Autore Topic: Il derby della frittata contro la mortadella  (Letto 6256 volte)

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Offline giangoverni

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Il derby della frittata contro la mortadella
« : Mercoledì 14 Aprile 2010, 10:28:44 »
IL DERBY DELLA FRITTATA CONTRO LA MORTADELLA
di
Giancarlo Governi


Mi capita sempre più spesso di pensare a Cannata, soprattutto quando è tempo di derby e a Roma si vive quella atmosfera sospesa, di finta indifferenza, che in caso di vittoria della propria squadra del cuore si può tramutare in repentina esplosione di gioia e in palate di sarcasmo da riversare addosso ai perdenti.
Cannata, chi era costui? Era un giovanotto di colori scuri, alto e magro come una canna vuota, e dall’occupazione incerta. Era tifoso della Lazio, anzi il capo di noi tifosi laziali di Via della Lungara. La domenica mattina, quando la Lazio giocava in casa, ci aspettava alle dieci, noi laziali, davanti al civico 25, “dove è nato Claudio Villa”, muniti di biglietto di Curva che dovevamo mostrare a Cannata che escludeva dal gruppo chi non si era provvisto in tempo del prezioso tagliando. Il giorno del derby l’appuntamento era anticipato alle 9. Cannata faceva l’appello e poi si attraversava il Ponte Mazzini per prendere la circolare che ci avrebbe portato alle Belle Arti, da dove ci saremmo avviati a piedi fino all’Olimpico. Con Cannata eravamo in quattro, noi laziali. I romanisti di Via della Lungara al nostro confronto erano un esercito ma con loro ci incontravamo soltanto due volte l’anno, per il derby appunto. Di solito prendevano lo stesso tram e noi laziali dovevamo sopportare i loro sfottò, a cui ribattevamo colpo su colpo, con la spavalderia di chi è cosciente di essere una élite.
Arrivavamo allo stadio verso le undici e a mezzogiorno cominciavamo a scartare gli sfilatini di due etti, che ci avevano preparato le nostre mamme la sera prima. I companatici più gettonati erano la mortadella e la frittata. E anche lì ci dividevamo: i romanisti privilegiavano la mortadella mentre noi laziali eravamo per la frittata. Anche questo lo aveva deciso Cannata che si voleva sempre differenziare dai romanisti. “La mortadella è da muratori” diceva “non è per noi laziali”. E io che avrei preferito la mortadella dovevo sottostare alle imposizioni di Cannata.
Mai una lite, mai uno incidente fra laziali e romanisti, soltanto un fiume di parole e tanto sarcasmo. La lite scoppiò improvvisa soltanto una volta, quando Cannata non si ritrovò più il suo sfilatino con la frittata: gli era stato sottratto da un romanista. Un furto con destrezza che impedì al povero Cannata di godersi la bella vittoria della sua Lazio.

Mi capita di pensare a Cannata soprattutto quando viene ricordato il derby di quasi 30 anni fa quando un padre di famiglia, che si chiamava Vincenzo Paparelli, lasciò assurdamente la vita sugli spalti dell’Olimpico. 
Mi capitò di pensare a Cannata quando un derby fu sospeso perché si dette credito ad una voce falsa. Mi è capitato di pensare a Cannata sempre, quando nel calcio ci scappa il morto. Mi capita di pensare a Cannata quando i tifosi delle squadre avversarie vengono accolti non con gli sfottò ma con i coltelli. Sono fatti che pesano come un macigno sulla coscienza di tutti coloro che fanno parte del mondo del calcio. Sono anni di trasformazione del tifo, spesso in senso negativo, ma sono anche anni di presa di coscienza da parte della società che si è tradotta in leggi e in sorveglianza da parte delle forze dell’ordine.
Cosa vuol dire questo, che ci dobbiamo rassegnare a lasciare le cose come stanno, a vedere gli stadi presidiati da centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto di guerra, fino a quando la gente non si stancherà definitivamente del calcio o deciderà di guardarlo in televisione, facendo diventare gli stadi cattedrali nel deserto?   
Non saprei darmi una risposta. So soltanto che il ricordo del mio Cannata, con il suo pane e frittata, diventa sempre più sbiadito. Fino a farmi dubitare della sua esistenza.

Giancarlo Governi


Offline Baruch

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #1 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 10:47:52 »
Un pezzo bellissimo. Quello che si è vissuto sabato a Formello è stato avvilente, famiglie con bambini, panini (mortadella e frittata) e caramelle, anziani che ancora si appassionano per possibili eroi futuri, e in mezzo a loro sassi, bottiglie, sangue, parole ignobili. Poveri noi che qualche anno fa ci accontentavamo del fatto che gli ultras si erano gemellati contro la polizia e non si toccavano tra loro... Condividio anche la conclusione amara del pezzo: Cannata va verso lo sbiadimento, in giro non vedo germi né di rivolte "laiche" né di rivoluzioni culturali.

Giglic

Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #2 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 10:48:34 »
Sai cosa penso? Che forse ormai sono due "sport" diversi, e che l'impatto che il passato ha sui nostri ricordi (e le nostre immaginazioni, quante partite si vedevano in televisione?) tende a rendere molto più roseo il tutto.
Diciamoci la verità: se vedessi allo stadio un Lazio Napoli del 1975, penseresti di stare in serie A?

(complimenti per il pezzo, cmq  ;D)

Offline Ataru

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #3 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:20:32 »
 :chapeau:
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline lollapalooza

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #4 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:22:53 »
Bell'articolo, davvero.
Personalmente il ricordo del calcio 'pane e frittata' - ancora vivissimo, nonostante tutto - è una delle poche cose che mi fa continuare a seguire questo sport.



Offline Kebab

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #5 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:26:36 »
Mi unisco ai complimenti per l'articolo e al rammarico per quello che il tifo di oggi sta facendo al calcio

Offline rione 13

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #6 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:42:51 »
Noi tifosi laziali di Via della Lungara....

ieri come oggi a trastevere sempre pochi e spavaldi

Giglic

Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #7 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:45:15 »
Mi unisco ai complimenti per l'articolo e al rammarico per quello che il tifo di oggi sta facendo al calcio

Sicuro sia solo il tifo? Secondo me la "globalizzazione mediatica" l'ha cambiato molto di più. E' una macchina che genera tantissimi soldi veri (divorandone di finti) ed è strumento forte di consenso...
Poi, detto questo, torno in me e penso che domenica alle 18.30 sarò dalle parti di Firenze in treno... (faccina che piange)

bak

Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #8 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:59:10 »
Purtroppo assistetti ad una scena non proprio confortante sin dal 1975, quando un povero signore venne preso a pugni solo perchè non vedeva una ceppa di niente, stante gli ultras del muretto che erano in piedi. Niente di che rispetto alle scene di ordinaria violenza fisica e verbale che si riscontra oggi; purtroppo però i prodromi cavernicoli già si manifestavano allora.

Presumo che l'ottimo Giangoverni si riferisca a qualche anno prima, forse verso la metà degli anni 60; di allora ricordo i racconti di mio padre che mi raccontava di derby visti insieme a tifosi dell'aessemerdaputrida1927. Sicuramente all'epoca, come ha scritto Giglic, trattavasi di altro modo di intendere lo sport.

Rinnovo i complimenti a Giancarlo Governi, invitandolo a scrivere più spesso  :)

Offline Crociato

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #9 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 12:05:16 »
buongiorno a tutti dalla padania godereccia....... (scusate, avendo visto parlare di cibo....) sappiate che succede anche a a livelli i più bassi in tutte le categorie.
E' il male del calcio. Diverso nel rugby
Blu is the colour

Offline Fulcanelli

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #10 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 12:24:11 »
Ottimo, Giangoverni.
Sei fortunato. Fortunato chi quei tempi può, anagraficamente, ricordarli. Com'è fortunato che, anagraficamente, può ricordare cos'era la vita in famiglia quando non c'era la TV e la sera si tirava avanti chiacchierando tutti, due o tre generazioni insieme. Voglio dire che la mia idea di fondo è che il calcio la violenza criminale non l'ha generata, ma ha patito e patisce la violenza criminale che gli viene inflitta dall'esterno.
Le zuffe ci sono sempre state. Basta sfogliare le annate di primo '900 de la Gazzetta dello Sport per trovarvi cronache di botte da orbi tra centinaia di tifosi, con intervento dei carabinieri. Ma pure con tanta gente coinvolta, spranghe e coltelli non c'erano. L'aggressività tifosa, da campanile, non traboccava in violenza potenzialmente omicida. Soprattutto, una cosa era la violenza istantanea che aggregava un po' di gente per la furia di un rigore non dato, un'altra quella strutturata e che viene pianificata prima ancora di entrare nello stadio.
Sbaglierò, ma oggi il calcio per certa gente è solo pretesto. Allo stadio è consentito (basta avere il biglietto) ciò che in strada o in piazza richiede specifiche autorizzazioni: l'assembramento di gruppi di centinaia di sodali che cercano rogne, cercano spazi, cercano il conflitto con le forze dell'ordine, cercano proseliti, cercano di curare gli affari loro. L'attuale non è violenza da tifo, ma da delinquenza giovanile abituale. Per questo c'è anche dove le partite e il risultato non contano nulla.
La tessera del tifoso non mi piace, ha difetti, ma forse non ci sono altre strade.

 

Offline Kebab

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #11 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 12:25:59 »
Sicuro sia solo il tifo? Secondo me la "globalizzazione mediatica" l'ha cambiato molto di più. E' una macchina che genera tantissimi soldi veri (divorandone di finti) ed è strumento forte di consenso...
Poi, detto questo, torno in me e penso che domenica alle 18.30 sarò dalle parti di Firenze in treno... (faccina che piange)

Certamente concordo con te ;) c'è molto altro di brutto oltre al tifo nel calcio odierno, diciamo però che se penso agli accoltellamenti alle tensioni alle guerriglie nei piazzali etc. allora non posso fare a meno di incolpare lo squallido tifo organizzato di oggi

Offline giangoverni

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #12 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 12:33:40 »
Purtroppo assistetti ad una scena non proprio confortante sin dal 1975, quando un povero signore venne preso a pugni solo perchè non vedeva una ceppa di niente, stante gli ultras del muretto che erano in piedi. Niente di che rispetto alle scene di ordinaria violenza fisica e verbale che si riscontra oggi; purtroppo però i prodromi cavernicoli già si manifestavano allora.

Presumo che l'ottimo Giangoverni si riferisca a qualche anno prima, forse verso la metà degli anni 60; di allora ricordo i racconti di mio padre che mi raccontava di derby visti insieme a tifosi dell'aessemerdaputrida1927. Sicuramente all'epoca, come ha scritto Giglic, trattavasi di altro modo di intendere lo sport.

Rinnovo i complimenti a Giancarlo Governi, invitandolo a scrivere più spesso  :)

Bak, mi riferisco agli anni Cinquanta, quando io ero un ragazzo. Uno studente, uno dei rari studenti di Via della Lungara. Eravamo tutti laziali e forse ci  sarà stato un motivo, nel senso che volevamo differenziarci dai romanisti. Anche noi eravamo figli di povera gente, però però disposta a fare sacrifici pur diassicurare una istruzione ai figli.

Offline Arkham

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #13 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 14:04:18 »
Grazie Giancarlo.
Vivere il derby (ed il calcio) è bello anche grazie ad articoli come questo  :)
-Che confusione!
-Sarà perchè ti amo!

Offline WBB

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #14 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 17:27:11 »
Bell'articolo.
Questi tempi non torneranno più, auguriamoci ne arrivino di altri, diversi, in cui lo stadio ridiventi un luogo più sereno e godibile, ovviamente non in questi cessi di stadi, ovviamente non con queste zone franche in cui tutto può accadere e nessuno paga mai.
trigoria delenda est

jumpingjackflash

Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #15 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 21:40:18 »
un atmosfera che andrebbe ripristinata per decreto.

grazie per la tua testimonianza :)

en_rui

Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #16 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 22:29:14 »
Bell'articolo, complimenti
Mi rivedo in quel racconto.
Purtroppo come dice Fulcanelli, quel calcio, anzi quella societa' non esiste piu', non esistono piu' le infinite partite per strada, dove il fallo di mano era "enze" e tre corners era rigore.
Partite tra amici divisi dalla fede sportiva, partite che cercavano di ricreare l'atmosfera vista la domenica precedente allo stadio, partite dove "chi segna l'ultimo vince", ma l'ultimo arrivava solo quando verso le otto di sera ci sentivamo chiamare dalle nostre madri perche' la cena era pronta e papa' non poteva aspettare, perche' stanco di una lunga giornata di lavoro.
Per noi che li abbiamo vissuti quei giorni sono, ormai, un ricordo sbiadito come quello del tuo amico e di tanti altri personaggi da stadio (Leonida, Gasperino etc...)

Offline giangoverni

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #17 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 22:59:53 »
Ammucchia Gasperì... vendeva le sigarette, stava all'ingresso dello stadio prima della partita, poi girava sugli spalti e le sigarette le tirava a chi glie le chiedava, i soldi spesso gli arrivavano attraverso un passaggio di mani. lui intascava con gioia e diceva la famosa frase: "ammucchia Gasperì", come se ammucchiasse chissà quali tesori. E invece si guadagnava una  modesta giornata. Era un omino magro, piccolo e agilissimo che sprizzava felicità da tutti i pori.
Quelli che andavano allo stadio sapevano che cosa fosse il gioco del calcio, perché al di fuori del campo non si vedeva proprio niente. Una volta un compagno di giochi di strada, mi disse: "E te credo che sai giocà, vai sempre allo stadio a vedé la partita..." Se le cose fossero andate veramente così, per cui più partite si vedevano e meglio giocavi, io oggi sarei Messi e, invece...

Offline rione 13

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #18 : Giovedì 15 Aprile 2010, 11:41:04 »
gasperino non c'è più ma il nocciolinaro pazzo vive e lotta insieme a noi!!
sbracciato pure a dicembre, baffo al vento, barcolla ma non molla, e campione del mondo del lancio dell'arachide...!

Offline WBB

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Re:Il derby della frittata contro la mortadella
« Risposta #19 : Venerdì 16 Aprile 2010, 19:31:40 »
ma er nocciolina se mette sempre li sordi nei pedalini?
trigoria delenda est