Autore Topic: Mandelli: "Immobile ha trovato la sua squadra ideale"  (Letto 376 volte)

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Mandelli: "Immobile ha trovato la sua squadra ideale"
« : Martedì 9 Maggio 2017, 12:01:28 »
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Paolo Mandelli, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

“Ciro Immobile, fino ad oggi, è sempre stato un calciatore sottovalutato sotto il punto di vista della capacità realizzativa. Non è un centravanti da area di rigore, si muove molto. Ha trovato la squadra giusta ed ha realizzato di conseguenza tantissimi gol con la maglia della Prima Squadra della Capitale. Quando gioca in una posizione più avanzata impiega un ruolo atipico, si muove molto ed è molto duttile. Può giocare a due punte, ma anche a tre. Riesce a valorizzarsi quando trova una squadra che gioca in profondità ed in velocità come fa la Lazio.

Nella Lazio del futuro non può mancare Keita. Felipe Anderson potrebbe giocare a supporto del senegalese e del numero 17; poche squadre in Italia potrebbero vantare un attacco simile. Con il reparto offensivo disposto a due punte, Felipe potrebbe fare il trequartista o la mezz’ala offensiva. Gli equilibri tattici sono molto importanti per gli allenatori; Inzaghi è molto bravo in questo ed ha un potenziale offensivo incredibile a disposizione.

In vista della finale di TIM Cup, la Juventus potrebbe risentire degli impegni di Champions League. La Lazio, d’altro canto, dovrebbe arrivare all’ultimo turno di Coppa Italia con il massimo della forma atletica. Le energie nervose e fisiche vanno di pari passo. La Juventus, però, è abituata a sopportare certi carichi fisici e mentali. La squadra di Allegri sarà sicuramente motivata, vorranno centrare il Triplete.

Preservare un giocatore potrebbe compromettere la freschezza atletica e mentale dello stesso soggetto. Mister Inzaghi saprà come comportarsi e chi scegliere per il match che vedrà impegnata la Lazio con la Fiorentina. Per un attaccante, segnare è molto importante. Non conta come questi siano stati realizzati.

Colgo l’occasione per fare gli auguri a Caso. È stata una figura importante, era il mio compagno di stanza e mi ha guidato e ad inserirmi in un contesto non facile come quello della Lazio e a raggiungere un traguardo straordinario: la salvezza nella stagione del -9. Lui era un riferimento dello spogliatoio. Avevo instaurato un legame particolare con la città di Roma: anche nelle sconfitte avevamo il supporto di tutta la tifoseria. La Curva nostra era invidiata da tutta Italia. Ho capito cosa voglia dire essere laziale, a discapito di tutte le altre tifoserie. Ricordo quell’annata ancora con tanta emozione”. 

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