Io temo che questa guerra intestina stia facendo uscire di senno a tutti.
Parlare di una squadra di calcio indica passione, genuinità, vivacità e sentimento, oltre che snocciolare come tavole pitagoriche formazioni, statistiche, goal e piazzamenti.
Io per esempio a volte faccio confusione su alcuni giocatori e formazioni, però quando parlo di Lazio mi trasfiguro, esce la passione che vive in me.
Esistono modi di parlarne cosiddetti "passionali", esistono altri cosiddetti "scientifici".
Sono modi diversi, nessuno è meglio, nessuno è peggio.
E una rivista non è detto che debba per forza seguire degli stilemi. Si può integrare l'uno e l'altro.
Io spero che Lazio Style diventi una rivista che "viri" verso la seconda opzione, mentre Lazialità se virasse verso la prima acquisirebbe una sua dimensione complementare.
Avremmo quindi due riviste, una che si fa memoria storica e sorta di almanacco, l'altra raccolta di impressioni ed umori di passione.
Dicono diverse persone che alcuni giornalisti quando scrivono/parlano di Lazio dicono sciocchezze. SE, e sottolineo SE, si sbagliano lo fanno perchè ne parlano in maniera viscerale. Gliele perdono perchè vi rivedo gli stessi sbagli che faccio io quando confondo a volte qualche giocatore o partita o stagione.
Le fredde statistiche magari riserviamole in altri contesti.
E cerchiamo di non fare l'ennesimo tutti contro tutti!!!
(PS voglio evidenziare che intendo errori in buona fede. La malizia la do per scontata come errore grave e difficilmente perdonabile)