Autore Topic: Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli  (Letto 24244 volte)

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Offline BobLovati

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #80 : Martedì 1 Febbraio 2011, 23:42:10 »
Durante la cena di natale ebbi la prontezza di rispondere a una domanda particolare sul passato della Roma. Alla domanda su dove si allenava la squadra prima del trasloco a Trigoria risposi in tempo reale "al Tre Fontane".
Gli sguardi velenosi di un paio di netter calarono su di me; un altro osservò "hai risposto troppo velocemente: sei un criptoromanista?".

 ... fosse solo questo ....    ;D    ;)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Kim Gordon

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #81 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 09:43:28 »
io credo che sia più attraente un progetto come questo che uno come il nostro.
è una questione di vision
di filosofia e di cultura.

mi piace sottolineare gli interventi da guardiani del tempio delle bellessime Lotito's groupies.
tanto che proporrei di far sfilare prima delle partite queste fantastiche Amazzoni al posto di Olympia...
tanto sempre di animali ammaestrati si tratta, gli ambientalisti non potranno eccepire ed il Circo aumenta gli incassi.

mi piace sottolineare come in molti interventi tranchant prevalga l'agito sfiduciato&vittimistico tipico della Mentalità Italiota che l'interesse per una storia  intensa&unica.

Una storia che si offre all'osservatore non di parte come una chance per legare ancora una volta (forse l'ultima?)il Calcio alla Passione, alla Partecipazione e al Territorio. (e sorvolo l'aspetto Politico stretto riguardante l'Antifascismo che comunque mi sembra rilevante)

ma come spesso ho sottolineato siamo in un periodo buio, in cui la Filosofia è stata bandita per far posto al Marketing quindi non mi aspetto proseliti.

Mi colpisce molto anche l'argomentazione usata dalle Amazzoni in questione. I Risultati.
Questo Totem-Ossesione che non subisce logorii nel tempo, scalfiture, Argomento Forte di una Cultura Sportiva ai Saldi Finali.
(la partita di ieri sera tra il Milan primo e la Lazio terza ne è un segno evidente..una partita che ha offerto uno spettacolo che potrebbe traquillamente essere usato come Terapia contro l'insonnia...in uno stadio VUOTO)

Un Totem-Ossesione brandito come una mazza contro una squadra che ha il coraggio di scegliere se stessa in colletività magari a scapito di una lotta scudetto ottenuta tra leccate di culo al palazzo scalate masane speculazioni divine e ca22ate sulla moralità (per guardare in casa nostra..ma gli esempi abbondano)

un Totem-Ossesione asfittico e ripudiato in modo paraculo quando leggo spesso innegiamenti ad un cambio di marcia, un cambio di passo, oppure quando c'è da evocare la Lotta agli Ultras veri Nemici del Calcio Spettacolo.

Questo Calcio Nuovo, Questo Calcio Pulito che se solo venisse lasciato libero di esprimersi..
(MUBARAK in una recente intervista alla domanda su come avesse fatto ad accumulare tanto Potere rispose..."semplice nessuno mi ha fermato")

Questo 3ed magari non riuscira a convincere nessuno sulla bonta di un pensiero che segna un tentativo IMPORTANTE di stare in un contesto dato con modalità altre, con il coraggio di cercare di pensarsi ancor prima che pensare, un coraggio che non è follia o peggio ancora utopia ma semplicemente SCELTA, parola che nello stivale è stata tradotta in maniera erronea con la parola SVOLTA. (si sà la Traduzione è un Fenomeno Culturale..)

Sicuramente risucirà a mostrare la pasta di di quella Mentalità Mecenatesca Neroniana che oramai imperversa libera sotto questo cielo....


....e noi sotto!


Mentalità tenuta al caldo inquesto Presepe della Pochezza dai Capisaldi Denaro e Vittoria..e la stella cometa e i Re Magi e l'Attesa...

Forza ST PAULI, Kim Gordon ti STIMA e Ti vuole bene.....ma purtroppo tifa la Lazio.





Offline disabitato

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #82 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:08:54 »
signori parliamo di un quartiere di amburgo arrivato in serie A. tutto con la gestione democratica dei tifosi..

se non è un miracolo gestionale questo...
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #83 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:35:51 »
Forza ST PAULI, Kim Gordon ti STIMA e Ti vuole bene.....ma purtroppo tifa la Lazio.

Sei sempre in tempo a cambiare.

E salutace Asor Rosa.

RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #84 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:48:38 »


"Meazza, è già la seconda volta. Lei è ossessionato dai risultati, manca del tutto di cultura sportiva..."

"Eh?!?"

Offline syrinx

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #85 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:59:13 »


"Meazza, è già la seconda volta. Lei è ossessionato dai risultati, manca del tutto di cultura sportiva..."

"Eh?!?"

 :toothy9:

:hello2:

Offline Kim Gordon

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #86 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 13:42:22 »
Sei sempre in tempo a cambiare.

E salutace Asor Rosa.

 :toothy9:

:hello2:

ti nascondi eh.  prendi tempo. la butti in caciara.

ottima l'ironia su Meazza. Davvero. Calzante.  :occhialcielo:

Offline fish_mark

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #87 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 14:42:43 »
Citare il Meazza con la cultura sportiva c'entra una mazza è clamorosamente e strumentalmente OT.
Ma fate pure.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #88 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 15:04:22 »
"Cultura sportiva" è un ossimoro. Lo "sportivo", anzi lo "sportsman", per definizione, è colui che gioca per vincere. E il miglioramento dei risultati - quindi il perseguimento della vittoria - è inscindibile dalla pratica sportiva. Il ginnasta puro è colui che corre sul Lungotevere alle cinque di mattina, e rigorosamente senza cronometro: se prende il tempo che impiega, che so, da Piazza dell'Emporio allo Stadio Olimpico e la volta dopo spera di fare meglio (ho fatto un po' d'atletica decenni fa, e tra le migliaia di persone che ho conosciuto non ce n'era manco una che sperasse di far peggio), è già uno sportivo. Per alcuni sport non è necessario il confronto con gli altri, può bastare il cronometro o il metro: ma ci sono sport dove il proprio valore può misurarsi solo attraverso il confronto con un avversario. Chi gioca a calcio vuole migliorare, e se vuole migliorare persegue inevitabilmente la vittoria: il perseguimento della vittoria è connaturato alla pratica calcistica. Se conoscete qualcuno che non si allena nemmeno e se ne frega se tira il pallone nella propria porta piuttosto che in quella avversaria, purché abbia la possibilità di illustrare al mondo i disastri del capitalismo, vorrei conoscerlo. Se anche il più stronzo dei calciatori, invece, cerca di fare il passaggio buono al proprio centravanti, piuttosto di prendere il pallone con le mani e strillare "morte al fascismo", vuol dire che GIOCA PER VINCERE, niente altro che per vincere.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #89 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 15:08:19 »
"Cultura sportiva" è un ossimoro. Lo "sportivo", anzi lo "sportsman", per definizione, è colui che gioca per vincere. E il miglioramento dei risultati - quindi il perseguimento della vittoria - è inscindibile dalla pratica sportiva. Il ginnasta puro è colui che corre sul Lungotevere alle cinque di mattina, e rigorosamente senza cronometro: se prende il tempo che impiega, che so, da Piazza dell'Emporio allo Stadio Olimpico e la volta dopo spera di fare meglio (ho fatto un po' d'atletica decenni fa, e tra le migliaia di persone che ho conosciuto non ce n'era manco una che sperasse di far peggio), è già uno sportivo. Per alcuni sport non è necessario il confronto con gli altri, può bastare il cronometro o il metro: ma ci sono sport dove il proprio valore può misurarsi solo attraverso il confronto con un avversario. Chi gioca a calcio vuole migliorare, e se vuole migliorare persegue inevitabilmente la vittoria: il perseguimento della vittoria è connaturato alla pratica calcistica. Se conoscete qualcuno che non si allena nemmeno e se ne frega se tira il pallone nella propria porta piuttosto che in quella avversaria, purché abbia la possibilità di illustrare al mondo i disastri del capitalismo, vorrei conoscerlo. Se anche il più stronzo dei calciatori, invece, cerca di fare il passaggio buono al proprio centravanti, piuttosto di prendere il pallone con le mani e strillare "morte al fascismo", vuol dire che GIOCA PER VINCERE, niente altro che per vincere.

Mi viene spontaneo gettare su questo post - che dice comunque verità incontestabili - la deflagrante verità di una molotov che ha un nome ed un cognome: Ezio Vendrame.

Ma l'oggetto del topic non è la crisi del capitalismo e la via calcistica per la rinascita del socialismo.
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RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #90 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 15:15:28 »
Una rondine non fa primavera, mark.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #91 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 15:17:39 »
Una rondine non fa primavera, mark.

Lo so, del resto è febbraio.
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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #92 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 16:11:09 »
"Cultura sportiva" è un ossimoro. Lo "sportivo", anzi lo "sportsman", per definizione, è colui che gioca per vincere. E il miglioramento dei risultati - quindi il perseguimento della vittoria - è inscindibile dalla pratica sportiva. Il ginnasta puro è colui che corre sul Lungotevere alle cinque di mattina, e rigorosamente senza cronometro: se prende il tempo che impiega, che so, da Piazza dell'Emporio allo Stadio Olimpico e la volta dopo spera di fare meglio (ho fatto un po' d'atletica decenni fa, e tra le migliaia di persone che ho conosciuto non ce n'era manco una che sperasse di far peggio), è già uno sportivo. Per alcuni sport non è necessario il confronto con gli altri, può bastare il cronometro o il metro: ma ci sono sport dove il proprio valore può misurarsi solo attraverso il confronto con un avversario. Chi gioca a calcio vuole migliorare, e se vuole migliorare persegue inevitabilmente la vittoria: il perseguimento della vittoria è connaturato alla pratica calcistica. Se conoscete qualcuno che non si allena nemmeno e se ne frega se tira il pallone nella propria porta piuttosto che in quella avversaria, purché abbia la possibilità di illustrare al mondo i disastri del capitalismo, vorrei conoscerlo. Se anche il più stronzo dei calciatori, invece, cerca di fare il passaggio buono al proprio centravanti, piuttosto di prendere il pallone con le mani e strillare "morte al fascismo", vuol dire che GIOCA PER VINCERE, niente altro che per vincere.


tutto vero. mi domando che centri però con il Topic che si prefigge (fish mi confermerà o meno) lo scopo di "raccontare" un altro modo di stare nello stesso contesto-Regole. Compresa quelle che tu indichi,  tensione naturale a vincere.
Il St Pauli non è che gioca pe fà ride, non è un circo, come tu forse immagini, è una normalissima squadra di pallone..
usando la tua Logica potremmo dire che il Bari ultimo sta giocando contro questa naturale propensione a vincere??
Non credo proprio. Quindi usare la classifica o la bacheca per demolire il stPauli è un progetto che somiglia tanto ad un castello di carte che crolla miseramente al primo soffio, lasciando visibile il vero movente del tuo ostracismo/facile ironia..
Quello di Ribadire che esiste uno ed un solo modo di Stare al mondo, nelle cose, nel Calcio.
Ogni esempio che possa "raccontare" a te e ad altri che non è cosi ti frustra tanto da postare Meazza che non centra davvero un ca220. Scusa la sincerità.






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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #93 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:01:39 »
Il Rob ha intelligenza, cultura e profondità di pensiero per poter dire cose sagge ed egregie anche nella conduzione di una società.
Ma è semplicemente scettico quando non diffidente sulle capacità di una società come quella romana di organizzarsi spontaneamente ed esprimere un organigramma che sia in grado di gestire una società di calcio come la Lazio.
Io non gli do torto, anzi, condivido le sue stesse perplessità, ma non rinuncio al sogno.
In alternativa, non credo che la scelta sia tra un uomo solo al comando che vede e provvede e un caravanserraglio di gente che si perde in discussioni inconcludenti. Gli errori li fanno anche gli uomini soli al comando, anzi ne fanno molti di più proprio quando vengono lasciati soli.
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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #94 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:11:16 »
Il Rob ha intelligenza, cultura e profondità di pensiero per poter dire cose sagge ed egregie anche nella conduzione di una società.
Ma è semplicemente scettico quando non diffidente sulle capacità di una società come quella romana di organizzarsi spontaneamente ed esprimere un organigramma che sia in grado di gestire una società di calcio come la Lazio.
Io non gli do torto, anzi, condivido le sue stesse perplessità, ma non rinuncio al sogno.
In alternativa, non credo che la scelta sia tra un uomo solo al comando che vede e provvede e un caravanserraglio di gente che si perde in discussioni inconcludenti. Gli errori li fanno anche gli uomini soli al comando, anzi ne fanno molti di più proprio quando vengono lasciati soli.

Fish ma di che sogno parli??  Il StPauli non mi sembra una mia o tua attività onirica.
Credo che Rob, quando ha voglia e spirito, sappia benissimo tutta una serie di cose. Poi je pia, talvolta, di far il bastian contrario. ;D
La Competenza non è dato dalla forma geometrica di un organigramma.
Una volta rotto questo costrutto che assimila le due cose ci mancherebbe che ognuno la pensi come vuole, che scelga secondo sensibiltà, storia personale, idee e credo, quello che più preferisce.
Adesso non sono cosi addentro per poter giudicare quanta competenza abbiano nella gestione del StPauli, cosi, ad okkio, direi che  il post di disabitato possa offrire un indizio.
per carità, solo un indizio.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #95 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:14:10 »
Fish ma di che sogno parli??  Il StPauli non mi sembra una mia o tua attività onirica.
Credo che Rob, quando ha voglia e spirito, sappia benissimo tutta una serie di cose. Poi je pia, talvolta, di far il bastian contrario. ;D
La Competenza non è dato dalla forma geometrica di un organigramma.
Una volta rotto questo costrutto che assimila le due cose ci mancherebbe che ognuno la pensi come vuole, che scelga secondo sensibiltà, storia personale, idee e credo, quello che più preferisce.
Adesso non sono cosi addentro per poter giudicare quanta competenza abbiano nella gestione del StPauli, cosi, ad okkio, direi che  il post di disabitato possa offrire un indizio.
per carità, solo un indizio.

Il mio personale sogno sarebbe quello di vedere l'ingresso della democrazia nel calcio italiano, uno dei luoghi più conservatori e retrivi dell'intera società italiana.
Per realizzare questo non è indispensabile la competenza, ma come in politica altre risorse: la passione, l'interesse, la partecipazione.
Basta questo e anche io o te possiamo fare il ds di una Lazio democratica.
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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #96 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:20:02 »
.
Basta questo e anche io o te possiamo fare il ds di una Lazio democratica.

si vede che non mi conosci..
io al massimo posso fa l'ala destra, oppure venne le fusaje, scegli tu.
anzi! scegliesse l'assemblea, con apposito ordine del giorno. ;D

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #97 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:25:33 »
si vede che non mi conosci..
io al massimo posso fa l'ala destra, oppure venne le fusaje, scegli tu.
anzi! scegliesse l'assemblea, con apposito ordine del giorno. ;D

Ma tu neanche mi conosci e non serve essere un esperto di finanza o di calcio per guidare una società. Certo è importante ma non è essenziale, come in politica non è necessario essere un medico per guidare il ministero della sanità o un fiscalista per guidare il ministero delle finanze.
Lo sai.
Servono progetti, idee, messaggi.
Poi per redigere il bilancio, compilare l'F24 e predisporre il 442 ci sono i "tecnici".
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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #98 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:30:04 »
Il mio personale sogno sarebbe quello di vedere l'ingresso della democrazia nel calcio italiano, uno dei luoghi più conservatori e retrivi dell'intera società italiana.
Per realizzare questo non è indispensabile la competenza, ma come in politica altre risorse: la passione, l'interesse, la partecipazione.
Basta questo Football Manager e anche io o te possiamo fare il ds di una Lazio democratica.
Però sarebbe bello! Sul serio, una suggestione romantica molto affascinante.
Propongo: partiamo da qui e conquistiamo il mondo (la Lazio).

Inizierei con le candidature al Comitato di Proposta per la Rivoluzione Laziale. Mark_fish primo iscritto, si prepari il suo programma (anche se già in larga parte anticipato). Si attendono altri candidati, poi metteremo tutto ai voti, faremo assemblee virtuali e fisiche (qui organizza Bob). Uno spettro si aggira.....

(mica scherzo eh, sto con voi, proviamoci!)

Offline Kim Gordon

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #99 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 17:32:25 »
Ma tu neanche mi conosci e non serve essere un esperto di finanza o di calcio per guidare una società. Certo è importante ma non è essenziale, come in politica non è necessario essere un medico per guidare il ministero della sanità o un fiscalista per guidare il ministero delle finanze.
Lo sai.
Servono progetti, idee, messaggi.
Poi per redigere il bilancio, compilare l'F24 e predisporre il 442 ci sono i "tecnici".

ma si sono daccordo. l'impegno, la voglia, sono fondamentali più di ogni altra cosa. Guarda Lotito.
Non che difetti in profusione..