Sto serena.
La settimana passata è finita con un piccolo-grande successo professionale, di quelli che i clienti restano contenti, ed anzi ti chiedono pure la parcella e se ti dice culo te la pagheranno.
Esterina la contadina, al mio mercato rionale, ieri stava chiusa, pare un lutto in famiglia, porella, però ho comunque fatto scorta di verdure – broccoletti da fare scostumati, cioè a crudo, e cicoriella di campo – da un altro “banco” del medesmo mercato. Questo ieri. Ok, l’ho presa un po’ dalla lontana, scusate, ma rimedio ed accellero.
Nonostante sta roba in casa, compresi gli involtini cucinati ieri pomeriggio, all’ora di pranzo mi viene in mente il berberè. Lo adoro, adoro lo zighinì, che però non mangio da secoli, però il berberè è buono quasi ovunque, e così mi faccio uno spaghettino aglio ed oilio e ci schiaffo un cucchiaino abbondante di berberrè che c'ho ancora in dispensa, comprato mesi fa ad un mercatino.
Ecco. Mo’ sto pronta.
Mentre mi collego con sky mi telefona il nostro Bob:
“Terè, sto fuori lo stadio ma me so’ scordato la tessera a casa, posso venì a vedè la partita da te?” Certo che sì, tanto più che Bob arriva sempre pastarelline munito. Che dopo spaghettini piccantelli ci stanno da dio.
Olympia vola, sempre più bella, ma tanto ce la fanno vedere sempre meno, giusto l’atterraggio ed il “pasto/ricompensa”, che a sto giro mi sa che all’amica nostra jè andata di lusso, sarà stato tipo un intero coscio d’agnello…
Inquadrano Licht, che la ferita sulla testa di un paio di turni fa gli comporta un’incerottatura perfino più grossa di domenica scorsa.
Inquadrano pure Floccari, capello nero corvino, a modo suo è quasi bello, cioè, pare un sioux.
Scaloni, invece, benchè bellino, c’ha la testa troppo rasata per i miei gusti. Però c’ha sempre un’espressione rasserenante.
Herny passa a Floccari che viene intercettato e steso da un doriano, secondo me sarebbe da ammonizione, ma l’arbitro è tal Rizzoli, notoriamente miope e scarso.
Pensà che contro la Rizzoli c’ho vinto una causa anni ed anni fa… che goduria.
Brocchi si vede caracollare addosso il portiere doriano, Curci, e si fa male, ma eroico si rialza.
Zaratello parte sparato, ubriaca con due o tre dribbling gli avversari, riesce a crossare, rimpallo, Ledesma tirissimo fuori di un pelo.
Ok, diamoci alle pasterelline, ottime peraltro.
Diakitè sta marcando (si dice ancora marcare?) Pazzini, e viceversa, insomma sti due stanno a fa a gara di reciproci spintoni.
Mauri – e non per dare ragione a Bob, che sul punto è un tantinello ripetitivo, oserei dire ossessivo e/o ossessionato - in effetti oggi sta un po’ confuso, si intreccia i piedi da solo, quasi mimando Nureiev in una piroetta, ma con scarso risultato, ogni tanto si appennica, e però quando si sveglia va a togliere la palla dai piedini d’oro di Zaratello che, medio tempore, s’era dribblato tre doriani e stava per tirare.
Ah, a proposito di piedini, e quindi di scarpini: chi è quel genio che ha ammollato scarpini gialli con lacci rossi ad alcuni dei Nostri? (Brocchi, Herny). Bruciare quanto prima, please. Non il genio e manco i nostri, ovviamente, semplicemente gli scarpini.
Diakitè sta giocando benssimo, induce addirittura Pazzini a fargli fallo, da giallo.
Fine primo tempo.Caffè, corretto.
Inquadratura di Macheda, porellino, stesso taglio di capelli stupidino che va tanto di moda ora tra i calciatori.
Il co-sky ci sfrantuma fino ad ottenere dei peperini da brodino per quando stai imbarazzato di stomaco e/o influenzato, su come il suddetto Macheda avrebbe voluto venire a giocare alla Lazio, ed invece no.
Secondo tempoScaloni sta giocando molto bene, dà tranquillità, mi sa che l’ho già detto.
Floccari, invece, sta troppo "addietrato", quando Reja capirà che non deve metterlo così troppo dietro e pretendere che vada a riacchiapparsi palloni nella metà campo avversaria sarà troppo tardi. Oddio, no, speriamo non sia troppo tardi. Però sto ragazzo, messo in campo come dice il Mister fa il quadruplo della fatica che dovrebbe fare, e senza concludere nulla. Caxxo, è un’attaccante, e allora posizionalo avantissimo e non pretendere che debba tornare sempre così indietro, tanto indietro che quando Licht o Zarate arrivano a cercare di crossare in area lui ancora non è riuscito ad arrivare.
Bene, finito questo mini-sfogo, proseguiamo.
Ennesimo “scontro” Diakitè-Pazzini, ma i due ragazzi si aiutano reciprocamente ad alzarsi, le loro mani intrecciate mi ricordano la pubblicità del ringo pavesi di anni fa, uno dei biscottini che tutt’ora preferisco, a parte i balsen, che sono più buoni ma anche più burrosi.
Sto a divagà, ve’?
Licht instancabile, Zarate continua a cercare di tirare, Scaloni si improvvisa ala, arriva a crossare a Floccari che però arriva tardi – vedi quanto detto qualche capoverso sopra.
Nel frattempo la Samp ha fatto tutti i suoi cambi, l’ultimo entrato al posto di un altro è uno col codino dipo Jhonny Depp, se non ricordo male in Chocolate.
Pare che, essendo finalmente giunto al circa settantesimo, pure Mr. Reja dice, vabbè, cambiamo pure noi, e così:
esce Floccari ed entra Kozak
esce Brocchi, entra Gonzalez.
Ledesma spintonato come se niente fudesse.
Herny scambia con Mauri, che fa un tacco verso Kozac.
Zarate fa una fuga, ma viene fermato fallosamente: giallo per il doriano colpevole e punizione.
La tira Ledesma e…. Kozak!!!!
Goal!!!!
Nell’entusiasmo Diakitè strappa la maglia a Libor e gli fa pure un bel graffio sulla scapola.
Ma ad occhio e croce manco l'ha sentito.
Bene.
Manca poco, anzi pochissimo.
Anzi, è finita.
Amo vinto. E stamo sempre un bel po’ lassù!
Bene così. Anzi, benissimo!
Bravi ragazzi belli nostri!
Forza Lazio mia Bella!!!