Giusto oggi, un frammento di conversazione tra colleghi alla macchinetta del caffè (una giovane mamma ha bonariamente ripreso un ancor più giovane collega single che ignorava che oggi le scuole sono chiuse) ha fatto riaffiorare dalle nebbie dei decenni un ricordo antico di Lazio. Mi piace condividerlo perché solo il calcio alimenta questi nostri 'autismi' tutto sommato innocui.
Sareste in grado di ricordare cosa avete fatto all'indomani del Lunedì dell'Angelo della Pasqua 1991?
Io perfettamente: grazie al giorno di vacanza da scuola ebbi modo di impegnare alcune ore della mattinata per arrivare (da fuori Roma, dove allora abitavo) allo stadio Flaminio, presso i cui botteghini erano in vendita i biglietti dell'imminente derby xxxx-Lazio. Quello che si giocò la domenica successiva (rigorosamente alle 15.00, visto che ancora eravamo in era pre-pay tv).
Era il primo anno di Zoff, l'anno dei 12 o 13 pareggi nel girone di andata: non perdevamo mai ma non vincevamo quasi mai...
I derby non fecero eccezione, quell'annata: all'andata come al ritorno fu pareggio.
Visto che mancano meno di due settimane a un nuovo xxxx-Lazio più o meno post-pasquale, apriamo il
vaso della memoria: quali i vostri ricordi e immagini da quel derby della primavera 1991?
Di quella gara non dimenticherò mai due cose: l'esultanza assurda al gol di Sosa (lascio ad altri il piacere di descrivere in quali condizioni arrivò quella rete) in Distinti Nord e - immagine assai meno piacevole da rammentare - la chiazza rosso scuro di sangue nei pressi dello stadio (lungotevere all'altezza dello Stadio dei Marmi, più o meno), cruda testimonianza di un accoltellamento immagino subìto da un laziale.
P.s. = correggo doverosamente il titolo. Inizialmente avevo scritto "Sedici anni fa (verso xxxx-Lazio)" ma mi sono reso conto che l'aneddoto evocato risale a ben 26 anni fa. Il tempo fugge e si finisce col perderne contezza...