Autore Topic: ETA, sarà la volta buona ?  (Letto 3832 volte)

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Offline BobLovati

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ETA, sarà la volta buona ?
« : Lunedì 10 Gennaio 2011, 12:24:43 »
Non so se questo topic può essere inserito qui; in caso gli amministratori sono pregati di cancellarlo; grazie.

Stamane, sul giornale più autorevole di Spagna ( EL PAÍS - versione online ), c´è, in prima pagina questo articolo: per chi non capisse bene lo spagnolo, in caso, cercherò ( a richiesta ) di tradurre i passi e/o le frasi che sembreranno più interessanti:

http://www.elpais.com/articulo/espana/ETA/anuncia/alto/fuego/permanente/general/verificable/elpepuesp/20110110elpepunac_7/Tes

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Offline lollapalooza

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #1 : Lunedì 10 Gennaio 2011, 13:23:55 »
Sarà la volta buona perché - semplificando parecchio - sono rimasti davvero in pochi; credo che, almeno fino ad una futura eventuale riorganizzazione, più che di scelta si debba parlare di necessità.

Questo link magari può interessare.


CiPpi

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #2 : Lunedì 10 Gennaio 2011, 13:40:36 »
chissa' se sara' quella buona, di sicuro non e' la prima.

anzi a parte i vari precedenti e' da settembre dello scorso anno che l'Eta prova a fa accettare un cessate il fuoco permanente.

del resto credo che la richiesta di una verifica internazionale vada letta sotto la chiave offerta da Lolla, cioe' quella di un gruppo che ormai vede vicina una sconfitta senza resa ed una fine decisamente ingloriosa, cioe' l'annullamento di ogni possibile separatismo.

quando fui a Santander una ventina di anni fa, l'impressione fu quella di una popolazione che in generale non esprimeva un gran interesse nella faccenda del separatismo.

molto meno di tanti 'leghisti' ad esempio.

Offline lollapalooza

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #3 : Lunedì 10 Gennaio 2011, 19:36:01 »
chissa' se sara' quella buona, di sicuro non e' la prima.
(...)

Credo proprio che sarà quella decisiva, anche perché il fallimento della lotta armata è evidente; nondimeno, le misure governative adottate da 7/8 anni a questa parte possono essere eliminate soltanto a fronte di un netto cambio di direzione.

Il popolo a quello che so ha già virato verso una localizzazione dell'autonomia, di fatto abbandonando l'idea nazionalista.
Ci sono lotte vitali da portare avanti (vedi movimento anti-tav et similia) e l'essere accostati ad Al-Qaida non aiuta di certo.

Zapatero poi ha un discreto bisogno di normalizzare il tutto (leggi: voti), anche a fronte del pugno duro utilizzato finora; non tenderà la mano, certo, ma potrebbe stringerne una che gli viene incontro.
Secondo me lo farà.



Offline ammiraglio

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #4 : Lunedì 10 Gennaio 2011, 19:49:41 »
santander è in cantabria, propriamente non il cuore del pais vasco.
cmq finisce con una bella tregua e via così.
so' rimasti in pochi, so' stati smantellati.

a differenza dell'ira, l'eta ci arriva a carponi.
l'ira ha avuto un percorso politico autorevole.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

zorba

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #5 : Martedì 11 Gennaio 2011, 08:16:25 »
(Il Fatto Quotidiano 11.01.2011)

L’Eta appende il mitra al chiodo Ma chi ci crede?

MADRID CAUTA SULLA SVOLTA BASCA

(di Alessandro Oppes)

Madrid - Sarà una tregua “generale, permanente e verificabile internazionalmente”. L’Eta abbonda sempre di più negli aggettivi, con la proclamazione del suo ultimo cessate il fuoco, annunciato ieri mattina attraverso un video nel quale compaiono – nel rispetto della scenografia tradizionale – tre incappucciati davanti al simbolo dell’ascia con il serpente. Però l’annuncio non convince, neppure questa volta, il governo spagnolo. “Non è una cattiva notizia, ma non è la notizia”, è stata la prima reazione del ministro dell’Interno e vicepremier, Alfredo Pérez Rubalcaba.
DOPO LA ROTTURA non preannunciata del precedente cessate il fuoco – con l’auto-bomba che fece due vittime all’aeroporto di Madrid il 30 dicembre 2006 – l’esecutivo guidato da José Luìs Rodriguez Zapatero ha detto più volte in modo chiaro che l’unico comunicato che si aspetta dai terroristi è quello in cui si annunci l’addio definitivo alle armi. E invece l’Eta si impegna sì, ed è la prima volta, ad avviare un processo che porti alla fine del confronto armato, ma continua a porre condizioni politiche e a ribadire che l’obiettivo del movimento resta quello dell’autodeterminazione del paese basco. Ma il comunicato diffuso dalla banda segna comunque una netta svolta rispetto al passato: se fino ad ora era stato il gruppo terrorista a imporre la propria linea al suo braccio politico, questa volta l’Eta ha dovuto cedere alle fortissime pressioni di Batasuna che chiedeva da tempo un gesto significativo nella speranza di poter rientrare nella legalità in vista delle amministrative della prossima primavera.
L’annuncio della banda arriva appena 48 ore dopo quella che è stata una delle più grandi manifestazioni a favore dei diritti dei terroristi incarcerati, organizzata dai gruppi dell’estremismo indipendentista che speravano di poterla celebrare dopo la proclamazione della tregua. Ma il comunicato dell’Eta, atteso da settimane, è arrivato con notevole ritardo rispetto al previsto perché (anche questa è una novità) prima di prendere posizione i dirigenti del gruppo armato hanno voluto sondare le opinioni di tutti i componenti della banda, compresi i terroristi in carcere (tra i quali esiste una spaccatura tra irriducibili e “pentiti”) ed “etarras” in esilio. La sensazione, sulla quale concordano numerosi analisti, è che l’organizzazione – il cui apparato dirigente è stato “decapitato” in almeno quattro occasioni nel corso degli ultimi due anni grazie alle operazioni delle polizie spagnola e francese – stia cercando di trovare una formula per dare l’addio definitivo alle armi senza ammettere in modo esplicito il proprio fallimento. Al di là della debolezza ormai strutturale, che si è andata accentuando anche perché, con Sarkozy presidente, la Francia ha deciso di assicurare la massima collaborazione alle autorità di Madrid, i terroristi devono fare i conti con un isolamento diventato palese all’interno della società basca. Lo sottolineava ieri sera anche il “lehendakari”, il presidente socialista della giunta regionale del paese basco, Patxi Lopez: “L’Eta comincia a rendersi conto che la sua fine è vicina”. Quello che più si teme però in questo momento in Spagna sono i possibili colpi di coda di un gruppo ormai privo di qualunque prospettiva di futuro. Se la banda dovesse fare ulteriori passi in direzione della resa totale, non si esclude che (come accadde già nell’Ulster con la nascita dell’Ira autentico) si possa arrivare a una scissione interna da parte degli irriducibili disposti a seminare ancora il terrore.
LO RICONOSCONO anche, in privato, alte fonti del governo di Madrid contattate dal Fatto Quotidiano: “È chiaro che ormai la fine dell’Eta è sempre più vicina. Ma dobbiamo stare molto attenti, perché potrebbe non essere indolore”. Alla Moncloa sono rimasti particolarmente scottati dal fallimento della trattativa di pace voluta da Zapatero nel 2005, poco dopo l’inizio del suo primo mandato. A questo punto, ai terroristi chiedono una sola cosa: la consegna definitiva delle armi.

ll video dell’annuncio dell’Eta: lo slogan “Bietan jarrai” significa “continuare in entrambe” e si riferisce a entrambe le lotte, quella politica e quella militare (FOTO ANSA)

Offline BobLovati

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #6 : Martedì 11 Gennaio 2011, 11:40:54 »
Non l´ho anticipato  volontariamente ...
Come molti sanno, ho vissuto più di 20 anni in Spagna e vorrei fare una raccomandazione; non fatta prima per non " inquinare " eventuali vostri interventi.

Nella situazione basca, ETA ( mutatis mutandis ) attua un po´come le mafie italiane ( et opere divine assimilabili-ndr ); ha una fitta rete popolare di controllo, che é poi quella che rastrella ( con ricatti agli industriali della regione ) i soldi necessari a mantenere il movimento attivo.
Ricatta le famiglie dei prigionieri, obbligandole a visite continue alle carceri, manifestazioni pubblice ecc.
Da ricordare anche che la Francia ( sempre colpevolmente vicina a " movimenti rivendicativi altrui " ), prima contro il franchismo, poi per mantenere un suo prestigio " libertario ", ha accettato che sul suo territorio l´organizzazione avesse dei " porti franchi ".

Spero di essere stato utile a chi ne sapesse ( eventualmente ) di meno ...    ;)
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CiPpi

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #7 : Martedì 11 Gennaio 2011, 13:33:34 »
santander è in cantabria, propriamente non il cuore del pais vasco.
cmq finisce con una bella tregua e via così.
so' rimasti in pochi, so' stati smantellati.

a differenza dell'ira, l'eta ci arriva a carponi.
l'ira ha avuto un percorso politico autorevole.

rimane il posto piu' vicino in cui sono andato.  :)

comunque con l'IRA c'e' un gran bella differenza, anche perche' la situazione e' di gran lunga differente. ovvio che l'epilogo sia differente.

Per il resto, un grazie Bobbe dei dettagli  :)

Offline lollapalooza

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #8 : Martedì 11 Gennaio 2011, 16:08:36 »
Non l´ho anticipato  volontariamente ...
Come molti sanno, ho vissuto più di 20 anni in Spagna e vorrei fare una raccomandazione; non fatta prima per non " inquinare " eventuali vostri interventi.

Nella situazione basca, ETA ( mutatis mutandis ) attua un po´come le mafie italiane ( et opere divine assimilabili-ndr ); ha una fitta rete popolare di controllo, che é poi quella che rastrella ( con ricatti agli industriali della regione ) i soldi necessari a mantenere il movimento attivo.
Ricatta le famiglie dei prigionieri, obbligandole a visite continue alle carceri, manifestazioni pubblice ecc.
Da ricordare anche che la Francia ( sempre colpevolmente vicina a " movimenti rivendicativi altrui " ), prima contro il franchismo, poi per mantenere un suo prestigio " libertario ", ha accettato che sul suo territorio l´organizzazione avesse dei " porti franchi ".

Spero di essere stato utile a chi ne sapesse ( eventualmente ) di meno ...    ;)

Bob, che necessità c'è di obbligare i parenti dei malcapitati a visite continue? Voglio dire, se carcerano mio nipote c'è bisogno che qualcuno mi obblighi alle visite?

E sulle manifestazioni - di nuovo - che bisogno c'è di obbligare a manifestare contro - ad esempio - un regime carcerario già segnalato per torture dalle Nazioni Unite e Amnesty?

E' che stai dipingendo uno scenario piuttosto diverso da quello che - benché non sia mai stato in Euskal Herria - conosco piuttosto bene, vorrei capire meglio.

Grazie in anticipo.

 :)



Offline BobLovati

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #9 : Martedì 11 Gennaio 2011, 17:21:33 »
Bob, che necessità c'è di obbligare i parenti dei malcapitati a visite continue? Voglio dire, se carcerano mio nipote c'è bisogno che qualcuno mi obblighi alle visite?

le visite sono organizzate, pagate e soprattutto servono per " dare ordini ".


E sulle manifestazioni - di nuovo - che bisogno c'è di obbligare a manifestare contro - ad esempio - un regime carcerario già segnalato per torture dalle Nazioni Unite e Amnesty?
:)

la spiegazione é, evidentemente la stessa che ho dato prima ... propaganda e sistema del controllo dei carcerati attraverso le famiglie .
Quanto ad Amnesty, non credo proprio che ETA meriti minimamente la loro attenzione


E' che stai dipingendo uno scenario piuttosto diverso da quello che - benché non sia mai stato in Euskal Herria - conosco piuttosto bene, vorrei capire meglio.
Grazie in anticipo.
 :)

scusa lolla, ma se non ci sei stato, come fai conoscerlo bene ?

L´unica azione " positiva " fatta da ETA ( che gli dei mi perdonino ) fu l´attentato riuscito contro Luis Carrero Blanco, presidente del Governo nominato da Franco; con lui presente, Juan Carlos Iº sarebbe stato solo un falso simbolo della Spagna Libera dal franchismo.
Per il resto, credimi, quella di ETA é una lotta ormai senza motivo né ragione; é solo la ricerca di una " uscita indenne " dei suoi capi politico-militari.

Naturalmente, non serve dirlo, questo é quanto credo io, dopo tanti anni di vita da quelle parti.
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POMATA

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #10 : Martedì 11 Gennaio 2011, 22:50:29 »
Io vivo qui da 21 anni, Eta é una mafia che nei vari momenti é servita tanto a destra come a sinistra, ricordo che il governo Aznar denunció la trama del GAL, una specie di commandos che attuavano coperti con i fondi riservati dello stato.

Il paragone con l'irlanda non é proponibile, nei paesi baschi non c'è mai stato l'esercito per strada come a belfast.

Attualmente il governo ha risposto che l'unico comunicato deve essere la consegna delle armi, credo che se non ci riesce Zapatero in questo anno e poco che gli resta, il partito popolare meno.

Eta non darebbe mai la "Vittoria morale" ai nipoti di franco.

Offline lollapalooza

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #11 : Martedì 11 Gennaio 2011, 23:39:06 »
scusa lolla, ma se non ci sei stato, come fai conoscerlo bene ?

Diciamo che mie passate e dolcissime frequentazioni m'hanno informato piuttosto esaurientemente, anche se - lo ammetto - in maniera unilaterale.

In ogni caso non sto qui a sindacare, lungi da me fare l'apologia del terrorismo.



POMATA

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #12 : Martedì 11 Gennaio 2011, 23:49:20 »
Lolla,una mafia, fidate.

L'unica cosa buona fatta da Aznar é aver avuto le palle di illegalizzarli, visto che non riconoscevano lo stato spagnolo ma ne prendevano i soldi per la finanziazione del partito...

Attualmente nei paesi baschi ci sono piú di 100 persone che vivono sotto scorta...da notare che una ri-legalizzazione della sinistra abertxale toglierebbe voti al PNV (partito nazionalista vasco)...insomma é tutto un magna magna...c'è un film "LOBO" che spiega gli intrallazzi politici e l'utiltá dell'Eta a favore dei tre principali partiti politici (psoe, pp e pnv) a secondo della loro situazione...

Una dissoluzione dell'eta ed eventuale ritorno alla politica reale da parte dei loro dirigenti, frazionerebbe l'elettorato basco e rafforzerebbe le forze spagnole (psoe, pp) e al pnv non interessa molto questa soluzione.

Offline lollapalooza

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #13 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 00:02:34 »
Poma', non devo certo dirti io che grazie alla stretta sul terrorismo sono state perseguite persone che con la lotta armata non c'entrano una beneamata cippa, in maniera indiscriminata.

Eta e popolo basco non sono più sinonimi.

Mica difendo l'Eta figuriamoci, anzi, m'incatzo perché delegittima una realtà territoriale organizzata e degna di nota.






POMATA

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #14 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 00:15:00 »
Poma', non devo certo dirti io che grazie alla stretta sul terrorismo sono state perseguite persone che con la lotta armata non c'entrano una beneamata cippa, in maniera indiscriminata.

Eta e popolo basco non sono più sinonimi.

Mica difendo l'Eta figuriamoci, anzi, m'incatzo perché delegittima una realtà territoriale organizzata e degna di nota.

Lo só, lo só.

Se fossero intelligenti e furbi come i catalani giá sarebbero al governo o ne sarebbero la chiave.

Offline rione 13

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #15 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 10:32:03 »
Il popolo basco ha sempre resistitto ai secolari tentativi di assimilazione rivendicando per sè autonomia sociale, linguistica e culturale.

Rappresentare grossolanamente il conflitto in Euskal Herria identificandolo con le gesta di una banda di pazzi assassini, come puntualmente fanno i media nostrani, quelle rare volte che se ne occupano, è operazione misera e fuorviante.

Di questa guerra non se ne sa molto, rispetto, per esempio, alla lotta di liberazione del popolo del Nord Irlanda con cui, pure, esistono alcune similarità nonchè storici rapporti di vicinanza tra le organizzazioni combattenti.
esistono ora più fonti di conoscenza di un tempo, libri come "Storia politica di Euskadi Ta Askatasuna e dei Paesi Baschi" e siti tematici.

Sono stato più volte in Spagna e nei Paesi Baschi e leggere, ad esempio, che le straordinarie manifestazioni di solidarietà verso i prigionieri baschi sono frutto delle imposizioni ricattatorie al popolo da parte di ETA è semplicemente ridicolo.

La Sinistra Patriottica Basca (con le sue varie articolazioni politiche, territoriali e sociali)  ha rappresentato l'aspirazione di una vasta porzione di popolazione che non ha inteso rinunciare alle sue aspirazioni di indipendenza e di trasformazione sociale.
La storia del movimento di liberazione nazionale basco è lunga, contraddittoria, drammatica, piena di scontri e divisioni tra gruppi che esprimevano aspirazioni diverse, culture politiche in perenne bilico tra spinte nazionaliste e aspirazioni sociali rivoluzionarie.

Insomma il conflitto basco non è esauribile criminalizzando ETA e andrebbe interpretato in modo più rigoroso per poi ognuno maturare il proprio punto di vista sulla questione.

ETA in passato ha avuto un grande e indiscutibile sostegno popolare.

La repressione dello Stato spagnolo è stata più volte smascherata come illegale e criminale, si pensi ai famigerati GAL, squadroni della morte, nati sotto il governo socialista di Gonales, organizzazione paramilitare con all'attivo decine di esecuzioni.

O ai mille casi di denuncia per tortura solo nel decennio tra il 1990 e il 2000.
a cui Amnesty non avrebbe dovuto dar peso, a quanto leggo sopra, trattandosi di mafiosi di ETA!

La repressione ha colpito non solo gli etarras ma anche organizzazioni sociali, giovanili, organi di comunicazione, partiti, personalità della cultura basca, avvocati e rappresentanti politici legittimamente eletti.
così facendo  ha contribuito a radicalizzare il sentimento antispagnolo del popolo basco e a conservare sui binari estremi della lotta armata il conflitto.

Nessuno più dei baschi ha pagato sulla propria pelle la verità di una transizione mai felicemente conclusa dal franchismo alla nuova democrazia spagnola.

Un aupiscabile confronto democratico e disarmato per arrivare ad una risoluzione pacifica del conflitto è tuttora osteggiato dal governo spagnolo e i pericoli di ulteriori colpi di coda di quel che rimane di ETA è imputabile anche a questa ripetuta intransigenza.

ETA è stata tante cose diverse nel corso della sua storia, credo che attualmente sia ai minimi liveli di credibilità e di sostegno popolare.

La popolazione è stremata e stanca di pagare un prezzo di sangue che non ha portato a niente.
Così come avvenuto in Ulster, dove pure la nuova fase non sta regalando rose e fiori alla popolazione cattolica, in Euskal Herria si impone una nuova agenda dove le legittime aspirazioni di pace, giustizia e diritti per baschi e spagnoli possano trovare nuovi canali di espressione.










Giglic

Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #16 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 10:41:27 »
La popolazione è stremata e stanca di pagare un prezzo di sangue che non ha portato a niente.

Questa è l'unica enorme verità.
per fare un parallelismo molto azzardato, anche il movimento di Ciccio Franco aveva una sua "ragione storica", ma non mi sembra che i metodi adottati dal medesimo fossero i più utili a supportare la causa, nè qualcuno si è lamentato se alla fine lo stato lo ha sconfitto.
E secondo me anche il parallelismo con l'IRA regge poco: i baschi non sono uniti da una religione comune, nè hanno una patria (l'EIRE in quel caso) cui fare riferimento. Vedo l'ETA molto più simile ai movimenti per l'indipendenza curda.

Offline BobLovati

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #17 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 15:02:31 »
carissimo " rione13 ", credimi; tu in occasione dei tuoi viaggi devi aver parlato con qualcuno molto vicino alle idee " etarras ". Sei completamente fuori strada ...

Sono cose lunghissime ed articolate da spiegare, ma sappi che i Paesi Baschi ( come la Catalunya ) hanno mai costituito una nazione, uno stato né sono stati indipendenti.
Addirittura i baschi, erano parte del Reino de Navarra, integratosi, con le nozze di Isabel la Católica ( quella di C.Colombo ) e Fernando de Aragón, nel nuovo Reino de Castilla.
Ora gli " etarras " forti di una storia praticamente inesistente, vogliono annettere la Navarra al loro territorio !

Quanto alla lingua ( resuscitata artificialmente ed assolutamente non autonoma dallo spagnolo, con buona pace dei " txapelas " ), meglio non parlarne.

Vero è che catalani e baschi, facilitati dalla politica franchista, che gli ha fornito manodopera a 2 soldi ( Extremadura, Andalucía, Galizia ), in virtù della vicinanza alla frontiera, cercando di facilitare e abbattere i costi d´esportazione, in nome di fantomatiche rivendicazioni, fanno quello che fa la Lega ( con la quale, guarda caso, sono in ottimi rapporti ); cioè rivendicare vantaggi economici in virtù delle loro capacità tecnologiche e produttive.
Per far questo, prendono la storia e la fermano nel momento in cui fa loro comodo per affermare questo e/o quello, abbindolando così quelli che nel territorio credono di poterne trarre dei vantaggi economici.

Pensa che una 15ina di anni fa hanno dovuto pubblicare un corso di " euskara " per i genitori i cui figli avevano iniziato l´istruzione scolastica nelle " ikastolas ", scuole in lingua basca; i genitori infatti parlavano le poche parole in basco di sempre ! La nuova lingua basca, brand new, i genitori non sapevano parlarla e meno scriverla.
Se vuoi, ho il libro del corso ufficiale, incluse 2 audiocassette.

Spero se ne possa parlare più diffusamente in una prossima occasione, da vicino     ;)
 
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Offline carpelo

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #18 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 15:23:55 »
No no, parlatene qui....chè io sono lontano e l'argomento mi interessa, grazie  :D

Offline BobLovati

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Re:ETA, sarà la volta buona ?
« Risposta #19 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 19:11:10 »
No no, parlatene qui....chè io sono lontano e l'argomento mi interessa, grazie  :D

hai ragione, è un argomento di grande interesse, ma il " contradditorio ", utilissimo in questo caso, sarebbe complicato a distanza; ma possiamo farcela, o almeno provarci  ;) 
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