El tata Gonzales

[Centurio]

e poi ogni tanto se rimette le infradito, c'é poco da fá; bisogna prenderlo così o niente.

[BobLovati]

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mauri non giocherà mai una stagione sempre ai livelli dei mesi di settembre e ottobre: sarebbe come chiedere a il messaggero di evitare i refusi che abbondano sulle proprie pagine 

... quando dici " refusi " ti stai riferendo alla ASRefusion27 ?? ??   








 

[benvolio]

Il problema e' che ad un certo punto se lo fai riposa' troppo Mauri poi "se stanca"...Bisogna tenerlo in tiro...

[jegue98]

Sacrificio, corsa e voglia di lottare: la scalata di Gonzalez promossa da Ruben Sosa
tratta da Il Messaggero
 
Da oggetto misterioso a pedina fondamentale o quasi. Da scarparo, perché qualcuno ingiustamente così lo apostrofava, a giocatore importante. Alvaro Gonzalez, 26 anni di Montevideo ma con cittadinanza italiana grazie a mamma Miriam Luengo che ha parenti a Padova, a suon di chilometri macinati sul campo e dopo il prezioso gol di Brescia, ha conquistato tutti. Una bella scalata in appena cinque mesi di Lazio che tanto assomiglia a quella di Libor Kozak. Anche lui come Alvaro veniva considerato poco o nulla; anche lui come l’uruguayano giocava più che altro spezzoni di partita o giù di lì. E invece ora si capovolto tutto.

Strano il calcio, no? E pensare che quando il 17 giugno scorso, Gonzalez si presentò nella capitale, in tanti si chiedevano cosa fosse venuto a fare. Nessuno lo conosceva. Eppure questo ragazzo, qualcosina di buono nella sua carriera l’aveva fatta, come vincere un titolo di Clausura (lo scudetto argentino) e una Recopa (la Supercoppa europea sudamericana) col Boca Juniors nel 2008. E non da comprimario, bensì da titolare assieme ai vari Riquelme, Banega, Palacio, Maidana, Paletta e Palermo. A dicembre del 2007 El Tata, che in Uruguay sta per nonno, un soprannome che gli diede Fernando Ateie, un compagno delle giovanili del Defensor, per via della sua voce roca e profonda, quasi da vecchio saggio, ha anche brillato nella finale Intercontinentale persa col Milan per 4-2. L’uruguayano ha giocato per settanta minuti, poi ha abbandonato per una piccola noia muscolare. Al suo posto entrò Pablo Ledesma, quello che adesso gioca a Catania. Dunque non si trattava di uno sprovveduto anzi di uno che sa il fatto suo. Eppure per trovare spazio nella Lazio ha dovuto attendere quasi cinque mesi e faticare non poco. Ma d’altronde questa è un po’ la sua storia e la sua filosofia di vita.

Nel gennaio del 2009 quando si ruppe il legamento interno del ginocchio sinistro, si operò e dopo cinque mesi di inattività il Boca gli diede il ben servito, non rinnovandogli il contratto. Col morale sotto i tacchi, ma con una voglia di rivalsa fuori dal comune, ha preparato le valigie, tornando in Uruguay nel Nacional, la sua squadra del cuore. Lì ha pure trovato il suo idolo, Ruben Sosa. Un mito dalle sue parti, ma anche nella capitale laziale. Uno che aveva sempre la battuta pronta e che lo caricava prima di ogni allenamento e partita. E la cosa più bella è che lo faceva in italiano. «Alvaro Gonzalez? Non è Kakà o Messi, ma quando si mette in testa che bisogna lottare e andare a vincere, non ha rivali», il biglietto da visita che Ruben l’estate scorsa preparò per il giovane Alvaro. Che adora sacrificarsi per la squadra e che ama giocare come esterno destro in un centrocampo a tre. È questo il suo vero ruolo, anche se si trova a suo agio a fare il cursore di fascia destra o addirittura il terzino. L’ha anche proposto a Reja, qualora ce ne fosse la necessità. Curioso che nelle giovanili del Defensor Sporting, il club dove è cresciuto, ha cominciato da portiere, per poi essere spostato in mezzo al campo.

Alvaro Gonzalez è un ragazzo dai modi semplici, generoso e un po’ timido. Va matto per Don Omar, un cantante portoricano di reggaeton, per la playstation. Ce ne ha messo di tempo per ambientarsi, un po’ per la pasta al dente, lui era abituato a mangiarla scotta e un po’ per i nuovi compagni, anche se ora è uno del gruppo. Sta sempre insieme a Muslera e Zàrate, coi quali va spesso a cena a mangiare carne, se non altro perché abitano a pochi metri di distanza nella zona di Cortina d’Ampezzo, un bel quartiere di Roma. Ma è uno che sta bene con tutti. Come Fernando Muslera è legatissimo al suo agente Daniel Fonseca, ma ama ciecamente la sua famiglia e ne sente la mancanza. Alvaro sapeva che papà Liber, mamma Miriam e il fratello Diego stavano guardando la partita in tv, per questo ha preso lo scarpino, facendo finta di usarlo come telefonino perché non fa che chiamare ogni volta che può. È una scenetta che aveva preparato col fratello Diego che, pensate un po’, di mestiere fa il giornalista sportivo e spesso gli dà i voti. Il padre di Alvaro, Liber, per anni ha lavorato nell’edilizia ora è in pensione, mentre la mamma Miriam è un funzionario del Ministero della Salute. Entrambi i genitori l’hanno spinto a giocare a calcio, a patto che terminasse gli studi e lui l’ha fatto, frequentando l’Escuela Secundaria de Derecho (diritto). La strada è appena cominciata

[Fabio70rm]

Ieri ha fatti un ottima partita.
Pero' non lo vedo più di un buon rincalzo.
La pochezza del centrocampo del Brescia ha, secondo me, facilitato il suo lavoro.

Certo se paragoniamo le sue prestazioni a quelle di Fiore, Conceicao et similia il buon Alvaro ne esce nettamente perdente.

Altra cosa è dire che, quando serve spinta, può fare il lavoro che faceva, che so, Berhami.

Il fatto è che oggi, in giro, per prendere centrocampisti di fascia buoni, bisogna spendere, oppure osare con qualche giovane alla Berhami.

[zorba]

Avanza sul forum una presunta esistenza della 'sindrome di Tata' o 'tataismo' (nella sua evoluzione "artistica".....).

Dott.ssa NoSurrender, può gentilmente spiegarci se tra le cause (o concause) responsabili di questa patologia (se così possiamo chiamarla), possa ravvisarsi anche un'esperienza "traumatica" infantile con la balia?

Tipo questa descritta da Albertone, per intenderci......

 

[Reflexblue]

Mamma mia quant'è scarso. Ed è pure poco.. astuto, per non dire altro.

[Il lodolaio]

Ho letto che ha lasciato Fonseca, il suo nuovo procuratore è Alessandro Lucci.
Ci tiene a rimanere, a quanto pare.

[Wasicu]

Ho letto che ha lasciato Fonseca, il suo nuovo procuratore è Alessandro Lucci.
Ci tiene a rimanere, a quanto pare.

Si ma non so quanto ci conviene visto che e' costato un bel po' .....

[sandro]

Grande grinta,non molla mai,ma piedi fucilati..spero migliori.

[AlenBoksic]

Ma siamo così sicuri che sia molto inferiore ai gettonatissimi Biondini e Parolo?
Rispetto al neogenoano i piedi sono i medesimi se non migliori, il cesenate non lo conosco quindi mi astengo.
Inoltre ha anche una discreta personalità, che per i due sopracitati è tutta da dimostare.
Fosse titolare in squadre tipo Cagliari o Cesena farebbe un figurone.

[geddy]

Piedi fucilati non ne ha. Nel fraseggio è spesso chiamato in causa dai compagni. Se giocasse in un Cagliari o in un Cesena non farebbe il corridore. Peccato non riesca più ad inserirsi e colpire di testa.

[jegue98]

Lo adoro, non deve più uscire. Titolare fisso!!!


Com o céu por bandeira!

[MCM]

ieri grande prestazione nella ripresa.
Peccato a Genova che sbaglia un gol fatto...porcajnuidbuyabuoifbsaoidfhn

[geddy]

Ha imparato a giocare a quel ritmo forsennato. Ora le qualità tecniche, importanti, risaltano. E'ancora poco lucido negli inserimenti. Secondo me può diventare un grande giocatore. Ricorda il coreano del Manchester United.

[benvolio]

Messo in un disegno tattico piu' definito, dimostra una dinamismo non eccentrico. Ovvero corre su e giu' con costrutto. Non ha i piedi fucilati e neanche di velluto (vedi gol sbagliato e gol fatto a Genoa). A questo punto e' diventato elemento di rosa a pieno titolo e se lo e' meritato. Poi se sia migliore o peggiore di altri si vedra'.

[pizzeman]

nelle partite come quella di ieri, dove saltano gli schemi, si esalta.
infatti è stato il migliore, per me.
ma continuo a ritenerlo un'ottima riserva, non il titolare di una Lazio da primi posti.

[Wasicu]

nelle partite come quella di ieri, dove saltano gli schemi, si esalta.
infatti è stato il migliore, per me.
ma continuo a ritenerlo un'ottima riserva, non il titolare di una Lazio da primi posti.

Ieri abbiamo giocato in parità numerica perche' c era lui che faceva x 2 ........ diciamole
ste cose per favore .....   !!!

[Reflexblue]

Messo in un disegno tattico piu' definito, dimostra una dinamismo non eccentrico. Ovvero corre su e giu' con costrutto. Non ha i piedi fucilati e neanche di velluto (vedi gol sbagliato e gol fatto a Genoa). A questo punto e' diventato elemento di rosa a pieno titolo e se lo e' meritato. Poi se sia migliore o peggiore di altri si vedra'.

Infatti il problema è la testa. Commette errori di tattica collettiva e individuale che nemmeno un ragazzino dei pulcini. A trenta secondi dalla fine, con Scaloni e Matuzalem monumentali nel cercare di congelare la partita, se ne esce con un tentativo di taglio filtrante a occhi chiusi che consente al Cesena l'ultimo sterile assalto. Mi spiace, ma non vedo i presupposti per ritenerlo un titolare.

[BobLovati]

Infatti il problema è la testa. Commette errori di tattica collettiva e individuale che nemmeno un ragazzino dei pulcini. A trenta secondi dalla fine, con Scaloni e Matuzalem monumentali nel cercare di congelare la partita, se ne esce con un tentativo di taglio filtrante a occhi chiusi che consente al Cesena l'ultimo sterile assalto. Mi spiace, ma non vedo i presupposti per ritenerlo un titolare.

cercheremo di sopravvivere