Autore Topic: Finale Coppa Italia: commenti  (Letto 13589 volte)

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Offline MCM

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Finale Coppa Italia: commenti
« : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:09:11 »
4 finale persa contro la Juve consecutivamente, 10 gol subiti, uno solo segnato.

Partita chiusa ampiamente dopo 20 minuti.

Poi la juve ha spostato la testa su Scudetto e CL e ha difeso il risultato.

La cosa peggiore è sapere che dobbiamo giocare pure la supercoppa contro questi. In Italia oramai non c'è più un campionato da 6 anni.

Offline Davide

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #1 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:13:34 »
Il primo gol non puoi regalarlo in quel modo osceno...poi non abbiamo giocato male,però questa Juve,distante anni luce dalla merda di domenica sera,è troppo x noi...

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Offline Ataru

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #2 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:17:59 »
io avrei lasciato keita per il secondo tempo, sulla fascia basta FA avrebbero coperto forse meglio e potuto fare male in ripartenza, avrei pure messo murgia al posto di parolo a far legna, a contrastare sui lanci lunghi.


paghiamo molto la mancanza di esperienza di giocatori e allenatore. Applausi comunque per tutti. questa stagione è stata emozionante
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Amolalazio71

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #3 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:26:09 »
Inzaghi ha sbagliato tutto
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

Offline zeno

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #4 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:32:13 »
la juve è più forte di noi
però inzaghi  ha sbagliato tutto a cominciare da firenze
poi mettere parolo infortunato
poi fa in panchina
per la gestione di questa finale inzaghi merita il ritiro del patentino

ThomasDoll

Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #5 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:40:49 »
Bravi, bella partita, peccato quegli errori in difesa e chissà, se fosse andata dentro quella palla di Keita...
Ma solo applausi.
Ci si riprova ad agosto, ora portiamo a casa il quarto posto.

Offline aaronwinter

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #6 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:51:27 »
Bravo questo Dani Alves, promettente.
Quanti anni ha? Di dove è? Dite che con una mezza dozzina di maglioni ce lo mandano a Roma?


(grazie Lazio di tutto.
Grandi emozioni quest'anno.
E grazie Olimpico)

:band1:
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Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline Drenai

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #7 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:52:52 »
Partita resa improba dal gol regalato in modo assurdo. Era essenziale bloccare il risultato nel primo tempo, sono convinto che il secondo sarebbe stato equilibrato anche col risultato in bilico. Se vai sotto in questo modo con la juve per noi è praticamente impossibile rimontare. Peccato perché loro hanno il serbatoio agli sgoccioli e secondo me si è visto. Un gol lo meritavamo.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

borgorosso

Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #8 : Mercoledì 17 Maggio 2017, 23:56:41 »
La Lazio e la Juve non fanno lo stesso sport. Amen, si sapeva.
Purtroppo la coppa non è fatta di soli derby


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Offline Fulcanelli

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #9 : Giovedì 18 Maggio 2017, 00:21:12 »
4 finale persa contro la Juve consecutivamente, 10 gol subiti, uno solo segnato.

Partita chiusa ampiamente dopo 20 minuti.

Poi la juve ha spostato la testa su Scudetto e CL e ha difeso il risultato.

La cosa peggiore è sapere che dobbiamo giocare pure la supercoppa contro questi. In Italia oramai non c'è più un campionato da 6 anni.
Paro paro, dalla prima all'ultima parola.
E' diventato il campionato di calcio più ridicolo d'Europa, dove possono cambiare solo le virgole (leggasi piazzamenti d'onore), dove società che fatturano 30/40 milioni e anche meno si trovano a competere con una che ne fattura oltre 250. Come se in un torneo di boxe sul ring salisse un peso massimo e pesi gallo e pesi mosca. Sparring partner. Sono saltati i conti anche di Milan e Inter x vincere, mentre la Juve è andata in B (mandata) ha perso i suoi assi, ha subito un danno economico da ammazzare un colosso, è tornata su, è stata ricapitalizzata e ha ricominciato a spendere e a vincere.
Caro MCM: non è più un campionato? Direi peggio: non è più sport. Lo spot della juve attuale è quella pubblicità che dice: Ti piace vincere facile! Speriamo soltanto che per dare una mezza verniciata di finto equilibrio non decidano un anno di fare vincere i peperones che hanno anch'essi un bilancio di 250 milioni, ma di debiti.

Offline Russotto

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #10 : Giovedì 18 Maggio 2017, 00:59:18 »
Ma perchè i campionati spagnoli, tedeschi e francesi sono molto diversi escludendo il caso isolato Leicester?
Menomale che ce sta la Juve senno stavamo al quinto scudetto de quegli schifosi.

Partita decisa dalla mancata esperienza dei nostri. Sapendo che loro sono a debito di ossigeno andava portato lo 0 a 0 al secondo tempo
La reazione cmq c'è stata. Non abbiamo mai chiuso la Juve nella sua area di rigore manco sul 3 a 0 in campionato.

Servono 3 innesti forti di cui una punta che ci puo far cambiare il tipo di gioco al bisogno, e ci divertiamo.

Offline Jim Bowie

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #11 : Giovedì 18 Maggio 2017, 01:24:05 »
Bravi, bella partita, peccato quegli errori in difesa e chissà, se fosse andata dentro quella palla di Keita...
Ma solo applausi.
Ci si riprova ad agosto, ora portiamo a casa il quarto posto.
Orgoglio Biancoceleste.
Orgoglioso di questa squadra, Orgoglioso di questa Curva e Distinti.
Una bella festa di sport dove il migliore ha prevalso, come era logico.
Ad Agosto e' un'altra partita, adesso c'e' quella di Domenica sera per salutare in modo netto senza se e ma questi ragazzi ed i loro condottieri
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Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Er Matador

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #12 : Giovedì 18 Maggio 2017, 03:24:56 »
Il giro di boa all’inizio, col palo di Keita sull’azione che avrebbe potuto indirizzare la partita in una direzione favorevole ai biancocelesti.
Poi due gol uno più assurdo dell’altro per gli errori difensivi che hanno spalancato la porta al doppio vantaggio bianconero.
Strakosha che evita il peggio, quindi la reazione: Inzaghi azzecca i cambi dopo un avvio tatticamente confuso, ma Neto e qualche errore di approssimazione impediscono di riaprire la gara.
Che forse, col senno di poi, non era tecnicamente fuori portata: se si pensa ad esempio che il mitico BBC difensivo qualcosa ha concesso, e in più di una circostanza.

Quindi? Proviamo a organizzare una partita dalle sensazioni contrastanti in tre categorie: cosa è andato, cosa non poteva andare, cosa doveva andare.

Al primo gruppo appartiene senza dubbio la reazione da fine primo tempo in poi.
La ripresa aveva tutti i connotati di una frazione disputata pro forma: la Lazio è riuscita a nobilitarla in partita vera, esprimendo a tratti un autentico forcing e lasciando lo champagne in ghiaccio quasi fino al termine.
Da segnalare anche Felipe Anderson e il suo immediato impatto sulla gara: è troppo parlare della sua migliore gara da subentrante, a maggior ragione per uno che quando comincia in panchina vi rimane mentalmente fino alla fine?

Al secondo gruppo appartengono le cause della sconfitta: mancanza di testa all’inizio, con una squadra contratta e bloccata dalla tensione; mancanza di qualità e cinismo in seguito, nel concretizzare le situazioni che avrebbero rimesso quasi tutto in gioco.
Lì, al di là della formidabile forza mentale dell’avversario, è una questione di maturità se non proprio di maturazione.
La Lazio è cresciuta parecchio durante quest’annata: è arrivata a essere una squadra da finale ma non una squadra da Coppa, e non si poteva pretendere che la diventasse in un colpo solo.
In quel caso il rimedio è uno solo: trovarsi il più spesso possibile a giocare partite del genere e accumulare esperienza – già tangibile nei miglioramenti a partita in corso – confidando nel fatto che nulla insegna a giocare a calcio quanto il giocare a calcio.

Al terzo gruppo appartiene la gestione della partita da parte di Inzaghi, il cui autentico primo tempo si è consumato a Firenze.
Cosa abbia spinto il tecnico a schierare dei titolari, in un gruppo non ancora così grande da dover temere quei cali di tensione, rimane un mistero.
Si è giocato Lukaku: e il fatto che il peggio sia venuto dalla (mancata) doppia fase sulle fasce, con Lulić fra i peggiori nei panni del belga, forse non ha cambiato l’esito del match, ma qualcosa dice comunque.
Si è giocato Parolo, completando l’opera con la scelta di mandarlo comunque in campo sprecando un uomo e un cambio.
Discorsi del tipo “il giocatore teneva assolutamente a esserci” lasciamoli, per favore, a qualche sgangherato torneo estivo fra amici.
Il già citato palo di Keita, poi, rivela nella sua dinamica qualcosa di diverso dalla sfortuna.
Riesaminiamo l’azione: Milinković-Savić – poi inghiottito dall’inesperienza – lancia nel corridoio il senegalese, che cerca una soluzione meno facile e per poco non la trasforma in oro.
Ma il vero convitato di pietra è nel mezzo, dove si trova il vuoto assoluto al posto dell’uomo che segue l’azione: e che Keita avrebbe potuto servire, come Lulić ha servito lui nel derby di ritorno in campionato, materializzando una soluzione a colpo sicuro.
Colpa di Immobile, di chi per esso, di Inzaghi?
Sta di fatto che di situazioni del genere la BBC ne concede, se le concede, una a partita.
E, se si pensa di competere a certi livelli, quello dev’essere gol.
A proposito di gol: da quale amichevole estiva la Juventus non trovava simili spazi?
Male gli esterni di centrocampo per i mancati rientri.
Malissimo i due esterni del terzetto difensivo, che si dividono le responsabilità per le due segnature.
Peggio di tutti de Vrij, un fantasma in entrambe le circostanze e ancora una volta in una partita da dentro o fuori: scommettiamo che sarà lui a chiedere il rinnovo per garantirsi lo stipendio perché, presso chi lo voleva, è ormai smascherato peggio di Giucas Casella?

La serata nell’insieme ha accumulato due meriti.

Uno è quello di aver chiarito la geografia tecnica del campionato.
Una squadra a parte, la Juventus; una seconda, il Napoli Soccer, che un abisso separa sia dalla capolista sia dalle inseguitrici; quindi le altre.
Compresa la xxxx, rasa al suolo in tre derby su quattro da quella Lazio che contro le prime due ha pagato un divario inesorabile.
Confermando alla prova del campo come gli abusivi rivali cittadini siano una squadretta da EL, issata al di sopra della decenza dagli arbitri e da infami inciuci come quello andato in onda tre giorni fa nello stesso stadio.
Inciucio passato in cavalleria in una gara da una sola ammonizione: Chinaglia è morto, e non solo in senso biologico.

L’altro merito della serata è l’aver disegnato le immediate prospettive della Lazio: una squadra che cresce, che è cresciuta nel corso dei novanta minuti, che può crescere ancora.
Ora la palla passa alla società: sul mercato; nel fare chiarezza in merito alla conduzione tecnica e alla sua capacità di gestire il doppio impegno; nell’intercettare un entusiasmo che il trittico mitologico nella stracittadina ha riportato alle stelle.
In caso contrario, quella di ieri sera sarà stata solo la prima partita del secondo anno di Pioli.

Zapruder

Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #13 : Giovedì 18 Maggio 2017, 06:20:59 »
Considerazioni varie

- le speranze di vincere la Coppa Italia erano poche, quelle di vedere una Lazio concentrata e ben messa in campo molte e legittime. Non credo assolutamente che se l'occasione capitata a Keita (che peraltro va a cercare un buco impossibile ignorando Immobile al centro), fosse finita in gol, avrebbe cambiato alcunché: troppo grave quell'inizio con Parolo in campo ma palesemente inabile, che ha permesso agli juventini, insieme alla lunghezza abnorme della squadra chiaramente visibile anche in TV, di fare ciò che volevano dalla propria alla nostra trequarti: il comodo tiro di Chiellini, che apre il bombardamento della nostra porta, era un chiaro effetto di questo vuoto in mezzo. Il cambio con Radu era d'obbligo ma si era già 1-0 e il buon Stefan è assai più utile alla fase difensiva che non a sostenere una squadra che deve rimontare: al di là della ugualmente probabile sconfitta, il rammarico per non aver visto una formazione ottimale fin dall'inizio rimane. Certo, sull'1-0 il cambio più opportuno per tappare il buco in mezzo - spostando Lulic - era quello di Lukaku, ma anche lui era indisponibile: e qui veniamo alle scelte di Firenze;

- non sono d'accordo con la scelta invocata a posteriori di preservare tutti i probabili 14 della finale e non schierarne nessuno nella trasferta toscana: per due semplici motivi: uno, da un punto di vista aritmetico tale scenario prevede di schierare riserve e terze linee, magari pescando quello che manca nella Primavera: poco realizzabile, insomma. Due, le sconfitte (comunque arrivata) sono il miglior viatico per perdere le partite che seguono. Purtroppo il segnale di Firenze non era scollegato da quanto visto ieri sera. Gli infortuni? Succedono, e quest'anno un pizzico di fortuna - e forse un miglior lavoro di base - ci avevano preservato dai massacri delle stagioni precedenti. La probabilità di perdere due pezzi importanti, praticamente gli unici schierati, non poteva far parte di un calcolo sensato. Se dai problemi di domenica scorsa si può trarre un segnale, invece, questo parla di una condizione fisica probabilmente al limite - e oltre - della stanchezza per una stagione importante e dispendiosa: è legittimo pensare che Parolo poteva farsi male anche ieri sera, insomma. Per questo non mi sento di incolpare Inzaghi per la formazione di Firenze, in alcun modo;

- sono molti i pensieri autoconsolatori oggi, ed è giusto così, ma a me rimane forte l'impressione di aver completamente toppato una partita che andava giocata, in ogni caso e restando scontato il risultato, al meglio sotto ogni aspetto: si è vista invece una delle peggiori Lazio stagionali. Senza scavare più di tanto in episodi, brutture tattiche, atteggiamento, mi limito a pensare che i novanta minuti di ieri sera vanno nel bagaglio dell'esperienza (che altro non è che la sommatoria delle legnate che si prendono nella vita) del tecnico e di una squadra giovane: fermo restando che le finali è sempre meglio vincerle e che in questo caso il bagaglio che si accumula vale molto di più;

- la Coppa Italia va, da tre anni, alla stessa squadra che vince il campionato. Non è un caso, certamente, e la visione del torneo nazionale come di un "trofeo Birra Moretti allargato", già ingrata e impropria, va definitivamente abbandonata. Fermo restando che da oltre mezzo secolo chi si aggiudica la Coppa non giunge mai oltre l'ottavo posto in campionato: ma in questi ultimi anni la formula (orrenda a mio avviso) ha rafforzato le possibilità delle migliori. Il motivo è chiaro: quattro partite di semifinale e una finale come quelle che abbiamo visto quest'anno, e qualche quarto interessante, sono comunque fonte di bei soldini televisivi, anche se spiccioli di fronte a piatti ben più ricchi: e non si butta via nulla in questo calcio: e il rischio che la noia complessiva si trasformi in abbandono del grande pubblico pare ancora essere lontano. Insomma, se il campionato di A è ormai un monologo che può tradursi in lustri (et ultra) di strapotere del riccone di turno - Inter o Juventus che siano, in attesa che il Milan ritorni sulla scena, se mai avverrà - la Coppa Italia si avvia sulla stessa strada, a parte qualche "eversione" dovuta ovviamente alla formula che lascia qualche margine di aleatorietà, ma sempre limitata a squadre di primo piano, non oltre: nemmeno una Fiorentina o un'Inter o un Milan, nel loro spessore attuale, potrebbero pensare di vincere il torneo, questo torneo e con questo scenario;

- il campionato a venti è ormai ridicolo e paragonabile a quello scozzese, senza scomodare Islanda o altre realtà periferiche del pallone. Dal 2005 la somma dei punti conseguite dalle ultime quattro in classifica è sempre diminuita ed è colata a picco in questa ultima stagione: questo ha schiacciato le classifiche verso l'alto, paradossalmente comprimendo i distacchi tra le prime in questi ultimi due tornei ma, di fatto, comportando che per le prime tre la maggior parte delle partite siano autentiche formalità: situazione che permette di gestire le forze in campionato e concentrarle - ecco uno dei riflessi - anche sulla Coppa Italia, coi risultati che ne derivano in termini di imprevedibilità del torneo che costituiva un suo peculiare fascino. Trent'anni fa un Catanzaro-Juventus era una partita in cui un pari sarebbe stato comunque un buon risultato per chi giocava fuori, e nessun allenatore avrebbe distratto l'1% delle forze da una partita così per dedicarle a un successivo impegno di Coppa Italia, fosse stata pure la finale: oggi succede che la finalista di CI gioca in casa della seconda in classifica, a campionato comunque aperto, e schiera otto riserve presentandosi in ciabatte e incassando l'ovvia sconfitta, sapendo comunque di poter gestire gli effetti e concentrandosi sulla finale imminente. Forse c'è qualcosa da rivedere in questo nostro calcio: tanto di cappello a chi vince sempre ma la competizione dovrebbe mantenere un minimo di interesse, a mio avviso.

Zapruder

Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #14 : Giovedì 18 Maggio 2017, 06:31:45 »
Aggiungo

- il rischio di sopravvalutare la stagione della Lazio va tenuto presente, specie in sede di mercato estivo. Abbiamo fatto 70 punti finora ma siamo quarti, per effetto appunto della compressione della classifica verso l'alto: i 69 di due anni fa valsero il terzo posto e anche in quella stagione disputammo la finale di Coppa Italia, perdendola in modo molto meno netto di ieri sera. Quella era una squadra con meno "futuro" di questa ma complessivamente non meno forte: eppure il rimbalzo all'indietro nella stagione successiva fu netto: insomma, sia ben chiaro che si riparte dalla quarta piazza e con un netto solco rispetto alla terza, e sapendo bene che se il quarto posto l'anno prossimo varrà la CL, proprio questo ne farà un traguardo ambito e conteso, con il rischio che il solco si concretizzi in questo punto della classifica. Quanto all'EL mi piacerebbe giocarla da protagonisti e, perché no?, provare a vincerla. Spero stavolta non ci sia spazio per improvvisazioni o sedute sugli allori: c'è da lavorare molto e fare scelte importanti, a cominciare dal portiere per finire con Keita e Anderson: saper prevedere cosa faranno questi ragazzi "da grandi", se si può puntare su loro o meno, è fondamentale. Buon lavoro.

Offline surg

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #15 : Giovedì 18 Maggio 2017, 07:29:25 »
La Juve non era quella di domenica, Difficile fare meglio.
L'errore è stato quello di schierare Parolo che non ha potuto dare un contributo al centrocampo.
L'altro errore è stato quello di schierare DV, che ormai è un ex giocatore
Sono state scommesse necessarie per cercare di vincere. E' andata male.
Inzaghi non può essere in discussione

Anselazio

Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #16 : Giovedì 18 Maggio 2017, 07:44:22 »


Si doveva fare la partita perfetta, e invece si sono visti errori a iosa ovunque, anche dalla panchina.
Deluso perchè si poteva certamente fare meglio al cospetto di un avversario non proprio brillante a cui si è facilitato il compito.
La costruzione della prossima stagione inizia dal tentativo di capire cosa è successo ieri sera, anche se credo che la testa c'entri parecchio e quel problema si può superare solo con l'esperienza.

Offline Davide

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Re:Finale Coppa Italia: commenti
« Risposta #17 : Giovedì 18 Maggio 2017, 08:12:23 »
Anche i gobbi hanno fatto errori,e molto gravi,altrimenti non arrivavi al tiro con Anderson,immobile,keita due volte...purtroppo loro hanno approfittato dei nostri,noi no.

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Offline AlenBoksic

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« Risposta #18 : Giovedì 18 Maggio 2017, 08:19:51 »
Bravi, bella partita, peccato quegli errori in difesa e chissà, se fosse andata dentro quella palla di Keita...
Ma solo applausi.
Ci si riprova ad agosto, ora portiamo a casa il quarto posto.

Parto da qui.
Resta il rammarico per il duplice infortunio di sabato e, soprattutto, per un gol regalato in maniera clamorosa.
Peccato.
Ripartiamo da agosto con una squadra che, rispetto a quella di due anni fa, pare assai più fresca e con un tecnico che - nella sua inesperienza - appariva già ieri al termine della partita già pronto alle prossime sfide (al contrario del Pioli crepuscolare al termine della finale 2015).
Abbiamo molti giovani in rampa di lancio, abbiamo (direi) trovato un portiere affidabile che necessità di un secondo di garanzia, possibilmente italiano (andrebbe bene Marchetti se non fosse che salta tre mesi annui), dobbiamo integrare qualcosa a livello di panchina, soprattutto considerando che con il doppio impegno alcuni giocatori imprescindibili (Lulic e Parolo) avranno necessariamente bisogno di rifiatare.
In ultimo abbiamo ritrovato entusiasmo e pubblico. Ci sono tutti gli ingredienti perché questa stagione non sia un picco in alto ma sia un trampolino. Sono fiducioso.
Voglio 11 Scaloni

Offline Russotto

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« Risposta #19 : Giovedì 18 Maggio 2017, 08:48:22 »
Non sono d'accordo con chi dice che abbiamo giocato male. Hanno segnato su due papere difensive ma abbiamo tenuto bene il campo.

De Vrij comincio a pensare che a certi livelli non potrà più giocare. È troppo fragile e rischia di essere sempre un cambio da fare nel secondo tempo. Speriamo di farci un po di soldi.