Autore Topic: Sacchi (del pattume)  (Letto 1398 volte)

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Offline AlenBoksic

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Sacchi (del pattume)
« : Lunedì 6 Dicembre 2010, 14:54:42 »
Venerdì sera nel commento dopo gara su MP ha sparato alzo zero contro di noi, che facciamo un calcio all'italiana, lontano dai canoni europei, poco coraggioso,basato sui singoli e non sul collettivo.
Lotito ha provato a rispondergli che è l'esatto contrario visto che segnano tutti, ma non c'è stato modo.
Per il vate(r) del calcio spettacolo e della sportività, quello del pallone non restituito a Bergamo e dei lampioni di Marsiglia, l'unica squadra che in Italia ha dei canoni di gioco europei è...il merdlan  :o
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Offline AlonZo

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #1 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 15:25:31 »
Venerdì sera nel commento dopo gara su MP ha sparato alzo zero contro di noi, che facciamo un calcio all'italiana, lontano dai canoni europei, poco coraggioso,basato sui singoli e non sul collettivo.
Lotito ha provato a rispondergli che è l'esatto contrario visto che segnano tutti, ma non c'è stato modo.
Per il vate(r) del calcio spettacolo e della sportività, quello del pallone non restituito a Bergamo e dei lampioni di Marsiglia, l'unica squadra che in Italia ha dei canoni di gioco europei è...il merdlan  :o

che notoriamente non affida palla a Ibra, non dipende esclusivamente dalle sue giocate, vince sempre senza lo svedese.

RobCouto

Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #2 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 15:26:23 »
Sacchi è stato un grandissimo, un autentico rivoluzionario - perché ha mandato in soffitta il gioco all'italiana - e ha stravinto due Coppe dei Campioni, prima di sfiorare il titolo Mondiale con la Nazionale, andando più vicino a espugnare il continente nuovo di chiunque in precedenza. Ha valorizzato il 4-4-2 al punto tale da renderlo superato, tanto ne ha sviscerato ogni segreto e quindi suggerito e provocato le contromisure. Ma lui resta un difensivista, col modulo più difensivo che si possa concepire, caratterizzato da un pressing feroce e dal ricorso sistematico al fuorigioco (prima che le regole su questo venissero cambiate), cioè dalla demolizione sistematica del gioco avversario. Nella finale di USA 94 oltre i quattro difensori l'Italia schierava Donadoni, Dino Baggio, Albertini e Berti (!): un tornante e tre mediani: in attacco (si fa per dire) Baggio e Massaro. Anni prima abbiamo vinto un Mondiale con Antognoni, Conti, Graziani e Paolo Rossi, l'Arrigo non li avrebbe MAI schierati tutti e quattro e forse nemmeno tre.

Offline ammiraglio

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #3 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 15:41:57 »
tecnico rivoluzionario,  ma l'età incombe.
è un talebano e pertanto tutto ciò che non lo aggrada lo ferisce mortalmente e col passare degli anni la sua visione pallonara risulta affetta da strabismo.

sacchi non ha mai concepito un gioco bastato, ad es., su un giocatore come hernanes.
probabilmente nell'italia del mondiale '94 un profeta sarebbe andato in panca.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

bak

Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #4 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 15:43:11 »
L'unica cosa positiva, innegabile, che si possa ascrivere al pelato di arcore è quella di aver costruito negli anni una squadra come il Milan, vincente in lungo e in largo nel periodo sacchiano.
Fu lui ad imporre a mr. umiltè (grandioso Crozza) l'utilizzo di Tassotti e Filippo Galli, accantonati dal romagnolo per fare posto a quei due fenomeni di Mussi e Bianchi. Poi arrivò la sconfitta in uefa contro l'Espanyol ed il sacchi dovette decidere tra l'esonero e abdicazione al patron. Abdicò, altrimenti manco il Cervia sarebbe andato ad allenare.
Parliamo dello stesso allenatore che stressò per anni Van Basten, definendolo "non indispensabile".

Offline cuchillo

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #5 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 15:51:42 »
Oddio, mi è parso che Sacchi abbia detto cose un po' diverse.
Della Lazio ha tessuto elogi, in particolare sulla compattezza, l'umiltà e il sacrificio di tutti per la causa.
Poi, ha aggiunto che difende con troppi uomini e attacca con pochi. Penso che sia vero.
Ha detto a Lotito che la Lazio può anche mantenere tutte le sue prerogative spostando di 10 metri più avanti il suo baricentro. Non fa una piega e lo penso anche io.

Lo fa a suo modo, che mi rendo conto possa irritare. Però andrei anche più nel merito di ciò che dice.
Quando dice che in Italia giocano male praticamente tutti (e qui ha sbagliato salvando, di fatto, una squadra come l'Udinese) dice una cosa vera, che denunciamo ogni giorno.

La verità è che - IO PER PRIMO - parliamo troppo sulla base dei risultati.
L'Inter, con un quarto d'ora decente, stava rischiando di pareggiare una partita senza storia fino al 74°.
E tutto per l'atavica paura - tutta italiana - di difendersi attaccando.

Qui nessuno pretende di attaccare con 8 uomini ma quanto visto dal 74° all'89° della partita contro l'Inter, così come quanto visto nel primo tempo del derby e quanto visto in altre circostanze che non sto qui a elencare, fa un po' malinconia.
La Lazio di Materazzi al Meazza si disponeva in quel modo per non subire gol. Ma si presentava lì con una squadra da centroclassifica, nella migliore delle ipotesi.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline robylele

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #6 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 16:19:26 »
ti quoto cuchillo, ma che irriti mi pare un eufemismo..
oltre tutto pare sempre in cattedra a dispensare sermoni, quasi come le due C.L. fossero state vinte di recente..

nel suo alterco con Ibra quest'ultimo é stato maleducato sì, ma con educazione Sacchi dice cose che possono ferire.
come si dice, più della spada..

personalmente mi dà comunque più fastidio la ripetitività che lo contaddistingue.
i concetti sono al massimo 4.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline pepetto

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #7 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 17:35:25 »
Ha detto a Lotito che la Lazio può anche mantenere tutte le sue prerogative spostando di 10 metri più avanti il suo baricentro. Non fa una piega e lo penso anche io.
La verità è che - IO PER PRIMO - parliamo troppo sulla base dei risultati.
L'Inter, con un quarto d'ora decente, stava rischiando di pareggiare una partita senza storia fino al 74°.
E tutto per l'atavica paura - tutta italiana - di difendersi attaccando.
Qui nessuno pretende di attaccare con 8 uomini ma quanto visto dal 74° all'89° della partita contro l'Inter, così come quanto visto nel primo tempo del derby e quanto visto in altre circostanze che non sto qui a elencare, fa un po' malinconia.
Anche se non provo simpatia per Sacchi, però su alcuni suoi appunti è difficilissimo dargi torto.
Virtute duce, comite fortuna (Con la virtù come guida e la fortuna come compagna). Cicerone
----------------------------------------------------------
ASROMAMERDA!

Offline benvolio

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #8 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 18:09:19 »
Io credo invece che i movimenti difensivi della Lazio fatti dieci metri piu' avanti non avrebbero senso.
Sarebbero scavalcati da cambi di campo e giocate veloci.
Attenzione mi riferisco a quanto fatto fino al gol di Pandev, non dopo. Sacchi, come osserva RobCouto, immagina un calcio fatto da splendidi atleti mediamente campioni, un calcio difensivo nell'accezione moderna di un pressing assoluto, di un contropiede estremo. Sto ripetendo concetti che PP Virdis espose nelle interviste del primo Milan dei miracoli di cui fu protagonista. In realta' i movimenti a testuggine della Lazio di Reja non sono affatto facili; presuppongono due linee ben messe e vicine e che sappiano scorrere orizzontalmente per poi consegnare palla e gioco a quattro giocatori quattro tipicamente offensivi. Ora si puo' pensare che il gol col Napoli sia stato un'improvvisazione ma cosi' non e'. Per averne riprova basta pensare alla prima azione della partita con l'Inter (salvataggio di Zanetti su Mauri) ed a quella acutissima in cui Mauri manda Floccari davanti al portiere. Del gol di Zarate non parlo perche' mi si obietterebbe lo sbaglio di Natalino...

Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #9 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 00:46:20 »
riguardo sacchi... che quel milan lo avesse costruito lui, è tutto fuor che vero... quando prese il milan, già c'erano tassotti, filippo galli, baresi, maldini (tutti già presenti, o dalla primavera, o cmq da cinque sei anni, come tasso, resi GRANDI giocatori dal barone). A centrocampo arrivò Ancelotti (pallino del barone), Colombo (autentica sorpresa che durò un anno e mezzo...poi spompato), Gullit (sicuramente non scelto da arrigo), Donadoni (presente dall'86...c'era il barone)Evani (altro elemento del vivaio), Virdis (già presente dal 1984, anno del ritorno del barone) e Van Basten (che in realtà il primo campionato lo giocò solo in parte).
Arrigo portò : Mussi, Bianchi e Bortolazzi, e pretendeva che Baresi (BA RE SI!) prendesse esempio da Signorini (buon anima). Mussi e Bianchi giocarono le prime partite di campionato, poi, dopo la batosta in casa con la fiorentina di baggio, silvio...gli impose tassotti e maldini...
Uscì dalla Uefa in malomodo con l'Espanol (che cmq arrivò in finale) e vinse il campionato grazie ad un gran gioco, sì, ma soprattutto grazie al "misterioso" crollo del napoli, nelle ultime cinque giornate. Senza quel campionato vinto, non avrebbe vinto le coppe dei campioni...
Ciò non toglie che quel milan fu grandissimo, ma probabilmente di sacchi ci fu solo la mentalità e la spregiudicatezza...condita però da grandissimi giocatori.

Offline Baruch

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #10 : Mercoledì 8 Dicembre 2010, 09:42:28 »
Dopo il modo in cui ha trattato Signori a Usa 94, inducendolo peraltro a rifiutare di giocare la finale mondiale da centrocampista, per me Sacchi è questo



Tra l'altro è uno che non s'è sottratto ad un certo modus operandi, fingendo indifferenza e moralità subito dopo


Offline Er Matador

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #11 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 02:34:34 »
Un fondamentalista da operetta, incappato per sbaglio e immeritatamente in una tra le squadre più forti di tutti i tempi: vinse un solo scudetto, laddove Capello ne ha portati a casa 4 su 5 con un gruppo più vecchio e meno forte.
Un allenatore di subbuteo, le cui concezioni richiedono robot e non esseri umani.
La vera rovina del calcio italiano, così brutto proprio per l'esasperazione tattica e atletica da lui imposta a discapito della tecnica.
Ridicolo, lui e chi ancora lo fa parlare di uno sport col quale non c'entra nulla.

Offline AlenBoksic

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Re:Sacchi (del pattume)
« Risposta #12 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 08:35:13 »
Un fondamentalista da operetta, incappato per sbaglio e immeritatamente in una tra le squadre più forti di tutti i tempi: vinse un solo scudetto, laddove Capello ne ha portati a casa 4 su 5 con un gruppo più vecchio e meno forte.

Perfetto.
Aggiungo che non lo seguo sempre ma su MP gli ho sentito sciorinare affermazioni come "vincere la CL col Porto è come vincere il campionato con l'Ascoli" e "tutti si ricordano della nebbia di Belgrado ma nessuno ricorda che ci fu tolto un gol buono" cosa che in effetti avvenne ma nella ripetizione in cui, poi, per giunta, andarono in vantaggio ugualmente.
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