Autore Topic: Il Punto sulla Lazio - La vittoria della RINASCITA  (Letto 881 volte)

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Il Punto sulla Lazio - La vittoria della RINASCITA
« : Lunedì 31 Gennaio 2011, 03:29:55 »
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I biancocelesti addentano una Fiorentina morbida morbida.


La partita del riscatto. La vittoria della rinascita, questi i possibili significati dei tre punti ottenuti contro i viola. Questa la speranza dei supporter biancocelesti. Dopo un primo tempo noioso e privo di spunti la Lazio è scesa in campo determinata ad  avere la meglio su una Fiorentina spenta come non mai. Il destino è tornato a dare una mano alla squadra romana, l'apparente handicap dell'infortunio di Floccari si è poi rivelato praticamente positivo, infatti Sculli prendendo il suo posto ha dato una netta sterzata all'incontro. Kozak ha fatto il resto. Il gigante ceco ha trascinato i suoi compagni mettendoci grinta e qualità, facendo esplodere quella curva nord che non aspettava altro, per poter tornare a sentirsi forte e scacciare i fantasmi di un derby che rischiava di compromettere in maniera troppo pesante la stagione della prima squadra della capitale. Mancava Zarate, riposava Hernanes, eppure i ritmi in campo sono stati decisamente migliori di quelli tenuti nelle ultime uscite. Tale considerazione deve far riflettere sul come probabilmente ci siano dei problemi di organizzazione di gioco che non permettono ai tenori maggiori di esprimersi durante le esibizioni ufficiali. L'avversario non ha mai reagito e i padroni di casa hanno avuto vita facile, forse troppo, il gioco continua a latitare e la condizione di alcuni interpreti preoccupa ma il morale potrebbe fare miracoli per regalare un girone di ritorno all'altezza.

COSA VA - Le seconde linee messe in campo dal primo minuto hanno fatto la differenza, dimostrando che la condizione fisica conta più di quanto possa sembrare. Arrivare prima sul pallone, in casa Lazio non si vedeva da parecchio tempo... La difesa ha riacquistato solidità, merito anche di un centrocampo che ben ha saputo proteggerla, impedendo quasi sempre le ripartenze della squadra ospite.

COSA NON VA - L'approccio al match continua a deludere, la manovra rimane lenta e compassata. Incomprensibile il comportamento di alcuni elementi che sembrano partire mentalmente dal due a zero a proprio favore. I centrocampisti laziali sembrano ormai incapaci di verticalizzare e privi di una minima dose di fantasia. Troppa fatica per arrivare al tiro, troppe distrazioni nel fare  le cose più semplici.

TOP&FLOP - Immenso Kozak, un attaccante di altri tempi, un ragazzo schivo ma di carattere, in grado di farsi scivolare via in campo tutte quelle perplessità che lo hanno circondato per settimane fuori dal rettangolo di gioco. Silenzio e goal, gli ingredienti vincenti. Bene anche Sculli, buona la prova del “Tata”Gonzalez. Ledesma appare completamente privo di energie, difficile ricordare altre sue prestazioni così insufficienti. Mauri latita e regala solo sprazzi di luce. Prosegue il momento sfortunato di Floccari che fatica ad avvicinarsi all'area di rigore.

CONSIGLI PER IL MISTER - Concentrarsi sulla tattica, provare schemi alternativi. Edy Reja per una volta dovrà lavorare sulla sua di testa, è giunto il momento di capire cose si vuole fare da grandi. Ha l'obbligo di sfruttare al massimo i suoi uomini migliori invece di giocare a fare il maestro. Magari i fischi dell'Olimpico lo faranno riflettere su quanto possa fare di più per questa società nonostante quest'ultima lo abbia lasciato praticamente da solo proprio nel momento di maggiore bisogno.

IL FUTURO - Molto dipende da quello che riuscirà a combinare il presidente Lotito negli ultimi due giorni di calciomercato. L'arrivo di  terzino di ruolo e un centrocampista di sostanza potrebbero far alzare le mire del team romano. Dopo questa vittoria la Lazio può permettersi di presentarsi a Milano con entusiasmo e un pizzico di leggerezza, conscia che i tre punti dovranno arrivare pochi giorni dopo contro il Chievo. Non avrebbe quindi senso scendere in campo solo per non prenderle. Bisogna provarci, smetterla di centellinare le energie, aprire la diga e lasciare inondare il campo, facendo fruttare al massimo il proprio potenziale.

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