Autore Topic: Zarate: "A destra non mi piace Ero pronto ad andarmene"  (Letto 726 volte)

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Offline Daniela

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Zarate: "A destra non mi piace Ero pronto ad andarmene"
« : Sabato 15 Gennaio 2011, 16:34:55 »
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Mentre Reja prepara la partita con la Samp ("Sarebbe eccezionale ripetere gli stessi punti del girone d'andata", l'attaccante argentino rivela: "Col tecnico non tutto per il verso giusto, l'anno scorso ero vicino a partire". Sculli, è quasi fatta
di ALBERTO ABBATE


ROMA - Andata e ritorno, Reja prenota il biglietto: "Fare gli stessi punti della prima parte della stagione nelle prossime 19 giornate sarebbe davvero eccezionale". Arriva un mese di fuoco, s'inizia dalla Samp: "Gennaio sarà decisivo, sarà fondamentale riprendere quanto fatto sino alla fine del 2010, riacquistare la nostra mentalità". Dimenticare la sfida col Lecce: "Una battuta d'arresto dopo la sosta ci può stare, ma domani voglio rivedere intensità".

RADU IN DUBBIO, REJA PROVA SCALONI - Un punto nelle prime due gare del 2011, Reja non è preoccupato, ma con la squadra è stato chiaro: "Riprendere dopo le vacanze natalizie è sempre difficile, ma mi auguro che una prestazione come quella di domenica non si ripeta mai più. Io ho fatto mea culpa davanti ai ragazzi perché sono l'allenatore, quindi un componente principale della squadra. Ma loro non sono certo innocenti. Bisogna subito riprendere la retta via". Sulla strada l'ex Macheda: "E' un buon giocatore, è venuto in Italia per maturare e sono convinto che tornerà a Manchester più forte di prima". Ma 'Chicco' non è certo l'unico pericolo blucerchiato: "Giochiamo contro una squadra che difende bene e riparte ancora meglio. E' una formazione organizzata, veloce sugli esterni e grintosa in mezzo al campo. Dovremo mettere la massima concentrazione per battere la Samp. Anche perché, davanti, ha giocatori che possono punirti in
ogni momento". A proposito: a Pazzini, autore della doppietta che spezzò i sogni di scudetto giallorossi della passata stagione, potrebbe essere consegnata una targa stasera da alcuni tifosi organizzati. Nessun regalo da Reja sul campo. Sarà 4-2-3-1. E' allarme Radu in difesa: ha ancora la febbre alta. Provato Scaloni oggi pomeriggio sulla fascia sinistra al posto del romeno: "Ma valuteremo le condizioni di Stefan tra oggi e domani", specifica Reja. Lichtsteiner ha invece recuperato in extremis dalla botta alla caviglia. Diakité sostiuirà al centro lo squalificato Biava, al fianco di Dias. A centrocampo scelte obbligate: Ledesma-Brocchi. Zarate, Hernanes e Mauri giostreranno dietro Floccari, unica punta.

"SCULLI? NON E' L'ARIETE CHE VOLEVO" - Reja scommette sul ritorno della vera Lazio: "Non abbiamo avuto un rendimento alterno, solo qualche battuta d'arresto. Ma siamo ancora nei programmi, possiamo lottare per l'Europa. D'altronde è impossibile fare sempre i punti d'inizio campionato, quando venivamo considerati la rivelazione. Non possiamo sperare di fare 38 partite così. Già realizzare nel girone di ritorno i 34 punti conquistati all'andata sarebbe straordinario. Tuttavia, ora arriva il bello e il difficile. Stanno uscendo i valori delle squadre più importanti e al ritorno sarà davvero ardua. Abbiamo dimostrato però di potercela giocare con formazioni superiori. Servirà ancora una mentalità di squadra, ognuno dovrà lavorare per il gruppo". Usciranno allo scoperto i valori dei gioielli biancocelesti: "Tutta la squadra deve crescrere complessiavamente. In particolare Floccari ed Hernanes hanno avuto un buon rendimento, ma possono dare di più. Poi nel girone di ritorno sono sicuro che il brasiliano sarà ancora più forte di quanto visto sinora". E chi arriverà dovrà adattarsi alla perfezione: "Per caratteristiche Sculli può integrarsi bene - spiega Reja - perché può giocare a destra, a sinistra e al centro. La società sta lavorando, ma bisogna chiudere la trattativa". La Lazio ha ottenuto lo sconto, il giocatore e Preziosi le garanzie: arriverà in prestito oneroso a 1,2 milioni con obbligo di riscatto a giugno a 2 milioni (in realtà una cessione a titolo definitivo rateizzata). Reja riprende le parole del diesse Tare: "Il suo arrivo non è esclude quello di un ariete". Kozak ha le valigie in mano: "Ha molte richieste e se arriva qualcuno, è chiaro che qualcun altro debba uscire", spiega Reja. Torna di moda il nome di Samaras, greco del Celtic Glasgow. Difficile arrivare ad Amauri: la Lazio non accetta lo scambio con Floccari. Ma potrebbero esserci delle sorprese.

ZARATE: "NON MI PIACE GIOCARE A DESTRA" - Insomma in avanti la concorrenza potrebbe diventare sempre più agguerrita. A rischiare più di tutti è Mauro Zarate: "Una squadra come la Lazio deve avere una rosa adeguata e ognuno deve lavorare e farsi trovare pronto", il messaggio di Reja. L'argentino intanto torna a confidare alla rivista "CalcioItalia" il momento difficile vissuto la scorsa stagione alla Lazio: "Devo ammetterlo, ero pronto ad andarmene l'anno scorso. Ero davvero vicino a lasciare la Lazio perché non ero felice del modo in cui la stagione si era conclusa. Avevo avuto dei dissapori con Edy Reja, non avevo giocato tanto nella parte finale della stagione. Perciò, quando il mio agente mi chiese se volevo andar via, io risposi di sì. C'era un'offerta dall'Inghilterra (dal Tottenham, ndr), ma il presidente Lotito non volle cedermi e mi chiese di rimanere. Lotito è un uomo dai saldi principi. Difende ciò che ha e lotta sempre per quello che vuole ottenere". Parole al miele insomma per chi ha convinto Mauro a rimanere: "In quel momento Lotito mi dimostrò che ci teneva davvero a me e che mi voleva in squadra. Ho un rapporto eccezionale con lui". Meno con Reja: "Non sempre è andato tutto per il verso giusto col mister. Il problema era che io volevo giocare nella mia posizione naturale, mentre lui voleva una squadra più difensiva. Ho giocato da ala destra e non solo visto che ho anche ricoperto dei compiti difensivi. Invece, due anni fa avevo più libertà d'azione". Maurito rimpiange Delio Rossi, ma sogna ugualmente di raggiungere i traguardi biancocelesti con Reja: "Sappiamo di non essere l'Inter o il Milan e, anche quando la stampa parla di vittoria del campionato, non ci lasciamo influenzare. Ovviamente sarebbe un sogno, ma in realtà il nostro obiettivo rimane quello di arrivare tra le prime quattro". Il futuro: "Sicuramente mi piacerebbe giocare ancora in Inghilterra". Musica per le orecchie del Liverpool, che avrebbe offerto addirittura 17 milioni.

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