Autore Topic: Caro diario  (Letto 1724 volte)

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TD

Caro diario
« : Giovedì 15 Aprile 2010, 16:49:46 »
Quelli di Globalist.it, vecchi amici, mi hanno chiesto di scrivere un diario dell'attesa per il derby, insieme a un romoletto.
In anteprima ve posto la terza puntata. Le prime due stanno qui e qua.

Caro diario, quasi ci siamo. E’ giovedì e il mio sistema nervoso comincia a essere decisamente sotto stress. Ma non si può cedere di un millimetro, e così tiriamo avanti. La piazzetta sotto casa mia è stata l’unica a essere risparmiata dall’onda di verniciatura dell’ultimo giorno infausto. Vorrà dire qualcosa, se all’alba del 18 giugno c’era soltanto una scritta che avanzava delle insinuazioni sulla natura scatologica dei dirimpettai. Non che sia stata la mia, la mano dell’arguto bombolettaro: io ero impegnato a ricostruire una presentabilità psicofisica per fare i complimenti al romoletto barista che mi riempiva la tazzina tutte le mattine con lo stesso amabile sorriso. Esistono anche romanisti gentili, parafrasando almeno in parte la canzone di Lolli. Ma era romanista o laziale, Lolli? Nessuna delle due, forse. Romanista è 'cantautore molisano che copia canzoni altrui (e che porta iella)', laziale è Aldarello Donati, che mi piace tenere in mente per tutti questi giorni, lui che ha scritto il nostro inno più bello. Pensare che i romanisti cantano la canzone che cantava lui, sull’aria di Lella, quella ricca, la moje de Proietti er cravattaro. E’ perché viviamo tutti sotto lo stesso cielo, che ci unisce anche se siamo divisi. E che è biancoceleste, se qualcuno non ci crede controlli pure. Stanotte niente sogni. Ho ripensato, allora, al primo derby che mi ricordo: 1-0, gol di Bombardino Nanni con una botta terrificante dal limite, era il 1972 e er mago Herrera j’aveva riccontato che vincevano lo scudetto. Il primo che ho visto dal vivo è stato nell’autunno 1976, la Lazio vinse 1-0 e Pulici cercò di parare la morte di Tommaso Maestrelli, che quattro giorni dopo si prese la rivincita. Da allora, er Maestro sta su, che ce sta a guardà, come dice Aldarello. E saranno pure della Lazio, le lacrime, qua ci stanno bene.

(seguiranno le prossime)

TD

Re:Caro diario
« Risposta #1 : Venerdì 16 Aprile 2010, 11:07:54 »

TD

Re:Caro diario
« Risposta #2 : Venerdì 16 Aprile 2010, 15:46:46 »
quarta puntata (-2)
Caro diario, oggi è venerdì. Ci siamo quasi, anche se mancano due giorni. Che sono lunghi quanto una vita, ma siccome stasera gioca l’Inter, ammazzeremo un po’ il tempo guardando la partita e facendo finta che conti davvero qualcosa. Sì, è vero, se l’Inter non vince c’è poco da fare, ma la febbre dell’attesa non dipende, almeno non solo, dalla situazione di classifica. E’ che per il derby, idealmente, non si fanno calcoli, si rifiutano accordi a metà strada, mali minori e cose così. E’ uno scontro che si rinnova, tutte le volte ultimativo, anche se sappiamo tutti perfettamente che la festa tocca un po’ per ciascuno, in un equilibrio assoluto che va avanti da più di mezzo secolo. La tensione è doppia quando in ballo c’è qualcosa d’importante, come nei derby giocati a cavallo dell’anno 2000. Mi ricordo proprio quello dello scudetto, era marzo ma il tempo era lo stesso di adesso. All’andata era andata male. Cominciò peggio: segnarono alla prima azione. Ma pareggiammo subito, e andammo a vincerla col pallonetto di Veron che festeggiò facendo l’aeroplanino. Era la nostra rimonta-scudetto. Abbiamo l’occasione di fermare quella loro, non ci manca niente per farlo. Loro lo sanno e ci temono. Possiamo farcela. Andiamo. Sicuri. Sicuri?
E allora perché l’ansia non ci fa dormire? La verità è che il derby non dovrebbe arrivare mai! Oppure, ci vorrebbe un derby a settimana. E allora, loro di certo non rischierebbero di arrivare primi in classifica. E continuiamo ad andare sull’altalena, essere o non essere, vinco o non vinco, e se non vinco? Sì, ma se vinco? E non succede, ma se succede, tutto il tempo così. Stress. Da combattere con un antistress: riguardare all’infinito il gol-vittoria di Behrami di due anni fa, testa e cuore.
Facciamolo ancora

jumpingjackflash

Re:Caro diario
« Risposta #3 : Venerdì 16 Aprile 2010, 16:08:14 »
:)

Offline lollapalooza

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Re:Caro diario
« Risposta #4 : Venerdì 16 Aprile 2010, 17:39:08 »
Bello.

 ;)


TD

Re:Caro diario
« Risposta #5 : Sabato 17 Aprile 2010, 09:41:13 »

TD

Re:Caro diario
« Risposta #6 : Sabato 17 Aprile 2010, 10:33:13 »
anteprima di oggi

Caro diario, ci siamo quasi. Oggi è sabato, perciò domani è il giorno. Non è sempre detto che sia di domenica, qua ci hanno levato l'abitudine di andare allo stadio come da vecchio rituale. L'Olimpico era di marmo, si arrivava più vicino possibile col tram o col bus o con la macchina o a piedi e poi si stava in trepida attesa sugli spalti bianchi, a guardare lo stadio riempirsi. Non c'erano posti numerati, se non in tribuna, e chi primo arrivava meglio alloggiava. Si mangiava il panino incartato nella stagnola o nella busta di carta del pane, intrisa dell'olio della frittata, della mortadella, della fettina panata. Con i romanisti si discuteva a scuola, al bar, a casa (chi non aveva uno zio romanista che parlava sempre di arbitri, di complotti e di battute alla Orazio Pennacchioni?) ed era un piacere batterli e guardarli fare finta di niente, ricominciando con la solita macchietta appena recuperato l'aplomb, quella degli unici eredi di un impero troppo lontano per rivivere sul rettangolo verde. Abbiamo una tradizione da difendere, quella della più antica squadra della capitale. Ma questo non conta. Conta come si va in campo. Non pensò a questo Mancini quando s'infilò tra gli attoniti Gomez e Servidei e staccò la ragnatela dal sette, con il poro Konsel che commentò con un poco teutonico “Anvedi questo, ma chi sei, Mandrake?”. Erano tempi: quattro derby vinti in cento giorni, la grandeur cragnottiana che ci ha lasciato un'eredità da difendere. E come la giri, si torna sempre allo stesso punto: la Lazio deve vincere per se stessa, prima ancora che per impedire ai rivali di acchiappare lo scudetto. C'è da vendicare lo sgarbo del 1999, quando il pupone lassativo millantava precedenti purghe, quando era la prima volta. Un boomerang, per lui, che da lì in poi di derby ne ha azzeccati pochi. Nessuno ha dimenticato il gesto dell'andata. Tocca a noi, adesso, girare quel pollice. Avanti, Lazio.

bak

Re:Caro diario
« Risposta #7 : Sabato 17 Aprile 2010, 10:43:36 »
Ottimi spaccati di giornalismo.

Complimenti TD  :D