Autore Topic: LA MINESTRA  (Letto 9224 volte)

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Offline fish_mark

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #60 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:31:21 »
Il terzo ristorante d'Italia non serve pane e cipolla, se non ti puoi permettere il conto almeno non sparare sullo chef.

Se vado al terzo ristorante d'Italia pretendo - PRETENDO - il terzo menu d'Italia.
Qui invece siamo al "pollo con i peperoni" e "pappardelle, bucatini, fettuccine fatte in casa".
Il servizio, i piatti e la cucina in realtà è roba da ristorante per camionisti: non fanno neanche fattura ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

geddy

Re:LA MINESTRA
« Risposta #61 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:32:01 »
La sua precisa fisionomia

Riprendo le parole di Rob con il quale – Santi Pauli a parte – mi trovo molto spesso d’accordo.
Lui, peraltro, è autore di uno dei topic di maggior successo degli ultimi anni dal titolo “L’uomo che ha buttato nel cesso una stagione”. In quel best seller si riferiva alla presidenza, in questo, molto più modestamente, si punta l’obiettivo sulla panchina.
Personalmente, negli ultimi tempi, con riferimento alla stagione in corso, sono dibattuto tra l’uno e l’altro, come un vigile urbano chiamato a dirimere la controversia su incidente stradale che comincia a pensare che ci sia un concorso di colpa e quindi attribuisce i danni a tutti e due i contendenti.
 
L’autore del post considera la squadra della Lazio dotata di una sua “precisa fisionomia”. Affermazione criptica ma comunque suggestiva e condivisibile.
Io punto semplicemente su un aspetto. Ho visto una squadra pavida nel primo tempo, da essere irritante, poi nella seconda frazione più convinta dei suoi mezzi, che subisce l’iniziativa del Milan ma che poi comincia a contenerla con maggiore sicurezza ed autorità.
Detto questo, la cosa inaccettabile per una squadra al terzo posto in classifica, che sta facendo un campionato di VERTICE, è vedere la sua manovra procedere fluida fino ai 16 metri, sulla soglia dell’area, e a quel punto assistere al seguente spettacolo: il portatore di palla si ferma, si ritrae, guarda indietro, non prova mai lo scambio con il compagno per entrare in area e concludere a rete, non cerca mai di andare sul fondo per lanciare il pericolosissimo Kozak (a mio parere, e non esagero, l’Ibra del futuro). MAI.
Questo non è più inaccettabile! L’epoca della salvezza è finalmente passata e l’attuale stagione presenta scenari ambiziosi. Rispondere con questi atteggiamenti è inaccettabile. La cosa si aggrava se si pensa che con questo spirito non solo si è andati a Milano a cospetto della capolista, ma anche a Cesena per incontrare una squadra di fondo classifica.
Io non mi butto dalla finestra: non voglio questa minestra.
Kozak ieri sera non ha mai stoppato una palla al limite dell'aria. Sculli o Gonzalez o Licht a piacere non hanno mai superato il diretto avversario per mettere in mezzo una palla. L'unica azione pericolosa, almeno un abbozzo, l'ha creata Mauri nel recupero. FOrse il tiro di Ledesma all'inizio e poco altro nel primo quarto d'ora. Probabile Reja abbia cercato di sorprendere il MIlan nei primi minuti, facile abbia pensato che gli avversari dovessero prendere le misure e trovare i collegamenti.
Il Milan infatti  non ha fatto altro che tirarla addossa a Ibra, felicemente definito da Spalletti uno che le stoppa tutte, creando così diverse occasioni. L'arrembaggio e la Lazio remissiva e incapace di ribattere esistono soltanto nella fantasia dei commentatori. Bene hanno fatto i nostri a festeggiare un punto prezioso.

Le squadre che lottano per la salvezza normalmente a Milano ci perdono. Se andavamo con lo stesso spirito di Cesena ne prendevamo 5.
GLi scenari sicuramente diventano adesso più ambiziosi, assai.

Boks XV

Re:LA MINESTRA
« Risposta #62 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:34:40 »
Siate realisti: chiedete l'impossibile (A. Rimbaud)

A. Rimbaud: poeta fino ai venti anni, trafficante d'armi e di diamanti per il resto della vita!!!!

ecco, prendesse esempio Lotito.
potrebbe essere un buon metodo per finanziare una grande Lazio.

IB

Re:LA MINESTRA
« Risposta #63 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:34:44 »

Detto questo, la cosa inaccettabile per una squadra al terzo posto in classifica, che sta facendo un campionato di VERTICE, è vedere la sua manovra procedere fluida fino ai 16 metri, sulla soglia dell’area, e a quel punto assistere al seguente spettacolo: il portatore di palla si ferma, si ritrae, guarda indietro, non prova mai lo scambio con il compagno per entrare in area e concludere a rete, non cerca mai di andare sul fondo per lanciare il pericolosissimo Kozak (a mio parere, e non esagero, l’Ibra del futuro). MAI.
Questo non è più inaccettabile! L’epoca della salvezza è finalmente passata e l’attuale stagione presenta scenari ambiziosi. Rispondere con questi atteggiamenti è inaccettabile. La cosa si aggrava se si pensa che con questo spirito non solo si è andati a Milano a cospetto della capolista, ma anche a Cesena per incontrare una squadra di fondo classifica.

Mah, a me questa rabbia é venuta dopo Juve-Lazio. Li la rabbia fu enorme. Una squadra rinunciataria che poteva vincere e che ha offferto il fianco a una sconfitta bruciante.
Ieri sera, a mio avviso, ci abbiamo provato di più, ma mancava proprio il fosforo. Mauri in panca, l'unico che poteva proporre qualcosa era Hernanes, assolutamente impalpabile ieri sera. Su qualche calcio piazzato avremmo potuto fare di meglio, ma secondo me ieri, a parte le sportellate di Kozak e qualche buon contenimento di Sculli, là davanti non avevamo proprio né forza né idee. Capita.
L'importante é che dietro abbiamo fatto molto più di reggere, li abbiamo costretti a giocare male e a snaturarsi.

Sono settimane che andiamo dicendo che questa squadra sta in calo e che inevitabilmente si farà risucchiare. beh, pareggiare senza rischiare più di tanto in casa della prima in classifica é già un ottimo segnale.
Prendiamo tutto quello che di buono ci ha detto la partita di ieri.
Secondo me ce n'é.

Offline cartesio

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #64 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:34:53 »
non significa nulla affermare che si è più forti. La questione è di vedere in campo cosa fai.
Il Milan non è così insuperabile: ha delle folate pericolose, ma se attaccata in maniera sistematica, insistita e organizzata ne imbarca a iosa.
Noi siamo andati per prendere il punticino. Non è atteggiamento da grande, da squadra terza in classifica.

LA MINESTRA, appunto.

In 11 partite, pre-Lazio, ha preso 10 gol, di cui 4 in un colpo solo, dall'Udinese. Ovvero, nelle altre 11 ha beccato solo 6 gol.
Ora, o tu hai un attacco che fuori casa fa faville, tipo Udinese, oppure sei la Lazio, che in 10 partite esterne ha segnato 9 gol.
Con l'attacco titolare, che non puoi schierare.
Un allenatore ragionevole e razionale tiene conto anche di questo, per decidere come deve giocare la sua squadra.
DEVE farlo, nell'interesse della squadra.
Reja lo ha fatto, e abbiamo guadagnato un utilissimo punto.
Altri se ne sarebbero fregati, e sarebbero tornati a casa con le piove nel sacco, ma con la soddisfazione di essersela giocata.
La lascio a loro, quella soddisfazione.
Io mi tengo il punto.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

TD

Re:LA MINESTRA
« Risposta #65 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:38:21 »
Se vado al terzo ristorante d'Italia pretendo - PRETENDO - il terzo menu d'Italia.
Qui invece siamo al "pollo con i peperoni" e "pappardelle, bucatini, fettuccine fatte in casa".
Il servizio, i piatti e la cucina in realtà è roba da ristorante per camionisti: non fanno neanche fattura ...

ieri sera il miglior ristorante d'Italia ha servito brodazza riscaldata con un pezzo de filetto di Ibra incazzato perché je mancava il benché minimo condimento. Se in Italia se magna male prova con la Spagna o con l'Inghilterra...

IB

Re:LA MINESTRA
« Risposta #66 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:39:37 »
Siate realisti: chiedete l'impossibile (A. Rimbaud)

A. Rimbaud: poeta fino ai venti anni, trafficante d'armi e di diamanti per il resto della vita!!!!

Sicuro che fosse Rimbaud ?
Io so che era Che Guevara.

RImbaud non credo l'abbia mai scritto....ma vado a memoria...


CiPpi

Re:LA MINESTRA
« Risposta #67 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:42:45 »
ieri sera il miglior ristorante d'Italia ha servito brodazza riscaldata con un pezzo de filetto di Ibra incazzato perché je mancava il benché minimo condimento. Se in Italia se magna male prova con la Spagna o con l'Inghilterra...

no l'inghilterra no, pleease  ???

IB

Re:LA MINESTRA
« Risposta #68 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:51:00 »
PRETENDO

Pescé, pero' deciditi.
Io pure a Reja ogni partita je darei i mozzichi.
pero' almeno io, non ho passato gli ultimi mesi a sputare nel piatto.
Voglio dire, a mio avviso, é anche una questione di etica dialettica.
Io faccio fatica a dare credito a chi oggi urla alla vergogna nazionale per un solo punto preso a San Siro, se lo stesso sono due anni che urla che questa squadra é mediocre, che al massimo co Lotito ci possiamo aspettare solo una tranquilla salvezza (Ti prendo come paradigma, non ce l'ho espressamente con te).
Non siete mai contenti. Non siete mai contenti.
Ieri pretendevi una Lazio arrembante contro il Milan primo in classifica. Perché ? A quale titolo ? Perché la squadra che solo due giorni fa alla fine del mercato d'inverno era considerata l'ultima delle ultime, la squadra che questa estate veniva accreditata, soprattutto da molti dei suoi tifosi come il riflesso della mediocrità del suo presidente, di una società inetta ecc...DEVE (verbo riflesso del tuo PRETENDERE) andare a maramaldeggiare a San Siro contro il Milan ?
Faccio una proiezione, se oggi eravamo primi con 5 punti di vantaggio dalla seconda se lamentavamo che c'avevamo solo 5 punti di vantaggio.
Ne sono sicuro.

Resto nella metafora del ristorante, so mesi che viene urlato a quattro venti che é una trattoria de merda, che se mangia da schifo, che il proprietario fa le fatture false, scureggia nella zuppa e se scaccola sul sugo, paga in nero i camerieri, che il vino é annacquato, che se c'era un altro proprietario lo trasformava in una ristorante di classe.

Pero' la guida Michelin gli ha dato 3 stelle.

A quel punto non si puo' cambiare disco e urlare "SOLO 3 STELLEEEEEE ? ? ? ? ? ?"
E' un anticchia ipocrita.
Questo per dire che, va benissimo tutto, ma ogni tanto un limite diamocelo....
in amicizia.



Offline dukenduke

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #69 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:00:57 »

A proposito del gioco: avere un gioco, per me, significa che ognuno dei calciatori in campo sa cosa deve fare, in ogni possibile situazione. Il fatto che il gioco debba essere necessariamente divertente e spettacolare non sta scritto da nessuna parte. La Lazio un gioco ce l'ha, secondo qualche folle è addirittura l'unica squadra ad avercelo. Io non concordo, ma la Lazio in campo ha una sua precisa fisionomia: fermo restando che non sempre in campo si riesce a fare quello che si vorrebbe. Anche il Milan ha un gioco: spalle coperte e ci pensa Ibrahimovic, che gli ha risolto l'80% delle partite: è limitato ed elementare, ma è un gioco anche quello. Di certo, meno elaborato del nostro. Ma avessimo noi Ibrahimovic, giocheremmo probabilmente allo stesso modo: che senso ha, per dire, far muovere dieci giocatori alla Zeman quando hai un mostro che ti svolta tutte le partite? Ti proteggi la schiena e gli fai arrivare palla.



Fermo restando che il punto in casa della prima della classe è ORO anche perché eravamo rimaneggiati, rimane pur sempre il fatto che il gioco a parer mio latita.
Poi se si vincono le partite e si pareggiano come quella di ieri sera a me va benissimi, ci mancherebbe altro.

Però non si può affermare che la Lazio abbiamo un gioco d'attacco specifico e concertato in base ai giocatori a disposizione, ci si affida più all'abilità dei singoli che lla manovra.
Questo può andare anche bene, per caritò, però secondo me è un fatto.


Quando dici che i giocatori in campo sanno cosa devono fare, hai ragioni al 100% per la fase difensiva. Sono bravissimi, tolti gli errori individuali che ci stanno per il resto la squadra va alla grandissima.

Per la fase offensiva non ci siamo propio, cerco di spiegarmi:

Molte volte diciamo che siamo lenti prevedibili e che ci sono i portatori di palla che ci hanno scocciato (vedi zarate) ma vi siete chiesti il perché di questo portare sempre palla (vedi hernanes)?
Secondo me la risposta è che non ci sono movimenti senza palla che dettino il passaggio, tanto per fare un esempio.

Quante volte vediamo le nostre azioni che iniziano dai difensori o perdersi in un lancio inutile oppure perdersi in una serie di retropassaggi fino ad arrivare a muslera?

Chi è che deve prorporsi a centrocampo per prendere la palla che arriva dal difensore e poi smistare la palla o sulle fasce o per vie verticali? Chi cazzo lo fa nella Lazio? nessuno se non c'è matuzalem.

Oppure quando hernanes riesce ad arpionare il pallone a centrocampo, mantine il possesso palla e si gira ci si aspetta che uno dei due attaccanti venga incontro e detti il passaggio, che uno dei terzini salga e detti il passaggio oppure che un altro dei centrocampisti si faccia vedere per consentire un passaggio semplice al compagno.
Quante volte accade questo nelle partite della Lazio? Quasi mai, si va avanti quasi sempre per soluzioni personali.


Ora se il gioco è questo a me va bene, però non venitemi a dire che abbiamo un gioco d'attacco organizzato perché è un'assurdità.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

TD

Re:LA MINESTRA
« Risposta #70 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:14:13 »
Diciamo che a un certo punto avere un gioco ha cominciato a coincidere col concetto di organizzazione di gioco, che come la storia del calcio insegna è qualcosa che riguarda soprattutto la difesa: metodo, sistema, catenaccio, zona, uomo, fuorigioco, pressing eccetera sono tutte configurazioni difensive. Di gioco d'attacco si parla meno, in genere. La Lazio ha una buona organizzazione difensiva. C'è l'esempio contrario: Delio Rossi, nel mirino delle critiche di Zamparini per l'organizzazione difensiva. Delio è sempre stato ottimo in attacco e con la Lazio fece il terzo posto quando rese ermetica la difesa. Prima ancora, il Mancio, che riuscì a dare spettacolo, soprattutto nel primo anno. Da anni (almeno dal 2004, con l'europeo vinto dalla Grecia) in Italia nessuno gioca per lo spettacolo, quasi tutti puntellano la difesa con un uomo piazzato là davanti a fare da paletto.
Reja non fa eccezione, e si sapeva.

Offline dukenduke

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #71 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:21:42 »
Diciamo che a un certo punto avere un gioco ha cominciato a coincidere col concetto di organizzazione di gioco, che come la storia del calcio insegna è qualcosa che riguarda soprattutto la difesa: metodo, sistema, catenaccio, zona, uomo, fuorigioco, pressing eccetera sono tutte configurazioni difensive. Di gioco d'attacco si parla meno, in genere. La Lazio ha una buona organizzazione difensiva. C'è l'esempio contrario: Delio Rossi, nel mirino delle critiche di Zamparini per l'organizzazione difensiva. Delio è sempre stato ottimo in attacco e con la Lazio fece il terzo posto quando rese ermetica la difesa. Prima ancora, il Mancio, che riuscì a dare spettacolo, soprattutto nel primo anno. Da anni (almeno dal 2004, con l'europeo vinto dalla Grecia) in Italia nessuno gioca per lo spettacolo, quasi tutti puntellano la difesa con un uomo piazzato là davanti a fare da paletto.
Reja non fa eccezione, e si sapeva.

Concordo sul fatto che la primissima cosa da fare sempre è sistemare la difesa, come ho già detto in altri topic di questo e del vecchio forum, se in serie a hai una buona difesa hai fatto il 70% del lavoro.
Poi però qualcosa devi proporre, perché sono straconvinto che con i giocatori che abbiamo potremmo fare molto meglio.
Però questa è solo una mia convinzione e non conta niente.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #72 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:24:37 »
Abbiamo un tasso di classe elevatissimo, altro che.
Certo che potremmo fare di più, anche secondo le circostanze. A inizio campionato la Lazio era anche piuttosto bella da vedere, adesso è un po' che stenta, vediamo se si riprende. Nell'attesa mi consolo con risultati e classifica, che se hai il gioco e non i risultati è molto ma molto peggio.

Offline dukenduke

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #73 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:27:48 »
 Nell'attesa mi consolo con risultati e classifica, che se hai il gioco e non i risultati è molto ma molto peggio.

ah si questo sicuro.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline robylele

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #74 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:28:40 »
Per chi è cresciuto a pane e cipolla e che da grande ha avuto una parentesi con caviale e champagne, l'imprinting gastronomico è sempre quello: pane e cipolla.
E' il terreno di coltura ideale per definire un campionato come questo semplicemente e senza diritto di replica "SPLENDIDO".

Lo voglio vedere Reja a Milanello dire ai giornalisti "d'altronde non è che puoi andare a Torino/Manchester/Roma per vincere".
La reazione di Galliani sarebbe sicuramente "questo m'oo cacci!".

Per chi é cresciuto a pane e frittata e che da grande ha avuto una parentesi con l'aragosta senza pagare il conto, l'impriting é sempre quello: pane e frittata, i numeri dall'1 all'11, Plastino, Zeman e Tenerife.

E' il terreno di coltura ideale per definire un campionato come questo semplicemente e senza diritto di replica ''MINESTRA''.

Reja a Milanello non ci andrà mai, appunto perché sufficientemente minestraro, mentre sappiamo che all'uomo solo al comando piacciono bellocci e se schierano tre punte e un 3/4ista.
Buon per il Milan se Ancelotti non seguì questa linea da rivoluzione culturale.

Comunque di quello che dice il suo portavoce Galliani mi frega poco, pensassero a non regalare Borriello agli avversari.


no, se hai l'ambizione di un travet.

quello lo dice F-M, é una sua opinione, invero un pò plastiniana, oserei dire rancorosa.


si, ma per usufruire di un rimpallo che te butta la palla in rete, qualcuno a tre metri dal portiere ce deve sta'.
e qualcun'altro qualla stessa palla, in area di rigore, ce la deve porta'.
lo Spirito Santo non credo si sia ancora attrezzato in tal senso.

Giusto, peccato che é stata una delle due occasioni create dalla squadra allenata dall'altro minestraro, quello sì chef a 5 stelle se pensiamo al secondo posto dello scorso anno e al terzo/quarto raggiunto finora.

Nel primo tempo il risultato più giusto sarebbe stato un 2-0, roma dominata. Poi 4 fuorigioco inesistenti fischiati ingiustamente.

comunque essere virtualmente quinti alla ventitreesima giornata e leggere questi epiteti dopo un pari a Milano, oltre che della solita rivoluzione culturale, una volta mi avrebbe dato tristezza in quanto tutti fratelli laziali.
Adesso mi fa godere.. Grande campionato!  8)

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

RobCouto

Re:LA MINESTRA
« Risposta #75 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:30:13 »
L’autore del post considera la squadra della Lazio dotata di una sua “precisa fisionomia”. Affermazione criptica ma comunque suggestiva e condivisibile.

Non è per niente criptica. Tra i pochi vantaggi della pay-tv c'è quello di poter vedere molte partite, e tenere un occhio su tutto il campionato, il che può aiutare a capire molte cose. E a "riconoscere" la mano degli allenatori. La Lazio ha una sua precisa identità, in campo, come ce l'hanno il Napoli di Mazzarri, la Sampdoria di Di Carlo - catenacciaro da paura, ma sempre di FISIONOMIA si tratta; gioca bene il Chievo e l'impronta di Delio Rossi sul Palermo è chiarissima, forse è l'allenatore di A che lascia il segno più di tutti. Le squadre più brutte a vedersi sono proprio quelle dal maggior spessore tecnico, Inter Milan e la NSDAP-Fussball: che basano il loro gioco soprattutto sulle forti individualità.

La Lazio di Reja sta bene attenta a non scoprirsi le spalle e i numerosi piedi buoni le permettono di avere nel possesso palla un'arma preziosa, secondo il principio "se ce l'ho io gli altri non possono segnare". La fase offensiva è demandata principalmente agli inserimenti delle tre mezzepunte, grazie al lavoro di manovra dell'attaccante centrale. Tutto qui, non ci sono schemi fantascentifici e non credo che altri li abbiano. Il gioco del calcio è più semplice di quanto si creda e ogni calciatore di livello sa già come ci si muove in campo, e sa scegliere i movimenti da fare in base agli specifici dettami di ogni allenatore. Se a un terzino dici "non salire" oppure "sali ogni volta che puoi", lui sa già cosa deve fare in entrambi i casi, non gli va spiegata anche la sovrapposizione o il raddoppio di marcatura. Si confonde il "gioco" con la manovra fluente e spettacolare: allora Guidolin in questo momento vale due Van Gaal, perché l'Udinese è una gioia per gli occhi: ma in realtà è una squadra in gran forma, con interpreti tatticamente intelligenti che corrono a duemila: basta (si fa per dire) mettere palla nello spazio vuoto e arrivano sempre prima loro: grande spettacolo ma di una semplicità unica, non servono sedute tattiche a via Panisperna per arrivarci.

Chiudo su caviale e champagne: per ANNI ci si è lamentati del "non gioco" di Zoff ed Eriksson; l'unico allenatore che ha dato spettacolo con la Lazio è finito etichettato come "Merdini". A Delio Rossi, che il gioco l'ha mostrato eccome, abbiamo detto peste e corna. Mi elencate gli allenatori osannati da queste parti, DURANTE la loro INTERA permanenza sulla nostra panchina? Grazie.

TD

Re:LA MINESTRA
« Risposta #76 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:32:52 »
Il gioco del calcio è più semplice di quanto si creda e ogni calciatore di livello sa già come ci si muove in campo, e sa scegliere i movimenti da fare in base agli specifici dettami di ogni allenatore.

Alleluja!

Offline dukenduke

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #77 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:47:21 »
Allora preciso, quando parlo di gioco parlo di gioco collettivo sia chiaro.

Noi un gioco collettivo non ce l'abbiamo.

Il gioco del calcio è semplice come dici, quindi proviamoci magari ci divertiamo alla grande, che dici?
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline Kim Gordon

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Re:LA MINESTRA
« Risposta #78 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 11:50:05 »
chiedo davvero perchè non ce capisco e quindi uso la Logica (che è fuffa il più delle volte)

se il Calcio è uno sport semplice
se noi abbiamo giocatori all'altezza

perchè giochiamo così male??

solo forma scadente "prevista" da un certo tipo di scelte in sede di preparazione??

o c'è dell'altro???

TD

Re:LA MINESTRA
« Risposta #79 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:05:13 »
Secondo me non giochiamo male in assoluto, siamo poco brillanti adesso, ho visto questa Lazio onorare il calcio per parecchie settimane. Siccome siamo in una posizione di classifica importante dobbiamo badare anche al sodo. Quando staremo meglio torneremo a giocare bene.
Ma è importantissimo il risultato, adesso, più del gioco.