Autore Topic: Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli  (Letto 24205 volte)

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #20 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 00:10:37 »

Sankt Pauli è anche grande quartiere a luci rosse d’Europa, il quartiere notturno più attivo in citta, luogo di torbidi commerci e di artigiani che producevano le corde per le navi da cui Reeperbahn (la via dei cordai), la principale strada del quartiere. Insomma, è.

Anche se molto è cambiato, il quartiere mantiene quel carattere anarchico senza essersi snaturato troppo.
Allo stesso modo la squadra di calcio e i suoi tifosi. I tifosi, proprietari del club da sempre secondo la formula dell’azionariato popolare, vantano una lunga militanza politica antifascista. Punto forte della società e il merchandising, con cento punti vendita nel territorio tedesco e referenti n tutto il mondo, dall’Australia fino all’Italia.

Altro punto di forza i tifosi che anche economicamente sostengono il club.
Tutto questo non ha impedito ai tifosi di rifiutare di concedere il nome dello stadio a una sponsorizzazione privata, giudicata un’operazione commerciale non in linea con lo spirito dei pirati.

Lo stadio è il Millerntor Stadion, capace di 23 mila posti. Intitolato per quasi trent’anni al presidente Wilhelm Koch, che aveva guidato la squadra per i trent’anni precedenti, nel 1998 un’assemblea dei soci decise di tornare al vecchio nome sotto pressione dei tifosi che imputavano allo storico presidente trascorsi, seppur marginali al partito nazionalsocialista.

Fuori dallo stadio un cartello ricorda chi ha combattuto il nazifascismo con il pallone
Zum Gedenken an die Mitglieder und Fans des FC ST. Pauli, die wahrend der Jahre 1933 bis 1945 durch die Nazi-diktatur verfolgt oder ermodet wurden (in memoria dei soci e tifosi di FC. Pauli, che sono stati negli anni 1933-1945 perseguitati dalla dittatura nazista – traduzione con google; si chiede anticipatamente scusa a netter che sappiano il tedesco).

Fino al 1977 non salì in Bundesliga, mentre negli anni ottanta comincia la sua ascesa fino a diventare un fenomeno culturale amato in città e fuori. In questo periodo decuplicano le presenze allo stadio e viene adottato il simbolo non ufficiale del Jolly Roger (bandiera piratesca raffigurante due tibie incrociate sotto a un teschio).

I problemi iniziano nel nuovo millennio. Dopo la breve apparizione in Bundesliga (2001-02) il club rischia ancora una volta la bancarotta. A quel punto i supporter intervengono nel 2003 con la Retteraktion (raccolta fondi per salvare l società).

Furono organizzati concerti, stampate e vendute nel giro di sei settimane, più di 140 mila magliette con lo stemma del Sankt Pauli e la scritta Retter (soccorritore) raccogliendo 900 mila euro.
Altri fondi furono raccolti sulla Reeperbahn e al mercato ittico, vi furono poi 200 mila euro di donazioni libere e la mobilitazione della birreria Astra (sponsor del Sankt Pauli) con una campanga “Astra Trinken – St. Pauli retten” per cui per ogni cassa venduta un euro andava al salvataggio della società, furono raccolti più di 120 mila euro che si aggiungevano ai 20 mila raccolti dai pub del quartiere che avevano promosso la campagna Saufen fun Sankt Pauli (sbevazza per il Sankt Pauli).
Si mobilità anche il Bayern Munchen per una partita amichevole per la raccolta fondi con la quale furono raccolti 270 mila euro.
La maggior parte degli introtiti vennero dalla vendita al Comune di Amburgo del Jugenlestingszentrum am Brummerskamp (cnetor ricreativo giovanile) per la cifra di 720 mila euro.

Dopo la retteraktion si cominciò a pensare gli altri

2005 Viva con agua de Sankt Pauli per l’aprpovigionamento d’acqua in cento scuole de L’Avana a Cuba.
Lo stadio del Sankt Pauli ospita il campionato per rifugiati politici e nel 2006 il mondiale per naizoni non riconosciute (da nonconfondoere con la VIVA World Cup vinta nel 2008 dalla Padania) che ha visto trionfare il Cipro Nord di fronte a Groenlandia, Zanzibar, Gibileterra, Repubblica di Sankt Pauli e Tiber (a cui la FIFA chiese di non giocare sotto pressione cinese).

Ancora sull’impegno sociale dei tifosi
Lotta al razzismo
i tifosi del St. Pauli tra i primi a condannare atti di razzismo nei confronti di giocatori di colore
Lotta al sessismo
I tifosi si impongono contro lo sponsor della rivista maschile Maxim considerato sessista e misogino.
Altro episodio riguarda il proprietario del Susis Show Bar (noto locale di lapdancer della citta) che in un box dello stadio aveva organizzato degli spettacolini d’intrattenimento con ballerine al palo che si esibivano durante le partite. Il presidente Stefan Orth, pressato dai tifosi ha dovuto imporre lo svolgimento di questi spettacoli nel box dedicato, solo prima e dopo la partita, mentre durante la gara le ragazze sono costrette a rimanere vestite e se dovessero ballare anche solo una volta senza veli saranno costrette a lasciare lo stadio.
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Offline MagoMerlino

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #21 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 00:16:17 »
Insurrezionalista! Non lo sai che contro l'ordine precostituito non si trama?
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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #22 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 00:22:55 »
Insurrezionalista! Non lo sai che contro l'ordine precostituito non si trama?

Secondo me devono essere gli spettacolini ad impensierire il presidente.
Te li immagini al bar del tennis?

Oppure una bella sagra con la porchetta a 5 euro, di cui 1 va alla società, davanti al Ministero degli esteri?

Oppure ancora un'assemblea dei soci che finisce con la polizia che sgombera i locali? Oggetto della riunione: il pantone della maglia della prossima stagione.

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RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #23 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 08:56:54 »
Insurrezionalista! Non lo sai che contro l'ordine precostituito non si trama?

Leggendoti, sembrerebbe che folle oceaniche di laziali non vedano l'ora di tirare fuori mille Euri ciascuno per fare grande la propria amata.

Perché discutere partendo da basi del tutto irrealistiche?

Offline BobLovati

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #24 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 09:10:28 »

" ... Carthago delenda est "
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Offline Il lodolaio

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #25 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:17:38 »
Modello non applicabile alla nostra realtà.

Tiriamo avanti.
Oh vivacchiare...

Offline BobLovati

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #26 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:20:53 »
Modello non applicabile alla nostra realtà.

Tiriamo avanti.

 ... sèeee, lallèeeerooo; e poi f_m & co. che fanno, tutt´er giorno ? Mancolebbasi, manco  ;D
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Offline dukenduke

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #27 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:33:01 »
Fish lo ha visto ieri lo stadio?  Hai visto quanti spettatori erano? 

Allora questo modello non è possibile, perché noi Laziali non andiamo a vedere le partite nenanche quando siamo in lotta per la CL figurati se saremmo disposti a cacciare sti soldi ogni anno.

Piuttosto, ma possibile che lo satdio debba essere così vuoto?

Se non si vendono i biglietti facciamo entrare gratis i bambini delle scuole, oppure diamo un/due abbonamenti gratis a chi lo ha già così si porta qualcuno.
Facciamo qualcosa non è possibile vederlo così vuoto.

Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline BobLovati

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #28 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:36:13 »
..............................................................................................
Piuttosto, ma possibile che lo satdio debba essere così vuoto?

Se non si vendono i biglietti facciamo entrare gratis i bambini delle scuole, oppure diamo un/due abbonamenti gratis a chi lo ha già così si porta qualcuno.
Facciamo qualcosa non è possibile vederlo così vuoto.

... grazie, NO; ad un derby, parte dei bambini invitati allo stadio, hanno esultato al gol della trigoriese...  :-X
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Offline disabitato

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #29 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:38:08 »
Mamma che pesantezza...

Il Santi Pauli è un bell'esempio di passione sportiva unita al sociale.

Un esempio simile per certi versi è l'Athletic di Bilbao, che conta solo sulle donazioni dei soci/tifosi, attinge solo dal proprio vivaio i giocatori, giocatori nati solo nei paesi baschi.

In merito c'è questo bel libro..

L'ultimo baluardo - Il calcio schietto dell'Athletic Bilbao

Nel calcio del terzo millennio, toccato da gravi scandali e dall'onnipresente ricerca del profitto, c'è una squadra che non ha ancora venduto l'anima al diavolo: l'Athletic Club di Bilbao. Oltre cent'annì di gloriosa storia sportiva che attinge esclusivamente al settore giovanile e a giocatori nati dietro l'uscio di casa. Di fronte a tutte le degenerazioni che stanno ammorbando il calcio, sentenza Bosman, Passaportopoli, Piedi Puliti, doping , amministrativo, ipertrofia televisiva, caccia agli utili a ogni costo e così via, agli appassionati della pedata restano due soluzioni: troncare ogni rapporto col mondo del pallone o trovarsi un rifugio. A chi opta per la seconda, un suggerimento: innamoratevi dell'Athletic Bilbao. Tuffatevi nelle pieghe delle maglie biancorosse della squadra basca, per trovarvi un'idea di calcio dal sapore primo Novecento: nessuno straniero in campo, nessun presidente-dittatore, nessuna ossessione televisivo-affaristica, totale fedeltà a una maglia tuttora non macchiata da alcun logo pubblicitario. Fantascienza o, al contrario, passato remoto? No, una realtà presente e vincente. Mai retrocessa dalla serie A spagnola, primato condiviso con le multimilionarie e multinazionali Barcellona e Real Madrid. Athletic: l'ultimo baluardo a difesa di romanticismo e purezza dagli attacchi del calcio moderno. Un libro che narra la storia, ma soprattutto tenta di spiegare la filosofia che guida la più singolare squadra di calcio di tutti i tempi.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline BobLovati

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #30 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:41:22 »
... sul modello Athletic Bilbao ho detto anche troppo ...

Ricordiamoci sempre della fine del cavallo de Marc´Aurelio    ;D
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CiPpi

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #31 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:41:37 »
[disclaimer]Questo vuole essere un topic polemico contro chi sbomballa ogni 3x2 i peperini con idee extraordinaires che alla fine lasciano sempre il tempo che trovano. (indipercuiposcia, mi scuso con gli amministratori e qualora si decida di lucchettarlo non avro’ nulla in contrario, ma almeno un pelo sullo stomaco me lo sono tolto ndCP) [disclaimer off]

Qualche tempo fa fu fatta circolare la voce di un modo per realizzare il sogno di chi vuole un’altra Lazio possible.

Una Lazio dove Lotito non abbia il totale dominio, ma dove i tifosi potrebbero dire la loro. E non solo dirla ma anche proporla in consiglio, cosi come porre veti alle idee dell’azionista di maggioranza.

Una voce che si basa su una semplice idea. Acquisire il 2.5% di azioni, minimo, quota appunto minima per entrare a far parte del consiglio di amministrazione.

Parliamo di poco meno di due mesi fa, ma gia’ da prima c’era stata l’idea dell’azionariato popolare a 1000 Euri cadauno.

Entrambe le iniziative vennero accolte da molti come grandi innovative idee per riprendersi la Lazio da chi la condanna alla mediocrita’, blah, blah, blah.

Per cui in un momento di stasi, mi sono fatto due conti (confermati dal buon FK) relativi a tali iniziative.

Il totale delle azioni in circolazione e’ di 67.738.911 ( Relazione 31 03 10 Lazio consolidato) per un valore di 0.31 Euro ciascuna.

Il che fa un totale di 21,202,279.14 Euro.

Ora, quanto farebbe sto fatidico 2,5%?

Semplice. 1,693,472.78 azioni, per un totale di 530,056.98 Euro.

Considerato che nell’azionariato popolare si chiedevano 1000 Euro cadauno, ed in molti furono entustiasti nel promulgare l’idea, dovrebbero essere bastati 500 veritifosi.

Ma 1000 Euro potrebbero essere pure troppi, per cui facciamo 100.

Domando quindi, dove stanno sti 5000 tifosi (mi pare che le presenze sotto l'AdE si aggirassero attorno a questa cifra ndCP) cosi veloci nello sbrigarsi a rimproverare le lentezze altrui?

Ad un paio di mesi non sembra si sia mossa paglia.

Che si sia rimandato tutto a dopo le vacanze? In fondo magari si vorra’ arrivare all'appuntamento belli riposati (e comodi) per l’inizio di stagione.

PS: da allora il valore delle azioni e' salito a 0.65 (+110% circa), facendo lievitare quindi il costo minimo del 2.5% a 1,122,757.307 Euro. Ma non e' una giustificazione a mio avviso, perche' se uno la voglia di mettere i soldi dove e' la bocca non ce l'ha, non credo che se lo possa dare.

PS2: ma davvero l'altra Lazio e' argomento da Solo Calcio?

Offline MagoMerlino

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #32 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:48:55 »
Leggendoti, sembrerebbe che folle oceaniche di laziali non vedano l'ora di tirare fuori mille Euri ciascuno per fare grande la propria amata.

Perché discutere partendo da basi del tutto irrealistiche?
Sai benissimo che alla realizzazione di un progetto simile non ci credo, l'occasione per farlo c'è pure stata ed è miseramente naufragata.
Però sarebbe bello. Almeno parlarne, poi i tempi cambiano, magari si sviluppa una occasione che prima non c'è mai stata, vai a sapere.
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Offline dukenduke

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« Risposta #33 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 10:50:54 »
... grazie, NO; ad un derby, parte dei bambini invitati allo stadio, hanno esultato al gol della trigoriese...  :-X

e allora abbassiamo il prezzo dei biglietti, leggo dal sito della Lazio che per Lazio-fiorentina in tevere il prezzo era 35, mettiamolo a 15 e 5 per la curva.

Cavolo cerchiamo di riempirlo sto stadio.
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Offline syrinx

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #34 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 11:24:30 »
a volte mi chiedo se il pesce ci prende per il culo o è serio.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #35 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 11:36:41 »
a volte mi chiedo se il pesce ci prende per il culo o è serio.

... purtroppo ( PER LUI ) mi sa che è proprio serio ( per dire ... )     ;D
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Offline cartesio

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #36 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 13:38:35 »
L'azionariato popolare può essere una cosa seria.

Può anche essere fatto in un'altra società, non c'è bisogno di pensare alla Lazio, che è saldamente controllata da Lotito.

Chi vuole lanciarsi nell'impresa perché non prova a partire da qualche società romana minore?  Magari imponendo il bianco e il celeste come colori sociali.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline fish_mark

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #37 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 13:39:59 »
ho raccontato questa storia, riprendendola da un articolo apparso ieri su Il Riformista, ed è partito il solito duello tra rivoluzionari e conservatori, tra surrealisti e iperrealisti (più del Re).

Vorrei tranquillizzare - ma so che è praticamente impossibile - i netter che sono stati colti da attacchi di ipodermia nel leggere questa storia. Nessuno vi sta proponendo una Lazio modello Sankti Pauli, perché non è questo l'oggetto del topic.
Certo è lecito ragionarsi su ed è questa l'obiettivo che mi ero prefisso nel riportare questo articolo che poi tanto inedito non è, giusta la citazione di OIZAL.

Tutti sanno la mia predilezione verso una Lazio guidata dall'azionariato popolare, ma non è neanche questo l'oggetto del topic. Io ho raccontato una storia - di seconda mano perché chi l'ha raccontata effettivamente è l'estensore del pezzo - come un possibile esempio di guida societaria diversa. Punto. Finisce qui.

Non mi faccio nessuna illusione su una rivoluzione in tal senso da queste parti.
Manca la cultura, perché noi esprimiamo modelli di governance del tutto differenti. E' la società stessa, romana, italiana, a esprimere altre preferenze. Non è un caso che da queste parti si sogni sempre un uomo solo al comando, che "metta a posto le cose". E per restare al calcio non è un caso che da queste parti (anche all'interno del GRA) il tifoso medio si corichi la notte sognando al risveglio un petroliere che gli compri questo e quello.

Nessuna illusione, ma soltanto qualche appunto. Non
 è un caso che modelli del genere siano espressi dalla società tedesca, un paese che si è macchiato dell'infamia e dell'orrore del nazismo, ma che ha un livello di civiltà e di partecipazione popolare alla vita pubblica che poi hanno questi riscontri anche in campo sportivo. Si ricordi anche che tempo fa citai la storia di una società di calcio (non ricordo se di B o di C) dove i tifosi si armarono di picco e di pala per andare a ristrutturare il loro stadio.

Un paese come il nostro in passato ha vissuto la nefasta esperienza del fascismo, ma oggi esprime il familismo amorale e un individualismo esasperato ed esasperante, che segnano la crisi delle società intermedie, dalla famiglia, ai partiti, ai sindacati, tanto da essere una pia illusione animata da beata ingenuità pensare che un giorno i tifosi possano guidare una società di calcio.

Resta da ricordare che questa società ha un modello di proprietà, parzialmente, diffusa (poco più del 30% è in mano ai c.d. piccoli azionisti-tifosi) ma che non ha realizzato il modello di azionariato popolare dove i tifosi hanno rappesentanti negli organi direttivi. E questo non è accaduto neanche nelle altre società che sono andata in Borsa. Anzi, pochi sanno che l'entrata in Borsa fu compiuta semplicemente per permettere ai dirigenti-azionisti dell'epoca di portarsi a casa un po' di soldi: si vedano i prospetti informativi di Juve, Roma e Lazio; per la cronaca, noi fummo i più onesti (il Cragna si portò a casa il 40%; gli altri viaggiavano sul 50% di quanto incassato).
 
Ricordo, inoltre, che nella recente assemblea straordinaria del novembre scorso si è proceduto, tra gli altri, all'abrogazione di un intero capo dello statuto della SSLazio.
Si tratta del CAPO VI sul c.d COMITATO DEGLI ESPERTI, composto da cinque a trenta membri nominato dal Consiglio di Gestione, scelti tra soggetti esperti in materie sportive, commerciali, pubblicitarie, di politica della comunicazione e del territorio, dotati di caratteristiche di indipendenza e particolare onorabilità, a cui partecipano anche rappresentanze delle principali associazioni tra tifosi della società.
Trattasi di un organo consultivo del Consiglio di Gestione nelle iniziative che questo assume in materia di politica di espansione dell’immagine della società, di sviluppo del calcio sul territorio, di qualunque iniziativa di carattere commerciale che consenta il rafforzamento e la diffusione dello sport.

Sulla funzione e sul ruolo effettivamente svolto da questo Comitato degli esperti mi pare che le cronache non dicano molto, ma anche questa è una prova dell'attuale filosofia che anima l'attuale governance della SSLazio.
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RobCouto

Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #38 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 14:01:09 »
Ricordo, inoltre, che nella recente assemblea straordinaria del novembre scorso si è proceduto, tra gli altri, all'abrogazione di un intero capo dello statuto della SSLazio.
Si tratta del CAPO VI sul c.d COMITATO DEGLI ESPERTI, composto da cinque a trenta membri nominato dal Consiglio di Gestione, scelti tra soggetti esperti in materie sportive, commerciali, pubblicitarie, di politica della comunicazione e del territorio, dotati di caratteristiche di indipendenza e particolare onorabilità, a cui partecipano anche rappresentanze delle principali associazioni tra tifosi della società.
Trattasi di un organo consultivo del Consiglio di Gestione nelle iniziative che questo assume in materia di politica di espansione dell’immagine della società, di sviluppo del calcio sul territorio, di qualunque iniziativa di carattere commerciale che consenta il rafforzamento e la diffusione dello sport.

Sulla funzione e sul ruolo effettivamente svolto da questo Comitato degli esperti mi pare che le cronache non dicano molto, ma anche questa è una prova dell'attuale filosofia che anima l'attuale governance della SSLazio.

Hanno fatto benissimo. Chi pensi che ne avrebbe fatto parte, tra i "tifosi" e i "comunicatori"? Pensi che il Toffolo di turno avrebbe democraticamente accettato di non essere eletto in un simile organo, e avrebbe stretto la mano al MarkFish scelto al suo posto, augurandogli buon lavoro?

Cerchiamo di essere realisti, per favore.

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Re:Un'altra LAZIO è possibile - Una storia: il Santi Pauli
« Risposta #39 : Lunedì 31 Gennaio 2011, 14:13:13 »
Hanno fatto benissimo. Chi pensi che ne avrebbe fatto parte, tra i "tifosi" e i "comunicatori"? Pensi che il Toffolo di turno avrebbe democraticamente accettato di non essere eletto in un simile organo, e avrebbe stretto la mano al MarkFish scelto al suo posto, augurandogli buon lavoro?

Cerchiamo di essere realisti, per favore.

Proviamoci.
Dunque io sogno una LAZIO - ma anche un partito e/o un sindacato - dove il singolo iscritto partecipi effettivamente alla vita dell'associazione, dove possa dire la sua e venga ascoltato dagli organi dirigenti, dove quest'ultimi vanno la sera, prima di cena, non a Porta a Porta, ma in sezione a sentirsi la rampogna dell'operaio, la lamentela dell'impiegato, la proposta della casalinga.
Ti cito un film dal titolo "FORZA ITALIA" del 1975, un documentario sull'Italia del dopoguerra fino a metà anni settanta. C'è una scena che mi ha particolarmente colpito (tra le tante). Si tratta di un consiglio nazionale DC dove ci sono schierati tutti gli alti dirigenti di partito, i dinosauri dell'epoca: ci sono tutti. La platea è formata da delegati del partito provenienti da tutta Italia che gli urlano di tutto addosso. Eppure i c.d. dinosauri stanno lì ad ascoltare, con atteggiamento di chi si sta sottoponendo, con serena rassegnazione, a un sacrificio che ritiene comunque necessario, ineludibile. Oggi invece c'è un partito di maggioranza relativa dove non esiste democrazia interna ed è riassunto da una unica figura carismatica, mentre il principale partito di opposizione organizza le primarie con la paura di vedersi scegliere un candidato non "previsto" dalle dinamiche interne.

Per tornare a noi io sogno un LAZIO dove Robcouto, Fish, Robylele, Zaradona,  Franz_Kappa, un tifoso azionista qualunque, possano dire la loro, non soltanto su un forum - luogo comunque di democrazia - ma anche su alcuni momenti importanti della vita della squadra per cui tifiamo.
In ogni caso, l'epoca degli ultras violenti e potenti volge (finalmente) al termine.
Io non ne ho nessuna nostalgia, ma proprio nessuna (che belle le coreografie all inclusive).

Dove è la realtà dei club?
I tifosi debbono essere rappresentati unicamente da gente con la cistifellea da cui sgorga velenosissima bile?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia