Autore Topic: Reja e i suoi 11 stakanovisti  (Letto 889 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline chemist

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6329
  • Karma: +120/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • biancocelesti.org
Reja e i suoi 11 stakanovisti
« : Venerdì 24 Dicembre 2010, 15:52:53 »
gazzetta dello sport



Ma sarà poi così vero definire il turnover l’invenzione vincente del calcio moderno? Ma per trionfare c’è bisogno realmente di cambiare mezza squadra tra una partita e l’altra? E se invece si scoprisse che è più stressante allenarsi piuttosto che giocare? Prendi la Lazio, una delle tante Lazio di queste 17 giornate di campionato.E scopri che in campo vanno sempre gli stessi, con rarissime eccezioni.Sempre gli stessi I numeri parlano chiaro: messe a confronto Milan, Lazio, Napoli, Juventus,Roma e Inter, cioè le pretenden-ti allo scudetto, e prendendo inesame gli 11 giocatori più im-piegati di ogni squadra, si scopre che il totale minuti della formazione di Edy Reja è il più alto. Traduzione: ogni presunto— anzi no, effettivo — titolare della Lazio ha giocato in media 77minuti a domenica. Il Napoli è fermo a 72, Juve, Milan, Inter       
e Roma sono sotto quota 70. Si dirà: la Lazio non ha le coppe,le altre sì. Non è (solo) questa la spiegazione.Nel campionato scorso José Mourinho, nella fase decisiva pre triplete, raramente ruotava gli uomini in campo. La forza di Edy Reja nasce dalla convinzione che una volta trovata l’affidabilità, cambiare assetto tanto per farlo non avrebbe senso, anzi sarebbe controproducente.Pochi infortuni E questa convinzione si materializza grazie al
lavoro di prevenzione degli infortuni dello staff tecnico di Reja. Tanto per capire: i giocatori più infortunati della Lazio sono Matuzalem, limitato nella sua autonomia, poi Floccari e Radu. Il primo ha saltato tre giornate, di cui l’ultima per un infortunio alla caviglia subito durante un’esibizione di basket
per beneficenza (!), il romeno ha invece sì mancato le utime due partite, ma lo stop è stato di natura traumatica (menisco k.o.).Dunque: infortunimuscolari limitati al massimo, turnover dettato solo dalle strette necessità (squalifiche), e il gioco Lazio è fatto. L’eccezione sichiama Cesena: quel giorno Reja cambiò 5 undicesimi rispetto alla partita precedentee la squadra perse tre punti pesanti. Ora a gennaio il calendario propone diverse partite ravvicinate, tra cui il derby di Coppa Italia: scommettiamo chenon vedremo troppi stravolgimenti?

Vai al forum