Autore Topic: Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.  (Letto 3597 volte)

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CiPpi

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #20 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 09:20:21 »
difatti TD, come  dicevo prima  bisognera' vedere quali mosse  faranno  chi vorra'  aggirare le restrizioni. perche'  sicuramente  buchi nella maglia ce  ne  sono, e  pure Platini  sa che vietare  al ManUtd o  al Real Madrid di disputare la CL per  i parametri non farebbe bene al  calcio.

Offline fish_mark

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #21 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 10:24:25 »
già questo, nell'allegato VII, è un bello spazio di manovra, per dire:

a uno sguardo veloce, si tratta di controlli simili a quelli che fa la Covisoc: debiti verso tesserati, debiti verso altri club per trasferimenti, debiti per imposte e oneri sociali eccetera. I dati da fornire sono il reporting di cui si parla sopra, ma si esclude dal dato consolidato qualunque controllata che eserciti attività estranee al football. Creeranno tutti società per lo sfruttamento dell'immagine e metteranno sotto contratto i tesserati.

credo che parli di gruppi di società: mi pare una norma proprio riferita a un caso come il nostro.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline fish_mark

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #22 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 10:32:29 »
Bel topic dove vorrei dire la mia su questo tentativo della UEFA di dare nuove regole, specie finanziarie, sul calcio.
La preoccupazione principale del governo del calcio europeo è quella di ridurre l'indebitamento del calcio europeo e per questo sono state introdotte queste più rigide regole in tema di bilanci, entrate e spese delle squadre europee. Il sistema calcio produce soldi, molti, ma ne spende altrettanti, anzi troppi.
Ho il timore però, che queste regole abbiano un retrogusto amaro, perché nella loro applicazione a regime avranno molto probabilmente l'effetto di non mettere in discussione l'attuale ordine di gerarchia tra le squadre di calcio. Questo sarebbe un peccato, direi mortale, per un paio di motivi:
- anzitutto, per i principi di libera concorrenza espressi nelle norme comunitarie e che non possono non ispirare anche un organismo come l'UEFA (che comunque comunitario non è): questo significa dare a tutti la possibilità di competere e se possibile di vincere. In queste condizioni, per la distribuzione dei soldi, solo pochi possono partecipare, mentre pochissimi possono vincere.
- per una mia opinione personale, che si lega comunque al riferimento alla libera concorrenza che ho citato prima. Il mio concetto di calcio, come di sport, è quello dove Davide batte inaspettatamente Golia, dove un Real Madrid perde (con godimento massimo) contro il Grassophers, insomma dove si realizzino le condizioni nelle quali anche l'outsider non debba aspettare il passaggio della cometa di Halley per poter andare in semifinale di CL. Il calcio attuale è un grande business comandato, anzi cannibalizzato sempre di più dalle invincibles armadas spagnole e dai potenti galeoni inglesi.
Non credo che questo alla lunga faccia bene al calcio.
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en_rui

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #23 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 22:40:55 »
già questo, nell'allegato VII, è un bello spazio di manovra, per dire:

a uno sguardo veloce, si tratta di controlli simili a quelli che fa la Covisoc: debiti verso tesserati, debiti verso altri club per trasferimenti, debiti per imposte e oneri sociali eccetera. I dati da fornire sono il reporting di cui si parla sopra, ma si esclude dal dato consolidato qualunque controllata che eserciti attività estranee al football. Creeranno tutti società per lo sfruttamento dell'immagine e metteranno sotto contratto i tesserati.
Non credo, essendo il tesserato gia' patrimonio della societa' controllante e quindi parte integrante del fatturato. Al massimo possono sfruttare l'immagine dei parenti dando risalto al nome uguale a quello del campione, ma non sono sicuro che gli effetti publicitari siano gli stessi

Offline MCM

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #24 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 23:04:35 »
 (e che non sia quello orribile per cui siamo trstemente noti).
 :o
de che semo noti? :o

No..dico davvero... :( ...


Comunque topic interessantissimo.
Per ora mi limito a leggere le opinioni degli altri per comprenderne meglio le questioni.
Vorrei però dire una cosa....una fusione tra rioma e Lazio sarebbe una bestemmia non tanto per questioni di tifo o "colore", quanto perchè andrebbe a dilapidare un patrimonio storico-culturale che due squadre di calcio si creano nei decenni...
Patrimonio che prescinde dalle vittorie.

Offline Er Matador

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #25 : Venerdì 14 Gennaio 2011, 04:04:33 »
Rileggendo i tanti interventi interessanti in questo topic, noto soprattutto la difficile implementazione di un meccanismo del genere, comunque venga concepito.
Per dare un segnale nell'immediato contro la bancarotta strisciante, basterebbe a mio avviso incidere sull'elemento che maggiormente sbilancia la contabilità generale: ingaggi e premi. E non mi riferisco tanto a Mourinho e simili quanto ai comprimari premiati da cifre medie insostenibili.
Se fosse possibile certificare per tempo la reale situazione finanziaria di ciascun club, imponendo una percentuale massima da destinare agli emolumenti per i giocatori e le sanzioni del caso per i trasgressori, il recupero di sostenibilità dell'assetto economico complessivo sarebbe sostanzioso e senza eccessivi stravolgimenti.
Riguardo ai maggiori o minori spazi per i club di seconda fascia, segnalo un possibile corollario della riforma: la necessità di contenere i costi fornirebbe il pretesto ideale per un micidiale calmiere nei prezzi dei trasferimenti, andando a strangolare le società che vivono rivendendo giocatori dopo averli valorizzati.
Occhio a non rendere anti-economica quest'attività, dato che i grandi club non sembrano in grado di fare da soli nella produzione di nuovi calciatori.

zorba

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #26 : Sabato 28 Gennaio 2012, 08:22:26 »
(ilfattoquotidiano.it)

(di Luca Pisapia)

Calcio, Le finanze dei club europei sono sempre più disastrate

L'ultimo rapporto pubblicato dall'Uefa dimostra come all'aumento dei ricavi è corrisposto anche un incremento delle perdite: “Ogni 12 euro spesi ne corrispondono 10 di ricavi”. Il 56% dei team ha chiuso i bilanci 2010 in perdita

Dal consuntivo pubblicato al termine dell’ultima riunione della Uefa a Nyon, un documento di 124 pagine intitolato ‘Lo Scenario sul Calcio Europeo di Club‘, che prende in esame i risultati finanziari di oltre 650 club (il 90 per cento) di massima divisione delle 53 federazioni nazionali affiliate, risulta che il calcio europeo non se la passa troppo bene. Certo, c’è da sottolineare che negli ultimi cinque anni il tasso di crescita delle entrate del calcio ha superato quello del Prodotto Interno Lordo in 49 dei 53 paesi le cui federazioni sono affiliate alla Uefa. Certo, nel 2010 le entrate complessive dei club nelle massime divisioni sono salite del 6,6 per cento rispetto al 2009 e sono arrivate a toccare la cifra record di 12,8 miliardi di euro. Eppure la situazione non è rosea.

Come spiega il segretario generale della Uefa Gianni Infantino, all’aumento dei ricavi è corrisposto anche un aumento delle perdite: “Il problema è che anche i costi sono aumentati, da 13,3 miliardi di euro (2009) a 14,4 miliardi (2010)”. In questo modo le perdite nette aggregate nell’anno 2010 ammontano alla cifra record di 1 miliardo e 641 milioni di euro, con un aumento del 36 per cento rispetto alle perdite dell’anno 2009. Questo è dovuto non tanto alle spese operative – il monte ingaggi si è assestato infatti su una media del 64 per cento del fatturato (anche se per alcuni club supera il 100 per cento) – quanto dalla riduzione dei profitti derivanti dai trasferimenti dei calciatori: anche il calciomercato ha cominciato ad accusare la crisi globale. Dall’analisi si evince inoltre che il 29 per cento dei club presi in esame ha un rapporto di 12 euro spesi per ogni 10 euro di ricavi, e che il 56 per cento ha chiuso i bilanci dell’anno 2010 in perdita. Percentuale che sale al 75 per cento se si prendendo in considerazione solo i ‘top club’, quelli con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. Inoltre vi è una situazione debitoria complessiva che supera gli 8,4 miliardi di euro, questo nonostante negli ultimi 5 anni i vari ‘benefattori’ abbiano investito versato nelle casse dei propri club oltre 3,4 miliardi per contenerne le perdite.

Una situazione che per molte squadre significa l’approssimarsi della bancarotta. Come uscirne? Per Gianni Infantino è possibile solo tramite il ben noto sistema del fair play finanziario. In vigore da quest’anno è un sistema di valutazione triennale che obbliga le squadre a non avere passivi di bilancio superiori ai 45 milioni, escluse le spese definite ‘virtuose’ come quelle relative allo sviluppo degli stadi e dei settori giovanili. Al termine della stagione 2013/14 saranno presi in esame i bilanci del 2011 e 2012 (il primo è biennale, poi passerà a triennale) e chi sgarra paga. Si va dalle multe, alle penalizzazioni fino alla possibile esclusione dalle competizioni continentali: Champions League e Europa League. Oggi sarebbero 13 le squadre attualmente iscritte alla Champions o all’Europa League che non potrebbero parteciparvi. “Il fair play finanziario è necessario – ha detto Infantino -. Queste regole sono in vigore per aiutare i club, ma anche i tifosi, per creare un ambiente sano e positivo. Il fatto che queste regole siano state approvate all’unanimità ha dimostrato che le società sono mature e responsabili”.

Eppure le società sono riuscite ad ottenere che le sanzioni derivanti dalla mancata osservazione delle regole sul fair play non siano automatiche. Basta dimostrare un comportamento virtuoso, ovvero l’impegno a ridurre la situazione debitoria, per poterle evitare. E poi c’è sempre la possibilità di appellarsi ai vari tribunali europei per la libera concorrenza. Da ultimo va detto che, nonostante il nome fair play dovrebbe far presupporre equità, è possibile rientrare nei parametri con donazioni e ricapitalizzazioni. O con vari escamotage. Valga l’esempio del Manchester City (che oggi, se il fair play fosse in vigore, rientrerebbe nei 13 club che non potrebbero partecipare alle competizioni europee) che a luglio ha venduto per 150 milioni il nome del suo stadio per i prossimi 15 anni alla Etihad Airways: la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, con sede ad Abu Dhabi, controllata dalla stessa famiglia (reale) proprietaria del club. Alla fine il fair play finanziario rischia di interessare tutti tranne i ricchi.

zorba

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #27 : Martedì 11 Settembre 2012, 16:56:30 »
Fair play finanziario, primi provvedimenti della Uefa: tra i club sanzionati, Atletico Madrid e Sporting Lisbona

 La Uefa ha annunciato, sul proprio sito ufficiale, la sospensione temporanea dei premi di partecipazione per 23 squadre iscritte alle competizioni UEFA 2012/13, come primo provvedimento per il mancato rispetto dei criteri di fair play finanziario.

A decretare la decisione è stata l'Unità di indagine dell'Organo UEFA per il controllo finanziario dei club (CFCB) per aver rilevato mancati pagamenti verso altri club e/o dipendenti e/o autorità sociali/fiscali, visto che il regolamento impone alle società che partecipano alle competizioni UEFA 2012/13 di fornire informazioni su eventuali pagamenti insoluti al 30 giugno 2012.

L'Unità di indagine richiederà alle società un aggiornamento al 30 settembre 2012 e tale provvedimento resta in vigore fino al saldo totale dei pagamenti.

Ecco l'elenco completo:
FK Borac Banja Luka (BIH)
FK Sarajevo (BIH)
FK Željezničar (BIH)
PFC CSKA Sofia (BUL)
HNK Hajduk Split (CRO)
NK Osijek (CRO)
Club Atlético de Madrid (ESP)
Málaga CF (ESP)
Maccabi Netanya FC (ISR)
FK Shkendija 79 (MKD)
Floriana FC (MLT)
FK Budućnost Podgorica (MNE)
FK Rudar Pjevlja (MNE)
Ruch Chorzów (POL)
Sporting Clube de Portugal (POR)
FC Dinamo Bucureşti (ROU)
FC Rapid Bucureşti (ROU)
FC Vaslui (ROU)
FC Rubin Kazan (RUS)
FK Partizan (SRB)
FK Vojvodina (SRB)
Eskişehirspor (TUR)
Fenerbahçe SK (TUR)

(laLaziosiamonoi.it)

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #28 : Martedì 11 Settembre 2012, 17:36:40 »
Mi sembrano per lo più pesci piccoli, attendo fiducioso i botti futuri, quando saranno presi in esame i bilanci delle ultime stagioni.

Offline disabitato

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #29 : Martedì 11 Settembre 2012, 17:43:41 »
Interessante..

Sospensione dei premi se hai pendenze verso terzi.
Per ora robetta...

sono curioso di vedere quando andranno a vedere i passivi di bilancio.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

POMATA

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #30 : Sabato 15 Settembre 2012, 08:11:49 »
Tutta una farsa, per il momento colpisono i pesci piccoli per fare pubblicità.

Un Real Madrid, un Barcellona, un Manchester ed altri grandissimi club se si stufano si fanno la loro euroliga...vajelo a dire alle televisioni che ci sarà una CL con il vasluy, l'udinese e il poznan...

zorba

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #31 : Sabato 15 Settembre 2012, 08:28:04 »
Tutta una farsa, per il momento colpisono i pesci piccoli per fare pubblicità.

Un Real Madrid, un Barcellona, un Manchester ed altri grandissimi club se si stufano si fanno la loro euroliga...vajelo a dire alle televisioni che ci sarà una CL con il vasluy, l'udinese e il poznan...

POMA' ci sarebbe il piccolo particolare che anche i stragrandissimi club che hai citato, per rimanere tali, hanno bisogno come l'aria dei soldi che, proprio le tv, garantiscono loro......

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Offline Er Matador

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #32 : Sabato 15 Settembre 2012, 08:41:48 »
POMA' ci sarebbe il piccolo particolare che anche i stragrandissimi club che hai citato, per rimanere tali, hanno bisogno come l'aria dei soldi che, proprio le tv, garantiscono loro......

 8) 8) 8) 8)
Vero, zorba. Ma anche le Tv hanno bisogno dei grandi club, senza i quali il loro prodotto diventa invendibile.
E poi basta seguire gli sviluppi che hanno portato dalla Coppa dei Campioni a quell'aborto ipertrofico della CL: idee dell'Uefa?
Non più di tanto: a fare l'andatura è stato il G14 costituito dalle società di cui sopra per imporre il proprio punto di vista, ovviamente dietro la minaccia dello scisma verso una Superlega "privata".
Senza contare che è il calcio stesso a non poter rinunciare all'apporto di chi - spagnole in primis - vi introduce denaro fresco, sia pure con un doping amministrativo di Stato degno della Romania di Ceauşescu o altre pratiche non meno discutibili.
In parole più semplici, temo si tratti di un sistema irriformabile dall'interno.

POMATA

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #33 : Sabato 15 Settembre 2012, 09:15:24 »
A zorbaaaa manco le basi...(cit) :D

Tu Uefa vai dalle TV e dije che alla prossima CL ci metti partizan, poznan, udinese e maritimo ;D ;D ;D perchè il barcelona, Madrid, i 2 manchester, chelsea, etc etc etc non sono in regola con i conti e non la possono giocare ;D ;D ;D

Come dice er matador, irriformabile dall'interno. In spagna si dice: la pescadilla que se muerde la cola.

Offline zorba

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #34 : Sabato 1 Marzo 2014, 07:31:41 »
Ogni tanto riciccia fuori...

 ::) ::) ::)


(corsport.it)

Fair play finanziario, l'Uefa indaga su 76 club

Champions League ed Europa League, le squadre interessate hanno partecipato a queste manifestazioni violando il codice imposto da Michel Platini per regolamentare i bilanci nel calcio

ROMA - L'Uefa non si è dimenticata del "Fair Play finanziario". La regola voluta da Michel Platini per evitare debiti nelle casse dei club, potrebbe essere applicata dopo le indagini su 76 club che nell'ultimo periodo avrebbero violato la norma. Manchester City, Chelsea, Paris Saint Germain e Monaco: questi alcuni dei club 'sospetti' secondo quanto riporta "Sport". Nel caso venisse appurata l'infrazione, le sanzioni saranno applicate nella prossima stagione.

Ecco qui la situazione secondo tale Paolo Ciabattini

http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/2014/articoli/1028329/fair-play-finanziario-l-inter-sara-sanzionata.shtml
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Matita

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R: Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #35 : Sabato 1 Marzo 2014, 07:39:26 »
Se libera qualche posto in europa?
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

mrmoto

Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #36 : Sabato 1 Marzo 2014, 12:05:26 »
Il PSG rigira le norme perché il fratello dello sceicco sponsorizza le maglie ad una cifra ridicola. Nel suo piccolo anche il magnate della Mapei fa lo stesso con il Sassuolo. Cosa che rende difficile la giustizia di queste norme.

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Re:Il Fair Play finanziario e la figura del "Patron" nel calcio.
« Risposta #37 : Sabato 1 Marzo 2014, 12:35:48 »
si parla di club che hanno giocato in europa, ergo i topi la sfangano pure questa volta..
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