Autore Topic: Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)  (Letto 2129 volte)

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oizaL

Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« : Mercoledì 14 Aprile 2010, 07:52:56 »


Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, mercoledì 14 aprile



1) LA PANINI PRESENTA LE FIGURINE DELL'ALBUM "MONDIALI 2010": NON CI SONO TOTTI E TONI  (a firma Marco Spiridigliozzi)

Il direttore Allegra ha spiegato «Spesso è accaduto così... Una scelta fatta a gennaio»


La Panini ha presentato ieri a Roma la nuova perla della raccolta dedicata alla rassegna mondiale di calcio. Dopo la prima edizione sul Mondiale del 1970 in Messico, ecco l'undicesimo album con la collezione «2010 Fifa World Cup South Africa», che ha 72 pagine per un totale di 640 figurine. Mancherà quella di Francesco Totti, mail direttore del mercato Italia, Antonio Allegra, ha subito precisato: «Il segno evidente che allora verrà chiamato da Lippi. Quando infatti decidiamodi escluderli, vengono puntualmente convocati».

Al pari del commissario tecnico, anche in Panini si seguono gli sviluppi del gruppo degli azzurrabili. «Le scelte le abbiamo fatte analizzando vari fattori, ma i tempi tecnici di stampa ci hanno imposto di decidere non oltre gennaio. E il nostro compito più arduo è quello appunto di saper decidere, di vederci lungo in poche parole, perché non è assolutamente facile. Impensabile poi immaginare un minimo di aiutino da parte di mister Lippi…». Tra i convocati della Panini, non ci sono nemmeno Toni e Perrotta, come pure Pazzini, ritenuti almeno i primi due, di non essere al massimo tra fine dicembre e inizio gennaio.

Alla conferenza c’era anche Hurchele Saaiman, primo segretario dell’ambasciata del Sudafrica a Roma: «Il nostro paese è pronto a mostrare al mondo la propria organizzazione e sono convinta che queste figurine saranno ricercatissime». Per ogni nazionale, ben 17 immagini con sezioni dedicate agli stadi e figurine stampate su materiale olografico; la raccolta è stata stampata in otto lingue per soddisfare una distribuzione in oltre 100 nazioni nel mondo. «Per quanto riguarda però l'Italia — ha spiegato ancora il direttore Panini, Antonio Allegra — puntiamo a vendere 100 milioni di figurine». Un obiettivo impegnativo ma perseguibile sulla scia degli ottimi risultati degli ultimi anni della raccolta Calciatori. Dorato infine il colore della bustine di figurine di «Sud Africa 2010», ulteriore traccia di una raccolta destinata a diventare preziosa.



2) UFFICIALE: DERBY ALLE 18,30. MA C'E' IL PROBLEMA TRIBUNA  (a firma Alessandro Catapano e Davide Stoppini)

Come nell’andata il rischio è il contatto tra le due tifoserie nella Tevere. E il nuovo orario non è piaciuto a tutti


Paure, compromessi e mugugni. È ufficiale: il derby Lazio-Roma inizierà domenica alle 18,30. Lo ha deciso il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro «per una migliore attuazione delle misure di sicurezza». Con buona pace delle due società, che per la verità non si erano opposte, e soprattutto di Sky, che perderà la prima serata ma avrà una mezzora in più dopo le partite pomeridiane rispetto alle paventate ore 18.

Detto del compromesso, ecco i mugugni. L’orario non ha soddisfatto del tutto le forze dell’ordine, per due motivi. Il primo: si inizia alla luce del sole, è vero, ma si finisce con il crepuscolo, non proprio la migliore delle condizioni. E soprattutto, è il secondo motivo, il nuovo orario rischia di allargare la forbice di tempo dei paventati incidenti.

E qui siamo alle paure. Il Prefetto ha già chiesto a Lazio e Roma di evitare il più possibile dichiarazioni ufficiali. Tra domani e dopodomani le forze dell’ordine definiranno con le due società una strategia comune. Sono 31.050 i biglietti venduti, da sommare ai 27.500 abbonati biancocelesti. Ma c’è allarme per il precedente dell’andata, con lancio di bombe carta e gara sospesa per 8’. Si temono incidenti su due fronti: tra le due tifoserie e contro le forze dell’ordine. La zona calda è la tribuna Tevere, dove si mischiano laziali e romanisti.

Il dubbio è: in quali mani sono finiti i biglietti di quel settore andati esauriti in sole due ore due giorni fa? Così il Prefetto ha provato a limitare i danni: i tagliandi di Tevere Sud e Monte Mario a disposizione della Roma che oggi non andassero esauriti in prelazione, non saranno rimessi in vendita. E ancora: abbonamenti e tagliandi di Tevere sono incedibili, per evitare che i laziali cedano il loro ticket ai romanisti. Sì, questo derby è un rompicapo.



3) TOTTI: "ROMA, CAMPIONATO SUPER"  (a firma Massimo Cecchini)

Il capitano punta a diventare il miglior cannoniere del derby: «La differenza la fanno i giocatori di fantasia. Ranieri è il top».

E il Bayern rivuole Toni



Il Senato della Repubblica scandisce chiaro: «Credo che sia improprio chiedersi se sia giusto o meno — in mancanza di impedimenti oggettivi, quali infortuni o scelte tecniche — che Francesco Totti debba partecipare a un’esperienza esaltante come quella di un Mondiale. Se sta bene, come oggi dimostra di stare con la Roma, è bene che vada». Così parlò un pezzo di storia d’Italia, ovvero il Divo Giulio (Andreotti) a forzaroma.info, quasi a contraddire l’inevitabile fretta della Panini che, nel battezzare ieri le figurine del Mondiale, della Roma ha inserito solo De Rossi.

Impressioni? Il capitano della Roma ha un paio di obiettivi, a breve e media scadenza. Il primo è nella tradizione: nonostante le (relativamente) poche presenze in questa stagione, Totti vuole essere il capocannoniere giallorosso in campionato. Dall’anno dello scudetto, solo in due occasioni non è successo (2001-02 e 2004-05: finì secondo). Adesso che è stato scavalcato da Vucinic (11 gol contro 10), la voglia di riprendersi il trono è tanta.

L’altro traguardo è roba da immortali. Dopo aver centrato una messe di primati giallorossi (gol, presenze, ingaggi e quant’altro), a Totti mancaancora un anello della corona: essere il giocatore che ha segnato più reti nel derby. È a quota 6, cioè a 3 lunghezze da Delvecchio e Da Costa, primatisti appaiati in partite ufficiali. Inutile dire che già domenica potrebbe essere l’occasione per ridurre le distanze, santificando un finale di stagione dal profumo di scudetto.

Dopo il trasferimento di Kakà e Ibrahimovic nessuno immaginava che il nostro campionato potesse essere così appassionante — dice sul suo sito —. A 5 giornate dalla fine nessuna squadra può dirsi certa di aver centrato i propri obiettivi. I giocatori di talento e fantasia, gente come Miccoli e Cassano, fanno sempre la differenza. Il livello dei tecnici italiano, poi, è molto elevato e tutti sono stimolati anche dall’arrivo di Mourinho, che ha portato una ventata di novità. Probabilmente Ranieri unisce tutte le qualità che un allenatore deve avere: esperienza maturata in tutte le categorie, all’estero con grandi club e in grandi piazze come Napoli, Firenze, Torino e Roma. Forse siamo indietro riguardo agli impianti, ma spero che anche noi presto ne avremo uno nuovo, così come sono favorevole d’inverno alle partite a ora di pranzo ed a giocare in notturna all’inizio e alla fine della stagione».

Parole da leader, e non stupisce perciò che anche un grande cannoniere come Toni voglia restare a Roma. Per questo hanno suscitato scalpore le parole di Franz Beckenbauer rilasciate alla Bild. «Anche se Dzeko mi piace, non rientra nei nostri piani. Non ci interessa un attaccante perché quando Toni rientrerà dal prestito, tornerà in prima squadra». Brividi? Assai meno di quanto si pensi. Innanzitutto c’è da dire che i veri dirigenti operativi del Bayern Monaco sono Hoeness e Rummenigge, poi che — stante la probabile conferma di Van Gaal alla guida della squadra— il ritorno di Toni è a dir poco improbabile. Di sicuro, però, l’intenzione dei tedeschi non è quello di cederlo senza alcuna trattativa e quindi questo giustifica le schermaglie dialettiche, soprattutto se il «Toni viaggiatore» dovesse chiudere la stagione con uno scudetto. Insomma, pragmatismo tutto germanico...



4) RIECCO JUAN. CON LUI ROMA INSUPERABILE  (a firma Massimo Cecchini)

Il suo ritorno consente a Ranieri di ritrovare la difesa titolare


Juan sta bene, è vivo e lotterà nel derby: è la prima buona notizia della settimana romanista. Il difensore brasiliano, che ha saltato la gara con l’Atalanta per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra, ieri si è allenato con il resto della squadra. Juan è uno dei simboli del nuovo corso romanista. Dopo una stagione segnata da infortuni e cadute improvvise — su tutte, l’uscita dal campo in Roma-Arsenal al 28’ del primo tempo dopo aver portato i giallorossi in vantaggio al 9’ —, la svolta.

La prima è stata quella di effettuare una serie di esami per capire l’origine dei suoi guai. Successivamente, si è affidato alle cure di un fisioterapista di fiducia. La seconda mossa ha coinciso con l’arrivo di Ranieri. Il nuovo staff ha criteri di lavoro ben diversi rispetto a quelli dell’epoca spallettiana. Si possono riassumere in uno slogan: meno palestra, più campo. D’incanto, la situazione è cambiata e il difensore brasiliano ha potuto giocare con continuità. Sarà un caso, ma con Juan a pieno regime la difesa romanista è migliorata. Era la banda del buco, è diventata un reparto affidabile.

Juan è il simbolo del nuovo corso anche a livello societario. Sul suo nome, lo scorso autunno si svolse una vera e propria battaglia legale, tra Roma e federazione brasiliana. Juan non giocava nella Roma per infortunio, maveniva regolarmente convocato da Dunga. La prima mossa di Gian Paolo Montali, dopo il suo sbarco a Roma, è stata quella di affrontare la pratica e di mettere la parola fine a quest’andazzo. Juan è stato bloccato a Roma, con tanto di certificati medici inviati alla federazione brasiliana. Dunga non ha gradito, ma la federazione brasiliana è stata costretta ad arrendersi di fronte all’evidenza.

Non capita tutti i giorni di mettere all’angolo quella che può essere considerata la federazione più potente del mondo: Montali e la Roma sono riusciti nell’impresa. Da quel giorno di autunno, come direbbe Francesco Guccini, sono cambiate molte cose. Juan ha giocato con continuità. La Roma ha fatto la grande rimonta, scavalcando addirittura l’Inter. La difesa giallorossa è diventata affidabile. Ora Juan ha una nuova missione: fermare l’attacco della Lazio.



5) DILEMMA REJA: MEGLIO ZARATE O ROCCHI? ALLARME RADU  (a firma Stefano Cieri)


Zarate sì, Zarate no. È questo il dilemma in casa Lazio a quattro giorni dal «derby dei derby», come lo ha definito Ledesma. Accantonata subito l’idea di riproporre contro la Roma il tridente schierato a Bologna, Reja deve decidere chi tra Rocchi e Zarate debba affiancare Floccari in attacco. Il tecnico, finora, ha privilegiato l’esperienza e il carisma del capitano al genio (accompagnato a volte dalla sregolatezza) dell’argentino. Ma a Bologna Zarate è parso tornato sui livelli della scorsa stagione, quando spesso e volentieri vinceva da solo le partite.

Così le quotazioni dell’asso di Haedo sono tornate a salire. Alla Roma, tra l’altro, Zarate segnò un gol straordinario nel derby di ritorno della scorsa stagione, mentre in quello di andata di quest’anno è stato fermato dal palo. «Sono pronto, se Reja vuole...», ha assicurato ieri Zarate ai tifosi all’arrivo a Formello. E poi, una volta in campo, ha dimostrato di essere davvero in condizioni di forma da derby. Da qui a domenica è sicuro di convincere Reja a schierarlo titolare, magari sfruttando anche il test infrasettimanale programmato per domani a Formello con i dilettanti della Sabina (cancelli aperti per i tifosi: si prevede un’invasione pacifica).

Intanto qualche apprensione per Reja arriva da Radu: il difensore romeno si è fermato sul finire dell’allenamento di ieri per noie muscolari alla coscia sinistra. Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, ma il responso definitivo è atteso per oggi.



6) FIDUCIA DIAS. UNA GARANZIA PER LA LAZIO  (a firma Davide Stoppini)

Ora ha capito l’Italia: è entrato a Cagliari e Reja non perde più


Dategli un occhio: Andre Dias può essere l’uomo derby che non t’aspetti. Primo indizio: in area avversaria fa paura. Il Milan s’è salvato, il Bologna lo sta ancora cercando. Secondo indizio: è in grande forma, ha capito Reja, l’Italia, la Lazio. Ora resta solo da vedere se Andre Dias ha capito pure il derby. Sarebbe il terzo indizio, la prova che siamo davanti a un acquisto azzeccato. Reja, in questo senso, non ha più dubbi ed è pronto a lanciarlo anche nel derby. Lazio-Roma è stata per anni una sfida nella sfida, quella tra gli argentini biancocelesti e i brasiliani giallorossi.

Dias si troverà di fronte un bel po’ di connazionali. Per carità, domenica non sarà tempo di facce dolci. Però nella Roma c’è un brasiliano che a Dias farà piacere rivedere. Stesso ruolo e un passato quasi in comune, con un testimone passato in corsa: era il 2002, Juan lasciò il Flamengo per l’Europa, per il Bayer Leverkusen. Così il club brasiliano per sostituire il suo centrale acquistò dal Paranà proprio Dias. I due non hanno mai giocato insieme, ma si conoscono. E si stimano.

Un paio di mesi fa Juan, in un’intervista, fece pubblicamente i complimenti alla Lazio per l’acquisto di Dias: «È un difensore forte e dai piedi buoni». Un’investitura in piena regola, da un punto fermo della Seleçao che resta il grande obiettivo del laziale. Finora Dunga ha chiamato Dias una sola volta, nel settembre scorso, dopo il forfeit dell’interista Lucio. Chissà, magari un grande derby alzerà il livello d’attenzione di Dunga sul difensore della Lazio. Ma in attesa di conquistare definitivamente il c.t. brasiliano, Dias è entrato in pianta stabile tra i titolari di Reja. La svolta della Lazio è coincisa anche con il suo ritorno in prima squadra, a Cagliari.

Da lì in poi, cinque partite consecutive da titolare, che sono poi le stesse cinque in cui la Lazio è imbattuta. Sarà un caso? No, non è un caso. A Reja piace il suo senso dell’anticipo e la sua bravura con i piedi nell’impostare l’azione. Domenica, dopo aver salutato Juan, dovrà fermare Toni, Totti, Vucinic e compagnia. Se ci riuscirà avrà completato il suo 6 al Superenalotto. E la Lazio sarà ancora più sicura di aver trovato, in un freddo gennaio, un giocatore su cui fondare la difesa del futuro.


Offline Eagles71

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Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #1 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 08:10:46 »
grazie oizaL

speriamo che per Radu non sia nulla di che...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline La-zion

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Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #2 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 08:49:19 »
Grazie oizaL
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Offline lollapalooza

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Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #3 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 08:52:09 »
Le belle abitudini di una volta...
Grazie.
 ;D



Offline Kim Gordon

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Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #4 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 09:03:48 »
grazie oizal.

rudy

Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #5 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 10:15:04 »
grazie oizal

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Offline innamoRADU

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Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #6 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 11:06:23 »
solo ieri ho notato l'arrivo di oizaL qui  :)

grandissimo!

e grazie  ;)
"Dove vola OLYMPIA non arriveranno MAI!"

jumpingjackflash

Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #7 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 13:54:21 »
grazie Oizal

shaolin

Re:Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Gazzetta Sport)
« Risposta #8 : Mercoledì 14 Aprile 2010, 17:31:03 »
thx dude :) and welcome back!