quanto il meccanico che cerca di aggiustare?
A me pare evidente, e la sua carriera ne è l'esempio, che di questo si tratta.
Per almeno 6 anni nell'ultimo ventennio abbiamo giocato per essere primi. Per altri per arrivare almeno in Europa. Quest'anno si sarebbe desiderato arrivare in Europa. Impresa anche fattibile, ma nessuno metterebbe a ferro e fuoco lo stadio se non si raggiungesse l'EL.
Allora, visto che hai fatto 40 punti, ti sei salvato e lotti con le prime potresti anche sciogliere le briglie a questa squadra almeno per vedere se riesce ad offrire spettacoli almeno migliori di non poche partite di quest'anno. E' chiedere troppo?
E' da antilaziale non credere che ci sia alcuna traccia di gioco e di coraggio nel conducente ma solo, ed è nel suo dna, capacità di contrapporsi? Non si chiama minestra questa?
Poi riuniamoci allegramente per questa inaspettata classifica ed io sono il primo a festeggiare!