Autore Topic: da che parte state?  (Letto 10455 volte)

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Offline MCM

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Re:da che parte state?
« Risposta #60 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 21:35:09 »
Un po` di sano socialismo, ecco quello che vorrei, che tolga finalmente a chi ha sempre preso, tipo quelli che conosco io con le pasticcerie e la socialcard, oppure quelli che lasciano il 12% allo stato nelle loro transazioni o le loro rendite, mentre tutti gli altri condannati delle bustapaga lasciano minimo il 33%. O quelli che godono di sempre nuovi fondi pubblici e tengono aperte scuole private che quando va bene sono diplomifici, mentre a me in una scuola materna pubblica gli insegnanti ci chiedono di comprare la carta igienica...
Si un po` di sano socialism, a questo paese farebbe bene. Oh, poi se capita una socialdemocrazia scandinava, va bene uguaglio.

Non male il socialismo, ma ce ne sono di vari. Bisogna specificare.
Venendo alle tasse, il discorso è semplicissimo: giustizia significa far pagare di più a tutti, o iniziare a far pagare di meno a chi ora paga di più?.

Le sinistre volevano tassar maggiormente le rendite finanziarie...
Io dico: inizia a detassarmi le buste paga. Al massimo dopo discutiamo di alzare le tasse sulle rendite. Altrimenti il rischio di rimanere cornuti e mazziati è fortissimo.

Venendo alle scuole private. Vero che al sud italia sono diplomifici. Ma al nord ce ne sono di ottime.Ma soprattutto è una leggenda che prendano chissà quanti fondi pubblici. Anche qui il discorso è semplicissimo. Vogliamo fare in modo che chiunque possa iniziare anche solo a pensare di avere la libertà di scegliere dove mandare un figlio a scuola, oppure vogliamo obbligare tutti ad esser costretti a non avere scelta?.
Formigoni in Lombardia dà il buono scuola a chiunque lo richieda, le sinistre vogliono togliere i fondi a tutti, lasciando invariata la siturazione delle scuole pubbliche e togliendo gli incentivi alle famiglie.

Sì, un pò di sano socialismo, ma vero e al rialzo. Per migliorare la situazione di tutti. Non per peggiorare quella di alcuni per compiacere tutti gli altri.

Quanto alle socialdemocrazie scandinave...non è roba per noi. Troppo diverse le situazioni di partenza. Una per tutte.
Una densità abitativa clamorosamente diversa. Noi siamo troppi, loro sono pochissimi. E nonostante siano pochi, non appena crescono anche solo un pochino, vedono il loro sistema iniziare a dar segni di scricchiolamento.(vedi Svezia)

Offline gazzaladra

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Re:da che parte state?
« Risposta #61 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 21:36:35 »
Non lo so davvero. Anzi, sì.

Sono cresciuto con un coscienza politica piuttosto liberale. Nel clima degli anni '70-'80 mi sentivo piuttosto anticomunista e da quando ho potuto votare, ho sempre votato PLI.
Subito dopo Tangentopoli, ho anche votato Berlusconi, credendo che davvero potesse rappresentare l'ultimo baluardo che impedisse la vittoria del PDS di Occhetto.
Ovviamente, come molti, credo, sono rimasto profondamente deluso dal politico e dall'uomo Berlusconi (dall'uomo pubblico,dico, perché personalmente non lo conosco, né vorrei conoscerlo) e disgustato dalle politiche del centrodestra che io stesso per alcune volte ho votato.
Malgrado questo, non sono mai riuscito a votare a sinistra: davvero, non ce la faccio. Ascolto le opinioni dei miei amici (ho sempre avuto amici di sinistra) e mi dico che hanno delle buone ragioni; ma poi leggendo i giornali non riesco a provare simpatia per i politici, i giornalisti, le personalità pubbliche della sinistra.
E allora, sono anni che voto scheda bianca. Ci vado a votare, per principio (in genere il consolato mette almeno un seggio nella mia regione). Ma non riesco a scegliere né una parte né l'altra.

Ci ho pensato un po' prima di scrivere in questo topic. So di non essere con la maggioranza di BiancoCelesti. Spero che non me ne vogliate.

a Breizh ce mancherebbe altro. te vogliamo bene lo stesso (anche per gli streaming... :) )

mio caso....prima Ulivo, poi DS, ...si insomma...sempre li'.
dalla stessa parte.
per trent'anni.
e da li non mi smuovo manco con le cannonate.
succede che adesso, a 31 anni, dirigo un albergo a 5 stelle con una forte rappresentanza sindacale.
mai avuto nessun problema, ho fatto talmente tanti anni di gavetta, tante notti in albergo, salti turno, cazzi e mazzi che le dinamiche le so a memoria.
adesso il ruolo mi impone di stare almeno "ufficialmente" dall'altra parte.
dalla parte dell'Azienda...del rismparmio delle risorse, dell'ottimizzare ecc. ecc.
per il momento mai avuto un problema con i sindacati, anzi, rispetto agli altri direttori del gruppo per cui lavoro (sara' la giovane eta' ) , ho con loro un rapporto quotidiano.
adesso ho dovuto proporre un nuovo piano del personale per la stagione prossima...
numeri, budget, cazzi e mazzi.
chiaro che qualche cambiamento bisogna pur farlo...magari c'e' quello che non e' funzionale ar progetto, quello che magari se imbosca, e quell'altro che magari , semplicemente, non lo reputi idoneo.
bene.
insomma dopo una prima cernita ho proposto di diminuire di 8 risorse......che in un albergo vogliono comunque dire molto.
bene....adesso l'ufficio del personale mi informa che 2 di questi 8 hanno fatto "domanda di priorita'"....
e che cazzo e'?
praticamente se tu lavori in un albergo per diverse stagioni....facendo valere il tuo diritto di priorita' praticamente l'azienda e' costretta ad assumerti di nuovo....
esempio il portiere di notte e' un lavativo, non lo voglio piu', per il fatto che lavora li gia' da diverso tempo , deve essere riassunto.
sto giro er sindacato m'ha fatto incazza' e pure de brutto.
e mi sta facendo aprire gli occhi.
non perche' sto dall'altra parte della barricata, ma proprio perche' e' una cosa totalmente sbagliata ed assurda.
sai come te frego?
assumo il tuo paraculo col diritto di priorita' per per un mese, (cosi' ha esercitato il dirittto) e dopo lo mando a quel paese.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline MCM

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Re:da che parte state?
« Risposta #62 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 21:39:05 »
a Breizh ce mancherebbe altro. te vogliamo bene lo stesso (anche per gli streaming... :) )

mio caso....prima Ulivo, poi DS, ...si insomma...sempre li'.
dalla stessa parte.
per trent'anni.
e da li non mi smuovo manco con le cannonate.
succede che adesso, a 31 anni, dirigo un albergo a 5 stelle con una forte rappresentanza sindacale.
mai avuto nessun problema, ho fatto talmente tanti anni di gavetta, tante notti in albergo, salti turno, cazzi e mazzi che le dinamiche le so a memoria.
adesso il ruolo mi impone di stare almeno "ufficialmente" dall'altra parte.
dalla parte dell'Azienda...del rismparmio delle risorse, dell'ottimizzare ecc. ecc.
per il momento mai avuto un problema con i sindacati, anzi, rispetto agli altri direttori del gruppo per cui lavoro (sara' la giovane eta' ) , ho con loro un rapporto quotidiano.
adesso ho dovuto proporre un nuovo piano del personale per la stagione prossima...
numeri, budget, cazzi e mazzi.
chiaro che qualche cambiamento bisogna pur farlo...magari c'e' quello che non e' funzionale ar progetto, quello che magari se imbosca, e quell'altro che magari , semplicemente, non lo reputi idoneo.
bene.
insomma dopo una prima cernita ho proposto di diminuire di 8 risorse......che in un albergo vogliono comunque dire molto.
bene....adesso l'ufficio del personale mi informa che 2 di questi 8 hanno fatto "domanda di priorita'"....
e che cazzo e'?
praticamente se tu lavori in un albergo per diverse stagioni....facendo valere il tuo diritto di priorita' praticamente l'azienda e' costretta ad assumerti di nuovo....
esempio il portiere di notte e' un lavativo, non lo voglio piu', per il fatto che lavora li gia' da diverso tempo , deve essere riassunto.
sto giro er sindacato m'ha fatto incazza' e pure de brutto.
e mi sta facendo aprire gli occhi.
non perche' sto dall'altra parte della barricata, ma proprio perche' e' una cosa totalmente sbagliata ed assurda.
sai come te frego?
assumo il tuo paraculo col diritto di priorita' per per un mese, (cosi' ha esercitato il dirittto) e dopo lo mando a quel paese.

tu lavori all' estero dico bene?

Offline gazzaladra

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Re:da che parte state?
« Risposta #63 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 22:10:46 »
ho lavorato all'estero per anni.

sono tornato in italia.

a Venezia.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

POMATA

Re:da che parte state?
« Risposta #64 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 22:18:27 »
ho lavorato all'estero per anni.

sono tornato in italia.

a Venezia.

E da che parte stai, sulla riva destra o sulla riva sinistra ;D ;D ;D ;)

Offline gazzaladra

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Re:da che parte state?
« Risposta #65 : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 22:21:03 »
sempre a sinistra.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Giglic

Re:da che parte state?
« Risposta #66 : Giovedì 16 Dicembre 2010, 06:56:08 »
Non lo so davvero. Anzi, sì.

Sono cresciuto con un coscienza politica piuttosto liberale. Nel clima degli anni '70-'80 mi sentivo piuttosto anticomunista e da quando ho potuto votare, ho sempre votato PLI.
Subito dopo Tangentopoli, ho anche votato Berlusconi, credendo che davvero potesse rappresentare l'ultimo baluardo che impedisse la vittoria del PDS di Occhetto.
Ovviamente, come molti, credo, sono rimasto profondamente deluso dal politico e dall'uomo Berlusconi (dall'uomo pubblico,dico, perché personalmente non lo conosco, né vorrei conoscerlo) e disgustato dalle politiche del centrodestra che io stesso per alcune volte ho votato.
Malgrado questo, non sono mai riuscito a votare a sinistra: davvero, non ce la faccio. Ascolto le opinioni dei miei amici (ho sempre avuto amici di sinistra) e mi dico che hanno delle buone ragioni; ma poi leggendo i giornali non riesco a provare simpatia per i politici, i giornalisti, le personalità pubbliche della sinistra.
E allora, sono anni che voto scheda bianca. Ci vado a votare, per principio (in genere il consolato mette almeno un seggio nella mia regione). Ma non riesco a scegliere né una parte né l'altra.

Ci ho pensato un po' prima di scrivere in questo topic. So di non essere con la maggioranza di BiancoCelesti. Spero che non me ne vogliate.

Questo, IMHO; è il più bello slogan alla destra che si potesse fare. Esistete, allora! Come ha scritto RobCouto, una destra del genere sarebbe votabile persino da me che vengo dal marxismo più convinto. In realtà, caro Breizh, il problema in Italia secondo me è stato proprio questo: l'assenza di una destra liberale (ma anche di una sinistra socialdemocratica, vorrei esser chiaro, solo che qui commento il tuo post), che non riesce mai ad essere maggioritaria nel suo schieramento. E così Malagodi stava al 3%, Costa e Biondi dentro Forza Italia si sono accorti di essere degli utili idioti messi li come specchietti per le allodole molto presto, Mario Segni si è perso nei meandri delle alleanza, etc.
Una speranza (anche se tardiva, anche se incoerente) poteva essere Fini, forse lo può essere ancora, ma certo l'alleanza con Casini e Rutelli (Rutelli!) non lascia presagire nulla di buono: La posizione di Fini sull'eutanasia, sulla procreazione assistita, sull'aborto, è ad esempio molto chiara e "laica": come fa ad allearsi col partito della Binetti? (che meno male se ne è andata dal PD...). E Granata, nel partito che è stato dei Cuffaro, come può pensare di continuare a combattere per la legalità e per la verità su Borsellino?

Oltretutto, secondo me, i problemi da risolvere in questo momento in Italia (ma direi a livello mondo) non sono nè di destra nè di sinistra: sono problemi che hanno un'unica soluzione, purtroppo mai demagogica e così ovvia che per nasconderla si usano slogan alla cazzo per buttare fumo negli occhi. La vera distinzione oggi non è più tra destra e sinistra, ma secondo me tra chi vuole una partecipazione di massa alla cosa pubblica e chi vuole invece l'elite che governa per gli altri. In Italia, purtroppo, la seconda parte ha una maggioranza del 100% in parlamento.
Faccio un esempio proprio sulle tasse, viste le castronerie scritte in un post di poco precedente:
Il PIL italiano è l'insieme di tre fattori principali: Quanto spendiamo privatamente, quanto spendiamo pubblicamente (nel senso di stato), e quanto investiamo (sempre a livello pubblico). Ci sarebbero anche quote relativa al delta esportazioni-importazioni ed alla variazione delle scorte, ma per il discorso che vorrei fare non è fondamentale. Questo PIL, in Italia, vale all'incirca 1500 miliardi di euro, ed è tristemente stabile dal 2007, ultimo anno in cui si è avuta una crescita significativa. Stabile - tra parentesi - vuol dire negativo, consideranto l'inflazione...
Bene: una pressione fiscale del 43,5% vuol dire - vuoto per pieno -  che sulla produzione emersa noi diamo allo stato circa il 26% del PIL (la quota di spesa "privata" - ossia di cittadini ed aziende - rappresenta circa il 60% del PIL), ossia 380 miliardi di euro. Di questi, 300 se ne vanno solo per pagare gli interessi sul debito pubblico (il debito pubblico  - quanto lo stato deve restituire ai cittadini tramite BOT, CCT etc. - è di poco superiore al PIL e se ne paga circa il 20% ogni anno). L'italia ha quindi solo 80 miliardi di euro a disposizione per crescere, ecco perchè se un'asta dei bot va fallita, lo stato va in default (la spesa pubblica, tra spesa corrente ed investimenti, è il restante 40% del PIL, ossia 600 miliardi di euro...). Ma vediamo una cosa: quanto PIL è "nascosto"? Si stima un'evasione di 180 miliardi di lire: diciamo che spendendo parte di quesgli 80 miliardi non la recuperiamo tutta, ma solo la metà: 90 miliardi di tasse vuol dire 160 miliardi in più di spesa emersa - IL 10% DEL PIL.
Altro esempio: le rendite finanziarie sono soldi immobili, che non producono ulteriore ricchezza: sono tassate al 12,5%, meno di un terzo delle tasse sullaproduzione - questa sperequazione è giusta? Per lo stato ovviamente no. Basterebbe arrivare al 20% - quota comune a quasi tutti i paesi civili, ed avere un rittorno immediato in ternime di rapporto deficit/PIL (non so quanto, ad occhio direi che dal 109% si scende sotto il 100 immediatamente - ma anche qui qualcuno più informato mi illumini se dico stupidaggini)
Ma nessuno farà queste manovre (propedeutiche a qualsiasi abbassamento di tasse), perchè nessuno li voterebbe alle elezioni dopo - anzi - (Prodi e Padoa Schioppa sono stati accusati di essere dei succhiasoldi da chi ha portato la pressione fiscale in Italia ai livelli più alti del dopo guerra). Ed allora si continua a campare sperando che lo "stipendio" mensile riesca a far fronte alle spese correnti (è la situazione macroeconomica italiana, basta vedere una presentazione di Padoa Schioppa o Tremonti per capire questo... sono le soluzioni che mancano in entrambi proprio perchè elettoralmente fallimentari). E si rincoglionisce la gente con Avetrana, i communisti, i black bloc, i sindacato contro er paese, etc. Se si prova a spiegare una roba del genere, ecco il Bonaiuti di turno (che nel 1994 scriveva sul messaggerro che quello che aveva fatto Fede a Montanelli era l'esempio di come Berlusocni volesse dire Regime in Italia, poi chissà che è successo) dire stronzate sul PIL diminuito ecco perchè la pressione fiscale è aumentata ieri ad otto e mezzo. il PIL è diminuito perchè sono diminuiti i soldi degli italiani, cialtrone.

Scusate la lunghezza

CiPpi

Re:da che parte state?
« Risposta #67 : Giovedì 16 Dicembre 2010, 08:48:48 »
...
E la canzone, a un certo punto, dice che nella contea di Harlan non ci sono neutrali.
...

l'umano vizio delle fazioni.

o stai con me, o contro di me.

mi convinco sempre di piu' che l'omo mai morto di freddo facesse un analisi della natura umana con quella frase, piu' che dare un comando ai propri fedeli.

motivo in fondo per cui nella sinistra ho sempre avvertito quello stesso 'senso' di ipocrisia (forse parola un po' troppo forte ma di meglio non mi viene di pensare ndCP) simile a quella di molti 'fedeli'.

del resto anche il rapporto con il credo e' stile oppiceo populista che intransingemente non vede altri orizzonti che il proprio.

quel porsi baluardi della difesa del siamo tutti uguali di fronte al dio in cui crediamo (che sia poi un tipo di uomo tra le nuvole o un tipo di stato tra i corridoi poco importa se non nella forma ndCP), ma se tu non ci credi allora non sei piu' uguale e la tua opinione non conta.

intransigenza che, come piu' noto a tutti, e' comunque ravvisabile dall'altra parte del 'cortile'.

altra parte che ha saputo negli anni scodellare sempre un intenso interesse al comando perentorio della vita altrui per la goduria propria, quasi la vita fosse divisa tra chi (pochi) si sente in diritto d'abbuffarsi a doppia ganascia e chi (molti) si dovrebbe accontentare dei resti.

per questo motivo difficilmente scelgo una parte, anche perche' molto piu' spesso che non, tanto da essere quasi sempre, i torti quanto le ragioni quando ci si divide in due fazioni e si sta con o contro, sono da dividere in parti uguali tra entrambi le parti.

insomma non c'e' parte di cui mi senta parte, se non quella di una dinamica posizione bilanciata tra le parti dovuta al contesto spazio/temporale della situazione.

bak

Re:da che parte state?
« Risposta #68 : Giovedì 16 Dicembre 2010, 09:53:02 »
Ancora ieri sera Finocchiaro stendeva tappeti ai leghisti, proponendo una riforma congiunta per la diminuzione del numero di parlamentari e la fine del bicameralismo puro. In questo paese e dopo vent'anni di Berlusconi! Ma so' de coccio o cosa? E pretendono che io debba scegliere loro in nome del "di qua o di là"? Ma chi ve se intruppa, aridateme Malagodi perdìo.

Ma anche il caro vecchio Ugo La Malfa o Spadolini, che si fermava a parlare con i ragazzi sotto la Galleria Vittorio Emanuele a Milano, lui ministro della Difesa, senza un minimo di scorta. Gente rigorosa, non comici come quelli che adesso frequentano i palazzi Romani.
La Finocchiaro chi ? Quella del 60-0  :lol:
Aspetta che chiamo a khalutz, così si diverte un pochino con hodesta donzella  ;D. Più danni della gramigna LMTVSTR