Autore Topic: Editoriale Vocalelli mercoledì 14  (Letto 1890 volte)

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paoletto

Editoriale Vocalelli mercoledì 14
« : Mercoledì 14 Aprile 2010, 21:43:44 »
eccolo
Citazione
Calciopoli, così abbiamo battezzato lo scandalo sin dal primo giorno, è tor­nato prepotentemente al centro dell’at­tenzione. E l’udienza di ieri a Napoli ha scandito una lunga giornata, tra indi­screzioni, nuove intercettazioni, prese di posizione e commenti durissimi. Set­tantacinque telefonate – è questa una pietra miliare del processo – sono state acquisite dal giudice, che affiderà la trascrizione al proprio perito. Nel frat­tempo, però, si è scatenata già la bagar­re su alcuni colloqui tra Facchetti e Bergamo, in cui si parla di Collina, di Bertini, del delicato momento dell’In­ter, di un enigmatico incontro con Mo­ratti. Novità di cui è doveroso prende­re atto, senza partecipare al muro con­tro muro che non deve inquinare un passaggio così importante di un proces­so che ha segnato la storia dello sport più popolare.

Non si può far finta di niente e soprat­tutto bisogna tentare di inserire quei colloqui, quelle telefonate, quel parlare di arbitri e griglie nel clima di quattro anni fa. Non sono in discussione le re­sponsabilità di chi ha sbagliato pesan­temente e pesantemente è stato giudi­cato. Ma non si può non pensare a qua­le effetto, fragoroso, avrebbe avuto la conoscenza di quei colloqui nell’affret­tato – per alcuni sommario – processo sportivo del 2006.
Qualcuno pensa davvero che con questo nuovo scenario uno scudetto a tavolino sarebbe finito sulle maglie del­l’Inter? Sarà un’impressione: ma lo stesso Guido Rossi, che allora non po­teva sapere, ci avrebbe pensato mille volte prima di esporsi così. E anche al­l’Inter, così come al Milan, non sareb­be stato chiesto conto di quei colloqui diciamo così sconvenienti? Se da una parte c’era chi cercava con il suo pote­re di controllare ogni cosa, anche la po­litica sportiva, dall’altra parte c’era co­munque più di qualcuno che parlava di guardalinee e di arbitri. Ne parlava con i designatori, si incontrava con i desi­gnatori in un clima che evidentemente contagiava più attori. Un clima confu­so e torbido in cui, oggi più di allora, ri­suona una prima telefonata tra Diego Della Valle e Bergamo. In cui il dirigen­te fiorentino diceva: «Mi scusi, ma io non sapevo che fosse possibile chia­marla… ». Una ingenuità e una novità assoluta per un imprenditore che ap­pena arrivato nel calcio provò a com­battere un potere consolidato per poi subìre una controffensiva pesante. Una consuetudine per chi il calcio lo attra­versava da anni. Non c’è dubbio che a questo punto, al di là del processo penale, viene da chie­dersi cosa sarebbe successo, se avessi­mo saputo, a livello sportivo. E quanto tempo ci metterà la nostra giustizia sportiva a decidere su quello scudetto assegnato a tavolino che adesso non ha più senso; viene anche da chiedersi, tanto più che sul resto incombono i tempi della prescrizione, perché nes­suno ha semplicemente pensato di fare quello che ha fatto la difesa di Moggi. Il mondo dello sport, del calcio, convinto e cosciente di aver dovuto istruire in fretta i processi sulla base della docu­mentazione ricevuta, non avrebbe po­tuto e dovuto avere almeno la curiosità (!) di capire con calma se qualcosa fos­se magari sfuggita? Un interrogativo a cui non può non farne eco anche un al­tro. Adesso ne sappiamo di più perché l’imputato, Luciano Moggi, dal calcio ha avuto notorietà, uno sconfinato e mal utilizzato potere, successo ed evi­dentemente ricchezza. Che gli ha per­messo di pagare di tasca propria centi­naia di migliaia di euro per ottenere le intercettazioni, ingaggiare un pool di esperti e affidarsi a uno stuolo di avvo­cati. Ma se al suo posto ci fosse stato qualcuno con minori disponibilità, tut­to questo – gravissimo, grave, sconve­niente o solo imbarazzante lo vedremo e ognuno potrà giudicare – non sarebbe mai venuto alla luce. Non vi sembra an­che questo pazzesco?


Lo sò che è fin troppo palese
lo sò pure che è già stato ampiamenti dimostrato che il corriere dello sport ha a cuore i destini di un'altra gente della capitale... però mi chiedo ugualmente (indignato)
Non vi sembra anche questo pazzesco.... e cioè che il giornale della capitale in questo editoriale del suo direttore non nomina mai né la Lazio né Lotito

Offline borges

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Re:Editoriale Vocalelli mercoledì 14
« Risposta #1 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 21:49:10 »
l'odio personale che tale personaggio nutre nei confronti del presidente della SS Lazio imporrebbe a chi fosse animato da un barlume di deontologia professionale di abbondanare la direzione del cds e dedicarsi a altro....
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

jumpingjackflash

Re:Editoriale Vocalelli mercoledì 14
« Risposta #2 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 21:52:24 »
e nemmeno l'as se è per questo...


basta!

Offline violator

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Re:Editoriale Vocalelli mercoledì 14
« Risposta #3 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 21:59:27 »
condivido in toto l'ultima frase dell'articolo, anche se può sembrare un'ovvietà. Il diritto ad una difesa lautamente pagata e con gli attributi non è per tutti, fa parte di tutti i processi di ogni angolo del mondo. Però a volte non basta per scagionare l'imputato da tutte le accuse.

paoletto

Re:Editoriale Vocalelli mercoledì 14
« Risposta #4 : Giovedì 15 Aprile 2010, 09:00:50 »
e nemmeno l'as se è per questo...


basta!
l'as mafia 1927, parte lesa di diritto, grazie a quelle sentenze, partecipò con il consono demerito alla Champion League, con merito invece raggiunta dalla florentia
l'as mafia 1927, parte lesa di diritto, grazie a quelle sentenze, partecipò anche alle successive edizioni della Champion League, grazie all'azzeramento delle cosiddette altre grandi del calcio italiano
se è per questo invece come ben sappiamo, all'interno delle sentenze di Calciopoli2, siamo stati accomunati ad un grumo, di potere

mi sarei augurato, come minimo, in qualità di cittadino di questa città che la testata giornalistica locale, nelle righe del suo direttore, questo lo avesse in qualche modo evidenziato

ma invece  ::)