Autore Topic: Above us only sky  (Letto 12069 volte)

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Giglic

Above us only sky
« : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 18:42:13 »
Trent'anni fa moriva John Lennon.
E' difficile dire quanto (tanto? tutto?) ha rappresentato per me, musicalmente e non solo, questo grande artista. Rivoluzionario nel senso più bello della parola, sprecone (di talento, di soldi, di intelligenza), talentuoso oltre l'immaginabile, oggi avrebbe 70 anni e guarderebbe il mondo da dietro i suoi occhiali rotondi da forte miope (per imitarlo sono diventato anche astigmatico, 9 diottrie sono troppe per gli occhialetti di John :-)) con la consueta ironia e voglia di cambiarlo? O si sarebbe arroccato dietro la sua casa in central Park tirando fuori un disco ogni 5 anni e facendo concerti "evento"?
Di lui mi ricorderò il bacio a Yoko sulla copertina double fantasy (primo MIO LP), i Beatles (Paul è un genio, intendiamoci, ma l'anima di quel gruppo era lui) che sono La Musica del ventesimo secolo, Imagine, Stand By Me, la "Bed Week" ed alcune frasi, inserite in sue canzoni, che ogni tanto mi risuonano in testa. L'ultima è "I am just sitting here watching the wheels go round and round... I just have to let it go"

Offline ammiraglio

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Re:Above us only sky
« Risposta #1 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 18:45:20 »
è sempre ricordato qui a new york.
lo vedi ovunque con la sua maglietta bianca a bordi neri e la scritta.
c'è sempre e vive nei ricordi di tutti.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #2 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:46:51 »

di Roberto Brunelli
(L'Unità)

John Lennon, questo lo sanno tutti, è morto oggi. La cosa straordinaria è che l’hanno ammazzato all’apice della propria resurrezione, come pare capiti spesso alle figure che attraversano la storia già stracarichi di simboli. Era New York, Central Park, ed era l’8 dicembre 1980 quando una guardia giurata che viveva alle Hawaii, Mark David Chapman, si appostò davanti all’entrata del Dakota Building - casa Lennon - prima per farsi autografare l’ultimo disco dell’uomo che aveva scritto Imagine, poi per sparargli, circa quattro ore dopo. Erano le 22.50.

Chapman sibilò: «Ehi, mister Lennon, sta per entrare nella storia!». Cinque colpi di pistola, uno di questi attraversò l’aorta, a quel signore con gli occhiali che aveva cambiato, insieme ai Beatles, l’immaginario e la musica di un secolo. John fece ancora un passo o due e mormorò: «Mi hanno sparato». Trasportato dai due poliziotti sulla loro macchina al Roosevelt Hospital, fu dichiarato morto alle 23.09. Il giornalista Alan Weiss era casualmente sul posto. Racconta: «La radio dell’ospedale comiciò a suonare All My Loving. Quando la canzone terminò si sentì qualcuno gridare: era Yoko Ono». John già non c’era più.

Che strano anno, il 1980. Era tornato ad essere un anno in bianconero, dopo almeno due decadi a colori, l’Inghilterra era tinta di scuro, l’America era depressa. Avevano eletto Reagan, impazzava la disco music, le utopie si erano sbiadite. Eppure per John fu un anno felice. Era dal 1975 che non scriveva una nota di musica perché aveva deciso di fare il papà a tempo pieno, a parte qualche piccolo nastro registrato in casa. Poi, improvvisamente, qualcosa cambiò. L’ha raccontato lui stesso. «Ero alle Bermuda a fare un bagno in mare insieme a mio figlio Sean. Di colpo, mentre ero lì in acqua hanno cominciato a venirmi in mente delle melodie».

Probabilmente non è un caso, ma sicuramente è una beffa del destino che una di quelle canzoni dal sen fuggito fosse Just Like Starting Over. «È come se entrambi ci innamorassimo di nuovo / sarà come ricominciare di nuovo». Come ricomincare daccapo. È proprio quello che stava facendo Lennon. Si era lasciato alle spalle, dieci anni prima, i Beatles, poi la lotta impari con il governo americano e con l’Fbi, che per molti anni l’aveva perseguitato - gli avevano negato il passaporto, l’avevano espulso e poi riammesso, circolavano dispacci sulla sua pericolosità da sovversivo comunista o giù di lì - si era lasciato alle spalle un bel po’ di musica, pacifismo, lotte d’amore con Yoko Ono ed un’infinità di speculazioni sulle proprie idee, sul suo impegno politico, sulla possibilità - sempre vagheggiata - di una reunion dei Beatles, sul perché conducesse una vita da recluso di lusso.

L’ORACOLO AFRICANO
D’improvviso, la voglia di ricominciare. Dopo la vacanze alle Bermude (dove, si narra, lui andò per dar retta ad un oracolo africano e dove, peraltro, sopravvisse ad uno spaventoso uragano), nelle sue vene fluivano copiose canzoni piene di malìa beatlesiana, ma senza un grammo di nostalgia: non potresti mai scambiarle per canzoni degli anni sessanta. Roba come Woman, I’m Losing You e Watching the Wheels, oltre alla già citata Just Like Starting Over: oggi sono dei classici. Insieme ai pezzi che aveva composto Yoko, c’era abbastanza materiale per due album. Il primo fu Double Fantasy, uscito nemmeno tre settimane prima delle pistolettate di un «nowhere man» davanti al Dakota. Il secondo avrebbe dovuto essere Milk & Honey.

Yoko si era messa in contatto con il produttore Jack Douglas, a cui furono fatti ascoltare i demo che si erano iniziati a preparare alle Bermuda. L’idea era di realizzare un album in cui le canzoni di John e Yoko si parlassero l’una all’altra. La casa discografica prescelta per realizzare il disco fu la Geffen, appena fondata: anche quello era un segno di rottura, dopo quasi due decadi passate alla Emi, prima con i Beatles e poi da solista. Tra i musicisti furono reclutati Earl Slick alle chitarre, un’immensa sezione fiati, il batterista Andy Newman e il grande Tony Levin al basso, il virtuoso poi entrato nella storia nella penultima incarnazione dei King Crimson e come fedelissimo bassista di Peter Gabriel.

«John venne da me il primo giorno e disse: non ti conosco, ma mi dicono che sei bravo. Solo, non suonare troppe note. Io gli risposi: non ti preoccupare, hai l’uomo giusto». Praticamente, Lennon era stato per mesi in sala di registrazione, proprio come ai tempi dei Beatles. Voleva riconquistare un suono diretto, come quello dei Fab Four degli esordi. Si parlava insistentemente di organizzare un tour mondiale. Quel giorno, l’8 dicembre, John aveva lavorato ad una delle canzoni di Milk & Honey , ossia Walking on Thin Ice. « L’ultima volta che vidi John aveva quel suo incredibile sorriso sulla faccia», racconterà Jack Douglas. «Era elettrizzato, e lo era anche Yoko, perché noi tutti sapevamo di aver fatto un buon lavoro sulla canzone. Lo accompagnai fino all’ascensore e lo salutai augurandogli la buonanotte. Circa 40 minuti dopo la mia ragazza mi raggiunse allo studio, pallidissima. L’hanno appena detto alla radio, disse. Hanno sparato a John». Mark David Chapman, il pazzo, era rimasto sulla scena del crimine. Aveva tirato fuori la copia del Giovane Holden che teneva con sé e si era messo a leggere. Non c’era bisogno di agitarsi. La storia si era già spezzata in due.

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #3 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:50:24 »

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #4 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:51:59 »

Giglic

Re:Above us only sky
« Risposta #5 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:53:51 »
Grazie Bill. Ora sto pensando a Norwegian wood, ed alle sue urla di Mr. Moonlight

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #6 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:55:25 »

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #7 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 19:58:45 »

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #8 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 20:01:18 »

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #9 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 20:03:47 »

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #10 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 20:05:44 »

Offline MCM

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Re:Above us only sky
« Risposta #11 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 20:06:28 »
Premesso il pieno rispetto per qualsiasi gusto musicale,che in quanto gusto è sindacabile fino a un certo punto, vorrei dire la mia.


"Artista" più fortunato che talentuoso.
Antesignano di nulla, se non delle moderne boy-band, all' interno dei Beatles non era neppure il più bravo.

Per rimanere nel regno unito, di artisti che superano in genialità(e anche in bravura canora) Lennon, ce ne furono a decine.
Led Zeppelin, Who, Deep Purple...
Per andare sul maggiormente melodico, anche Elton John è di un' altra categoria, IMHO.

Offline giamma

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Re:Above us only sky
« Risposta #12 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 20:12:47 »
Nell'estate 1968 trascorsi tre mesi a Londra e mi recai alla prima di Yellow Submarine perché sapevo che sarebbe stata presenziata dai Beatles, il biglietto me lo procurò mio padre che lavorava nello studio legale che seguiva gli interessi United Artists in Italia, ricordo che quando lo vidi (ero a non più di tre metri da lui) associai il suo volto a quello di un gufo, d'altra parte il mio idolo era George Harrison dal quale mi feci autografare il biglietto d'invito.
Il biglietto ebbe vita breve, mia madre vuotando la mia valigia al ritorno in Italia trovò una giacca estiva che io avevo fatto psichedelizzare (cioé con effetti grafici spiraliformi e dai colori acidi) in un negozietto di Carnaby Street, la gettò via, il biglietto era lì, nella tasca interna.

A proposito di Yellow Submarine:
Yellow Submarine is an upcoming 3D CGI remake of The Beatles' 1968 film of the same name, which was inspired by the song of the same name. For this new version of the film, director Robert Zemeckis will incorporate the 16 Beatles songs from the original motion picture, licensed from Sony/ATV Music Publishing LLC and EMI-Capitol Records (Wikipedia inglese).

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Rebecca

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Re:Above us only sky
« Risposta #13 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 21:52:59 »


E' brutto sentirsi in dovere di dover comunque dire SEMPRE la propria opinione soprattutto quando si dicono delle castronerie belle e buone.
Dovrò cominciare ad ignorarti.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline MCM

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Re:Above us only sky
« Risposta #14 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 22:00:49 »
Non sapevo che i gusti musicali fossero castronerie...
Poi insomma. Se sono castronerie, dovrebbero essere facili da smascherare. Prego...

Aquilotta del Nord

Re:Above us only sky
« Risposta #15 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 22:09:02 »
Premesso il pieno rispetto per qualsiasi gusto musicale,che in quanto gusto è sindacabile fino a un certo punto, vorrei dire la mia.


"Artista" più fortunato che talentuoso.
Antesignano di nulla, se non delle moderne boy-band, all' interno dei Beatles non era neppure il più bravo.

Per rimanere nel regno unito, di artisti che superano in genialità(e anche in bravura canora) Lennon, ce ne furono a decine.
Led Zeppelin, Who, Deep Purple...
Per andare sul maggiormente melodico, anche Elton John è di un' altra categoria, IMHO.

Stavo leggendo questo topic coi lucciconi, e leggo questo post. Hai presente quando crollano le palle con un tonfo sordo? Ecco.
Scusami MCM, dimostri di non conoscere la storia musicale. Non la conosco appieno nemmeno io, per carità, ma un minimo me ne sono interessata e da ignorante quale sono ti dico che l'antesignano di tutti gli artisti che hai citato, è proprio il signor Lennon che tu definisci quasi artista "ordinario" .... cosa sai di questo signore? L' hai ascoltato, conosci il suo excursus, la sua storia personale? Praticamente non aveva studiato musica, eppure l'anima e il Genio dei Beatles, era lui. Non ci piove su questo. Ogni salto in avanti, ogni esperimento compiuto dalla band, era voluto da lui, studiato da lui, imposto da lui, coi risultati che conosciamo. E i Beatles sono stati gli antesignani di ogni genere musicale, di ogni! Heavy metal compreso (sentiti Helter Skelter e ne riparliamo)

Lennon era un'artista d'avanguardia come pochi altri ce ne sono stati in tutta la storia del XX secolo. Sempre alla ricerca di nuove sonorità, di nuove frasi musicali, sperimentava, creava dal nulla, pur essendo, di fondo, un ignorante musicalmente parlando, poiché quello che aveva frequentato scuole di un certo livello era McCartney e non certo lui, che oltretutto detestava studiare e amava quella figura da finto ribelle (perché poi in realtà era un vero pantofolaio) che poi si è cucito addosso. Ascoltati capolavori come A day in the Life, I am the Walrus, In my life, Nowhere man -e potrei continuare per ore, e forse capirai quello che intendo, stiamo comunque parlando degli anni Sessanta che ancora risentivano pesantemente dei '50, con Presley in testa. I Beatles hanno spianato la strada a tutti gli altri. E Lennon era il loro rullo compressore. Pur se perennemente tormentato, pesantemente condizionato dalle droghe e dalla malinconia che lo attanagliava sin dalla fanciullezza. Lennon era un Genio e non mi vergogno di dirlo.

Scusate lo sfogo.

Bill Kelso

Re:Above us only sky
« Risposta #16 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 22:21:08 »

"Artista" più fortunato che talentuoso.
Antesignano di nulla, se non delle moderne boy-band, ....


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Offline MCM

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Re:Above us only sky
« Risposta #17 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 22:25:44 »
E chi ti vieta di ritenerlo un genio?...di certo non io...
I gusti sono (quasi) tutti legittimi.
Ma dato che mi "sfidi" sul campo musicale, replico ;D :D

Secondo me Lennon, ma direi semplicemente i beatles, furono una band orecchiabile. Nulla più.
Di certo non originali.
Se io so poco di Lennon, tu sai poco di tutto il resto. Quello che i beatles proponevano negli anni 60 anni, non è diverso da quello che alla fine degli anni 50 proposero gli Everly Brothers(la figlia di uno di loro, Erin Everly, fu la fidanzata di Axl Rose, nonchè la musa ispiratrice di quel capolavoro di Sweet Child o mine), Ray Orbison (preeetty wooomaaan....), Dion&the belmonts ecc ecc...
Non vedo quindi perchè dovrei stracciarmi le vesti per Lennon piuttosto che per Phil Everly.

Bill Kelso


jumpingjackflash

Re:Above us only sky
« Risposta #19 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 23:02:49 »

mai sentito nessuno urlare così in una canzone. Mai sentita di più la disperazione.

riposa in pace amico mio  :(