Autore Topic: Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?  (Letto 15983 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #60 : Martedì 1 Febbraio 2011, 10:29:14 »
Resto strettamente in topic: l'articolo è penoso.
Beh, 'tecnicamente' quello non è esattamente un "articolo". E' una rubrica umoristica, piuttosto. Non deve raccontare la verità, deve provare a far ridere il lettore. Non ci riesce? Vorrà dire che i lettori, tra le tante pagine di ogni numero mensile di Lazialità, non si soffermeranno quasi mai su quella che ospita la rubrica di Recanatesi.

E l'editore Guido De Angelis - ipotizzo io - in ogni caso non la sospenderà (anche a dispetto di uno scarso gradimento dei lettori, palesato in qualche modo), visto che tra lui e Recanatesi esistono stretti rapporti di collaborazione (Recanatesi interviene nella trasmissione radio di Guido De Angelis e partecipa alle trasmissioni di "Lazialità in tv") che vanno al di là di una rubrichetta di alleggerimento sul mensile daaaa Lazzzzio.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline lollapalooza

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #61 : Martedì 1 Febbraio 2011, 10:32:20 »
Beh, 'tecnicamente' quello non è esattamente un "articolo".
(...)

Sia quello che sia franz, fossi io l'editore non lo vorrei mai all'interno di una mia "creatura" commerciale.

Te?



Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #62 : Martedì 1 Febbraio 2011, 10:36:56 »
Sia quello che sia franz, fossi io l'editore non lo vorrei mai all'interno di una mia "creatura" commerciale.
Te?
Quello che vorremmo io e te non ha alcun senso (mica siamo editori), non interessa e non consente di capire meglio perché quell'articolo invece su Lazialità viene pubblicato.

Hai letto cosa ho scritto nel precedente post? Ci sono rapporti consolidati tra Recanatesi e Guido. Rapporti di collaborazione professionale prima ancora dei rapporti di reciproca 'familiarita' (una cordiale familiarità che traspare nelle puntate di Lazialità, almeno da quello che mi sembra di cogliere). Per ora De Angelis ritiene, evidentemente, 'congruo' pubblicare la (poco felice, per molti di noi) rubrica del buon Recanatesi. E l'editore è lui e nessun altro.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline WombyZoof

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #63 : Martedì 1 Febbraio 2011, 10:55:44 »
ma è chiaro che de angelis ritiene congruo pubblicare queste penose storielle, mica nessuno vuole detronizzarlo.
magari si scompiscia dal ridere, fino alle lacrime, leggendo i pezzi  di questo gigante dell'umorismo.

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #64 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:05:10 »
magari si scompiscia dal ridere, fino alle lacrime, leggendo i pezzi  di questo gigante dell'umorismo.
Non è questo il punto, WZ. Tra i due - ribadisco per la terza volta - si è instaurata una collaborazione professionale non recente. Evidentemente Guido trova 'vantaggioso' aver affidato quella rubrica umoristica a Recanatesi nell'ambito della loro collaborazione su carta stampata, radio e tv.

Magari la rubrica di Recanatesi non piace neanche a lui, magari si è accorto che non fa ridere. Ma visto il rapporto (professionale prima ancora che personale) che intercorre tra i due, continua a pubblicare quella rubrica (per alcuni non proprio azzeccatissima).
Buon viaggio, caro Piero.

Offline lollapalooza

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #65 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:25:10 »
Per carità, Quito può fare quello che crede per i motivi che ritiene più opportuni.

Esprimevo semplicemente il mio rammarico per una caduta di stile, in primis del Recanatesi, di cui sinceramente poco o punto me ne cale, e in secundis - da qui il mio disappunto - relativa all'intera rivista che ospita i suoi pezzi.

 ;)



Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #66 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:36:00 »
Per carità, Quito può fare quello che crede per i motivi che ritiene più opportuni.
Esprimevo semplicemente il mio rammarico per una caduta di stile, in primis del Recanatesi, di cui sinceramente poco o punto me ne cale, e in secundis - da qui il mio disappunto - relativa all'intera rivista che ospita i suoi pezzi.
Chiaro.
Domanda: sei un assiduo lettore di Lazialità o acquisti la rivista solo saltuariamente?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #67 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:41:21 »
Sia quello che sia franz, fossi io l'editore non lo vorrei mai all'interno di una mia "creatura" commerciale.
Te?

lolla, io credo che la considerazione da fare potrebbe essere questa: l´editore, a parte i motivi addotti da f_k, magari sa benissimo quello che vogliono leggere i suoi affezionati lettori.
Poi, magari, se avrà la capacità di chiedersi il perchè della " sanguinosa diminuzione delle vendite ", farà quello che da anni predica il buon Marzullo :

" si facci una domanda, si dii una risposta (semicit.) " 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #68 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:43:21 »
Poi, magari, se avrà la capacità di chiedersi il perchè della " sanguinosa diminuzione delle vendite ", farà quello che da anni predica il buon Marzullo :
Lazialità non perde lettori per le amenità (o presunte tali) contenute nella rubrica di Recanatesi.
La stampa tutta, a parte poche eccezioni, è soggetta a un epocale trend di progressivo calo dei lettori.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Matita

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #69 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:43:42 »
" si facci una domanda, si dii una risposta (semicit.) "

questo è Fantozzi.

 ;)

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline lollapalooza

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #70 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:44:31 »
(...)
Domanda: sei un assiduo lettore di Lazialità o acquisti la rivista solo saltuariamente?

Ero lettore assiduo fino ad un paio d'anni fa; da quando mio padre ha smesso di acquistarla ne ho notizie esclusivamente dai fora.

In ogni caso avrei piacere che ogni prodotto accostato alla Lazio - ufficiale o meno che sia - fosse per lo meno decente, e converrai con me che articoli del genere affossano decisamente il livello, qualitativamente parlando.

Ti dirò di più: quali che siano i motivi di tale sinergia fra i due, pubblicare un simile articolo risulta - a me che conto meno di zero - una scelta assolutamente incomprensibile.



Offline Fabio70rm

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #71 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:48:22 »
Domanda: Gasparri ha titolo, a tuo avviso, di querelare Vauro perché lo mette in ridicolo con le sue vignette?
E Rutelli, sulle cui scarse capacità amatorie lo stesso Vauro insiste ogni santa puntata di "Annozero", ha titolo, a tuo avviso, di querelare il vignettista?

A mio avviso no, visto che quelle due 'caricature' sono depotenziate dal contesto in cui sono realizzate: un contesto satirico, dissacratorio, ironico.

Le righe di Recanatesi vanno dunque 'pesate' e interpretate alla luce del 'registro' utilizzato, ovvero quello della satira, del paradosso, dello sberleffo evidente (perché solo una persona che non ha cognizione di quello che legge può intendere come serie quelle ricostruzioni postate su Lazianlità. La mamma di Tare, Lotito e altre amenità).

Poi anche a me fanno ridere assai poco. Ma la questione non è questa.

Perdonami Franz, un conto è fare ironie pesanti su possibili capacità "amatorie" su Rutelli, che la fama di Cicciobello in quanto bonazzo (ma per chi mi chiedo??) o ironizzare su Gasparri e le sue performances politiche.

Altro è insinuare che tua madre sia una "spia" dai facili costumi, quando vieni da un paese famoso per la liberalità, le cui donne purtroppo troppo spesso ce le ritroviamo tra le nostre strade a fare un bruttissimo "mestiere".

Fai un pezzo del genere scrivendo al posto di Tare un qualsiasi nome X di politica, cultura, spettacolo etc. Poi dimmi che ti sembra.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline fish_mark

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #72 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:52:16 »
sul tema del topic va detto che si vuole giocare a fare il Michele Serra bisogna averne il talento, altrimenti viene fuori una robetta non entusiasmante.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #73 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:55:55 »
Ero lettore assiduo fino ad un paio d'anni fa; da quando mio padre ha smesso di acquistarla ne ho notizie esclusivamente dai fora.
Interessante.

Non leggi Lazialità da due anni, quindi non hai modo di valutare in maniera oggettiva se la presunta caduta di stile che tu colleghi alla pubblicazione dell'articolo di Recanatesi è concreta o meno.

Preferisci, nell'esprimere le tue posizioni su una testata, farti 'orientare' dalle opinioni espresse da terzi nei forum (dove, è notorio, abbondano utenti indulgenti e sereni quando giudicano le iniziative editoriali di esponenti della comunicazione romana). E chissà se questi soggetti 'terzi' Lazialità l'avranno letta, almeno loro. Magari anche loro riecheggeranno opinioni altrui. Che folle cortocircuito, insomma...

Non sei un lettore (attuale) di Lazialità. Non la acquisti, non maturi dunque alcun 'diritto' (chiamiamolo così) a esprimere un giudizio su come andrebbe impostata o meno la rivista. Un po' come quelli che schifano il corriere dello sport ma si affrettano a spiegare che "Seee, io er coriere de trigoria nu ooo compro dar 2000".

E' come se io sostenessi che - a mio avviso - il livello dell'Harry's Bar di Venezia è crollato negli ultimi anni e la qualità del cibo è letteralmente penosa (cosa che non sostengo affatto, è solo un esempio assurdo). E, alla legittima domanda del mio interlocutore "Ma tu sei un loro assiduo cliente?", rispondessi: "Seee, mai stato negli ultimi cinque anni. Ma ho letto sui forum che va sempre peggio".

Sarebbe una posizione insostenibile, non credete?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #74 : Martedì 1 Febbraio 2011, 11:57:50 »
Altro è insinuare che tua madre sia una "spia" dai facili costumi, quando vieni da un paese famoso per la liberalità, le cui donne purtroppo troppo spesso ce le ritroviamo tra le nostre strade a fare un bruttissimo "mestiere".

Fai un pezzo del genere scrivendo al posto di Tare un qualsiasi nome X di politica, cultura, spettacolo etc. Poi dimmi che ti sembra.
Fabio caro, io resto senza parole. Ma come puoi non renderti conto che quello di Recanatesi è un pezzo umoristico, dissacratorio, ironico, satirico (scegli l'aggettivo che ti pare)? Più o meno riuscito, sia chiaro (a ognuno il suo giudizio sul testo), ma comunque un pezzo di quel 'tenore'. Guarda che è evidente. Davvero.  :)

Mi sorprende davvero che un lettore possa prenderlo come un serio articolo di ricostruzione giornalistica. Cosa che, PALESEMENTE, non è.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline robylele

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #75 : Martedì 1 Febbraio 2011, 12:01:51 »
sul tema del topic va detto che si vuole giocare a fare il Michele Serra bisogna averne il talento, altrimenti viene fuori una robetta non entusiasmante.

Quoto. Da non perdere il suo pezzo sull'ultima vendemmia.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

IB

Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #76 : Martedì 1 Febbraio 2011, 12:03:43 »
Non deve raccontare la verità, deve provare a far ridere il lettore.

Giusto una precisazione sui questa frase. Solo su questa, sul resto sono d'accordo che é un articolo umortistico molto malriuscito e morta li', non facciamone un processo.
E' impreciso dire che un articolo satirico non deve raccontare la realtà. Il filtro dell'umorismo deve sempre essere ancorato alla realtà.
Ma é un discorso ampio e andrebbe ripreso su un topic apposito.



Offline lollapalooza

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #77 : Martedì 1 Febbraio 2011, 12:05:31 »
(...)
E' come se io sostenessi che - a mio avviso - il livello dell'Harry's Bar di Venezia è crollato negli ultimi anni e la qualità del cibo è letteralmente penosa (cosa che non sostengo affatto, è solo un esempio assurdo). E, alla legittima domanda del mio interlocutore "Ma tu sei un loro assiduo cliente?", rispondessi: "Seee, mai stato negli ultimi cinque anni. Ma ho letto sui forum che va sempre peggio".
(...)

No.
Non ho mai comprato il trigorista, ma non ho problemi a sostenere che è ridicolo, e questo perché sui fora sono riportati pari pari gli articoli così come vengono pubblicati.

E' come se io sostenessi che - a mio avviso - il livello dell'Harry's Bar di Venezia è crollato negli ultimi anni e la qualità del cibo è letteralmente penosa perché ieri mi hanno portato un loro tramezzino, l'ho assaggiato e faceva schifo.

Ciò non vuol dire che ogni cosa venduta all'Harry's Bar sia penosa, sia chiaro, ma può essere un indice della qualità generale dello stesso.
Il proprietario dell'Harry's Bar non permetterebbe mai che sia venduto un pessimo tramezzino, non credi?



Offline Fabio70rm

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Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #78 : Martedì 1 Febbraio 2011, 12:06:04 »
Fabio caro, io resto senza parole. Ma come puoi non renderti conto che quello di Recanatesi è un pezzo umoristico, dissacratorio, ironico, satirico (scegli l'aggettivo che ti pare)? Più o meno riuscito, sia chiaro (a ognuno il suo giudizio sul testo), ma comunque un pezzo di quel 'tenore'. Guarda che è evidente. Davvero.  :)

Mi sorprende davvero che un lettore possa prenderlo come un serio articolo di ricostruzione giornalistica. Cosa che, PALESEMENTE, non è.

Franz non dico che è ricostruzione della realtà.

Dico solo che se io facessi quella frase, mettendoci tiè il tuo nome, se mi dai un destro in faccia non potrei biasimarti.

E' offensiva come ironia. Molto, almeno per i miei gusti.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

geddy

Re:Ma davvero bisogna studiare per essere giornalisti?
« Risposta #79 : Martedì 1 Febbraio 2011, 12:07:45 »
La nazionalità di Tare è usata deliberatamente per insultare il DS della Lazio. E' un albanese, quindi un poco di buono e di ascendenze dubbie. La realtà a cui si ancora è l'immaginario del tifoso  laziale sugli albanesi, quale satira è razzismo. Vale la barzelletta di Berlusconi sul Kapò.