Autore Topic: Di Benedetto?  (Letto 11932 volte)

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zorba

Re:Di Benedetto?
« Risposta #40 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 08:45:37 »
(Il Fatto Quotidiano 27.01.2011)

L’amico americano che vuole la Roma

UNA FINANZIARIA DI BOSTON TRATTA CON UNICREDIT CHE RESTERÀ COMUNQUE CREDITRICE DELLA SQUADRA 

(di Stefano Feltri)

I tifosi compulsano Internet da giorni per cercare di capire chi sia questo Thomas Richard Di Benedetto che starebbe per comprarsi l’AS Roma. Ma sul finanziere americano con cui sta trattando Unicredit, banca creditrice che ha assunto il controllo della squadra, le informazioni sono praticamente zero. Di Benedetto non esiste nelle banche dati, negli archivi dei giornali americani, nel sito dei Red Sox (baseball) si trova un Tom Di Benedetto, ma è il figlio che gioca nel team di Boston.
La spiegazione, però, c’è. Di Benedetto, dalle scarne informazioni che circolano in queste ore, dovrebbe essere il delegato alle trattative della New England Sports Ventures, una finanziaria specializzata negli investimenti nel settore dello sport. E, tra l’altro, la Nesv controlla appunto i Red Sox ed è al centro di un contenzioso che riguarda il Liverpool (la squadra di calcio inglese) di cui ha acquisito il controllo ma poi la questione è finita in tribunale in Texas. E l’uomo forte della Nesv non è Di Benedetto, ma un certo John W. Henry, che ha gestito direttamente i Red Sox ora affidati a Larry Lucchino, indicato come uno dei soci della Nesv nell’operazione Roma. I tifosi possono stare tranquilli e magari sognare nuovi colpi di mercato a breve, come azionista finalmente solido e capace di rinforzare l’organico? O invece tutto finirà con una svendita dei pochi gioielli rimasti alla squadra capitolina, da Daniele De Rossi a Jeremy Menez? Troppo presto per dirlo, anche se le premesse non sono molto incoraggianti. 

C’è tempo fino a fine mese per presentare le offerte vincolanti, quindi niente è deciso. E acquirenti come la famiglia Angelucci ancora non sono fuori gioco (anche se pare che non siano molto propensi a spendere cifre rilevanti).
Dal punto di vista di Unicredit, l’operazione si concluderà ad avere un credito (o esposizione, che suona più minaccioso) di circa 150 milioni di euro. Funzionerà più o meno così: Unicredit venderebbe agli americani i tre quarti della quota che detiene della Roma (il 67 per cento), in modo che questi abbiano poco più della quota di controllo. Il tutto a un prezzo di 115 milioni. Soldi che entrano nelle casse della banca guidata da Federico Ghizzoni ma che subito riescono: Unicredit finanzierà infatti l’offerta pubblica d’acquisto obbligatoria (perché la Roma è quotata in Borsa) e il successivo aumento di capitale da circa 40 milioni. Risultato finale: alla fine Unicredit sarà sempre esposta per 150 milioni, ma non più verso la scatola societaria che controlla oggi la squadra ma nei confronti degli investitori americani. Cosa che fa un po’ storcere il naso agli imprenditori romani che hanno coltivato in questi mesi il progetto di prendersi la squadra di Francesco Totti (e il lucroso business dei gadget, che sarà ancora più redditizio se si concretizzeranno i piani per un nuovo stadio) ma che si sono dovuti arrendere per carenza di denaro contante.
La Nesv di Henry e Di Benedetto sarà un creditore più affidabile della famiglia Sensi, per Unicredit? Anche questo è difficile da stabilire, visto che l’unica informazione disponibile sulla sua storia recente è che la New York Times Company (che edita il quotidiano) vi aveva investito ma poi ha venduto ad aprile il suo 1,18 per cento a un prezzo rimasto segreto. Probabilmente lo scopo del viaggio di ieri negli Usa dei due dirigenti di Unicredit Piergiorgio Peluso e Paolo Fiorentino è proprio capire quanto ci si può fidare, prima di prendere una decisione definitiva.


I tifosi della Roma aspettano una soluzione a breve (FOTO ANSA)

Offline Whistle

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #41 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 09:34:52 »
Purtroppo per noi, se la cosa va in porto, come sembra, saranno cavoli amari.
Ahò questi cascano sempre in piedi.

Ma perché avevi qualche dubbio che gli avrebbero salvato il culo?
Li salvano sicuro in un modo o nell'altro, dobbiamo solo augurarci che non sia il modo migliore (ma ci spero poco).
Si stanno inventando salti mortali finanziari da quello che dice il Fatto, ma in qualche modo gli consentiranno di vivere (speriamo solo di sopravvivere).

sfumatura

Re:Di Benedetto?
« Risposta #42 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 10:29:56 »
Praticamente un lotito americano che pagherá 23 anni di buffi all'unicredit :D :D :D

ahahahahahah....questa m'è piaciuta :D

Offline disabitato

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #43 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 11:11:53 »
Di fatto il controllo lo manterrebbe comunque Unidebit (creditrice per 150mln), ma con i soldi degli americani. Finchè ci sarà lo zampino della banca, dubito cesseranno i favori in italia ed europa.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

CiPpi

Re:Di Benedetto?
« Risposta #44 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 11:16:26 »
...

personale impressione e' che Unicredit, vista l'impossibilita' di trovare un compratore che li faccia rientrare del debito ai Sensi, o almeno una parte sostanziale, stia cercando chi gli sistemi un prodotto invendibile per poi cercare di venderlo ad un prezzo migliore nel breve termine.

insomma gli ammericani non avranno nessuna intenzione di immettere chissa quali capitali, tanto che sara' Unicredit a darglieli i soldi, buffi che poi come spesso capita potrebbero benissimo essere messi sul groppone della societa' acquistata (vedi Glazier al Manchester).

Unicredit che inoltre non si libera del prodotto.

insomma se magari il mondo politico si incaxxera perche' una soluzione 'interna' non si e' trovata, ed Alemanno son sicuro abbia spinto per questo financo 'appoggiare' Angelucci, potremmo vedere un futuro roseo... per noi Laziali.  :)

RobCouto

Re:Di Benedetto?
« Risposta #45 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:06:46 »
In sostanza, DiMaledetto comprerebbe il buffo di Ronzella.

A me continuano a sembrare dei caciottari. Come tutti i proprietari della Dinamo, del resto.

Offline Matita

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #46 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:20:47 »
fioranelli e flick intanto arrestati  per aggiotaggio
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

RobCouto

Re:Di Benedetto?
« Risposta #47 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:25:44 »
Leggete ATTENTAMENTE questa news di due anni fa

ROMA, 20 giugno 2009 - Ieri il passaggio decisivo, che ha fugato ogni dubbio: Vinicio Fioranelli nella sede milanese di Mediobanca. L’agente italo-svizzero si è presentato dai vertici di Piazzetta Cuccia con il deposito da versare alla Spafid, la fiduciaria di Mediobanca. 201 milioni di euro per il 67% circa del club giallorosso, la quota in mano ai Sensi. Era la prova di liquidità che mancava alla cordata per convincere le banche e mettere le mani sulla Roma. Il passaggio di consegne non è ancora ufficiale, lo diventerà quando Mediobanca certificherà il deposito di Fioranelli (che oggi è atteso nella capitale). Lunedì, martedì al massimo, quando anche la Sensi firmerà. Poi, sarà il momento di lanciare un’Opa totalitaria, perciò l’operazione complessivamente costerà al gruppo Fioranelli circa 300 milioni.

ci siamo — Considerati i precedenti (i russi della Nafta Moskva nel 2004, George Soros un anno fa, trattative date per fatte, poi saltate), vale la pena pazientare un altro weekend prima di dire con certezza "è chiusa". L’ultimo passaggio — la certificazione di Mediobanca — dovrebbe eliminare il "quasi", a meno di colpi di scena che a questo punto sarebbero davvero clamorosi. E in effetti da ieri, e per la prima volta in questa lunga telenovela, tutto i rumors vanno nella direzione di un passaggio di consegne imminente dopo 16 anni di gestione Sensi. Anche quelli provenienti da UniCredit, dove ieri fonti autorevoli confermavano che "le cose si stanno muovendo con grande velocità, aspettiamo di vedere cosa accade nelle prossime ore, la nostra priorità resta rientrare del debito di Italpetroli. Comunque ci siamo".

IL titolo — Che la trattativa fosse alle battute finali, lo si era percepito anche dal comunicato Italpetroli diffuso nel primo pomeriggio per tentare di frenare l’avanzata del titolo (tentativo fallito, a fine giornata ha guadagnato il 14,57%, scambiando il 2% del capitale). La Sensi comunicava che "... stanno procedendo e sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia Italpetroli e del proprio advisor finanziario Mediobanca in merito alla concretezza dell’interesse a suo tempo rappresentato dal Sig. Fioranelli, in nome e per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto azionario di controllo di As Roma, nonché sulla capacità economica e finanziaria di tale società". Verifiche che Mediobanca ha potuto completare non appena Fioranelli ha presentato il deposito fiduciario.

il progetto — Sarà la FIO Sports Group AG di Vinicio Fioranelli, la società di diritto svizzero citata nel comunicato della Sensi, a rilevare ufficialmente il pacchetto di maggioranza della Roma, ma il contributo maggiore arriva dal tedesco Volker Flick, che ha un rapporto di parentela con i Flick ex proprietari della Daimler, e dall’italiano Massimo Pica. Fioranelli ha un progetto curato nei dettagli: immediato potenziamento della squadra, rivoluzione del management (aspetta una risposta da Franco Baldini, cui ha proposto il ruolo di d.g.), valorizzazione del marchio, costruzione di uno stadio all’avanguardia (con la società tedesca HPP). Anche Spalletti piace e dovrebbe essere confermato. Anche perché la prossima stagione è già alle porte.

---------------------------------------------


Scommettiamo che è una cazzata pure 'sta cordata di Benedetto?

RobCouto

Re:Di Benedetto?
« Risposta #48 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:27:45 »
Ormai è più che evidente che c'è gente che sostiene le "cordate" - anche nei giornali - per speculare sul titolo.

Offline Baruch

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #49 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:28:50 »
dici?

++ AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK ++
SPR S0B QBXB ++ AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK ++ (ANSA) - ROMA, 27 GEN - Ordinanze di custodia cautelare nei confronti dell'agente Fifa Vinicio Fioranelli e dell' imprenditore tedesco Volker Flick, entrambi residenti in Svizzera sarebbero state emesse, secondo quanto trapelato, dalla magistratura romana. Aggiotaggio, in relazione all'interesse manifestato, lo scorso anno, per l'acquisto dell'as Roma, il reato loro contestato. (ANSA). TB 27-GEN-11 13:06 NNN
FINE DISPACCIO

Offline Baruch

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #50 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 13:32:00 »
AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK (2)
SPR S0B QBXB AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK (2) (ANSA) - ROMA, 27 GEN - Le misure, stando alle indiscrezioni, sono state chieste da tempo e ora ottenute dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Giorgio Orano. Sulla vicenda, bocche cucite da parte di inquirenti e investigatori. Secondo l'accusa, Fioranelli avrebbe diffuso notizie false circa l'interessamento suo e di Flick per il club giallorosso determinando oscillazioni del titolo in borsa che, dall'aprile al luglio del 2009, è passato da 0,581 euro fino a un massimo di 1,43 euro (più 124 per cento) grazie a voluminosi scambi. Gli uomini del nucleo di polizia valutaria delle Fiamme Gialle avrebbero accertato che la Fio Sport Group Ag, società di Fioranelli che avrebbe dovuto acquisire la Roma anche con i soldi di Flick, in realtà era priva di capitali. Il falso interesse per l'acquisizione della società sportiva presieduta da Rosella Sensi, per gli inquirenti, è confermato anche dal fatto che la presunta cordata svizzero-tedesca non ha mai consegnato la documentazione bancaria richiesta come presupposto per l'avvio della trattativa per la cessione del club di Trigoria. (ANSA). TB 27-GEN-11 13:16 NNN
FINE DISPACCIO

AS ROMA: AGGIOTAGGIO; PERQUISIZIONI A 3 OPERATORI FINANZIARI
SPR S0B QBXB AS ROMA: AGGIOTAGGIO; PERQUISIZIONI A 3 OPERATORI FINANZIARI SULLO SFONDO IPOTESI DI RICICLAGGIO (ANSA) - ROMA, 27 GEN - Tre perquisizioni sono state eseguite su iniziativa della procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul tentativo di scalata del duo Vinicio Fioranelli-Volker Flick all'as Roma. Si tratta, secondo quanto si è appreso, di tre operatori economici-finanziari: Vittore Pascucci , Alessio Possenti ed il nicaraguese Alvaro Roselo Gonzales. I tre sono indagati per aggiotaggio, ma sullo sfondo della vicenda in cui sono coinvolti potrebbe prospettarsi a breve anche un'accusa di riciclaggio. (ANSA). TB 27-GEN-11 13:13 NNN
FINE DISPACCIO

CiPpi

Re:Di Benedetto?
« Risposta #51 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 14:23:28 »
In sostanza, DiMaledetto comprerebbe il buffo di Ronzella.

A me continuano a sembrare dei caciottari. Come tutti i proprietari della Dinamo, del resto.

Unicredit si e' trovato con un prodotto che non gli interessa ma allo stesso tempo non semplicemente vendibile, non almeno alle quaote che renderebbe l'affare un affare per loro.

mia opinione e' che pur di non impelagarsi con Angelucci, e (spero da Laziale) quindi evitare di legarsi all'ambiente politico romano come e' stato per i Sensi fino ad oggi (e' sempre mia opinione la cacciata di Profumo aveva ben altre ragioni che la scalata dei libici ndCP), si siano rivolti a qualcuno che possa valorizzare il prodotto da vendere a breve e con un maggior ritorno.

ergo i cordatari DiBenedetto non sono veri e propri acquirenti, ma piuttosto consulenti controllati da Unicredit attraverso la percentuale di azioni che rimarranno nelle mani della banca.

Offline robylele

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #52 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 14:57:01 »
così a naso mi pare una boutade più grossa di quelle di Fioranelli e Soros.

l'unico dubbio é legato al fatto che il prezzo é sceso e che Unicredit in un modo o nell'altro voglia rientrare, a costo di anticipare l'Opa..   :D

Io mi godo lo spettacolo, sperando possa durare ancora per molto.
Se abbassano ancora quel prezzo prima o poi si presenta Lino Banfi a fare un'offerta vincolante.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline seminuovo

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #53 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 15:12:08 »
AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK (2)
SPR S0B QBXB AS ROMA: ORDINANZE CUSTODIA PER FIORANELLI E FLICK (2) (ANSA) - ROMA, 27 GEN -  il nicaraguese Alvaro Roselo Gonzales.

lo dicevo che era un travestito.

Offline sandro astraldi

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #54 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 17:55:47 »
Risposto qui - scusandomi con chi di dovere - quanto avevo messo nel post su Italpetroli non essendomi accorto che c'era questo seguito:

Dagospia riprende un articolo di Stefano Feltri per "Il Fatto Quotidiano":

I tifosi compulsano Internet da giorni per cercare di capire chi sia questo Thomas Richard Di Benedetto che starebbe per comprarsi l'AS Roma. Ma sul finanziere americano con cui sta trattando Unicredit, banca creditrice che ha assunto il controllo della squadra, le informazioni sono praticamente zero. Di Benedetto non esiste nelle banche dati, negli archivi dei giornali americani, nel sito dei Red Sox (baseball) si trova un Tom Di Benedetto, ma è il figlio che gioca nel team di Boston.
La spiegazione, però, c'è. Di Benedetto, dalle scarne informazioni che circolano in queste ore, dovrebbe essere il delegato alle trattative della New England Sports Ventures, una finanziaria specializzata negli investimenti nel settore dello sport. E, tra l'altro, la Nesv controlla appunto i Red Sox ed è al centro di un contenzioso che riguarda il Liverpool (la squadra di calcio inglese) di cui ha acquisito il controllo ma poi la questione è finita in tribunale in Texas.
E l'uomo forte della Nesv non è Di Benedetto, ma un certo John W. Henry, che ha gestito direttamente i Red Sox ora affidati a Larry Lucchino, indicato come uno dei soci della Nesv nell'operazione Roma. I tifosi possono stare tranquilli e magari sognare nuovi colpi di mercato a breve, come azionista finalmente solido e capace di rinforzare l'organico? O invece tutto finirà con una svendita dei pochi gioielli rimasti alla squadra capitolina, da Daniele De Rossi a Jeremy Menez? Troppo presto per dirlo, anche se le premesse non sono molto incoraggianti.

C'è tempo fino a fine mese per presentare le offerte vincolanti, quindi niente è deciso. E acquirenti come la famiglia Angelucci ancora non sono fuori gioco (anche se pare che non siano molto propensi a spendere cifre rilevanti).
Dal punto di vista di Unicredit, l'operazione si concluderà ad avere un credito (o esposizione, che suona più minaccioso) di circa 150 milioni di euro. Funzionerà più o meno così: Unicredit venderebbe agli americani i tre quarti della quota che detiene della Roma (il 67 per cento), in modo che questi abbiano poco più della quota di controllo. Il tutto a un prezzo di 115 milioni. Soldi che entrano nelle casse della banca guidata da Federico Ghizzoni ma che subito riescono: Unicredit finanzierà infatti l'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria (perché la Roma è quotata in Borsa) e il successivo aumento di capitale da circa 40 milioni.

Risultato finale: alla fine Unicredit sarà sempre esposta per 150 milioni, ma non più verso la scatola societaria che controlla oggi la squadra ma nei confronti degli investitori americani. Cosa che fa un po' storcere il naso agli imprenditori romani che hanno coltivato in questi mesi il progetto di prendersi la squadra di Francesco Totti (e il lucroso business dei gadget, che sarà ancora più redditizio se si concretizzeranno i piani per un nuovo stadio) ma che si sono dovuti arrendere per carenza di denaro contante.
La Nesv di Henry e Di Benedetto sarà un creditore più affidabile della famiglia Sensi, per Unicredit? Anche questo è difficile da stabilire, visto che l'unica informazione disponibile sulla sua storia recente è che la New York Times Company (che edita il quotidiano) vi aveva investito ma poi ha venduto ad aprile il suo 1,18 per cento a un prezzo rimasto segreto. Probabilmente lo scopo del viaggio di ieri negli Usa dei due dirigenti di Unicredit Piergiorgio Peluso e Paolo Fiorentino è proprio capire quanto ci si può fidare, prima di prendere una decisione definitiva.

E dunque:
1) Gli 'mmericani non sono industriali danarosi ma solo dei manager di società di fondi che probabilmente cercano di piazzare quella merce putrida oltre-atlantico.
2) Gli 'mmericani non hanno uno sgheo ma chiedono ad Unicredit di tenersi una quota robusta partecipando all'Opa che sarà poi necessaria, ma soprattutto chiedono alla banca italiana di finanziarli per l'acquisto.

Detto questo,
1) stupisce che chi vuol vendere una società ambita da tutto il mondo sia costretta ad inviare suoi
delegati a New York invece che attendere paziente la massa degli acquirenti nei suoi uffici romani o milanesi.
2) il Messaggero, solitamente ben informato sul tema vendita/svendita, che già parla di un rinvio di alcune settimane per arrivare alla richiesta formale delle offerte
3) Pippo Marra fa riciclare sulla sua Adn-kronos la lettera in cui metteva in guardia i tifosi da' magggica dalla pseudo-offerta di Fioranelli (per il quale s'avvicina un avvisone di garanzia) che oltre a gonfiarlo di chissà quale orgoglio, pare  'n'antro segnale lanciato per tempo a chi crede al sogno a stelle e strisce.

Come finirà? Manco Dio mi pare ci possa intravedere bagliori di luce. Resta il fatto che Unicredit, che s'era lanciata baldanzosa nel progetto vendita/svendita, rischia di rimetterci un sacco di svanziche.
Non che questo prefiguri un suo fallimento (lo dico sennò FK mi cazzia), ma certo la identifica come una banda di pisquani della serie.... vennero per suonare e furono trombati. 

 
L'azzurro è per sempre destinato alla Divinità, ad essere fonte di gioia
John Ruskin

POMATA

Re:Di Benedetto?
« Risposta #55 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 18:27:25 »
Fra poco unicredit si romperá il caxxo di anticipare soldi e venderá la roma ad angelini, poi ci faccia quello che vuole... :D :D :D

Credete che alla banca stia a cuore la sorte futura de sti pupazzi? a rosella la posso capí ma la banca prima o poi prende quello che puó...e se la storia va per le lunghe cominceranno a vendersi i pezzi migliori e rientrare... ;D ;D ;D

CHE SPETTACOLO :D

Offline DinoRaggio

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #56 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 19:55:55 »
Fra poco unicredit si romperá il caxxo di anticipare soldi e venderá la roma ad angelini, ucci, ucci, ucci...
 ;)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline robylele

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #57 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 23:14:31 »
io 150 € li metto volentieri, compriamola noi, ho grandi idee.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline borges

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #58 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 23:18:55 »
io 150 € li metto volentieri, compriamola noi, ho grandi idee.

solo se me offri il posto de montali!!!!
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline carpelo

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Re:Di Benedetto?
« Risposta #59 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 02:09:59 »
io 150 € li metto volentieri, compriamola noi, ho grandi idee.
Un'altra riomma è possibile!  ;D