Autore Topic: Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli  (Letto 24672 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #160 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 17:53:29 »
f_m, fammi capire... Tu vuoi portare l'opposizione in Consiglio?

Ma quel 'cristiano' che manderemmo in Consiglio sempre un voto potrebbe esprimere.
Magari sarebbe propugnatore dei più belli ed entusiasmanti progetti di riforma della linea societaria.
Ma sempre minoranza sarebbe.

Mah, non mi convince troppo. Ho detto la mia: io eventuale azionista della Lazio manderei un mio rappresentante in Consiglio affinché ASCOLTASSE e RIFERISSE pubblicamente.
Sarebbe già tanto, anzi tantissimo, considerando la reticenza a comunicare le strategie societarie del nostro maggior azionista nonché Presidente.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #161 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 17:53:46 »
Ora, il punto è che lo stesso Kant parlava del legno storto dell'umanità e io considero, da parte mia e nel mio piccolo, il legno stortissimo dell'umanità laziale. Il punto è che tu sostieni la necessità di correre un rischio, di cui non neghi la pericolosità, mentre io sono molto più cauto di te, e non vorrei proprio correrlo quel rischio, nelle condizioni date.

Ne ha parlato qualcun altro ieri sera alle 20,15 durante un suo intervento al TG1.
Io credo che gli strumenti per tentare di raddrizzare quel legno stortissimo siano il diritto, il dialogo e la pubblicità. La violenza, la demagogia e la disinformazione sono gli agenti patogeni che hanno avvelenato la Lazio in questi ultimi anni (e non solo).
Un rappresentante dei tifosi, di alcuni tifosi, nel consiglio di gestione avrebbe questo compito: dialogare, chiedere conto, proporre nuove idee; democratizzare la gestione della società.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline fish_mark

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #162 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 17:55:57 »
f_m, fammi capire... Tu vuoi portare l'opposizione in Consiglio?

Ma quel 'cristiano' che manderemmo in Consiglio sempre un voto potrebbe esprimere.
Magari sarebbe propugnatore dei più belli ed entusiasmanti progetti di riforma della linea societaria.
Ma sempre minoranza sarebbe.

Mah, non mi convince troppo. Ho detto la mia: io eventuale azionista della Lazio manderei un mio rappresentante in Consiglio affinché ASCOLTASSE e RIFERISSE pubblicamente.
Sarebbe già tanto, anzi tantissimo, considerando la reticenza a comunicare le strategie societarie del nostro maggior azionista nonché Presidente.

Sarebbe già un risultato storico, per il calcio italiano, un rappresentante che ASCOLTASSE e RIFERISSE pubblicamente. ma io vorrei che intervenisse anche PROPORRE idee e progetti deliberati dalla maggioranza dalla fondazione, ben sapendo che chi decide è chi ha il 70%.
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Offline franz_kappa

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #163 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:00:06 »
Sarebbe già un risultato storico, per il calcio italiano, un rappresentante che ASCOLTASSE e RIFERISSE pubblicamente. ma io vorrei che intervenisse anche PROPORRE idee e progetti deliberati dalla maggioranza dalla fondazione, ben sapendo che chi decide è chi ha il 70%.
Capisco l'intendimento (che è alto) ma l'aspirazione a cambiare questo Lotito è, temo, utopistica.
Ma hai visto mai, chissà... E' un bel sogno, in ogni caso.
Buon viaggio, caro Piero.

Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #164 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:00:46 »
Ma tutte le "novità" del calcio italiano le dobbiamo fare noi ? le deve fare la Lazio ?

L'azionariato popolare, il rappresentante dei tifosi nella società, la Cantera Biancoceleste...

Offline franz_kappa

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #165 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:05:03 »
Ma tutte le "novità" del calcio italiano le dobbiamo fare noi ? le deve fare la Lazio ?

L'azionariato popolare, il rappresentante dei tifosi nella società, la Cantera Biancoceleste...

Mettiamola così, Mazzola. Visto che lo scudetto non lo rivinco più, fammi trovare qualche altro spunto di interesse grazie a nuove iniziative. "Sempre tese" (citazione) a innovare nel rispetto della continuità societaria. Siamo gradualisti, mica rivoluzionari!  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #166 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:08:37 »
Mettiamola così, Mazzola. Visto che lo scudetto non lo rivinco più, fammi trovare qualche altro spunto di interesse grazie a nuove iniziative. "Sempre tese" (citazione) a innovare nel rispetto della continuità societaria. Siamo gradualisti, mica rivoluzionari!  ;)

Un paio di esempi:
- riunione di emergenza della Fondazione a dicembre 2010. La stagione sta andando alla grande: viene presentato un odg che impegna il rappresentante a proporre al consiglio di spingere sull'acceleratore, moderatamente, per acquisire dei giocatori in grado di poter competere per lo scudetto
- altro odg che impegna il rappresentante a riferire al consiglio di gestione della proposta di chiedere al Comune di ROma l'assegnazione del Flaminio, con il diritto alla completa riedificazione dell'impianto di max 45 mila posti.
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Offline franz_kappa

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #167 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:10:17 »
Non lo so, f_m... Mi sembrano iniziative potenzialmente destabilizzanti.

Ma la mia propostina di far decidere ai tifosi nulla più che il colore della terza maglia come la vedi?  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #168 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:11:55 »
Non lo so, f_m... Mi sembrano iniziative potenzialmente destabilizzanti.

Ma la mia propostina di far decidere ai tifosi nulla più che il colore della terza maglia come la vedi?  ;)

Per quello basterebbe fare un concorso "serio" non come quello del 2003.
Lo hanno fatto quelli del Genoa via internet per dire, un paio di anni fa.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #169 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:12:35 »
Non lo so, f_m... Mi sembrano iniziative potenzialmente destabilizzanti.

Ma la mia propostina di far decidere ai tifosi nulla più che il colore della terza maglia come la vedi?  ;)

Mi sembra a dir poco minimalista: e poi terza maglia? Tutte le maglie.
Realizzerebbe senz'altro un primo e fortemente simbolico coinvolgimento però si potrebbe fare di più, sempre ricordando un paio di cose:
- la maggioranza ce l'ha Lui. Punto.
- il rappresentante non dovrebbe fare il masaniello che poi va in quella radio o in quelal tv a propalare le sue impressioni; minima esposizione mediatica: non nulla, minima.
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Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #170 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:38:05 »
Nessuna visibilità...solo er colore dee maje ?

...e che lo faccio a fare...?

Offline franz_kappa

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #171 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:42:14 »
Nessuna visibilità...solo er colore dee maje ?

...e che lo faccio a fare...?
Per infilare con modalità legittime, trasparenti e condivise un mio 'uomo' nella stanza dei bottoni.
Acciocché egli ascolti, talvolta proponga e, SOPRATTUTTO, riferisca tutto.
Alla luce del sole, senza ricerca di polemiche destabilizzanti.
D'altronde Lotito non ha nulla da nascondere nella sua attività di gestione della Lazio. Nulla dovrebbe temere, dunque. "Male non fare, paura non avere", ha detto una volta un saggio che ha studiato pedagogia.
Buon viaggio, caro Piero.

Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #172 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 18:46:34 »
Il tuo "uomo" lo scanneremmo già sul colore delle maglie...  ;D

Offline carpelo

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #173 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 20:50:05 »
Ah però io mica l' avevo capito che si volevano fare le pulci a lotito. Pensavo fosse un' iniziativa per il popolLaziale a prescindere da chi fosse il presidente

Offline fish_mark

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #174 : Venerdì 11 Febbraio 2011, 22:27:11 »
In realtà, un’altra LAZIO è già possibile, visto che se si va su Investor relator del sito della società si leggono un paio di documenti.
Anzitutto, Relazione integrativa del Consiglio di Gestione della S.S. Lazio S.p.A. in riferimento alle modifiche statutarie sottoposte all’Assemblea dei soci del 18-26 novembre 2010”, in cui a proposito, tra l’altro. dell’art. 24 dello Statuto, relativo alla quota dei consiglieri di sorveglianza riservata alle minoranze che ne abbiano fatto richiesta, si afferma che la modifica statutaria è stata proposta per adeguare lo statuto all’art. 148 del TUF.
L’adeguamento riguarda, inoltre, anche la quota di partecipazione minima per la presentazione della lista, che deve essere non inferiore al quarantesimo del capitale sociale, cioè 2,5 %, ovvero pari a quella diversa quota di partecipazione prevista dalla normativa in vigore al momento della convocazione dell’Assemblea.

Leggendo l’articolo 24 dello Statuto, relativo alla Composizione del Consiglio di Sorveglianza (da cinque a nove membri) si nota che “alla minoranza è riservata l'elezione di un componente effettivo e di un supplente, ovvero di quel diverso numero disposto dalla legge in vigore al momento della convocazione dell’assemblea.”
Inoltre, possono presentare liste di candidati uno o più soci che siano titolari, al momento della presentazione, di una quota di partecipazione non inferiore ad un quarantesimo del capitale sociale ovvero di quella diversa quota di partecipazione prevista dalla normativa in vigore al momento della convocazione dell’Assemblea.
Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di consigliere di sorveglianza e/o di sindaco in altre cinque società quotate, con esclusione delle società controllanti e controllate dalla Società o che non siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dalla normativa applicabile.
I consiglieri uscenti sono rieleggibili.
I componenti del Consiglio di Sorveglianza possono essere anche non soci.
I componenti del Consiglio di Sorveglianza restano in carica per un periodo pari a tre esercizi e scadono alla data della successiva assemblea prevista dall’art. 2364-bis c.c.. Essisono rieleggibili.
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Offline sempreesoloFORZALAZIO

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #175 : Sabato 12 Febbraio 2011, 09:01:05 »
Un paio di esempi:
- riunione di emergenza della Fondazione a dicembre 2010. La stagione sta andando alla grande: viene presentato un odg che impegna il rappresentante a proporre al consiglio di spingere sull'acceleratore, moderatamente, per acquisire dei giocatori in grado di poter competere per lo scudetto
- altro odg che impegna il rappresentante a riferire al consiglio di gestione della proposta di chiedere al Comune di ROma l'assegnazione del Flaminio, con il diritto alla completa riedificazione dell'impianto di max 45 mila posti.

Ho capito che sono esempi, però ragionamoci.
Ipotizziamo che io sono stato nominato rappresentante esterno.
Riunione a Dicembre 2010 del consiglio di gestione. Prendo la parola e dico "propongo di spingere sull'acceleratore (moderatamente) per acquisire giocatori in grado di poter competere per lo scudetto". Mi siedo e aspetto. Il Presidente mi dice va bene richiesta approvata, fateme l'elenco dei giocatori adatti pe' provà a vince (moderatamente) lo scudetto. E' probabile che si aprirà una discussione sulla compilazione dell'elenco e magari si arriva ad una condivisione a marzo 2011...
Io come rappresentante dell' Associazione non prenderei iniziative personali perchè è ovvio che mi limiterò a riferire le varie proposte a chi mi ha delegato.
Non  trovo efficace e tempestivo questo modo di procedere.
Io ancora propendo per i vecchi metodi. Pensa che opportunità abbiamo avuto noi tifosi a Dicembre 2010. Ci presentavamo in 70.000 per Lazio - Udinese e intonavamo tutti insieme:
caccia li sordi...Lotito caccia li sordi...caccia li sordi....lotito caccia li sordi....

Sul secondo punto, l'assegnazione del Flaminio, a livello informale domattina a Brescia glielo ripropongo al Presidente, ma già una volta mentre gli chiedevo della soluzione Flaminio mi ha  testualmente detto "su questa storia dello stadio nun c'hai capito un cazzo".
Comunque, pur non avendo carattere di ufficialità, vi riferirò.


Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #176 : Sabato 12 Febbraio 2011, 09:14:44 »
...
a livello informale domattina a Brescia glielo ripropongo al Presidente
...

Da altro topic.
Io continuo a ripetere che i ns. colori sociali ufficiali sono il bianco e il celeste.
...

Visto che ci sei, quando hai un attimo di tempo, e visto che tieni molto ai colori sociali, SE PUOI chiedigli perchè i bambini della Scuola Calcio giocano con le maglie blu.

Offline sempreesoloFORZALAZIO

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #177 : Sabato 12 Febbraio 2011, 11:44:06 »
Visto che ci sei, quando hai un attimo di tempo, e visto che tieni molto ai colori sociali, SE PUOI chiedigli perchè i bambini della Scuola Calcio giocano con le maglie blu.
Sul sito ufficiale della SSLazio ci sono le foto ufficiali di tutte le squadre che partecipano ai vari campionati ufficiali per la stagione 2010/2011. Sono complessivamente 8 formazioni tra Primavera e settore giovanile, per un numero complessivo di oltre 200 giocatori.
Sfoggiano tutti le divise ufficiali e sono tutte identiche, con solo due colori il bianco e il celeste, a parte i portieri, ovviamente.
Per quanto riguarda la Scuola Calcio chiederò, ma, per dire, ho visto foto di bambini della Scuola Calcio Juventus giocare con divise bianche (tipo Germania).
 

Mazzola

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #178 : Sabato 9 Aprile 2011, 22:06:39 »


Però...mica male...

Online MCM

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #179 : Domenica 10 Aprile 2011, 10:17:44 »
Se se...belle foto...
peccato che solo pochi giorni fa hanno vietato il NUDO INTEGRALE allo stadio!!!!!(alla faccia dei "bimbi allo stadio con le famiglie"), che il principale "sponsor" non ufficiale di questa società siano i lappodromi e le prostitute tra un tempo e l' altro e tra una serata alcoolica e l' altra.

Alla faccia della dignità femminile, ma mi rendo conto, che si tratta di una regola che non è applicabile fuori dall' italia. Qui è sfruttamento, lì è libertà.

Oltretutto le foto postate si riferiscono alla gara contro lo schalke, sospesa per lancio di boccale di birra contro il guardalinee.

ST.PAULI: “QUANDO IL SESSO INCONTRA LO SPORT”

Nel mondo dello sport contemporaneo se ne vedono di tutti i colori, ma questo che caratterizza il St.Pauli, club tedesco della Bundesliga, è un caso unico e singolare.

La storia di questa compagine è infatti molto particolare, poiché in Germania è considerata un vero e proprio cult, pur non avendo mai giocato per l’alta classifica né raggiunto traguardi prestigiosi; il motivo? Il suo stretto rapporto con l’erotismo, con il sesso e con i club a luci rosse; ma questa è una storia che merita di essere raccontata dall’inizio.

Alla metà degli anni Ottanta i dirigenti del St. Pauli, società polisportiva, prendono una decisione che cambierà per sempre l’immagine della squadra calcistica: decidono di spostare l’ubicazione dello stadio e di trasferirlo nella zona del porto vicino “Reeperbahn”, popolare quartiere a luci rosse e centro della vita notturna di Amburgo. Questa presa di posizione così forte causa un effetto domino devastante: i tifosi passano dai 1600 degli anni Ottanta ai 20.000 della fine degli anni Novanta; adottano come stemma il celebre “Jolly Roger”, il teschio con le ossa incrociate e si radunano in diversi gruppi di tifo organizzato; allo stadio vengono aperti dei lussuosi box che i vari nightclub di Amburgo possono noleggiare per fare esibire le loro strip-girl; il St. Pauli si trasforma in una delle squadre più conosciute anche a livello mondiale, visti i cinque fan club sparsi nei vari continenti, e diventa espressione del primo connubio tra sport ed erotismo e di uno stile di vìta unico nel suo genere, che mette insieme tracce di comunismo, punk anni ’80, anarchia sociale, prostituzione libera e il forte impegno sociale contro razzismo e omofobia; in pratica, i Che Guevara del calcio moderno.

La gente inizia a recarsi allo stadio non soltanto per guardare le partite, ma anche per vedere le esibizioni delle ragazze che ballano e si spogliano; la società dichiara pubblicamente di aver trovato un metodo molto singolare per finanziare la squadra e per impedirne la bancarotta; l’affitto di uno dei box per l’intera stagione viene infatti a costare ben 65.000 euro a chi vuole affittarlo, non esattamente spiccioli se consideriamo che si tratta di una squadra in lotta per la salvezza.

Oggi però, qualcosa è cambiato all’interno della società, e il club diventato culto di un intera nazione sta per tornare ad essere una squadra di calcio tradizionale. Il presidente Stephan Orth ha infatti dichiarato di aver ricevuto proteste da parte di alcuni tifosi infuriati per la commercializzazione eccessiva e spregiudicata che la squadra sta esprimendo e di avere deciso, per questo motivo, di interrompere gli strip show durante le partite. “Potranno riprendere dopo il match, ma è stato loro vietato di far chiudere lo spettacolo con il nudo delle ballerine”, ha dichiarato lo stesso Orth. La decisione ha spaccato in due la tifoseria del St. Pauli, tra chi è soddisfatto per la decisione presa dalla società e chi invece vorrebbe un ritorno al passato e all’immagine libertina che ha caratterizzato il loro club per due decenni.

Di sicuro questo divieto ha rappresentato la caduta di un mito per molti dei suoi seguaci e la fine di un’epoca per tutti quelli che si erano uniti al tifo del club proprio per lo stile di vita romantico e colorito di cui per anni era stato espressione.

Vittoria Dattola


sono contro il razzismo e l' "omofobia", però le figlie(degli altri), le sorelle(degli altri) e le mogli(degli altri) tra una birra e l' altra sul loro uccellone le fanno ballare....