Autore Topic: L'uomo che buttò nel cesso una stagione  (Letto 51563 volte)

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RobCouto

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #480 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 08:54:42 »
Quoto. E c'è chi lo definì il "più grande presidente della storia della Lazio"
Non ci si crede, gli stessi cialtroni che andavano dicendo:"firmerei col sangue... altri 6 anni di cragnotti"

Almeno fai le citazioni giuste, bello de casa (ché tanto come al solito si vede da 50 chilometri chi sei): Lotito è il più grande laziale del passato, del presente e del futuro: Cragnotti il più grande presidente di tutti i tempi, da rivivere giorno per giorno da domani. E Calleri l'uomo più importante nella storia di questa società.

Non c'è contraddizione perché ognuno di questi per la Lazio ha fatto il centouno per cento. Ognuno per la Lazio è stato tutto.

La contraddizione è quella di chi ha massacrato Calleri, relegandolo in un angolino della nostra storia quando dovrebbe avere una statua equestre, la più grossa di tutte, a Formello. Di chi prima ha detto "mai più Cragnotti, meglio la tranquillità" e poi "mai più 'sta mediocrità, meglio Cragnotti" e così via.

NESSUNO ha mai riempito lo stadio come Cragnotti, nemmeno la Lazio del '74. E all'epoca le ciance su "aaaafreddezza de sta squadra" me le ricordo molto bene. Prima non ci si è voluti godere quei tempi, oggi li si rimpiangono. Sarà nella natura del laziale, ma riuscire a non essere MAI contenti è davvero preoccupante.


IB

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #481 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:24:19 »
IB, permettimi un paio di cose sui punti che cito, partendo dal secondo che hai detto :)

quando si parla di programmazione, o pregetto, non e' detto che si parla sempre dello stesso obiettivo.

quello di Lotito e' di creare una societa' finanziariamente solida, magari anche a scapito di qualche obiettivo immediato. i motivi possono andare dal voler far crescere la Lazio fino a che non diventa una forza della natura calcistica al voler creare un prodotto da rivendere alla migliore occasione al miglior prezzo.

quale che sia non ci interessa finche' non ci va di mezzo la Lazio, e non mi pare che finora ci sia andata.

il progetto Della Valle era, oggi lo possiamo dire, di tutt'altra natura, e cioe' di ottenere una speculazione bella e buona usando la Viola come piede di porco, se non come oggetto di ricatto. tant'e' che appena sfuggita l'opportunita' dello stadio il castello di carte del progetto Fiorentina e' crollato.

Del Genoa credo basti ricordare che Preziosi e' un compare beccato con il sorcio in bocca e che un paio di anni fa appena gli si profilo' di poter andare in CL, disse che non gli interessava.

e lecito pensare, viste le manovre di mercato che il suo progetto guardi piu' ad un modello qualche anno fa caro a molti tifosi Laziali.

Se non e' chiaro parlo del famoso modello Udinese.

quindi piu' che non esistere, la programmazione esiste in cosi varie forme quasi da sembrare non essere niente, o comunque di difficile interpretazione.

ma c'e'.

riguardo invece all'accellerata, oltre a quanto detto sul progetto Lotito di solidita' finanziaria, andrebbe ben considerato se non fosse quell'accellerata del '98 che porto poi l'intera macchina Lazio a sbandare paurosamente tanto che chi era alla guida ne perse il controllo.

qui ovviamente non parlo dell'opportunita' di accellerare, ma quanto del modo.

e quanto lo 'sforzo' che si chiede oggi non possa, se effettuato come richiesto dai passeggeri tifosi, portare alla stessa situazione?

perche' il bilancio attuale della Lazio non permette chissa' quale 'sforzo' e quindi, come da molti auspicato, si dovrebbero 'anticipare' i soldi di una CL non ancora conquistata.

ed anche si dovesse conquistarla, e quindi ripagare il debito, non si dovrebbe poi, e verrebbe altresi richiesto con la stessa veemenza che vediamo oggi, fare un ulteriore 'sforzo' a giugno per non 'perdere l'occasione' come nel 2007?

davvero ci acconteteremmo di andare in CL senza una campagna acquisti estiva di livello adeguato?

ed a quel punto che soldi ci facciamo anticipare? i diritti TV del 2015?

ecco che si finirebbe con il mettere in moto quell'accellerata che diede Cragnotti, con il rischio molto piu' serio oggi di finire peggio di come si fini allora.

ed il tutto magari per andare in CL un paio di anni prima.

In linea di massima quello che diciamo non é poi molto lontano.
Io quello che chiedo é "provarci". Lo chiedo a Reja, che quando pareggi col Lecce mette Bresciano al posto di Hernanes e aspetta altri 15 minuti e il gol del Lecce per mettere un attaccante, togliendo pero' nello stesso tempo Mauri. Lo chiedo a Reja che va a Cesena e mette tutte le seconde linee, lo chiedo a Reja che ogni santa partita della Lazio al 70' decide che va bene cosi' e quindi se pareggiamo va bene il pareggio e se vinciamo non proviamo neanche a chiudere le partite. Se perdiamo fa entrare Foggia e toglie un attaccante. Chiedo a Reja se é veramente convinto che tutti i ragazzotti che ha a disposizione neanche uno era meglio di Bresciano al posto di Hernanes. Chiedo a Reja se per caso il buon Kozak gli ha fatto uno sgarbo cosi' clamoroso perché sebbene abbia una media realizzativa/minuti giocati di altissimo livello continua a considerarlo ancora non maturo.
Poi lo chiedo anche alla società, che deve attivarsi per puntellare la squadra. Non chiedo Messi, né investimenti fenomenali, chiedo di puntellare la squadra, di consentire all'allenatore di avere altre scelte, di togliergli alibi per provare ad arrivare il più alto possibile.
Siamo stati all'avanguardia per scoprire forme dilazionate di pagamento, possibile che non si trovi qualche panchinaro degno dell'attenzione di Reja ?
CHiedo anche che si smetta di fare il profilo basso, che a oggi comincia a stornare, a metà campionato comincia a stonare. Che comincia a sembrare un voler mettere le mani avanti.

Vorrei che guardassero la classifica e ci spiegassero perché dobbiamo rassegnarci a farci superare da Juventus, asroma, Inter e a lasciare andare il Napoli e il MIlan che zoppicano anche loro. Perché rinunciare ?
A me vedendo le ultime partite della Lazio é quello il messaggio che arriva. La famosa frase di Delio Rossi sta reimpadronendosi di noi.
Fosse anche il Cesena il motto che ci guida é "Serve l'impresa".
Che poi era sinonimo di "nun je la faremo mai".
Ecco questo m'ha rotto er cà. A me.

Offline robylele

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #482 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:26:45 »
Prima non ci si è voluti godere quei tempi, oggi li si rimpiangono. Sarà nella natura del laziale, ma riuscire a non essere MAI contenti è davvero preoccupante.

Quoto. Il laziale non sarà mai contento, mai.

Io mi stropicciavo gli occhi pure nel '95 e a quei tempi andava di moda scrivere e quindi dire al bar che i nostri terzini fossero pippe.

Favalli segnò in Coppa Uefa e per l'unica volta in vita mia lo vidi esultare con rabbia, con la mano protesa verso la tribuna d'onore. Penso ce l'avesse con Franco Melli.

Il laziale ama molto le proprie idee.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

jumpingjackflash

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #483 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:49:15 »
In linea di massima quello che diciamo non é poi molto lontano.
Io quello che chiedo é "provarci". Lo chiedo a Reja, che quando pareggi col Lecce mette Bresciano al posto di Hernanes e aspetta altri 15 minuti e il gol del Lecce per mettere un attaccante, togliendo pero' nello stesso tempo Mauri. Lo chiedo a Reja che va a Cesena e mette tutte le seconde linee, lo chiedo a Reja che ogni santa partita della Lazio al 70' decide che va bene cosi' e quindi se pareggiamo va bene il pareggio e se vinciamo non proviamo neanche a chiudere le partite. Se perdiamo fa entrare Foggia e toglie un attaccante. Chiedo a Reja se é veramente convinto che tutti i ragazzotti che ha a disposizione neanche uno era meglio di Bresciano al posto di Hernanes. Chiedo a Reja se per caso il buon Kozak gli ha fatto uno sgarbo cosi' clamoroso perché sebbene abbia una media realizzativa/minuti giocati di altissimo livello continua a considerarlo ancora non maturo.
Poi lo chiedo anche alla società, che deve attivarsi per puntellare la squadra. Non chiedo Messi, né investimenti fenomenali, chiedo di puntellare la squadra, di consentire all'allenatore di avere altre scelte, di togliergli alibi per provare ad arrivare il più alto possibile.
Siamo stati all'avanguardia per scoprire forme dilazionate di pagamento, possibile che non si trovi qualche panchinaro degno dell'attenzione di Reja ?
CHiedo anche che si smetta di fare il profilo basso, che a oggi comincia a stornare, a metà campionato comincia a stonare. Che comincia a sembrare un voler mettere le mani avanti.

Vorrei che guardassero la classifica e ci spiegassero perché dobbiamo rassegnarci a farci superare da Juventus, asroma, Inter e a lasciare andare il Napoli e il MIlan che zoppicano anche loro. Perché rinunciare ?
A me vedendo le ultime partite della Lazio é quello il messaggio che arriva. La famosa frase di Delio Rossi sta reimpadronendosi di noi.
Fosse anche il Cesena il motto che ci guida é "Serve l'impresa".
Che poi era sinonimo di "nun je la faremo mai".
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in questo sono perfettamente d'accordo con te

Offline Kim Gordon

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #484 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:49:41 »
Quoto. Il laziale non sarà mai contento, mai.

Il laziale ama molto le proprie idee.

quindi da ciò ne deduciamo che tu sei daaroma.

no???  :P


 

bak

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #485 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:51:56 »
Mi tengo stretti e cari i vari Lenzini, Calleri e anche il Dottore [auguri, oggi è il suo compleanno].
Se Lotito c'ha salvato nel 2004, nelle condizioni in cui stavamo, a Calleri a suo tempo gli avrebbero dovuto fare una statua equestre in quel di Formello.

E Calleri l'uomo più importante nella storia di questa società.
La contraddizione è quella di chi ha massacrato Calleri, relegandolo in un angolino della nostra storia quando dovrebbe avere una statua equestre, la più grossa di tutte, a Formello.

 :)


Offline fish_mark

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #486 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 09:55:53 »
Perfetto.

Ma allora smettila, e speriamo lo facciano anche tanti altri, di parlare di proggetto e programmazzione. Sono parole vuote, buone solo per i salottini (di Ikea) cateterari.

Nel calcio vince chi riesce a prendere i migliori calciatori ottimizzando le risorse, cioè evitando le sòle alla Mendieta. Il tanto celebrato settore ggiovanile è inutile: i calciatori non vanno "allevati" da Lazio, roma e Juventus, ma dalle solite Pro Calcio e simili.

Perfetto.
Possiamo pure bandire dal nostro lessico questi termini che fanno molto cateterari - "programmazzione", "proggetto" - che anche a me stanno un po' sullo stomaco.
Ti faccio però una domanda: da cosa è nato questo topic? Dalla delusione di una partita andata male? Si, ma non è sufficiente la spiegazione.
E' nato anche e soprattutto dalla delusione per la mancanza di una spinta, della capacità di cogliere al balzo una occasione che si presenta, dal coraggio di sfidare almeno una volta la gerarchia del potere calcistico, dalla voglia di arrivare a sbancare il tavolo.
Tutto questo manca, è sempre mancato da 7 anni a questa parte, al netto delle difficoltà finanziarie, da noi più pesanti che altrove. Del resto, quando per sua stessa ammissione pubblica l'azionista di maggioranza ti ricorda che il suo più grande sogno non è quello di vincere lo scudetto ma di realizzare la "ciutadella" allora il quadro è fin troppo chiaro.
Sono in attesa di novità, ma so già che non saranno sconvolgenti, mai tali da riesumare lo spirito di un tifoso a cui brillavano gli occhi per un sogno che stava nascendo.
Torniamo alla quotidianità, non mettiamoci troppi grilli per la testa.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline NoSurrender

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #487 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 10:44:36 »
Fosse anche il Cesena il motto che ci guida é "Serve l'impresa".
Che poi era sinonimo di "nun je la faremo mai".
Ecco questo m'ha rotto er cà. A me.

A chi lo dici. Ma d'altro canto con un presidente che non fa altro che infarcire di modestia la Lazio e dire che dobbiamo fare delle stagioni "dignitose",che ti aspetti? I giocatori si adeguano alle dichiarazioni ed alle azioni della dirigenza.

Non si coglie al volo nemmeno l'occasione propizia ed inaspettata.

Se neanche quest'anno si è voluto tentare,quando il piatto era lì,alla portata,allora proprio non succederà mai.

A noi non è nemmeno più concesso di sognare "la favola".

Ti faccio però una domanda: da cosa è nato questo topic? Dalla delusione di una partita andata male? Si, ma non è sufficiente la spiegazione.
E' nato anche e soprattutto dalla delusione per la mancanza di una spinta, della capacità di cogliere al balzo una occasione che si presenta, dal coraggio di sfidare almeno una volta la gerarchia del potere calcistico, dalla voglia di arrivare a sbancare il tavolo.
Tutto questo manca, è sempre mancato da 7 anni a questa parte, al netto delle difficoltà finanziarie, da noi più pesanti che altrove. Del resto, quando per sua stessa ammissione pubblica l'azionista di maggioranza ti ricorda che il suo più grande sogno non è quello di vincere lo scudetto ma di realizzare la "ciutadella" allora il quadro è fin troppo chiaro.
Sono in attesa di novità, ma so già che non saranno sconvolgenti, mai tali da riesumare lo spirito di un tifoso a cui brillavano gli occhi per un sogno che stava nascendo.
Torniamo alla quotidianità, non mettiamoci troppi grilli per la testa.

Quoto tutto.

Davvero,io ci sto male da domenica e non mi passa.

"No retreat, baby, no surrender"


Mazzola

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #488 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:00:59 »
...
E' nato anche e soprattutto dalla delusione per la mancanza di una spinta, della capacità di cogliere al balzo una occasione che si presenta, dal coraggio di sfidare almeno una volta la gerarchia del potere calcistico, dalla voglia di arrivare a sbancare il tavolo.
..

Tutto è mancato domenica ai calciatori.

Offline seminuovo

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #489 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:12:00 »

Del resto, quando per sua stessa ammissione pubblica l'azionista di maggioranza ti ricorda che il suo più grande sogno non è quello di vincere lo scudetto ma di realizzare la "ciutadella" allora il quadro è fin troppo chiaro.


original aim since july 20, 2004

è gia successo, succede oggi e succederà ancora. certo, a noi costa un po' cara la speranza di un imprenditore incidentalmente proprietario di una squadra di calcio di cui siamo tifosi ab immemorabili (almeno boks e io :D ) di poter finalmente realizzare l'affare della vita. è dura perché è inevitabile, come ha scritto qualcuno nei giorni scorsi, illudersi che per una volta, questa volta, le cose possano andare diversamente.

IB

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #490 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:15:25 »
A chi lo dici. Ma d'altro canto con un presidente che non fa altro che infarcire di modestia la Lazio e dire che dobbiamo fare delle stagioni "dignitose",che ti aspetti? I giocatori si adeguano alle dichiarazioni ed alle azioni della dirigenza.

A mio avviso é molto più l'allenatore che infarcisce di modestia la Lazio.
E soprattutto le partite della Lazio.
Domenica scorsa contro un Lecce rimaneggiato abbiamo dimostrato la personalità di un criceto narcolettico.
A Genova, dopo 50 minuti promettenti, abbiamo chiaramente abbassato il baricentro, molto più di quanto ci abbia obbligato il Genoa. E ovviamente all' 80' é finita ogni velleità di provare a vincere la partita dentro i centrocampisti e fuori gli attaccanti.

La società é un altro paio di maniche. Probabilmente non se l'aspettava, come tutti noi diciamolo, un risultato cosi' e un campionato cosi' livellato. Roque Santa Cruz la scorsa estate non venne per scelta del tecnico, oggi sembra indispensabile. A me restano i dubbi che da parte dell'allenatore ci sia anche un esagerato ostracismo nei confronti dei rincalzi. Forse sono veramente scarsi, allora sarebbe interessante che l'allenatore chieda in maniera chiara e decisa di cosa ha bisogno la Lazio per restare lassu'.
E la società di accontentarlo.

Offline fish_mark

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Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #491 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:20:56 »
A mio avviso é molto più l'allenatore che infarcisce di modestia la Lazio.
E soprattutto le partite della Lazio.
Domenica scorsa contro un Lecce rimaneggiato abbiamo dimostrato la personalità di un criceto narcolettico.
A Genova, dopo 50 minuti promettenti, abbiamo chiaramente abbassato il baricentro, molto più di quanto ci abbia obbligato il Genoa. E ovviamente all' 80' é finita ogni velleità di provare a vincere la partita dentro i centrocampisti e fuori gli attaccanti.

La società é un altro paio di maniche. Probabilmente non se l'aspettava, come tutti noi diciamolo, un risultato cosi' e un campionato cosi' livellato. Roque Santa Cruz la scorsa estate non venne per scelta del tecnico, oggi sembra indispensabile. A me restano i dubbi che da parte dell'allenatore ci sia anche un esagerato ostracismo nei confronti dei rincalzi. Forse sono veramente scarsi, allora sarebbe interessante che l'allenatore chieda in maniera chiara e decisa di cosa ha bisogno la Lazio per restare lassu'.
E la società di accontentarlo.

Analisi condivisibile e questo spiega che l'omicida non è il maggiordomo, ma c'è un concorso di colpa.
L'allenatore ha il freno a mano tirato, la società preferisce continuare sui suoi "programmI" che non erano così ambiziosi ma che si concentrano sulla EL (al massimo).
Eppure siamo la Lazio. A Milano queste cose non succedono: non devono succedere. Perché? Solo differenze di potere politico e finanziario? No: differenze culturali spaventose!*

* e qui, vi piaccia o no, Stinchelli c'ha sempre preso.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Mazzola

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #492 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:28:06 »
A me meraviglia molto il fatto che secondo alcuni avremmo dovuto vincere tutte le partite se non ci fosse in panchina un catenacciaro provinciale.
Con il Milan in casa potevamo vincere e ci siamo accontentati del pari. Con il Parma pure. Con la Juventus idem. Con il Genoa neanche a parlarne.
Se non ci davano due rigori contro vincevamo pure il derby.
Con questo ragionamento saremmo l'unica squadra (in 100 anni di calcio) ad essere a pinteggio pieno in campionato.
Un po' difficile direi.
E nessuno si chiede mai se quando ci siamo accontentati del pari, piu di quello non potevamo ottenere (vedi partita contro Juventus).

CiPpi

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #493 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:37:10 »
In linea di massima quello che diciamo non é poi molto lontano.
Io quello che chiedo é "provarci". Lo chiedo a Reja, che quando pareggi col Lecce mette Bresciano al posto di Hernanes e aspetta altri 15 minuti e il gol del Lecce per mettere un attaccante, togliendo pero' nello stesso tempo Mauri. Lo chiedo a Reja che va a Cesena e mette tutte le seconde linee, lo chiedo a Reja che ogni santa partita della Lazio al 70' decide che va bene cosi' e quindi se pareggiamo va bene il pareggio e se vinciamo non proviamo neanche a chiudere le partite. Se perdiamo fa entrare Foggia e toglie un attaccante. Chiedo a Reja se é veramente convinto che tutti i ragazzotti che ha a disposizione neanche uno era meglio di Bresciano al posto di Hernanes. Chiedo a Reja se per caso il buon Kozak gli ha fatto uno sgarbo cosi' clamoroso perché sebbene abbia una media realizzativa/minuti giocati di altissimo livello continua a considerarlo ancora non maturo.
Poi lo chiedo anche alla società, che deve attivarsi per puntellare la squadra. Non chiedo Messi, né investimenti fenomenali, chiedo di puntellare la squadra, di consentire all'allenatore di avere altre scelte, di togliergli alibi per provare ad arrivare il più alto possibile.
Siamo stati all'avanguardia per scoprire forme dilazionate di pagamento, possibile che non si trovi qualche panchinaro degno dell'attenzione di Reja ?
CHiedo anche che si smetta di fare il profilo basso, che a oggi comincia a stornare, a metà campionato comincia a stonare. Che comincia a sembrare un voler mettere le mani avanti.

Vorrei che guardassero la classifica e ci spiegassero perché dobbiamo rassegnarci a farci superare da Juventus, asroma, Inter e a lasciare andare il Napoli e il MIlan che zoppicano anche loro. Perché rinunciare ?
A me vedendo le ultime partite della Lazio é quello il messaggio che arriva. La famosa frase di Delio Rossi sta reimpadronendosi di noi.
Fosse anche il Cesena il motto che ci guida é "Serve l'impresa".
Che poi era sinonimo di "nun je la faremo mai".
Ecco questo m'ha rotto er cà. A me.

esatto, altro punto di discussione e' Reja.

finche' non sappiamo il perche' di certe decisioni di Reja, (come dicevo in altro topic davvero Gonzalez e' cosi peggio di Bresciano visto l'utilizzo fatto dei due?) non credo sia possibile stabilire perche' non ci si prova, e soprattutto se basta comprare qualcuno per provarci.

perche' se poi il freno ce l'ha Reja, che (ad esempio) ritiene che ogni arrivo importante da salto di qualita' e grande 'sforzo' un possibile problema per gli equilibri nello spogliatoio e si finisce di vederlo in campo pure meno di Kozak, ha senso andarsi ad impegnare i soldi che non abbiamo?

magari i Santa Cruz e i Sculli sono proprio le tipologie di giocatori richieste da Reja.

e per anni abbiamo detto a Lotito che deve ascoltare e soddisfare le richieste dell'allenatore e non comprare solo perche' vede l'affare.

Giocatori quelli sopra, oltretutto, che vogliono venire solo a titolo definitivo, per parlare delle forme di pagamento.

Li prendiamo subito a scatola chiusa? (per Santa Cruz credo Lotito l'abbia fatta l'offerta per l'acquisto definitivo tra l'altro ndCP)

Poi 'scopriamo' (eufenisticamente, perche' lo sappiamo ndCP) che non sono quelli da salto di qualita' e fra un paio di mesi vanno ad incrementare la lista dei giocatori per smaltire la rosa.

borgorosso

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #494 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:42:50 »
il problema, molto semplice e lineare, è che se non ci provi non ci riesci.
se ci provi ma non ci riesci, non ci sono rimpianti.
reja è l'uomo dei rimpianti.

ma passerà anche lui.

Mazzola

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #495 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:44:37 »
Senza il catenacciaro provinciale in età da pensione con un curriculum da mestierante, il girone d'andata sarebbe andato così:

Sampdoria 0
Bologna 3
Fiorentina 3
Milan 3
Chievo 3
Brescia 3
Bari 3
Cagliari 3
Palermo 3
roma 3
Cesena 3
Napoli 3
Parma 3
Catania 3
Inter 3
Juventus 3
Udinese 3
Genoa 3
Lecce 3

19 partite 18 vittorie 1 sconfitta 54 punti.
Direi facile tutto sommato da fare...

jumpingjackflash

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #496 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:46:43 »
A me meraviglia molto il fatto che secondo alcuni avremmo dovuto vincere tutte le partite se non ci fosse in panchina un catenacciaro provinciale.
Con il Milan in casa potevamo vincere e ci siamo accontentati del pari. Con il Parma pure. Con la Juventus idem. Con il Genoa neanche a parlarne.
Se non ci davano due rigori contro vincevamo pure il derby.
Con questo ragionamento saremmo l'unica squadra (in 100 anni di calcio) ad essere a pinteggio pieno in campionato.
Un po' difficile direi.
E nessuno si chiede mai se quando ci siamo accontentati del pari, piu di quello non potevamo ottenere (vedi partita contro Juventus).
toh cio ho appena aperto un thread  :o

IB

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #497 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:48:15 »
differenze culturali spaventose!*

E' il non provarci che mi manda in rabbia, che lo facciano alcuni tifosi "più realisti del re" fa parte della normalità,
in fondo é anche un po di sana scaramanzia. Poi, alla fine, noi come tifosi possiamo fare poco.
Che non ci provi l'allenatore e la società e in un certo senso non ci sia questa spinta da parte anche dei mezzi di comunicazione locali, questo mi lascia perplesso assai.

Per quanto riguarda le differenze spaventose, apporterei delle sfumature.
Io credo che se c'é un solo vantaggio che ha portato il "tottismo" alla discarica di trigoria é che "loro" in fondo ci provano sempre, ci credono sempre. E lo scorso anno, siamo sinceri, so stati a un pelo di culo dal vincere lo scudetto. Se non sbracano portano a casa il campionato con giocatori come Taddei, Motta, Cassetti, Baptista, Cicinho.
Ecco, se c'é una cosa che oggi invidio loro é questa spavalderia (che loro trasformano spesso in boraggine disinvolta e sfacciata) che porta loro, nel complesso, più punti di quanti in realtà meritino.

A me meraviglia molto il fatto che secondo alcuni avremmo dovuto vincere tutte le partite se non ci fosse in panchina un catenacciaro provinciale.

Estremizzi il discorso, io, ad esempio, non ho detto che dovevamo vincere tutte le partite, ma che dovevamo PROVARE a vincere tutte le partite, per tutti i 90 minuti. Non sono un tecnico, non ho il patentino, ma mi sembra che la Lazio abbia la posssibilità di battere chiunque in questo campionato. Che non riesca a farlo é pacifico e normale, che non tenti di farlo mi sembra stupido e criminale.
A Cesena la Lazio, che allora era prima in classifica, manco c'ha provato a vince, perché ha schierato almeno 6 giocatori che Reja manco considera per tutte le altre partite.

geddy

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #498 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:51:05 »
I segnali preoccupanti arrivano solo dall'ultima partita. A Torino si è giocato per il pari e la squadra aveva interpretato bene il copione proposto dal tecnico e  l'incidente dell'ultimo minuto dovuto esclusivamente a una serie di scellerati errori di più di un singolo. COn il Catania pur non brillando non abbiamo mai rischiato di perdere.  Io fino a domenica non mi sento di rimproverare nulla ai giocatori e al tecnico. Pure la querelle Hernanes troppo avanzato mi sembra risolta definitivamente a favore di Reja, con i mezzi tecnici che ha il brasiliano più avanti lo metti più impensierisci l'avversario. Il nostro è uno di quelli che con mezza giocata risolve una partita.
Negli ultimi 25 minuti di domenica invece sembravamo una comitiva di gitanti impegnata nella  partita del dopo pranzo sotto il sole di agosto.

zorba

Re:L'uomo che buttò nel cesso una stagione
« Risposta #499 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 11:53:30 »
I segnali preoccupanti arrivano solo dall'ultima partita. A Torino si è giocato per il pari e la squadra aveva interpretato bene il copione proposto dal tecnico e  l'incidente dell'ultimo minuto dovuto esclusivamente a una serie di scellerati errori di più di un singolo. COn il Catania pur non brillando non abbiamo mai rischiato di perdere.  Io fino a domenica non mi sento di rimproverare nulla ai giocatori e al tecnico. Pure la querelle Hernanes troppo avanzato mi sembra risolta definitivamente a favore di Reja, con i mezzi tecnici che ha il brasiliano più avanti lo metti più impensierisci l'avversario. Il nostro è uno di quelli che con mezza giocata risolve una partita.
Negli ultimi 25 minuti di domenica invece sembravamo una comitiva di gitanti impegnata nella  partita del dopo pranzo sotto il sole di agosto.

Segnali 'preoccupanti' erano anche arrivati, in verità, dal secondo tempo di Genova il 6 gennaio........