Autore Topic: Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)  (Letto 57640 volte)

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Offline giamma

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #340 : Giovedì 26 Maggio 2016, 08:34:20 »
Io il gol di Pellegrini in Lazio-Avellino me lo ricordo bene, ero di fronte, in Tevere. Tiraccio dal limite dell'area, traiettoria strana che diventa imprendibile.

Quando gli chiesero come mai non avesse esultato (ricordo bene anche questo particolare), disse che era rimasto "sorpreso" lui stesso, non credeva di segnare.

Se ben ricordo pareggiò Giordano su rigore.

giamma confonde la responsabilità presunta (presunzione di colpevolezza della società in caso di illecito a vincere, e in tal caso e solo in questo va dimostrata l'estraneità) con la responsabilità oggettiva, che esiste per qualsiasi illecito.
Zap, io non confondo niente, fummo assolti nei primi 2 gradi di giudizio perché si trattava di partite a perdere e non avevamo tratto nessun vantaggio, l'Udinese (terza interessata) riuscì a convincere la CAF che le dicerie su Lazio-Avellino 1-1 fossero fondate e fummo retrocessi, poi a dicembre la giustizia ordinaria mandò tutti assolti per non aver commesso il fatto solo gli attori di quella partita e per rispondere a Skorpius se non c'era la truffa non c'era neanche il patto (qui si discute della condanna alla Lazio e non a quella sacrosanta dei giocatori), un mese dopo finalmente uscirono le motivazioni della giustizia sportiva e ci toccò leggere che la Lazio era stata condannata alla retrocessione per omesso controllo sui suoi giocatori, motivazione appiccicata per non ammettere l'errore e pagarne i danni (come sollecitavano i quotidiani romani di allora), chi non crede vada nell'emeroteca di un quotidiano romano e legga.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline SAV

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #341 : Giovedì 26 Maggio 2016, 17:37:13 »
Lotito marchiato a sangue per l'eternità e Giordano riesumato.. proprio vero.. l'italiano medio ha la memoria storica di una formica..

Non so perché citi me, che non ho nulla contro Lotito e che anzi giudico complessivamente positivi i suoi 12 anni di presidenza (anche se sarei felice se vendesse per svelenire un ambiente ormai irrespirabile)...
Ho spiegato che, nel primo anno che ho seguito costantemente la Lazio, ovvero l'82-83, Giordano era il campione che più amavo, quello che faceva gol a grappoli.
Ero troppo piccolo per apprezzare pienamente la storia del totonero...  quale memoria storica di una formica?  Semplicemente, la mia memoria di Laziale arriva chiaramente proprio all'82-83... :D

Offline kalle

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #342 : Giovedì 26 Maggio 2016, 18:12:34 »
Non so perché citi me, che non ho nulla contro Lotito e che anzi giudico complessivamente positivi i suoi 12 anni di presidenza (anche se sarei felice se vendesse per svelenire un ambiente ormai irrespirabile)...
Ho spiegato che, nel primo anno che ho seguito costantemente la Lazio, ovvero l'82-83, Giordano era il campione che più amavo, quello che faceva gol a grappoli.
Ero troppo piccolo per apprezzare pienamente la storia del totonero...  quale memoria storica di una formica?  Semplicemente, la mia memoria di Laziale arriva chiaramente proprio all'82-83... :D

Era un discorso in generale.. per tua fortuna non hai visto tuo nonno con le lacrime agli occhi quando arrivarono le notizie degli arresti..

Sei stato fortunato..

Offline Aquila Maremmana

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #343 : Giovedì 26 Maggio 2016, 19:22:25 »
Era un discorso in generale.. per tua fortuna non hai visto tuo nonno con le lacrime agli occhi quando arrivarono le notizie degli arresti..

Sei stato fortunato..

Andavo allo stadio, da Grosseto, quasi ininterrottamente tutte le domeniche dal 1974, l'anno dello scudetto, mi ci portava mio padre.
Da quel giorno non mi ci ha più portato. Sono riuscito a riportarlo allo stadio la sera di Lazio - Foggia 0-0 (la prima notturna dell'era Telepiù) , ci venne di malavoglia e con l'inganno perchè tornavamo da un matrimonio e insieme a mio fratello deviammo per l'Olimpico. Ma si sentiva a disagio. Non c'è più venuto, e non ha quasi più visto nemmeno una partita della Lazio in televisione. Anche il 14 Maggio 2000 lui era chiuso in camera a guardare un film, ma quando sentì le urla uscì e condivise con noi gli ultimi istanti di Perugia - Juve. Sorrise e tornò in camera.
Mortacci loro!!! Ecco cosa hanno combinato.... Merde. Più dei romanisti.
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Pomata

Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #344 : Venerdì 27 Maggio 2016, 00:26:33 »
Non so perché citi me, che non ho nulla contro Lotito e che anzi giudico complessivamente positivi i suoi 12 anni di presidenza (anche se sarei felice se vendesse per svelenire un ambiente ormai irrespirabile)...
Ho spiegato che, nel primo anno che ho seguito costantemente la Lazio, ovvero l'82-83, Giordano era il campione che più amavo, quello che faceva gol a grappoli.
Ero troppo piccolo per apprezzare pienamente la storia del totonero...  quale memoria storica di una formica?  Semplicemente, la mia memoria di Laziale arriva chiaramente proprio all'82-83... :D

Sav, anche se va via Lotito, la puzza rimane. Il marcio è in curva non in società. Si aprirebbero un poco le finestre e si respirerebbe un attimo, poi torneranno a bomba contro il nuovo "purciaro"

Offline Aquilatina

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #345 : Domenica 29 Maggio 2016, 02:15:24 »
Sav, anche se va via Lotito, la puzza rimane. Il marcio è in curva non in società. Si aprirebbero un poco le finestre e si respirerebbe un attimo, poi torneranno a bomba contro il nuovo "purciaro"
La cura per la sanificazione stadi consiste nel togliere AI PADRONI DI TUTTE LE CURVA D'ITALIA  soldi e benefit di qualunque genere essi siano, sia da parte delle società di calcio che della politica. Sicuramente, questi elementi che tifano solo se retribuiti in qualche maniera, non avendo più un lucro da questa tipologia di attività, si dedicherebbero solo ed esclusivamente alle loro altre attività correlate che tutti sappiamo bene quali esse siano. 
Ricordo che quando morì Raciti a Catania ci fu tanto ben parlare e basta da parte degli organi competenti per eliminare la violenza; fatti non ne seguirono e tutto è continuato come al solito. 
Io tifo due squadre: la Lazio e chi gioca contro la riomma

Offline Fulcanelli

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Re:Le belle bandiere (Wilson e il Totonero)
« Risposta #346 : Mercoledì 15 Giugno 2016, 17:51:33 »
 se non c'era la truffa non c'era neanche il patto (qui si discute della condanna alla Lazio e non a quella sacrosanta dei giocatori), un mese dopo finalmente uscirono le motivazioni della giustizia sportiva e ci toccò leggere che la Lazio era stata condannata alla retrocessione per omesso controllo sui suoi giocatori, motivazione appiccicata per non ammettere l'errore e pagarne i danni (come sollecitavano i quotidiani romani di allora), chi non crede vada nell'emeroteca di un quotidiano romano e legga.
Mi sembra di ricordare qualcosa di leggermente diverso. La truffa non riguardava comunque la società, riguardava solo i giocatori, ai quali Trinca e Cruciani imputavano di aver preso i soldi assicurando che avrebbero truccato la partita come chiesto dai due mentre poi non l'avrebbero fatto, così truffando i due scommettitori. La Lazio era estranea, e fu condannata per la famosa responsabilità oggettiva su Lazio-Avellino che allora veniva applicata così, molto ad capocchiam. Tutta la giustizia sportiva veniva gestita così. Si sfiorava talvolta il ridicolo, come sa chi ricorda il caso Garonzi, ma anche quello di Cesena-Lazio.
Per tornare al primo calcioscommesse, la questione era: se i giocatori non avevano truffato Trinca e Cruciani, allora avevano fatto sul serio e avevano cercato di alterare le partite?. Dopo tanti anni le motivazioni della sentenza non le ricordo. Mi sembra di ricordare che fu fatto un distinguo. Per Milan-Lazio, l'unica in cui un club, il Milan, aveva cacciato i soldi per corrompere i giocatori avversari (il famoso assegno preso da Cacciatori), la Lazio era parte lesa. Per Lazio-Avellino, dove invece si presumeva che fosse truccata a nostro favore per un accordo tra giocatori e scommettitori (e qui ricorreva la truffa perché finì in pareggio) il tribunale motivò l'assoluzione stabilendo che non c'erano prove certe che si fosse tentato di truccare la partita. Non solo non era stata trovata prova passaggio di soldi tra scommettitori e giocatori, ma nessun giocatore dell'Avellino era stato chiamato in causa. Come si poteva aggiustare la partita senza accordarsi con qualcuno dell'altra squadra? Di tutto questo alla giustizia sportiva non fregava nulla. Si muoveva sul convincimento del tribunale sportivo. Le prove e la logica erano un optional. Di qui l'idea che la Lazio potesse chiedere i danni, visto che la sentenza del tribunale ordinario aveva smentito il tentativo di combine a vincere, unico elemento che mandò la Lazio in B x responsabilità oggettiva. Teniamo presente l'esistenza allora della clausola compromissoria. Se andavi al tribunale ordinario contro la FIGC ti potevano fare a pezzi. Questo sistema incivile venne a finire quando Cragnotti (che dio lo benedica solo per questo, checché ne pensino alcuni) quotò la Lazio in borsa. Danneggiare ad capocchiam una società quotata non si poteva.  Si dovette stabilire che la clausola compromissoria dovesse fermarsi dove iniziavano questioni finanziarie (come i risarcimenti danni) sia tra tesserati che tra club e Federazione. Allora con le semplici SpA non si poteva. Ti bastonavano e dovevi pure stare zitto. Di porcate (leggi omissioni tipo quelle fatte più recentemente a Napoli "dimenticando" le intercettazioni di alcuni) se ne fecero anche allora. E' storia raccontata ormai in tanti libri.