Autore Topic: Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)  (Letto 2720 volte)

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oizaL



Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, venerdì 16 aprile



1) LAZIO, IL DERBY VALE UN JACKPOT  (a firma Stefano Cieri)

Tre obiettivi in 90’: salvezza, supremazia cittadina e stop allo sprint scudetto Roma


L’occasione è più unica che rara. Di quelle che sembrano disegnate apposta dal destino. In soli 90 minuti la Lazio ha, almeno agli occhi dei suoi tifosi, la possibilità di riscattare una stagione tra le più deludenti della sua storia recente. Come? Vincendo un derby che, per i biancocelesti, assomiglia tanto ad un jackpot: in un colpo solo arriverebbero i punti che ancora mancano alla salvezza, la supremazia cittadina e, soprattutto, lo stop alla Roma lanciata verso lo scudetto.

Se qualcuno nutriva ancora dei dubbi su come una sola partita possa capovolgere il giudizio su un’intera annata, a fugarli ci hanno pensato i circa 5 mila tifosi accorsi ieri a Formello. Un’invasione pacifica per caricare la squadra a compiere l’impresa-derby: cori per tutti, uno striscione significativo («toglietegli il respiro») ed anche mini-poster consegnati ai giocatori con l’immagine di Totti col pollice verso nel derby di andata. Accantonate le polemiche, le divisioni e le contestazioni che hanno attraversato gran parte dell’annata, la gente laziale è dunque tornata a stringersi attorno alla squadra.

«Ammesso che ce ne fosse bisogno, ci hanno fatto capire quanto tengano a questa partita», ha commentato a Radio Erre 2 Fabio Firmani, l’unico romano della banda di Reja. «La carica che ci hanno trasmesso— ha aggiunto il centrocampista— ci spingerà ancor di più a credere in un’impresa che peraltro resta molto difficile. Dovremo però anche essere bravi ad affrontare la Roma con intelligenza. Troppa carica può essere dannosa: oltre al cuore serve pure la testa».

Reja, intanto, si rallegra per il recupero di Radu (il romeno ieri ha saltato il test, mada oggi torna in gruppo) e continua ad interrogarsi sulla composizione dell’attacco. Con Floccari inamovibile, per il ruolo di seconda punta è ballottaggio tra Rocchi (favorito) e Zarate. Ma c’è anche un’ipotesi tridente, provato ieri nel secondo tempo dell’amichevole con la Sabina: in tal caso il modulo sarebbe 4-3-3, anziché 3-5-2. Il test è finito 6-0 per i biancocelesti con doppietta di Rocchi e reti di Floccari, Hitzlsperger, Cruz e Kolarov.



2) MUSLERA. DEVE TUTTO AL DERBY. CONQUISTO' LA LAZIO FERMANDO LA ROMA  (a firma Davide Stoppini)

Happy hour all’Olimpico. Sì, Fernando Muslera ha da fare, domenica pomeriggio. Ha un aperitivo fissato all’Olimpico per le 18.30, un antipasto del Mondiale. Davanti a lui il derby, la Roma, la pressione e il cuore a mille. E un po’ di Francia, così, tanto per prendere confidenza con quello che sarà a giugno. In Sudafrica Muslera incontrerà infatti la nazionale di Domenech, in un girone con Sudafrica e Messico. E domenica pomeriggio Muslera dovrà guardarsi bene da un paio di francesi con la maglia giallorossa. Mexes lo ha già beffato nel derby di un anno fa, anche se poi il risultato finale cancellò tutto. Menezè invece la carta a sorpresa di Ranieri. La Lazio si aspetta un tridente là davanti con Totti, Toni e Vucinic, ma guai a lasciarsi ingannare. Muslera contro Menez. Muslera contro la Francia. Ma è soprattutto Muslera contro la Roma.

Un anno fa il derby per il portiere uruguaiano fu una delle tre tappe fondamentali della stagione. Le altre due furono il cambio di gerarchia con Carrizo e la vittoria in Coppa Italia. In mezzo ci fu appunto il successo con la Roma, una paratona su Panucci, poi la festa in settimana a Formello in cui fu portato in trionfo, osannato come mai era stato fino a quel momento. Da lì, proprio da derby, è nata la scintilla. Da quella partita in poi i tifosi della Lazio hanno cominciato a guardarlo con occhi diversi: prima era sempre quello della rinascita dopo le papere con il Milan. E forse era così anche per la società, che non a caso solo un paio di settimane prima di quella partita si accordò con lo svincolato Bizzarri, pensando di affidare all’argentino la porta del futuro.

Macché, il futuro è di Muslera e Bizzarri se ne andrà. L’uruguaiano invece è vicino alla firma fino al 2014. Occhio però: il Chelsea e l’Arsenal farebbero di tutto per portarlo a Londra. Vorrebbero fargli giocare altri derby. Malui vuole solo quello di Roma. Una partita che gli ha cambiato la vita.



3) PIU' ROCCHI CHE ZARATE. OGGI RADU IN CAMPO  (senza firma)

Profezia Di Canio: «Vince la Lazio col gol di un difensore»


Reja ha mischiato le carte nel test di ieri con la Sabina. Ma le intenzioni del tecnico sembrano chiare. Col recupero di Radu (oggi il romeno tornerà ad allenarsi) sarà confermata la difesa a tre Dias-Stendardo-Radu. Il centrocampo sarà a cinque con Lichtsteiner e Kolarov sulle fasce e il trio Brocchi-Ledesma-Mauri in mezzo. In attacco Floccari e uno tra Rocchi e Zarate. Il capitano è favorito, nonostante un problema alla mano sinistra. Nel secondo tempo dell’amichevole Reja ha anche provato un 4-3-3 che lascia trasparire la possibilità di uno schieramento col tridente in attacco. L’impressione, però, è che la soluzione possa essere utilizzata solo a partita in corso.

Intanto, da Coverciano, interviene sul tema-stracittadina anche Paolo Di Canio: «Il derby? Molto dipenderà dall’esito di Inter-Juve. Il sogno i tifosi della Roma lo stanno accarezzando, e credo che, per loro, svegliarsi adesso sarebbe come un incubo. Uomo derby per la Lazio? Non c'è un vero leader, vista la poca qualità della rosa di Reja, e c'è anche poca anima nel gruppo biancoceleste. Magari segna un difensore su calcio piazzato, spero una rete che valga tre punti».



4) LAZIO COME STAI?  (a firma Davide Stoppini)

FORMA OTTIMA: Cinque risultati utili consecutivi (tre vittorie e due pareggi), la serie migliore di questa stagione: basti questo per definire lo stato di forma della Lazio. La cura Reja ha funzionato: con Ballardini la squadra crollava nei secondi tempi, ora invece rimonta le partite (leggi Bologna).

MORALE ALTO: Con la vittoria di Bologna la classifica è quasi a posto. La salvezza è a un passo, festeggiarla con la Roma sarebbe il massimo. La squadra sta vivendo in serenità la settimana: la tensione è tutta sulla Roma, in fondo. E poi la buona prestazione della partita di andata fa bene sperare.

TATTICA DI ATTESA: L’uomo decisivo può essere Mauri. A lui toccherà un doppio compito: in fase difensiva dovrà dar fastidio a Pizarro, il regista della Roma. In fase di possesso, invece, dovrà infilarsi tra le linee di difesa e centrocampo giallorosse. All’andata Julio Sergio lo bloccò con un miracolo. Chissà...



5) PERUZZI: "E' UN SUPER TOTTI, MA ROCCHI..."  (a firma Nicola Melillo)

«Io dirigente laziale? Ora penso al Mondiale: a Lotito risponderò dopo»


Lui di derby ne ha giocati tredici, il primo con la Roma, gli altri in biancoceleste. Angelo Peruzzi, la testa tutta sul Mondiale in Sudafrica imminente da vivere con lo staff tecnico della Nazionale, ammette di sentirlo ancora, il derby di Roma: «Per forza, un po’ mi manca non giocarlo più. Impossibile fare un pronostico, è una partita diversa da tutte le altre. Ha tutto un altro sapore e viverla è sempre bellissimo».

Un Peruzzi che parla di serie A di questi tempi è cosa rara. È nello staff di Lippi, c’è un Mondiale alle porte, troppa gente suscettibile. Ieri in Campidoglio, però, tutto più facile. C’era da spingere per una petizione su www.join1goal.org e chiedere che venga garantito l’accesso all’istruzione a tutti i bambini del mondo. Peruzzi è testimonial insieme a Del Piero, Lineker, Charlton, Gullit, Van Persie, Rio Ferdinand, la regina Rania di Giordania, i leader politici di Sudafrica, Gran Bretagna e Spagna: «Un dovere morale fare qualcosa: quanti bambini potrebbero diventare un giorno uomini preziosi per il pianeta, col lavoro o nella politica. L’istruzione è uno strumento fondamentale per abbattere ogni diseguaglianza». Così il 20 aprile Peruzzi sarà maestro per un giorno, con una lezione ai fortunati alunni della scuola media Aldo Manuzio di Latina.

Peruzzi ha giocato con Roma e Lazio, ma anche con Inter e Juventus: le quattro squadre che accendono il weekend in arrivo. Lui non ha dubbi: «Lo scudetto si decide in questo turno: per la Juve sarà la partita della vita e Mourinho è un mago che riesce a gestire i tanti impegni di queste settimane. Ma la Roma ha un Totti in più, se Francesco è nelle condizioni fisiche giuste può cambiare il futuro di qualsiasi squadra, non solo della Roma, che è fortunata ad avere in questo momento un giocatore come lui a disposizione. Per la volata scudetto, e ovviamente anche per il match di domenica, Totti può essere l’uomo decisivo. La Lazio, però ha un attacco importante: Rocchi, Floccari e Zarate possono cambiare la storia della partita di domenica. Io, però — sorride il portierone azzurro — ricordo tanti derby risolti dai gregari...».

Il prossimo derby, Peruzzi potrebbe viverlo di nuovo tifando da dirigente: «Sì, con Lotito ci sono stati dei contatti per tornare alla Lazio. Ma io ho risposto che in questo momento ho in mente solo l’Italia e il Mondiale. Dopo se ne riparlerà, Adesso la testa è tutta in Sudafrica».


6) PARLA CRAGNOTTI: "ROSELLA DA NOVE, FIORANELLI FRETTOLOSO"  (senza firma)

L’ex presidente della lazio Sergio Cragnotti dà l’onore delle armi a Franco Sensi. «Franco era l’unico in Lega che si faceva sentire protestando continuamente — dice a «Rivista Romanista» —. Io ero ammirato per la sua ostinazione. Alla figlia avevo dato un bel 9. Ma se vince lo scudetto merita 10 e lode. Il mio socio Fioranelli? Quando voleva acquistare la Roma è stato tradito al momento decisivo e lui forse è stato un po’ precipitoso, ma ha fatto tutto in buonafede». E Fioranelli così commenta: «Non sono scappato, sono sempre qui a fare il mio lavoro».



7) SENTI ERIKSSON: "UN PRONOSTICO? FINISCE 2-2"  (a firma Tiziana Bottazzo)

«Finisce 2-2». Il pronostico è di Sven Goran Eriksson, ex tecnico di Roma e Lazio. «È una partita che non si sa mai come va a finire — ha detto lo svedese a Radio Incontro —, soprattutto a Roma. In partite del genere non contano né classifica né i reali valori tecnici. È la testa a fare la differenza: vince chi ha i nervi più saldi».



8 ) ECCO PROIETTI E MIMUM, I VOLTI FELICI DELLA SFIDA  (a firma Tiziana Bottazzo)

Risate e derby ieri nella sede romana della Gazzetta dello Sport dove il romanista Gigi Proietti e il laziale Clemente Mimun si sono affrontati a colpi di battute in una videochat. Proietti, scaramantico a mille come conviene nel teatro, non ha mai nominato la parola proibita «scudetto», ma il girare attorno è stato esilarante: «Vinca il migliore. E io so chi è...». «L’appetito vien mangiando. Tra una giornata e l’altra che manca alla fine del campionato può succedere tutto quel che ci auguriamo succeda...».

Proietti vedrà il derby a casa del regista Stefano Reali: «Da quando vediamo lì la partita tutto va a gonfie vele». Mentre il direttore del Tg5 Clemente Mimun sarà rigorosamente al suo posto in tribuna allo stadio Olimpico: «Questo derby è un’occasione di grande riscatto per la Lazio. Un anno di caroselli giallorossi in città, spogliarelli a raffica? Beh no, eh...». Ericorda l’imprevedibilità dei derby. Come il gol di Franzoni che portò il pareggio in 22 secondi nel derby vinto poi con gol di Chinaglia. Proietti lo rassicura: «Io non desidero che la Lazio perda. Desidero però che la Roma vinca...».



9) METTI IL DERBY SUL PALCOSCENICO  (a firma Stefano Boldrini)

Dallo spettacolo del 1955 dedicato a «Raggio di luna» Selmosson al recente «Lazio-Roma 3-3»

Le due squadre della capitale hanno ispirato molto anche il cinema: sono romanisti gli attori di «Ladri di biciclette»


Grandi campioni o tragedie: il calcio, a teatro, funziona così. Roma e Lazio condividono l’eroe della prima «piece» dedicata al calcio, la commedia musicale «La padrona di raggio luna», scritta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini nel 1955: Arne Selmosson. Il fuoriclasse svedese giocò tre stagioni nella Lazio (101 presenze e 31 gol) ed altrettante nella Roma (87 gare e 30 reti). Il suo trasferimento da una sponda all’altra del Tevere scatenò il caos. Quando con la maglia della Roma segnò alla Lazio in un derby, non esultò per rispetto e il suo comportamento fu apprezzato dalle due tifoserie. L’episodio che ispirò Garinei e Giovannini fu, in realtà, un gesto del presidente del Palermo, il principe Raimondo Lanza di Trabia, che lasciò in eredità alla moglie, Olga Villi, il cartellino di un calciatore, l’argentino Martegani. Il titolo della commedia fu un omaggio a Selmosson, soprannominato raggio di luna per la sua chioma bionda.

In epoche più recenti, la storia di un altro giocatore biondo della Lazio, Luciano Re Lecconi, ucciso per errore in un tragico scherzo finito male, è approdata sul palcoscenico con la lettura del libro «Ho visto un re» scritto da Carlo De Amicis. Un altro eroe maledetto, il capitano della Roma del secondo scudetto, Agostino Di Bartolomei, che si tolse la vita il 30 maggio 1994 sparandosi un colpo di pistola al cuore, è stato la figura protagonista del monologo «Quando la palla usciva fuori», interpretazione di Sergio Mari e regia di Peppe Lanzetta. Stretta attualità, invece, per il «Lazio-Roma 3-3» andato in scena martedì a Testaccio. È stato il primo appuntamento per 10 partite storiche della Roma, che Giuseppe Manfridi (da un’idea di Daniele Lo Monaco), userà per correre sui ricordi.

Roma e Lazio hanno però ispirato ancora di più il cinema. La Roma è la squadra più rappresentata nel cinema italiano e anche la prima ad essere stata presente nel grande schermo. Il film «Cinque a zero», di Mario Bonnard, realizzato nel 1932, prese spunto da uno storico 5-0 della Roma sulla Juventus a campo Testaccio. Sono romanisti i protagonisti di «Ladri di biciclette» di Vittorio De Sica (1948) e attorno alla Roma ruota «La domenica della buona gente » (1953). Bonnard ha portato per primo sul grande schermo anche la Lazio, con «Avanti c'è posto» (1942), in cui il protagonista Cesare, interpretato da Aldo Fabrizi, parla a lungo di calcio con un barista. I film successivi con la Lazio protagonista sono «Le signorine dello 04» (Francolini, 1955), «Padri e figli» (Monicelli, 1957), «Belle, ma povere» (Dino Risi, 1957) e il «Successo» (Morassi, 1963), fino ai più recenti «L'arbitro» (1974, con Giorgio Chinaglia versione cantante), «Anni 90 - Parte II» e «Simpatici e antipatici» (1998).

I riferimenti al derby Roma-Lazio hanno una loro sezione particolare. C'è «Campo de' Fiori» di Bonnard (1943), «Bellissima» (Visconti, 1951, in cui l'attrice di fede laziale Anna Magnani interpreta una tifosissima della Roma), « Padri e figli » ( Monicelli, 1957), «Il marito» (Loy, 1958), «Il tifoso, l'arbitro e il calciatore» (Pingitore, 1983) e «Una vita non violenta » ( Emmer, 2000). Sfottò, prese in giro, battute fulminanti: il derby è anche un'arte.


Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #1 : Venerdì 16 Aprile 2010, 09:56:36 »
Grazie oizaL, ottimo.

:band1:



Offline LaLazioMia

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #2 : Venerdì 16 Aprile 2010, 10:46:08 »
Grazie Lazio al contrario.
Comunque , quanta approssimazione. La Magnani Laziale? Ieri il povero Vianello dicevano fosse simpatizzante delle mmerde. Io comunque mi gratto per dicanio e ricordo a cragnotti le numerose dichiaraziooni PUBBLICHE di schifo che sensolo ha sempre fatto verso la Lazio e i Laziali ( oltre al trionfante "gli abbiamo tolto lo scudetto", del 1999).Almeno Lotito nelle intercettazioni telefoniche PRIVATE quando parlava di sensolo, spalletti etc non ha mai avuto parole di apprezzamento.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline SAV

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #3 : Venerdì 16 Aprile 2010, 11:37:00 »
Intanto, da Coverciano, interviene sul tema-stracittadina anche Paolo Di Canio: «Il derby? Molto dipenderà dall’esito di Inter-Juve. Il sogno i tifosi della Roma lo stanno accarezzando, e credo che, per loro, svegliarsi adesso sarebbe come un incubo. Uomo derby per la Lazio? Non c'è un vero leader, vista la poca qualità della rosa di Reja, e c'è anche poca anima nel gruppo biancoceleste. Magari segna un difensore su calcio piazzato, spero una rete che valga tre punti».

Non perde occasione per parlare male della Lazio e dei suoi giocatori.
Almeno stavolta tifa per noi...

Grazie oizaL!  :D

borgorosso

Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #4 : Venerdì 16 Aprile 2010, 12:19:39 »
Non perde occasione per parlare male della Lazio e dei suoi giocatori.
Almeno stavolta tifa per noi...

Grazie oizaL!  :D

è un peccato che lo intervistino in quanto laziale.
lo intervistassero come ex giocatore.

Offline innamoRADU

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #5 : Venerdì 16 Aprile 2010, 12:28:13 »
grazie oizaL  ;)

mamma mia come son caricoooooooooooooo
"Dove vola OLYMPIA non arriveranno MAI!"

jumpingjackflash

Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #6 : Venerdì 16 Aprile 2010, 15:36:41 »
Grazie Oizal ;D

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #7 : Venerdì 16 Aprile 2010, 17:41:36 »
Ma perchè insistono ad intervistare pdc? Ha tanto di quel livore contro di noi...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline SAV

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Re:Rassegna stampa venerdì 16 aprile (Gazzetta dello Sport-Biancocelesti)
« Risposta #8 : Venerdì 16 Aprile 2010, 17:58:39 »
Ma perchè insistono ad intervistare pdc? Ha tanto di quel livore contro di noi...

Come farsi una domanda e rispondersi da solo... ;D