Autore Topic: Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)  (Letto 59261 volte)

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Offline kalle

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #260 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:31:02 »
Ahhh beh... finalmente ho capito... prima mica capivo eh... caro mago traversone... visto che asserisci sta caxxata dovresti portarmi tu le prova che c erano visto che io me so letto un bel po' e non sta scritto da nessuna parte nel processo... è poi... se non entravano con soldo del reciclaggio e c erano con quali soldi entravano?  Con quelli guadagnati onestamente? Ed ancora... com'è mai se c erano sono stato assolti ed i vari chinaglia e gli altri no? Se c erano lo dovevano accurate almeno per aggiotaggio no? Ed invece no...che strano.....
Spero per te che tu ti renda conto di quanto ti stai rendendo ridicolo ...

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Mai quanto te..


Zapruder

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #261 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:36:06 »
Ahhh beh... finalmente ho capito... prima mica capivo eh... caro mago traversone... visto che asserisci sta caxxata dovresti portarmi tu le prova che c erano visto che io me so letto un bel po' e non sta scritto da nessuna parte nel processo... è poi... se non entravano con soldo del reciclaggio e c erano con quali soldi entravano?  Con quelli guadagnati onestamente? Ed ancora... com'è mai se c erano sono stato assolti ed i vari chinaglia e gli altri no? Se c erano lo dovevano accurate almeno per aggiotaggio no? Ed invece no...che strano.....
Spero per te che tu ti renda conto di quanto ti stai rendendo ridicolo ...

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Capisco che hai informazioni, se vogliamo chiamarle così, di seconda mano, come le tazze del cesso che vende chi le propala, ma le cose stanno un po' diversamente. Ma non ci perdo altro tempo, sarebbe del tutto inutile.

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #262 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:37:26 »
Siccome non si è potuto dimostrare che l'accusa di riciclaggio fosse fondata, proprio per questo motivo l'accusa è condivisibile: erano casalesi e riciclavano soldi.
I processi si fanno tanto per farli, tanto le convinzioni personali fanno stato a prescindere.

Capisco che hai informazioni, se vogliamo chiamarle così, di seconda mano, come le tazze del cesso che vende chi le propala, ma le cose stanno un po' diversamente. Ma non ci perdo altro tempo, sarebbe del tutto inutile.

Se hai informazioni molto più dettagliate, condividele con il forum. Però una preghiera: documenti, sentenze, cose prodotte da altri, possibilimente cose ufficiali, non tue elucubrazioni personali.
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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #263 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:40:30 »
Siccome non si è potuto dimostrare che l'accusa di riciclaggio fosse fondata, proprio per questo motivo l'accusa è condivisibile: erano casalesi e riciclavano soldi.

Non l'ha scritto nessuno, egregio falsario.

Certo, a prendere le parti della "cordata ungherese" ci vuole una faccia che non mi riesce nemmeno di definire... Ma che importa, quello che conta è far quadrare i conti no?

Mi dispiace ma chi si pone in questo modo non mi convincerà mai del fatto che della Lazio gli importi qualcosa.

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #264 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 12:44:49 »
Non l'ha scritto nessuno, egregio falsario.

io falsario? Lasciamo stare.
Se vuoi parlare del processo, ripeto, intanto facciamo un pochino di ordine:
- il processo agli esponenti del famoso gruppo Irriducibili
- il processo per il gruppo dei c.d. "casalesi".

Intanto, come primo contributo documentale, riporto l'intervento dell'Avv. Mariani (non mio, ma di chi ha partecipato attivamente al processo)


Avv.Mariani ricostruisce i 4 anni di processo Irriducibili
14.10.2010 12:02 di Riccardo Mancini    articolo letto 7750 volte
Fonte: noibiancocelesti.net
Avv.Mariani ricostruisce i 4 anni di processo Irriducibili

Un'odissea lunga esattamente quattro anni, da quel 13 ottobre 2006 quando il presidente della Lazio, Claudio Lotito, denunciò per le minacce di morte ricevute quattro ultras degli Irriducibili: così Fabrizio Toffolo, Juri Alviti, Fabrizio Piscitelli e Paolo Arcivieri furono arrestati con le accuse di associazione a delinquere, diffamazione, aggiottaggio. Fu coinvolto nel caso anche l'ex centravanti biancoceleste Giorgio Chinaglia, allora negli Stati Uniti, che negò tutta la vicenda difendendo i tifosi. L'obiettivo, secondo la Procura di Roma, era mettere le mani sulla Lazio estromettendo dalla presidenza Lotito con le minacce e l'estorsione. Ieri a Noi Biancocelesti, sulle frequenze di Radio Erre 2, ieri è intervenuto l'Avvocato Domenico Mariani, legale di Paolo Arcivieri, che ha ricostruito tutta la vicenda, che ha vissuto martedì un ulteriore capitolo e l'ennesima udienza: "Inizialmente ci fu un problema ambientale. La Procura portò degli elementi, a cio non veniva frapposta una verità alternativa, per cui, per giustificare la custodia cautelare, si faceva riferimento alla possibilità di reiterare il reato, quale reato non si sa, a presunte minaccee presunte pressione nei confronti di chi attualmente gestisce la Lazio. Quindi le condizioni a quel momento erano queste. Credo nella buona fede di tutti, ma quella situazione era anomala. Basti pensare a quel presunto biglietto anonimo, che sarebbe stato lasciato in una cassetta della posta, davanti alla quale era piantonata una guardia giurata 24 ore al giorno. I casi sono due: o chi mise il biglietto era Mandrake o, più presumibilmente, ce lo pose qualcuno dall'interno... Si accoppiavano a quell'episodio delle telefonate un po' amibigue, che furono intercettate a 360°. In quel momento non avevamo alcun interlocutore, ma poi, quando fu nominato un Tribunale preposto, potemmo fortunatamente dimostrare che con quelle telefonate non c'entravamo nulla e che quelle 'stranezze' fossero davvero tale. Rimanevano dei dati apparentemente isolati, rispetto ai quali si dovevano sentire gli agenti della Digos, che inizialemente fecero una sorta di 'scaricabarile' e che solo in sede di Processo poterono esporre la verità dei fatti. Quell'anonimato delle minacce e delle pressione nella logica di chi le subiva erano reali, ma, già nella fase delle indagini, era fuor di dubbio che noi non c'entrassimo nulla. Il ragionamento prevalente era che, siccome i ragazzi facevano una contestazione aperta e pubblica, non potessero che essere loro i fautori di quelle fattispecie. Non vedo come una contestazione pubblica si dovesse poi 'nascondere' dietro ad un anonimato per fare minacce a Lotito... E' assolutamente illogico un tal modo di agire, tanto più che sono persone che non le mandano a dire! Insomma ci fu un processo di strumentalizzazione. Alcuni giornalisti, intercettati nelle conversazioni con Lotito, dissero di tutto per avvalorare il clima di minacce che secondo loro gravitavano intorno a lui, caricando il presidente con delle vere e proprie 'fesserie', nel contesto in cui già erano partite le denunce. Questo era il contesto che in quella fase che emergeva in quella fase, mentre oggi quegli stessi giornalisti ammettono che lo facevano solo per accreditarsi agli occhi di Lotito... Questa gente, portata in dibattimento, ha ammesso che stesse bleffando".

Poi Mariani passa ad alencare brevemente i passaggi fondamentali, che hanno dato una svolta al Processo, indirizzandolo positivamente per i quattro Irriducibili: "La pietra miliare è stata la deposizione della persona offesa e tutta l'analisi delle intercettazioni, in cui abbiamo dato prova che raramente un'attività di indagine aveva avuto tante anomalie e rapporti poco chiare. Questo è emerso nelle costanti conversazioni telefoniche della persona offesa con i vari interlocutori. Da lì si capì che sarebbe emersa quella verità non emersa nelle indagini preliminare. L'altro anello fu lo 'scaricabarile' degli inquirenti. Emersero così i dati oggettivi. Poi emerse che gli accusatori aizzavano Lotito, come la Iannaccone. Chi si presentava come teste disinteressato, tale non era, poiché aveva degli scopi per accreditarsi agli occhi di Lotito. In Tribunale queste persone hanno fatto una figuraccia. Nell'udienza di ieri abbiamo dimostrato che il biglietto trovato in casa Lotito dalla badante poteva provenire solo dall'interno. C'è stata una quasi confessione di questa fattispecie. Difficile trovare nei tribunali dei presidenti come quello che abbiamo incontrato noi che ha spulciato ogni singolo teste, sia a carico che a discarico. L'attenzione è stata massima. Non trovi spesso una cosa del genere".

L'ultimo atto della vicenda è stata l'udienza di martedì, in cui Ilario di Giovanbattista e il presidente del Brindisi non si sono presentati: "Ieri è stata smontata l'accusa di Teresa Iannaccone, secondo cui lei stessa fosse stata allontanata dall'emittente Radio Flash dal direttore Marco Sperati, perché Paolo Aricivieri, a suo dire, non la gradiva, in quanto ella seguiva una linea pro-Lotito. Nulla di più non veritiero. Marco Sperati ha spiegato che la radio avesse una logica commerciale, per cui, siccome la Iannaccone non fu supportata da sponsor, decisero di comune accordo di far terminare questa esperienza radiofonica della signora. Paolo Aricivieri non c'entrava nulla per stessa ammissione di Sperati, il quale ha anche sottolineato che una radio è più ascoltata sei ci sono posizioni variegate. Poi c'è stata la deposizione del giornalista Lacagnina, che ha affermato di avere una linea pro-Lotito, ma di convivere bene con gli Irridubicili, che erano nella sua stessa radio. La prossima udienza sarà a febbraio e uno dei teste sarà Ilario Di Giovambattista, che sarà oggetto di molte mie domande".
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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #265 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:10:05 »
Ah, un punto di vista neutrale...

Sei spassoso.

Lo sai che i "ragazzi" sono stati condannati, nel 2015, vero?

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #266 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:13:11 »
Ah, un punto di vista neutrale...

Sei spassoso.

Lo sai che i "ragazzi" sono stati condannati, nel 2015, vero?

Si si lo so. e te lo posto pure se vuoi.
Sto parlando con documenti, non con elucubrazioni personali.
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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #267 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:15:26 »
Documenti? L'intervista dell'avvocato dei "ragazzi" a llsn è un "documento"?

Boh.

CP 4.0

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #268 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:15:53 »
quanto ce piace de parla de Lotito

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #269 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:17:27 »
Documenti? L'intervista dell'avvocato dei "ragazzi" a llsn è un "documento"?

Boh.

Boh cosa? Per documenti intendi soltanto un verbale della Polizia stradale? Un concetto un pochino ristretto, ma non ha importanza.


Tentata scalata alla Lazio, 7 condanne: tra loro anche 4 capi ultras. Caos e urla in tribunale
La vicenda risale al 2006. Gli imputati sono accusati di concorso in tentativo di estorsione e aggiotaggio. Dovranno risarcire in sede civile Lotito e la società biancoceleste. La difesa ricorrerà in appello
 (ansa) Con sette condanne e una assoluzione si è concluso il processo di primo grado relativo al tentativo di scalata alla Lazio che nel 2006 coinvolse anche Giorgio Chinaglia, morto nell'aprile dell'anno scorso. Sul banco degli imputati erano finiti in otto. I giudici della sesta sezione penale di Roma hanno condannato quattro capi ultras della tifoseria laziale: si tratta di Fabrizio Piscitelli, detto "Diabolik", e Yuri Alviti a 3 anni e due mesi, Fabrizio Toffolo a 3 anni e sei mesi e Paolo Arcivieri a 2 anni e due mesi. La procura aveva chiesto per tutti 8 anni di reclusione.

Insieme a loro sono stati condannati Guido Carlo Di Cosimo a 4 anni e 2 mesi, Giuseppe Bellantonio a 2 anni e 2 mesi mentre Fabrizio Di Marziantonio, ex segretario della polisportiva Lazio, a 1 anno e sei mesi. Assolto per non aver commesso il fatto Bruno Errico. Il tribunale ha riconosciuto nei confronti degli imputati il concorso in tentativo di estorsione e nei confronti di Di Cosimo anche il reato di aggiotaggio disponendo il risarcimento in favore della Consob di 60 mila euro. Gli imputati dovranno anche risarcire in sede civile il presidente della Lazio Claudio Lotito e il club biancoceleste.

La sentenza di condanna è stata contesta dagli imputati e dai loro amici e familiari presenti in aula. "Buffoni - hanno gridato - La giustizia è morta. Il tribunale, la Procura e lo Stato sono corrotti". Commentando la decisione del tribunale Paolo Arcivieri ha aggiunto che la pena inflitta "è equivalente a quella che ho già scontato in regime cautelare, né un giorno in più né uno in meno. Questa è la prova della mia innocenza". Parlando di "incongruenze" che avrebbero caratterizzato il dibattimento, Arcivieri ha sottolineato "la sparizioni di settanta telefonate, indicate nel brogliaccio delle intercettazioni. Una cosa fuori legge". I difensori degli imputati hanno annunciato che impugneranno in appello la sentenza di oggi. L'avvocato Marco Marronaro, difensore di Piscitelli, ha aggiunto: "E' una sentenza ridicola. I giudici hanno dato il minimo della pena, voglio proprio vedere come sapranno motivare l'inutilizzabilità di queste telefonate che avrebbero messo in discussione l'impianto accusatorio. Nel processo di appello ne riparleremo

Secondo la ricostruzione dei pm Rocco Fava, Vittoria Bonfanti ed Elisabetta Ceniccola, invece, gli imputati Piscitelli, Arcivieri, Alviti e Toffolo avrebbero compiuto una "campagna" intimidatoria e di pressioni su Lotito finalizzata a fargli cedere il club ad un gruppo farmaceutico ungherese che sarebbe stato interessato all'acquisto e di cui Chinaglia sarebbe stato il portavoce. Dello stesso gruppo che sponsorizzava la cessione facevano parte anche Di Cosimo, Bellantonio ed Errico. L'ex bomber della Lazio era anche lui imputato nello stesso procedimento e nei suoi confronti il tribunale ha dichiarato il non luogo a procedere per morte del reo, essendo deceduto nell'aprile 2012 negli Stati Uniti. Agli imputati, a seconda delle posizioni, si contesta di aver cercato di agevolare l'operazione di vendita attraverso continue e pesanti minacce nei riguardi di Claudio Lotito e di sua moglie. Minacce estese anche alle persone appartenenti all'entourage di Lotito e anche impegnate nelle attività parallele curate dal club biancoceleste.

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Zapruder

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #270 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:19:39 »
Ecco, adesso vatti a leggere le intercettazioni in cui si parla del Di Cosimo.

ThomasDoll

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #271 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:21:21 »
abbiate pietà, che accidenti c'entra il topic, aperto 5 anni fa, con Slivas e Diana gas?

Zapruder

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #272 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:29:50 »
abbiate pietà, che accidenti c'entra il topic, aperto 5 anni fa, con Slivas e Diana gas?

Beh, ricordo che il Wilson Giuseppe n. Darlington (GB) 27/10/1945 qualche parte in commedia la ebbe, nella vicenda...

Certo, oggi ringrazia "il Presidente" per la disponibilità GRATUITA di materiale di archivio... A proposito, nessuno ha nulla da dire su questo mancato introito?

Zapruder

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #273 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 13:40:07 »
Pensavo si dovesse scrivere "lo Wilson", ma a quanto pare tutte le lettere che non fanno parte del nostro alfabeto - J, K, W, X, Y - sono consonanti.

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #274 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 14:25:15 »
Ecco, adesso vatti a leggere le intercettazioni in cui si parla del Di Cosimo.

se hai tempo vattele a leggere tu le interecettazioni (io ho quelle di Arcivieri).
ma in ogni caso di questa vicenda non interessa niente, anche perché la considero cruciale per i destini della Lazio. Stiamo parlando di fatti avvenuti 10 anni fa.
Una vicenda torbida, da qualunque parte la si guarda.
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Offline DinoRaggio

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #275 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 14:53:49 »
Pensavo si dovesse scrivere "lo Wilson", ma a quanto pare tutte le lettere che non fanno parte del nostro alfabeto - J, K, W, X, Y - sono consonanti.
OTtissimo  :)
I ed U davanti ad altra vocale sono considerate semiconsonanti e quindi prendono l'articolo conseguente, che non viene mai eliso. LO iodio, LO uadi e non l'iodio e l'uadi proprio perché l'articolo non è seguito da una vocale vera e propria.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Pomata

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #276 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 15:12:41 »
Wilson, Giordano e Manfredonia mi hanno rovinato l'infanzia.

Luridi

Zapruder

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #277 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 15:30:24 »
se hai tempo vattele a leggere tu le interecettazioni (io ho quelle di Arcivieri).
ma in ogni caso di questa vicenda non interessa niente, anche perché la considero cruciale per i destini della Lazio. Stiamo parlando di fatti avvenuti 10 anni fa.
Una vicenda torbida, da qualunque parte la si guarda.

La vicenda è chiara, con un tentativo di appropriarsi della Lazio in modo assai discutibile e la concreta ed efficace reazione del maggiore azionista della Lazio.

Immagino sia dura doverne prendere atto: la certificazione sulla propria ingenuità è sempre una brutta botta. La tifoseria della Lazio si è suicidata, con quella vicenda: oggi abbiamo solo spettatori e radiolobotomizzati, per come la vedo io. Salvo qualche rara eccezione, ma da valutare di volta in volta: vige per quanto mi riguarda il principio che ogni sedicente laziale può essere stato cordataro, o negrisolizzato, o tutto quello che potenzialmente ha potuto danneggiare la Lazio o l'ha danneggiata, quindi incompatibile col concetto di "tifoso laziale".

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #278 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 15:47:12 »
La vicenda è chiara, con un tentativo di appropriarsi della Lazio in modo assai discutibile e la concreta ed efficace reazione del maggiore azionista della Lazio.

Immagino sia dura doverne prendere atto: la certificazione sulla propria ingenuità è sempre una brutta botta. La tifoseria della Lazio si è suicidata, con quella vicenda: oggi abbiamo solo spettatori e radiolobotomizzati, per come la vedo io. Salvo qualche rara eccezione, ma da valutare di volta in volta: vige per quanto mi riguarda il principio che ogni sedicente laziale può essere stato cordataro, o negrisolizzato, o tutto quello che potenzialmente ha potuto danneggiare la Lazio o l'ha danneggiata, quindi incompatibile col concetto di "tifoso laziale".

La vicenda è chiara soprattutto per te, visto che ha raggiunto uno stadio del processo ancora parziale: primo grado. So che per te saranno quisquilie, ma nel diritto processuale sono cose che contano.
La cosa davvero commovente è questa personalizzazione estrema del confronto., tanto che ti senti in diritto di farci presente che “la certificazione della propria ingenuità” è “sempre una brutta botta”. Ma con chi credi di stare a discutere? Con qualche intellettuale radiofonico? O con qualche curvarolo che si beve l’ennesimo editoriale del Corriere laziale? Il fatto è che pensi davvero di essere l’unico ad vere una visione chiara delle cose in casa Lazio e la cosa ha una sua comicità irresistibile.
E poi si riparte con i tuoi numeri che fanno sempre molta audience, con i giudizi definitivi su una tifoseria che si “sarebbe suicidata all’epoca della vicenda” e che ormai è “irrimediabilmente radiolobotomizata”, mentre tu saresti l’unico al riparo da questi rischi. Mai una parolina sulle (in)capacità di questa proprietà di instaurare un dialogo o una sintonia con la tifoseria tutta, non tanto con gli irriducibili, ormai regrediti a vera e propria associazione a delinquere dedita allo spaccio e alla prostituzione nello storytelling presidenziale. I risultati si vedono. Stadio vuoto, ambiente mefitico, mediaticamente imbarazzante. E la colpa sarebbe del sedicente tifoso laziale.

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #279 : Mercoledì 11 Maggio 2016, 15:52:09 »
La vicenda è chiara soprattutto per te, visto che ha raggiunto uno stadio del processo ancora parziale: primo grado. So che per te saranno quisquilie, ma nel diritto processuale sono cose che contano.

Posso già anticiparti che il processo si prescriverà (anche per colpa dei PM che ci hanno messo 9 anni per istruirlo).
Ciò non vuol dire che Lotito non sia stato vittima di un tentativo di estorsione e che non si sia registrata una manipolazione del mercato in quel periodo.
Ricordiamo tutti gli annunci roboanti sul Grosso Gruppo Chimico Ungherese che si sono rivelati una marea di cazzate.
E ricordiamo anche lo sciopero che molti tifosi hanno seguito per favorire l'avvento del Grosso Gruppo Chimico Ungherese...