Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)

[Mazzola]

Fra poco arriverà l'invito a leggere le carte del processo.
A parte le scommesse, una delle grandi colpe di Wilson, è stato quello di spadroneggiare quando giocava.
Specie con i piu giovani.

[LaLazioMia]

wilson è recidivo. solo chi non ha memoria può dimenticare il vergognoso fiancheggiamento a chinaglia / casalesi del 2006.
Le bandiere sono tutte un'altra cosa , e pure i capitani.

[boksic70]

Credo sia una questione da cui non usciremo mai. Nemmeno tra altri 30 anni.
Il mio idolo è sempre stato Bruno Giordano, l'unico calciatore a cui ho chiesto un autografo scambiandoci due chiacchiere e con cui mi sono fatto una foto l'anno scorso nonostante mi vergognassi molto.
Molti lo hanno rinnegato, alcuni perdonato, altri ancora oggi lo ricordano come IL GIOCATORE della Lazio dal 1976 al 1985.
Mi rendo conto il gravissimo errore di cui si macchiò ma aveva 23 anni e un background particolare. Io l'ho perdonato e ho continuato ad "amarlo". Magari non bandiera (non Nesta nè Favalli per esempio). Ma idolo sì.
Già Lionello Iscariota aveva un'altra cultura ed è assai meno perdonabile.
Ma Wilson no. 35 anni. Capitano. Scudettato. Assolutamente non perdonabile. Bandiera totalmente ammainata. E direttamente arsa quando si è affiancato al dengno Chinaglione coi Casalesi, gli Ungheresi, i 500 mln da investire, la conferenza stampa con Mr. Enrich e via dicendo.

[BobLovati]

Non sono mai stato a favore di Cragnotti; nel senso che ho applaudito la squadra che aveva riorganizzato alla grandissima, e l´ho poi maledetto per quello che ci ha fatto passare ( ...e ancora " ... a ´da passa´á nuttata " ).

Però ero d´accordo con lui che ormai non ci sono più bandiere; per me le uniche sono quelle della Lazio, e la mia vecchia del 1953.

[POMATA]

Quelli che si sono venduti la Lazio non avranno mai il mio perdono.

100%

Mi hanno rovinato l'infanzia!!!

[POMATA]

Solo una bandiera che sventola nel mio cuore:

GIULIANO FIORINI!!!

[Andre]

un mio amico la scorsa settimana mi chiese per quale motivo la Lazio non avesse un giocatore riconosciuto come bandiera ...

gli spiegai i casi Wilson, Chinaglia, Giordano, di Di Canio (situazione completamente diversa dai primi tre), di Nesta, che forse è quello che più si avvicina ad esser considerato bandiera a tutti gli effetti ...

e conclusi che secondo me, genericamente parlando, il Laziale riconosce come icone due sole cose: i colori e l'aquila ...

[TD]

Andre, il laziale di poca memoria non ha bandiere.
Sclavi, Lucidio e Primo Sentimenti, Bob Lovati, Ancherani, Piola, Cei, Felice Pulici, Marchegiani, D'Amico, ne abbiamo avute tante ma tante.
E poi facce da prima pagina, come quella di Fiorini, gente che ha dato tanto a questa storia più che centenaria...
Wilson poteva stare in questa compagnia, fino al 1979 c'è stato. Chinaglia ha fatto peggio, anche se non ha mai perso una partita apposta.

[MagoMerlino]

Wilson resta il capitano.
Peruzzi è stato squalificato per una leggerezza che era un bambino, il danno provocato alla sua squadra fu quello di perdere lui per un tot e per quello rischiò anche la carriera.
Non si trattava della Lazio ma della rioma;
Non si vendevano partite ma si usava un prodotto proibito;
Non era il capitano ma un ragazzino alle prime armi con un luminoso futuro.

Un po' diverso, ma poco poco, eh...

Peruzzi fu usato all'epoca come capro espiatorio di una situazione molto più diffusa di quanto riuscirono a far sembrare. Ancora oggi Peruzzi non parla di quella vicenda, evitando accuratamente di accreditare una versione o un'altra
Anche Wilson è stato un capro espiatorio, un po' come gli altri coinvolti. All'epoca bisognava colpire la Lazio, si dovevano trovare colpevoli che non avrebbero fatto passare la Lazio per vittima del sistema. Ancora oggi Wilson di quelle vicende, non parla o lo fa di malavoglia, catalogando quegli avvenimenti come una concomitanza di fatalità alla quale per leggerezza avevano offerto il fianco e sulla quale per svariati interessi il sistema di allora si è accanito oltre l'eventuale colpa commessa (esattamente come deve essere considerato agli esteremi di un abominio inserire la Lazio nel grumo di potere durante calciopoli).
Ecco cosa unisce Wilson a Peruzzi nelle vicende giudiziarie sportive.

un mio amico la scorsa settimana mi chiese per quale motivo la Lazio non avesse un giocatore riconosciuto come bandiera ...

gli spiegai i casi Wilson, Chinaglia, Giordano, di Di Canio (situazione completamente diversa dai primi tre), di Nesta, che forse è quello che più si avvicina ad esser considerato bandiera a tutti gli effetti ...

e conclusi che secondo me, genericamente parlando, il Laziale riconosce come icone due sole cose: i colori e l'aquila ...

Azzarda con Piola, magari gli esperti non trovano motivi per ammainare pure lui....

[MagoMerlino]

Questa m'era sfuggita

wilson è recidivo. solo chi non ha memoria può dimenticare il vergognoso fiancheggiamento a chinaglia / casalesi del 2006.
Le bandiere sono tutte un'altra cosa , e pure i capitani.

Maddove lo hai visto questo fiancheggiamento. DIMOSTRALO UNA VOLTA PER TUTTE....
O tutto quello che riesci a portare per suffragare questa falsità è una frase , di cattivo gusto, radiofonica?
I FIANCHEGGIATORI O PRESUNTI TALI di Chinaglia in quella vicenda sono stati tutti perseguiti penalmente e se ne attendono ancora le sentenze definitive, MA DI CERTO WILSON NON E' TRA i perseguiti penalmente.
Definizioni come RECIDIVO e FIANCHEGGIATORE sono lesivi della dignità della persona.

[TD]

Mago, una domanda.
Quelle partite se le sono vendute o no?
O per meglio dire, le hanno giocate a perdere o no?
Non mi dire che nel calcio succede, lo so benissimo che succede.
Rispondi alla domanda.
Oppure spiegami, se puoi, quali caratteristiche sono sufficienti per fare di un giocatore una bandiera.
Nel mio post precedente ho elencato alcuni nomi, se mi dai dei parametri vedrai che ne troviamo una carrettata.

[MagoMerlino]

Quelle, che poi è una, quella, comunque NO. Convinto.

[schwitters]

Ne conosco solo uno: Ezio Sclavi.

[RobCouto]

Peruzzi fu usato all'epoca come capro espiatorio di una situazione molto più diffusa di quanto riuscirono a far sembrare. Ancora oggi Peruzzi non parla di quella vicenda, evitando accuratamente di accreditare una versione o un'altra

Mi meraviglio che tu non conosca certi dettagli, Merlino, perché questa vicenda è esemplare, quanto a copertura mediatica di cui gode aaaaaaamaggica.

Quando Peruzzi e Carnevale furono trovati positivi all'antidoping, i quotidiani romani attaccarono subito la procura federale, al grido di "complotto". Poi venne fuori la versione-Lipopill e naturalmente Coriére e Messaggero la sposarono acriticamente, dicendo in sostanza "brutti schifosi che vi permettete di accusare due romanisti per aver preso una pilloletta dimagrande, non vi vergognate?".

La vicenda, nell'immaginario, è passata come un complotto contro Viola e aaaroma. E tale è rimasta.

Molto tempo dopo, Peruzzi ha ampiamente spiegato che la cena con pilloletta non è mai esistita e fu inventata di sana pianta: gli fu detto (da chi?) di dare questa versione.

Non c'è neanche da aggiungere che per trovare queste dichiarazioni di Peruzzi ci vuole un segugio, ma di quelli da campionato. 

[lollapalooza]

(...)
Non c'è neanche da aggiungere che per trovare queste dichiarazioni di Peruzzi ci vuole un segugio, ma di quelli da campionato.

Peruzzi: «Sul Lipopill ho mentito» ROMA - Angelo Peruzzi racconta la verità sul caso Lipopill, la pillola che ne provocò la squalifica per un anno per doping nel ’ 90, quand’ era portiere della Roma: «Quella pasticca - ha detto il portiere laziale - mi è stata data da un giocatore: mi disse che era contro il dolore. Io sono stato ingenuo ed è giusto che abbia pagato, ma non volevo fosse tirata in ballo anche la mia famiglia. Io però allora valevo zero. Mi dissero che si doveva dire della cena con il presidente Viola, della pillola e di mia madre. Credo che ci diedero un anno di squalifica perché io, Carnevale e Viola abbiamo detto tantissime bugie. Questa versione fu consigliata al presidente Viola dalle alte sfere della Federazione. Poi ci furono un’ inchiesta e un processo penale nei quali io e Carnevale fummo assolti». Oltre a Peruzzi risultò infatti positivo anche Carnevale, autore del gol che decise quel Roma-Bari del settembre 1990 dopo il quale scoppiò il caso doping.

fonte

[RobCouto]

Quelle, che poi è una, quella, comunque NO. Convinto.

Ma porca puttana, lo hanno ammesso loro stessi, e più di una volta.

[MagoMerlino]

Mi meraviglio che tu non conosca certi dettagli, Merlino, perché questa vicenda è esemplare, quanto a copertura mediatica di cui gode aaaaaaamaggica.

Quando Peruzzi e Carnevale furono trovati positivi all'antidoping, i quotidiani romani attaccarono subito la procura federale, al grido di "complotto". Poi venne fuori la versione-Lipopill e naturalmente Coriére e Messaggero la sposarono acriticamente, dicendo in sostanza "brutti schifosi che vi permettete di accusare due romanisti per aver preso una pilloletta dimagrande, non vi vergognate?".

La vicenda, nell'immaginario, è passata come un complotto contro Viola e aaaroma. E tale è rimasta.

Molto tempo dopo, Peruzzi ha ampiamente spiegato che la cena con pilloletta non è mai esistita e fu inventata di sana pianta: gli fu detto (da chi?) di dare questa versione.

Non c'è neanche da aggiungere che per trovare queste dichiarazioni di Peruzzi ci vuole un segugio, ma di quelli da campionato.

Non ho detto il contrario.
Come in tutte le vicende irregolari che li hanno visti protagonisti, la propaganda sviò l'attenzione da quello che poteva essere considerato il "problema principale", ovvero che furono trovati positivi 2 giocatori su tre, il terzo era nela..... un maggiore approfondimento da parte inquirente sul resto della rosa, avrebbe rischiato di rivelare che  due terzi dei giocatori  facevano uso di sostanze proibite (anni dopo con Zeman si trasformeranno in paladini antidopig accusando la Juventus, premunendosi di allontanare preventivamente l'archiatra dalle stanze di trigoria).
Invece riuscirono a scrivere che il sorteggio al doping fu pilotato e furono controllati gli unici due che avevano fatto uso della fentermina..... Peruzzi era solo un giovane di belle speranze sacrificabiole insieme a quel carnevale che i suoi soldi li aveva già guadagnati (e ne guadagnerà in seguito.....) Siccome i risultati del doping non potevano essere negati, comunque Peruzzi fu usato come capro espiatorio dell'intera vicenda, è lui, o la di lui nonna, ad usare le pillole a a consigliarle durante la cena....

[MagoMerlino]

Ma porca puttana, lo hanno ammesso loro stessi, e più di una volta.

hanno ammesso che scommettevano come qualche tempo fa Buffon e diversi altri giocatori, hanno ammesso i loro errori in quella vicenda, ma NON CHE AVEVANO PERDUTO VOLUTAMENTE la partita col Milan.

[Matita]

Ma porca puttana, lo hanno ammesso loro stessi, e più di una volta.

Gli sara' sfuggito.

[Matita]

hanno ammesso che scommettevano come qualche tempo fa Buffon e diversi altri giocatori, hanno ammesso i loro errori in quella vicenda, ma NON CHE AVEVANO PERDUTO VOLUTAMENTE la partita col Milan.

Peccato che scommettere è diventato legale intorno al 98 , almeno in  Italia.

Prima, si chiamava TOTONERO.