Facevo rifornimento presso il ridente budiulo di Badesse, comune di Monteriggioni, e assistevo ai frizzi e lazzi intercorrenti tra il benzinaro napoletano e l'avventore juventino, quando un altro cliente, in tuta di noto corriere nazionale, è intervenuto nella discussione, con un netto accento romano e con un piglio serafico, tranquillo, brillante, bonaccione. Laziale.
Ho aspettato che si rompesse l'adunata, poi, mentre l'uomo rientrava in macchina, mi sono avvicinato e gli ho fatto: ma de che squadra sei? E lui: della Lazio. E io: ce se riconosce al primo sguardo. E' finita a pacche sulle spalle, complimenti e sempre forza Lazio. Ci siamo presentati, ma, fatto pranzo fuori, complice il mezzo litrozzo bevuto in compagnia, nun me ricordo più come si chiama. Famo Vincenzo...
Ci siamo salutati dicendo: con la Juve mesà che perdemo. Sguardo d'intesa e il corale STICAZZI! è venuto spontaneo. La chiosa, naturalmente, è stata che intanto le merde se la sò presa inderqulo.
Quant'è bello esse' laziali