Juventus meritatamente in semifinale, al di là delle più ottimistiche previsioni, anche se al Camp Nou mi è parsa un po' meno implacabile del solito.
Sia nei contropiede, sprecati a ripetizione nonostante le praterie forzatamente concesse dai blaugrana.
Sia nella propria area di rigore, dove alla fine ha lasciato un paio di occasioni che un Messi più in palla non avrebbe sprecato: probabilmente non sarebbe cambiato nulla, ma non si sa mai...
Nulla di grave, in ogni caso, solo un accenno di troppa sicurezza che da qui in poi andrà evitato.
Barcellona deludentissimo, apparso svuotato anche sul piano delle motivazioni: del resto, la precocità con cui hanno scomodato i soliti mezzucci la dice lunga sulla scarsa convinzione in una rimonta.
Mezzucci che si sono addirittura ritorti contro di loro, se si confronta la direzione di gara del primo tempo (con qualche segno di accondiscendenza nei loro confronti) e quella del secondo (più autorevole).
Quella di Kuipers sembrava in partenza una designazione-killer, considerando come da Gonella in poi quello olandese sia diventato il passaporto dell'antiitalianità arbitrale.
Con ogni probabilità, i tentativi di condizionarlo ulteriormente si sono dimostrati così squallidi e petulanti da risultare controproducenti, inducendolo a un sussulto di dignità.
Ora il sorteggio, per il quale l'auspicio è quello di evitare l'avversaria più rognosa del pianeta.
Con le altre due si può fare, anche se i monegaschi potrebbero rivelarsi assai meno Cenerentola di quanto si possa credere.
Contro i colchoneros i bianconeri troverebbero un contraltare altrettanto tosto e solido, senza poter vantare una qualità clamorosamente superiore.
Tifo? Nei confronti della Juventus, concentrato - con poche speranze - sulla finale di Coppa Italia e sostanzialmente neutro in ottica CL: se escono fatti loro, se vincono bravi loro.
Mi farebbe piacere una vittoria dell'Atlético Madrid, per quanto detesti il loro tipo di calcio, ma il Cholo è il Cholo.
La priorità consiste nell'evitare un nuovo trionfo degli altri madrileni: lo scandalo contro il Bayern esige un tributo agli dei del calcio.