Autore Topic: Mi sono già rotto le palle  (Letto 11809 volte)

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Offline cuchillo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #40 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 10:17:54 »
leo, ti capisco bene, perché ci sono passato.

Tuttava, la cosa l'abbiamo risolta un po' "all'italiana", nel senso che abbiamo tenuto "distinti" (non separati, il termine corretto è "distinti") i due momenti.
Ergo, ci siamo sposati in comune col rito civile e poi 6 giorni dopo abbiamo fatto la celebrazione di matrimonio in chiesa ma dal solo valore sacramentale.
In altre parole, il prete era lì come ministro di culto e non come ufficiale di stato civile cui viene conferita la delega. Questo non l'avrei consentito, manco se fosse sceso Gian Maria Volonté sulla terra a chiedermelo in ginocchio.

Non è una cosa che fanno in molti perché costa fatica.
Per ottenere questa dispensa sono andato 4 volte in Vicariato. In più, c'è dovuto andarci anche il prete che ci ha sposati 6 giorni dopo il rito civile, per confermare la bontà della nostra scelta.
Insomma, una trafila lunga. Per aprire una pizzeria a Via del Corso ci avremmo messo di meno.

Risultato.
Abbiamo fatto una bellissima celebrazione in Campidoglio, piaciuta anche a mia suocera.
6 giorni dopo, abbiamo fatto una bellissima celebrazione in Chiesa. Sì, lo so, è stata un po' dura, ma in fondo non è che io sia un estremista che di notte si introduce nei luoghi di culto a bruciare altari. La sofferenza è stata minima. Sarebbe stata minima anche se avessi esperito questo rito religioso in una sinagoga o in una moschea o in un qualsiasi altro luogo di culto religioso.
Sono sincero. A distanza di un po' di tempo, non ricordo tutta 'sta sofferenza. La gioia per quella giornata lenisce un po' tutto, pure il fatto di fare una cosa contro-natura di fronte a 150 persone. 
Penso che qualche cedimento all'altra parte sia fisiologico in un rapporto di coppia. Se ci si abbarbica sempre su posizioni di principio, la vedo dura resistere. Anche se sono principi determinanti per la conduzione della propria esistenza.

Fosse stato per la mia signora, si poteva pure esaurire tutto in comune. Ma sai, il dispiacere potenziale di una madre (sua)rileva. Non puoi trascurarlo.
E allora scatta il trade-off: vale la pena? Cioè, meglio far dispiacere alla suocera e seguire i propri intaccabili convincimenti o cedere, far contenta la suocera e trovare una soluzione intermedia che, alla fin fine, accontenti un po' tutti?
Ho provato a battere la seconda strada e devo dire che è stata una strada, non voglio dire giusta, però equilibrata sì.
Sognavo di sposarmi alla Sala Rossa del Campidoglio e così è andata.
Poi c'è stato il rito in chiesa...Eddai, su...Va bene così...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Skorpius

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #41 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 15:59:22 »
Fai un piacere a chi ci crede.. evita
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

CiPpi

Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #42 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:16:14 »
...

hai voluto l'amore, e mo te sposi (para-cit.)  :)

IB

Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #43 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:17:41 »
Io mia moglie l'avrei sposata pure se me lo avesse chiesto col rito degli aborigeni della papuasia o degli eschimesi della Groenalndia. Mi sono sposato lei, non l'aborigeno.
Cioé voglio dire, caro Leo, te lo dico col cuore in mano.
Se stai veramente soffrendo non ti sposare.
Non é la donna giusta.

La donna giusta uno se la sposa anche tenendosi nudo sulle mani mentre un sacerdote,rabbino,imam,stregone, di una religione qualsiasi propone riti particolari.
La donna giusta intendo.


Senno' quando verranno le vere scelte, quelle che contano, starete già dandovi mozzichi sulla carotide.

In amicizia.


Offline WBB

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #44 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:23:05 »
OT: cuchillo, non è vero che ci avresti di meno ad andare in una pizzeria del Corso, per il semplice fatto che l'avresti dovuta aprire te, visto che non esiste ;D ;D ;D
quando inauguri, fammi sapere, che vojo l'invito ;)

per il resto, leo, le hai concesso il battesimo ai figli, lei ti conceda il rito civile e stop, i suoi parenti se l'annassero a pija' under 21.
Se vai incontro solo te, e lei (e la sua famiglia) pijano e basta e non concedono nulla, ce l'hai già in culo "and with lots of sand"
bada :o
trigoria delenda est

Offline ammiraglio

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #45 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:38:13 »
leo, perchè non segui il consiglio del buon cuchillo?
è una soluzione democratica e serve a sdrammatizzare.
ti auguro ogni bene.

yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline carpelo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #46 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:41:40 »
Penso che ognuno abbia il suo modo di vivere la religiosità ed i rapporti, per cui è impossibile fare un discorso generale.
Tra gli stessi atei c'è chi assolutamente non tollera i sacramenti del cristianesimo (tipo chi si fa sbattezzare) e chi invece ne è totalmente indifferente (come chi accetta di farsi sposare da un prete).
Per quanto mi riguarda mi piacerebbe che a celebrare fosse il capitano di una nave, chè il messo comunale mi sta abbastanza antipatico. Ma per far piacere a mia nonna*, mi sposerei anche in chiesa. Ritengo il matrimonio una formalità che ufficializza, di fronte ad altri (la comunità), un qualcosa che già esiste nell'intimità di una coppia.
E non qualcosa da cui inizia "una nuova vita". Per cui è fondamentale, sempre per me, la convivenza prima del matrimonio.

Ma credo che il problema di leo non sia solo ideologico.

*anche i credenti sono diversissimi tra loro: c'è chi vede con orrore chi si sposa non credendo e chi invece lo vede come un passo di avvicinamento a Dio.

Offline ammiraglio

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #47 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:50:35 »
carpelo caro, non non siamo atei.
siamo gentili (hai presente le famose lettere ai gentili?).
apparteniamo ad un'altra tribù, storica, non interessata al pensiero monoteista.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

IB

Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #48 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 16:57:03 »
Penso che ognuno abbia il suo modo di vivere la religiosità ed i rapporti, per cui è impossibile fare un discorso generale.
Tra gli stessi atei c'è chi assolutamente non tollera i sacramenti del cristianesimo (tipo chi si fa sbattezzare) e chi invece ne è totalmente indifferente (come chi accetta di farsi sposare da un prete).
Per quanto mi riguarda mi piacerebbe che a celebrare fosse il capitano di una nave, chè il messo comunale mi sta abbastanza antipatico. Ma per far piacere a mia nonna*, mi sposerei anche in chiesa. Ritengo il matrimonio una formalità che ufficializza, di fronte ad altri (la comunità), un qualcosa che già esiste nell'intimità di una coppia.
E non qualcosa da cui inizia "una nuova vita". Per cui è fondamentale, sempre per me, la convivenza prima del matrimonio.

Ma credo che il problema di leo non sia solo ideologico.

*anche i credenti sono diversissimi tra loro: c'è chi vede con orrore chi si sposa non credendo e chi invece lo vede come un passo di avvicinamento a Dio.

Non so se é una questione generale, pero' secondo me il matrimonio é una cosa fra due persone, non fra due persone, una suocera, un dio e un prete.
Quello che voglio dire é che veramente il matrimonio é un dettaglio, la cerimonia intendo, cioé questo terrore, questa angoscia se uno si sposa in chiesa, in sinagoga, in nave, mi sembra esagerata. Facendo psicologia spicciola dieri che nasconde timori più profondi. Ma non lo faccio, lo tengo per me.
Cioé la vera angoscia non é chi ti sposa, ma con chi ti sposi.

Una volta che hai risposto alla seconda domanda, la prima é una bazzeccola.

Offline carpelo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #49 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 17:04:11 »
carpelo caro, non non siamo atei.
siamo gentili (hai presente le famose lettere ai gentili?).
apparteniamo ad un'altra tribù, storica, non interessata al pensiero monoteista.
Ma io non lo so che sono (cioè vabbè, che non sono ebreo è un fatto oggettivo)! :)
Alcuni mi hanno detto che sono agnostico, altri mi hanno classificato come ateo. Dal canto mio sono affascinato da Scintoismo, Relativismo, Nichilismo e da Giacobbo. Ma questa è un'altra storia :D

Non so se é una questione generale, pero' secondo me il matrimonio é una cosa fra due persone, non fra due persone, una suocera, un dio e un prete.
Quello che voglio dire é che veramente il matrimonio é un dettaglio, la cerimonia intendo, cioé questo terrore, questa angoscia se uno si sposa in chiesa, in sinagoga, in nave, mi sembra esagerata. Facendo psicologia spicciola dieri che nasconde timori più profondi. Ma non lo faccio, lo tengo per me.
Cioé la vera angoscia non é chi ti sposa, ma con chi ti sposi.

Una volta che hai risposto alla seconda domanda, la prima é una bazzeccola.
E' esattamente la mia posizione. Ma dicevo appunto che non tutti la viviamo allo stesso modo

Offline disabitato

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #50 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 17:05:51 »
Povero leo..

Immagino che ci sia anche una forte componente nervosa in tutta questa storia, visto che mettere casa su insieme ed organizzare il matrimonio tolgono nottate intere di sonno.

Gogliardicamente ti direi frasi del tipo: "Tieni duro"; "stai dichiarando resa incordizionata al primo colpo di fucile".. ecc ecc però bisogna anche vedere cosa comporta per te il rito religioso.

Se tu non fossi: battezzato, confessato, cresimato.. ecc ecc dovresti PER FORZA prendere tutti i sacramenti, il che sarebbe antipatico per te, ed una presa in giro per i credenti e la chiesa in generale.

Non riesco ad immaginare cosa possa significare per un ateo una cerimonia in chiesa.. ma sicuramente non è una baracconata pertanto, se ne sei contrario, faresti meglio a tenere il punto. L'aver acconsentito al battesimo dei figli + già un bel passo verso la tua futura moglie e la sua famiglia, anche se ripensandoci, magari ti conviene fare il contrario: sposarti in chiesa e non battezzare i tui figli. Fossi in te mi sentirei comunque sotto pressione e forzato in entrambi i casi, ma l'educazione dei miei figli è qualcosa che decido io con la loro madre e non tollero intrusioni da altri famigliari.
Io sarei più integralista su questo che sul matrimonio, fermo restando che se te non credi nel rito religioso, e la cosa è nota a tutti, tutta la baracca perde di valore e non ha tanto senso farlo.

Poi, se c'è di mezzo la nonna 85enne che sogna di vedere la nipote sposata.. beh fai felice nonna e fai sto cavolo di matrimonio in chiesa. Io lo farei, ma solo pe' nonna.. ;)

Comunque sia, un sincero augurio di felicità.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline cuchillo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #51 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 17:25:58 »
A parte il fatto che, se vuoi, puoi sposarti in chiesa senza ricevere il sacramento.
Fai il rito misto. Una scelta abbastanza in voga, di questi tempi.

Voglio dire, se poi la mettiamo sul piano estetico, non cambia granché, visto che quando c'è il rito misto tra un/una non credente e un cattolico/a non se ne accorge nessuno. Lo devi sapere prima chi dei due è il/la non credente perché rispetto alla normale liturgia non cambia praticamente nulla.

Quindi, se è un problema di coscienza, fatti un bel rito misto e buonanotte ai suonatori.

Se il problema è che quando scorgi già solo il sagrato di una chiesa, fosse pure una modesta pieve di campagna, ti viene il voltastomaco, allora lascia perdere. 

Se posso permettermi, essendoci appunto passato, non drammatizzerei troppo.
Le soluzioni ci sono, se uno le vuole trovare.
Del resto, il cattolicesimo è la confessione della mediazione. (Anche) per questo ha tanto successo.

Se poi, appunto, c'è proprio un rifiuto programmatico perché, per quanto ti riguarda, i luoghi di culto potrebbero raderli al suolo da domattina e costruirci dei giardinetti per anziani nelle aree che si liberano, allora sei spacciato.
Nel senso che se questo è il tuo legittimissimo sentire, allora i problemi con una donna credente, ancorché non praticante, temo che tu possa averli a prescindere, in futuro.
Ovviamente, se trattasi di credente seria, con fede vera, come non ho dubbi di pensare, trattandosi di donna che ha conquistato il tuo amore. Non credo sia una credente per conformismo.

Si tratta di discernere.

Qui possiamo darti delle soluzioni giuridiche, che magari già conosci.

Ma se il problema è più profondo temo che una soluzione logistica (è proprio il caso di dirlo...) non ci sia.
E guarda che i credenti cosiddetti non praticanti sono una "razza" imprevedibile. Magari tra un anno comincerà ad andare in chiesa e durerà per 3 settimane. Poi smette. Poi magari ricomincia. Poi rismette. Ne conosco a mazzi.
E a quel punto che fai, se già il solo pensiero di un rito misto celebrato in chiesa ti violenta l'intelletto?  ;)
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Offline Sanfatucchio

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #52 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 17:30:54 »
Dice il Saggio
tra moglie e marito (futuri) non mettere il dito.
 

Offline cuchillo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #53 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 17:45:38 »
Dice il Saggio
tra moglie e marito (futuri) non mettere il dito.

Ho capito...Ma qui c'è un marito che chiede consigli (vedere pag.1)...Sennò ci saremmo fatti tutti - e bellamente - le verghe nostre... ;D
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Offline Clazia

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #54 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 18:06:20 »
sono fattibilissime cerimonie "miste", nel senso di in chiesa anche se uno dei due sposi non è credente.

Mio nipote manco era battezzato, figuriamoci cresimato, però per assecondare la sua dolce compagna, non ha avuto problemi a fare tutto in una cerimonia in chiesa,  e non mi scorderò mai lui, bello come il sole - del resto è mio nipote ed il sangue non è acqua  ;) -  che pur non-credente ha "rispettato", nel senso più bello della parola, alcuni passaggi della cerimonia, tipo inginocchiandosi quando lo faceva lei e così via.

Serve una sorta di "dispensa" (vedi quel già detto da Cuchi), ed un prete sufficientemente illuminato che non rompa le balle pretendendo di approfittare per l'occasione per convertirti. Non è facile trovarne ma esistono.

Quel che è comunque buffo dei matrimoni "concordatari" è il modo a dir poco frettoloso col quale i sacerdoti celebranti, che in quel momento fungerebbero da ufficiali di stato civile, ma pare che non lo sanno, leggono quei pochi articoli del codice civile i cui contenuti, in realtà, dovrebbero improntare l'intera durata del matrimonio... parono sfastidiati da quest'aspetto burocratico... e magari non capiscono davvero di cosa stanno "effettivamente" , ossia, in termini di effetti, conseguenze pratiche, parlando. Figuriamoci se possono percepirli chi li sta ad ascoltare.

Fatta sta micropappardella, della quale chiedo venia, Leo... il matrimonio, i suoi preparativi, sono stressanti, ma magari sono davvero pure un primo micro-banco di prova per capire se.

Il matrimonio finisce comunque per essere, sin dai suoi preliminari, e figuriamoci dopo, una serie continua di compromessi, tra due diverse persone, con le loro relative personalità, esigenze, abitudini, e così via. Compromessi in genere, così dovrebbe essere, abbondantemente ripagati da quel che ne viene reciprocamente in termini di calore, amore, passione, dolcezza e così via.

Se ti vengono dubbi già da adesso... no, dai, è solo stress, dovuta all'importanza della "svolta".

P.S.: ma fateme capì, solo io, quale "femminuccia", avrei voluto sposarmi con un banalissimo rito similcivile, ed invece ebbi a farmi tanto di corso pre-matrimoniale, con tanto di parroco che non faceva altro che stramaledire  avvocati "divorzisti", il tutto solo per far contento il mio ex, che invece al matrimonio religioso ci avrebbe tenuto tanto?
No, questo, tanto per dire che il "matrimonio cerimonioso" non è una fissa femminea.
Dice... vabbè, ma infatti tu non ti sei sposata... ma questa è un'altra storia.

Leo, dammi retta, il "casino" di questa fase del progetto di vita insieme - come direbbero i sociologi di oggi - non è nulla in confronto ai bei momenti che potrai avere con la tua Lei.

Se la ami davvero.

Se vi amate davvero.

Secondo me. (non dico imho che sennò Baruch s'incazza) :)
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline Sanfatucchio

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #55 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 18:54:11 »
Ho capito...Ma qui c'è un marito che chiede consigli (vedere pag.1)...Sennò ci saremmo fatti tutti - e bellamente - le verghe nostre... ;D
Il mio consiglio è allora il seguente............... falla contenta  probabilmente se non lo farai anche se il vostro matrimonio andrà benissimo ma alle immancabili discussioni che coinvolgono le rispettive famiglie ( e credimi questo accade molto spesso ) te lo rinfaccerà per tutta la vita. Il matrimonio in genere è una cosa che vede protagonista La Sposa noi siamo soltanto dei coprotagonisti un paio di gradini più in basso. Stai tranquillo tu non ti metterai mai a civettare con i tuoi amici sul vestito sulle bomboniere sugli addobbi floreali della chiesa ...ma loro SI avranno innumerevoli argomenti per anni. Tu cerca di credere esclusivamente nel sentimento che ti lega alla tua Lei il resto è una cerimonia come quella in comune....sai molta gente non crede nelle istituzioni ma è costretto comunque a subirle.   

Offline DinoRaggio

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #56 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 19:19:42 »
Leo, ti sposi a Rende o a Rossano?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

IB

Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #57 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 19:20:15 »
In tre pagine abbiamo distrutto un futuro matrimonio.
Leo ha già annullato le bomboniere e sta picchiando la ex futura suocera bestemmiando gran parte dei santi del calendario.
 ;D

Offline cuchillo

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #58 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 19:43:57 »
Appunto, dai.
E' soprattutto la SUA festa.
Accontentati di una soluzione di compromesso (rito misto, facile - distinzione dei riti, già più faticoso).
Fidati, fa' contenti tutti e basta.

Soprattutto, poi, non credere a chi ti dice che i cattolici (immagino a parenti della sposa, forse qualche tuo parente, forse qualche amico/a della sposa o conoscente) che ti vedranno quel giorno in chiesa penseranno di te che sei un incoerente cialtrone.
Il cattolico vero accoglie, non esclude. E soprattutto non ti giudica. Se è un vero cattolico. 
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline giamma

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Re:Mi sono già rotto le palle
« Risposta #59 : Mercoledì 5 Gennaio 2011, 19:50:59 »
Io che sono più ateo di Dawkins e Odifreddi fusi insieme mi sono sposato tranquillamente in chiesa per far contento tutto l'entourage che teneva molto a 'ste baggianate, così ho dato loro almeno una cosa in meno da rinfacciarmi (non è poco, credimi).
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)