Autore Topic: Stadio - reload  (Letto 38132 volte)

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CiPpi

Re:Stadio - reload
« Risposta #120 : Lunedì 13 Giugno 2011, 18:42:16 »
considerato che l'idea della gestione a tre Lazio, aesse e CONI era in dirittura di arrivo pochi mesi l'acquisto di Lotito del pacchetto di maggioranza Lazio http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/stadio-olimpico/, dopo di che' non se ne fece piu' nulla, chissa' se il problema non risale da allora.

Offline WombyZoof

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Re:Stadio - reload
« Risposta #121 : Lunedì 13 Giugno 2011, 20:37:18 »
che poi, il coni e lo sport, nobile missione.  se solo non avessero infarcito ogni singola federazione di una massa  di impiegati  raccomandati fancazzisti e assenteisti.  anche 7 persone in un singolo ufficio di una federazione di infima importanza in cui 2 persone sarebbero già troppe per le mansioni da svolgere, tipo inviare le liste dei partecipanti, le bandiere e il cd con l'inno nazionale quando c'è una competizione internazionale.

fonti dirette  non mi fate dire altro.   se magnano dio solo sa quanto, altro che sostenere lo sport e le federazioni colpite dai tagli.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline MagoMerlino

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Re:Stadio - reload
« Risposta #122 : Venerdì 15 Luglio 2011, 15:07:36 »
Legge sugli stadi verso l'approvazione, l'On Barbaro: "Possiamo chiuedere la prossima settimana"... Ipotesi Tiberina verso il tramonto
“Nella seduta di giovedì della VII Commissione permanente della Camera(Scienze, Cultura e Istruzione, ndr),abbiamo constatato che, dopo mesi di empasse c’è finalmente l’accordo per licenziare il testo, probabilmente già la prossima settimana. I vincoli restano, il Governo oggi ha presentato due emendamenti che va incontro alle esigenze e alle richieste di tutti i gruppi. Come promesso, quindi, prima della chiusura estiva del Parlamento licenzieremo un testo atteso da tutto il mondo sportivo. Per i successivi passaggi istituzionali, servirà circa un mese, quindi per la fine di settembre dopo quasi 15 mesi di lavori avremo finalmente una nuova legge per favorire la costruzioni di nuovi impianti sportivi e, soprattutto, di stadi moderni e che vanno incontro alle esigenze dei tifosi. E il testo che sarà varato terrà conto della salvaguardia del territorio, del rispetto delle regole urbanistiche, della competenza degli enti locali e della possibilità per chi decide di investire nell’impiantistica sportiva di rientrare in qualche modo dell’investimento fatto”, riporta il sito SSLaziofans.it
Lo avevamo anticipato ieri e le parole dell’on. Claudio Barbaro, relatore insieme all’on. Lolli della “Legge sugli stadi” lo confermano:  la legge è arrivata finalmente alla fine del suo lunghissimo iter, iniziato addirittura nel 2009. Oramai c’è l’accordo sul testo finale che sarà decisamente diverso da quello approvato un anno e mezzo fa dal Senato, che lasciava spazio sia alla possibilità di dar vita ad una sorta di speculazione selvaggia che alla possibilità di costruire impianti praticamente ovunque, aggirando o scavalcando addirittura vincoli di natura archeologica o idrogeologica. Un testo la cui approvazione aveva provocato una vera e propria alzata di scudi da parte delle associazioni ambientalistiche, di tutta l’opposizione ma anche di molti parlamentari della maggioranza. Un’alzata di scudi che ha portato alla reintroduzione nel testo di tre righe in cui si conferma l’impossibilità da parte di chi vuole costruire nuovi impianti dell’impossibilità di aggirare tramite il percorso agevolato previsto dalla nuova legge dei vincoli già esistenti in tema storico, archeologico e idrogeologico. E proprio su quelle tre righe si è scatenata una vera e propria battaglia durata mesi, tra chi considerava inutile quella conferma sul rispetto dei vincoli e chi, invece, considerava fondamentale ribadirla nel testo, per evitare ogni possibilità di aggiramento delle regole esistenti e di costruzione selvaggia nel nome dello sport o del Dio pallone. O meglio, con la scusa dello sport e del calcio.
Alla fine, i vincoli saranno confermati, perché nessuno si vuole assumere la responsabilità di dar vita con questa legge ad una speculazione selvaggia. Non ci saranno paletti fissati dalla legge per quel che riguarda le cubature delle opere di carattere abitativo e commerciale annesse alla costruzione dei nuovi impianti, ma solo un’indicazione ai Comuni sui parametri da adottare, in rapporto all’investimento fatto. Non sorgeranno, quindi, nuovi quartieri con la scusa dello stadio e la scelta dei terreni dove costruire spetterà nella maggior parte dei casi ai Comuni, a meno che dai privati intenzionati a costruire non vengano presentati progetti ambientalmente e urbanisticamente compatibili, su zone già edificabili e non soggette a vincoli tali da dover richiedere delle deroghe. Niente nuovi stadi o nuovi palazzi dello sport in zone a rischio esondazione o su terreni soggetti a vincoli storici e archeologici. Sia il progetto dello stadio della Roma presentato due estati fa da Rosella Sensi che quello della Lazio per cui si batte da anni Lotito, restano validi ma solo se le società accetteranno di costruirli su terreni diversi da quelli indicati (zona Aurelia la Roma, zona Tiberina la Lazio), poiché entrambi soggetti a vincoli, sia pure di diversa natura.
Con il via libera della legge, si sblocca di fatto un progetto di costruzione e di rimodernamento degli impianti sportivi italiani atteso da anni, un affare stimato dalla “StageUp-Sport & Leisure Business" in 8 miliardi di euro, che nei prossimi anni potrebbe produrre circa 85.000 nuovi posti di lavoro. Gli stadi sono una “necessità”. Per capirlo basta pensare che in questa stagione le 20 società di serie A hanno giocato in 17 impianti che, interventi di ristrutturazione a parte in occasione dei Mondiali del 1990, hanno un’età media di 67 anni. Stadi vecchi e scomodi al punto che l’indice medio di riempimento degli impianti nel campionato di Serie A è sceso al di sotto del 50%, mentre in Spagna e in Inghilterra siamo al 75% e in Germania in questa stagione si è arrivati a sfiorare l’85%. Quindi, bisogna far presto. Palermo, Cagliari, Siena e Fiorentina aspettano solo l’approvazione della legge per presentare i progetti ai rispettivi comuni, contando sul nuovo testo per accelerare i tempi burocratici che ad oggi di media sono stimati in 8 anni tra presentazione della richiesta e costruzione dello stadio.
Stadi sì, quindi, con palchi VIP (sono 106 per 1200 posti, ad esempio, dentro l’Allianz Arena), negozi e ristoranti all’interno (sul modello di quello appena costruito dalla Juventus), ma senza la necessità di costruire villette e interi quartieri intorno. Basta guardare la foto dell’Allianz Arena per capire quale deve essere il modello di riferimento. Quel “modello alla tedesca” indicato sia dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, che dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Rocco Crimi, come esempio vincente da seguire. Intorno al nuovo stadio del Bayern Monaco, non è sorto un nuovo quartiere, non ci sono né ville né appartamenti. E neanche centri commerciali. C’è lo stadio, dove si utilizza la “Allianz card” ricaricabile per pagare qualsiasi cosa all’interno dell’Allianz Arena, quindi senza la necessità di portare soldi o carte di credito. Basta quella. Ed è bastato il solo stadio concepito in questo modo per far crescere negli ultimi anni il fatturato del Bayern Monaco, che è quasi raddoppiato dal 2006 a oggi. Al punto che oggi la società bavarese è il quarto club più ricco del mondo, stando allo studio “Deloitte Football Money League per l’anno 2009-2010”. Al primo posto c’è il Real Madrid con 483,6 milioni di euro, davanti al Barcellona con 398,1 milioni. Al terzo posto c’è il Manchester United con 349,8 milioni. Poi, come detto, il Bayern Monaco con 323 milioni, l’Arsenal con 274,1 milioni e il Chelsea con 255,9 milioni di euro. I primi tre club italiani sono il Milan (7° con 235,8 milioni di euro di fatturato), l’Inter (9° posto con 224,8 milioni) e la Juventus (10° posto con 205 milioni di euro). La Lazio, tanto per fare un esempio a noi vicino, supera di poco gli 80 milioni di euro di fatturato. Da notare, che Arsenal e Bayern Monaco sono salite al quarto e quinto posto di questa classifica dopo la costruzione dell’Emirates Stadium (costo 390 milioni di sterline) e dell’Allianz Arena (costo 340 milioni di euro), inaugurati entrambi nel 2006. Solo degli stadi, è bene ribadirlo, visto che qui in Italia è su quello che dovrebbe nascere nei pressi dei nuovi impianti che ruota l’intera vicenda e che si è impantanata per mesi quesa “Legge sugli stadi”.

 

http://www.tuttomercatoweb.com/lazio/?action=read&idnet=bGFsYXppb3NpYW1vbm9pLml0LTE5OTAw
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Matita

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Re:Stadio - reload
« Risposta #123 : Venerdì 15 Luglio 2011, 16:26:03 »
ellenico?
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

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Re:Stadio - reload
« Risposta #124 : Venerdì 15 Luglio 2011, 16:34:22 »
non serve una legge nazionale per la costruzione degli stadi, porca miseria!
serve che il comune di roma indichi 3-4 aree dove si possono costruire e basta.

solo in italia si fa una legge riguardo una cosa che è già trattata in altre leggi..

se io voglio costruirmi una capanna sull'albero che faccio? aspetto che il parlamento ratifichi una legge ad hoc?

puttanate e soldi dei contribuenti buttati nel cesso!
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Offline fish_mark

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Re:Stadio - reload
« Risposta #125 : Venerdì 15 Luglio 2011, 17:14:30 »
Ad essere precisi la legge è ancora ben lungi dall’essere approvata, ma ieri sembra esserci stato un importante passo avanti, sul piano delle intese, in vista dell’approvazione finale.
A parte alcuni dettagli tecnici come l’allungamento dei termini a disposizione del comune per la promozione dell’accordo di programma (90 giorni) e per la variazione degli strumenti urbanistici quando necessario (120 giorni),
la novità più significativa è stata la reintroduzione dei “vincoli archeologici, architettonici, idrogeologici, paesaggistici e storico-artistici che devono essere valutati dalle Autorità competenti, ai sensi delle normative esistenti, nell'ambito della conferenza dei servizi” riferimento che era stato rimosso nel testo di febbraio. Inoltre, si va sempre fatta salva l’applicazione della disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale.

Quest’ultima novità non sarà particolarmente gradita a proprietari di terreni prospicienti alle aree golenali, mentre resta sempre il vivo consiglio verso la presa in seria considerazione della norma pro-Flaminio, l’articolo 5 in materia di “Ristrutturazione e privatizzazione delle strutture esistenti” (facoltà per i comuni di cedere la proprietà degli impianti, incluse le aree e le strutture funzionali e pertinenziali a titolo oneroso, alle società sportive che ne abbiano l’uso prevalente, attraverso affidamento diretto, con possibilità di un ampliamento edificatorio delle cubature che già insistono sull’area interessata).

presidente, fatti furbo: prendite quello stadietto a viale Tiziano ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline WBB

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Re:Stadio - reload
« Risposta #126 : Venerdì 15 Luglio 2011, 18:08:25 »
ma basta cor flamigno!!! >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:(
è scappata a gambe levate pure la FIR...
ed è tutto dire

il cesso di nervy deve rimanere così com'è fino al collasso della struttura (già iniziato, vista la capienza limitata concessa dai vvff)
trigoria delenda est

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Re:Stadio - reload
« Risposta #127 : Venerdì 15 Luglio 2011, 20:32:10 »
ma basta cor flamigno!!! >:( >:( >:( >:( >:( >:( >:(
è scappata a gambe levate pure la FIR...
ed è tutto dire

il cesso di nervy deve rimanere così com'è fino al collasso della struttura (già iniziato, vista la capienza limitata concessa dai vvff)

il cemento armato ha una durata stimata in 100 anni circa (quando va bene). E' solo una questione di tempo..
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Offline Fabio70rm

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Re:Stadio - reload
« Risposta #128 : Sabato 16 Luglio 2011, 11:16:57 »
Poi questi geni della finanza mi dovrebbero spiegare come si mantiene un solo stadio senza indotto commerciale e/o residenziale....quando non si gioca, quindi cinque gg su sette, e durante l'estate, chi ci va?? Chi lo visita? Chi lo vede? Chi lo usa per cosa?? E in caso di necessità, chi se lo compra, a quale prezzo e per farci che?

D'altronde non è che serva una legge per farci uno stadio, come appunto diceva disabitato, basta utilizzare le attuali leggi sull'edilizia in vigore e scegliere l'area.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

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Re:Stadio - reload
« Risposta #129 : Sabato 16 Luglio 2011, 11:20:11 »
Poi questi geni della finanza mi dovrebbero spiegare come si mantiene un solo stadio senza indotto commerciale e/o residenziale....quando non si gioca, quindi cinque gg su sette, e durante l'estate, chi ci va?? Chi lo visita? Chi lo vede? Chi lo usa per cosa?? E in caso di necessità, chi se lo compra, a quale prezzo e per farci che?

D'altronde non è che serva una legge per farci uno stadio, come appunto diceva disabitato, basta utilizzare le attuali leggi sull'edilizia in vigore e scegliere l'area.

100%

aldilà di qualche concerto, senza indotto commerciale, lo stadio te lo sbatti ar ca'..
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Offline Fabio70rm

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Re:Stadio - reload
« Risposta #130 : Sabato 16 Luglio 2011, 11:24:09 »
Ad essere precisi la legge è ancora ben lungi dall’essere approvata, ma ieri sembra esserci stato un importante passo avanti, sul piano delle intese, in vista dell’approvazione finale.
A parte alcuni dettagli tecnici come l’allungamento dei termini a disposizione del comune per la promozione dell’accordo di programma (90 giorni) e per la variazione degli strumenti urbanistici quando necessario (120 giorni),
la novità più significativa è stata la reintroduzione dei “vincoli archeologici, architettonici, idrogeologici, paesaggistici e storico-artistici che devono essere valutati dalle Autorità competenti, ai sensi delle normative esistenti, nell'ambito della conferenza dei servizi” riferimento che era stato rimosso nel testo di febbraio. Inoltre, si va sempre fatta salva l’applicazione della disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale.

Quest’ultima novità non sarà particolarmente gradita a proprietari di terreni prospicienti alle aree golenali, mentre resta sempre il vivo consiglio verso la presa in seria considerazione della norma pro-Flaminio, l’articolo 5 in materia di “Ristrutturazione e privatizzazione delle strutture esistenti” (facoltà per i comuni di cedere la proprietà degli impianti, incluse le aree e le strutture funzionali e pertinenziali a titolo oneroso, alle società sportive che ne abbiano l’uso prevalente, attraverso affidamento diretto, con possibilità di un ampliamento edificatorio delle cubature che già insistono sull’area interessata).

presidente, fatti furbo: prendite quello stadietto a viale Tiziano ...

Ma ancora con il Flaminio caro fish?

Non te lo danno, se te lo danno lo devi conservare così com'è, senza spostare nemmeno un sedile di plastica.

Ha miliardi di vincoli architettonici, ambientali, costruttivi etc., devi sentire pure il parere del topo del figlio dell'ultimo usciere di casa Nervi per poter toccare qualcosa, inoltre la zona è piena di reperti archeologici, un conto è se sei 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' che edifichi il parco della musica, e allora sbraghi tutto quello che vuoi, conservando alcuni reperti sottovetro sotto la struttura, tacendo dello scempio - riportatami da una conoscenza che vive lì e che ha visto interi camion che di notte facevano sparire materiale romano - che hanno fatto, un altro è che ti chiami Lotito...noto speculatore che vuole fare un quartiere grande come la città di Siena sui terreni vincolati della Tiberina.....invece se andiamo a vedere le schifezze di Porta di Roma, edificato sul parco pubblico della Marcigliana, di Roma Est, edificata sulle sorgenti dell'Acqua Marcia dietro Salone, di Euroma 2, edificata sopra una delle ultime aree di macchia palustre della zona di Roma Sud, di Parco Leonardo, costruito sopra le propaggini dei vecchi resti del Porto di Traiano...ne misuriamo le cubature residenziali...cosa otteniamo? La città di Milano?
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Mazzola

Re:Stadio - reload
« Risposta #131 : Sabato 16 Luglio 2011, 11:28:32 »
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Una sorta di lavatrice Sangiorgio.

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Re:Stadio - reload
« Risposta #132 : Sabato 16 Luglio 2011, 14:15:18 »
Ma ancora con il Flaminio caro fish?

Non te lo danno, se te lo danno lo devi conservare così com'è, senza spostare nemmeno un sedile di plastica.

Ha miliardi di vincoli architettonici, ambientali, costruttivi etc., devi sentire pure il parere del topo del figlio dell'ultimo usciere di casa Nervi per poter toccare qualcosa, inoltre la zona è piena di reperti archeologici, un conto è se sei 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' che edifichi il parco della musica, e allora sbraghi tutto quello che vuoi, conservando alcuni reperti sottovetro sotto la struttura, tacendo dello scempio - riportatami da una conoscenza che vive lì e che ha visto interi camion che di notte facevano sparire materiale romano - che hanno fatto, un altro è che ti chiami Lotito...noto speculatore che vuole fare un quartiere grande come la città di Siena sui terreni vincolati della Tiberina.....invece se andiamo a vedere le schifezze di Porta di Roma, edificato sul parco pubblico della Marcigliana, di Roma Est, edificata sulle sorgenti dell'Acqua Marcia dietro Salone, di Euroma 2, edificata sopra una delle ultime aree di macchia palustre della zona di Roma Sud, di Parco Leonardo, costruito sopra le propaggini dei vecchi resti del Porto di Traiano...ne misuriamo le cubature residenziali...cosa otteniamo? La città di Milano?

Si, caro Fabio, ancora con il Flaminio e l'ho spiegato in tante altre occasioni.
So di non convincere nessuno in questo forum, ma sul Flaminio non sono convinto, sono ultra-convinto per motivi di cui provo  ad elencarne qualcuno:

1 - E' già esistente, almeno come sede, per cui non c'è bisogno di variazioni urbanistiche impegnative.
 
2 - dici che non te lo danno? In realtà, non vedono l'ora di dartelo, anche in omaggio. Il problema è soltanto di vedere cosa farci. Vuoi le aree commerciali? Ristoranti, stores e tante altre cose ancora?
Basta la fantasia: si può fare tutto. (la fantasia significa politica, finanza e un architetto intelligente)

3 - Con una minima spesa, anzitutto per l'acquisizione dell'impianto, si può realizzare un qualcosa di molto simile a quello che sta per essere inaugurato a Torino senza andare (questo è il principale motivo) laggiù nella Tiberina.

4 - è in una posizione a dir poco strategica il che significa in zona centrale della città di Roma, raggiungibile con una nuova mobilità più moderna e sostenibile, a principale vocazione pubblica: un paio di tram in più ad essere sintetitici. Il tempo del tutti allo stadio "caaa machina" è finito da un pezzo nei stadi di mezza Europa; sta arrivando questo momento anche da queste parti. O preferisci andare a 40 km dal centro di Roma?

Per tutto questo ci vogliono i seguenti ingredienti.
Una decisione dell'amministrazione del comune di Roma che - lo ricordiamo - è proprietario dell'impianto che è un bene pubblico (di tutti: mio, tuo, di Mazzola e anche di WBB, senza dimenticare Franz Kappa, Bob Lovati e BobCouto e mi scusino quelli che ho dimenticato) da ri-valorizzare e non una discarica abusiva abbandonata.
 In questo senso ci vorrebbe un concorso internazionale per la riqualificazione dell'impianto, visto che i rappresentanti della Soprintendenza si farebbero ardere in piazza piuttosto che dare il nulla osta verso l'abbattimento del manufatto (informazione confidenziale di un netter che saluto)

Un interesse da parte della società sportiva Lazio che a mio modesto avviso avrebbe soltanto da guadagnare (riduzione dei costi, immediato avvio dell'operazione, con ridotto impatto sul bilancio societario)

Un precedente ci fu ai tempi di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', come tutti sappiamo, ma non se ne fece nulla. Questo non significa che non sia una cattiva idea.
Anzi, a questo punto (è una mia sensazione) mi illudo di pensare che non sia improbabile che nell'anticamera dei pensieri del presidente qualcosa stia girando in questo senso vista l'estrema difficoltà della realizzazione del suo progetto sulla Tiberina.

In questo senso, pongo la seguente questione sulla Tiberina. Sono passati 7 anni dall'insediamento di Lotito e non è accaduto nulla; se pure partisse ora (il che è improbabile) occorrerebbero almeno 5 anni per mettere a regime tutto l'investimento (valutazione ottimistica).
Quanto dobbiamo aspettare per la nuova terra (edificabile?) promessa?
Ha senso aspettare decenni per far realizzare un improbabile e improponibile superenalotto per l'azionista di maggioranza?
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« Risposta #133 : Sabato 16 Luglio 2011, 14:33:06 »
Si, caro Fabio, ancora con il Flaminio e l'ho spiegato in tante altre occasioni.
So di non convincere nessuno in questo forum, ma sul Flaminio non sono convinto, sono ultra-convinto per motivi di cui provo  ad elencarne qualcuno:

1 - E' già esistente, almeno come sede, per cui non c'è bisogno di variazioni urbanistiche impegnative.
 
2 - dici che non te lo danno? In realtà, non vedono l'ora di dartelo, anche in omaggio. Il problema è soltanto di vedere cosa farci. Vuoi le aree commerciali? Ristoranti, stores e tante altre cose ancora?
Basta la fantasia: si può fare tutto. (la fantasia significa politica, finanza e un architetto intelligente)

3 - Con una minima spesa, anzitutto per l'acquisizione dell'impianto, si può realizzare un qualcosa di molto simile a quello che sta per essere inaugurato a Torino senza andare (questo è il principale motivo) laggiù nella Tiberina.

4 - è in una posizione a dir poco strategica il che significa in zona centrale della città di Roma, raggiungibile con una nuova mobilità più moderna e sostenibile, a principale vocazione pubblica: un paio di tram in più ad essere sintetitici. Il tempo del tutti allo stadio "caaa machina" è finito da un pezzo nei stadi di mezza Europa; sta arrivando questo momento anche da queste parti. O preferisci andare a 40 km dal centro di Roma?

Per tutto questo ci vogliono i seguenti ingredienti.
Una decisione dell'amministrazione del comune di Roma che - lo ricordiamo - è proprietario dell'impianto che è un bene pubblico (di tutti: mio, tuo, di Mazzola e anche di WBB, senza dimenticare Franz Kappa, Bob Lovati e BobCouto e mi scusino quelli che ho dimenticato) da ri-valorizzare e non una discarica abusiva abbandonata.
 In questo senso ci vorrebbe un concorso internazionale per la riqualificazione dell'impianto, visto che i rappresentanti della Soprintendenza si farebbero ardere in piazza piuttosto che dare il nulla osta verso l'abbattimento del manufatto (informazione confidenziale di un netter che saluto)

Un interesse da parte della società sportiva Lazio che a mio modesto avviso avrebbe soltanto da guadagnare (riduzione dei costi, immediato avvio dell'operazione, con ridotto impatto sul bilancio societario)

Un precedente ci fu ai tempi di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', come tutti sappiamo, ma non se ne fece nulla. Questo non significa che non sia una cattiva idea.
Anzi, a questo punto (è una mia sensazione) mi illudo di pensare che non sia improbabile che nell'anticamera dei pensieri del presidente qualcosa stia girando in questo senso vista l'estrema difficoltà della realizzazione del suo progetto sulla Tiberina.

In questo senso, pongo la seguente questione sulla Tiberina. Sono passati 7 anni dall'insediamento di Lotito e non è accaduto nulla; se pure partisse ora (il che è improbabile) occorrerebbero almeno 5 anni per mettere a regime tutto l'investimento (valutazione ottimistica).
Quanto dobbiamo aspettare per la nuova terra (edificabile?) promessa?
Ha senso aspettare decenni per far realizzare un improbabile e improponibile superenalotto per l'azionista di maggioranza?

che il Flaminio, come posizione strategica, facile raggiungimento, capienza ecc ecc... sia perfetto, lo sappiamo bene.

però, riguardo le norme uefa ecc ecc, ogni partita casalinga della lazio porterebbe alla paralisi di tutto il quartiere fra chiusure, deviazioni e via discorrendo. Prendi lo stadio di brema, con tutto che è a centro città, non ha palazzi addosso.
inoltre, per quanto tu possa ingaggiare un architetto bravo e fantasioso, non potresti toccare nulla della struttura originaria nè tantomeno aggiungerci cubature. insomma, per fare una cosa decente dovresti sbracare le palazzine che stanno fra viale tiziano e via flaminia.
Senza entrare nel merito della necropoli flaminia che sta sotto il campo (ma anche sotto le suddette palazzine, come del resto tutta quella zona).
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« Risposta #134 : Sabato 16 Luglio 2011, 14:45:51 »
che il Flaminio, come posizione strategica, facile raggiungimento, capienza ecc ecc... sia perfetto, lo sappiamo bene.

però, riguardo le norme uefa ecc ecc, ogni partita casalinga della lazio porterebbe alla paralisi di tutto il quartiere fra chiusure, deviazioni e via discorrendo. Prendi lo stadio di brema, con tutto che è a centro città, non ha palazzi addosso.
inoltre, per quanto tu possa ingaggiare un architetto bravo e fantasioso, non potresti toccare nulla della struttura originaria nè tantomeno aggiungerci cubature. insomma, per fare una cosa decente dovresti sbracare le palazzine che stanno fra viale tiziano e via flaminia.
Senza entrare nel merito della necropoli flaminia che sta sotto il campo (ma anche sotto le suddette palazzine, come del resto tutta quella zona).

Si può fare tutto, caro disabitato, l'importante è avere soldi e sostenibilità giuridica, politica e urbanistico-architettonica.
Secondo me, il Flaminio è l'uovo di Colombo per la SSLazio.
Quanto alla necropoli, stando ai retroscena di un'archeologa, sembra che lo stesso Nervi chiuse un occhio ...
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Re:Stadio - reload
« Risposta #135 : Sabato 16 Luglio 2011, 14:54:49 »
Si può fare tutto, caro disabitato, l'importante è avere soldi e sostenibilità giuridica, politica e urbanistico-architettonica.
Secondo me, il Flaminio è l'uovo di Colombo per la SSLazio.
Quanto alla necropoli, stando ai retroscena di un'archeologa, sembra che lo stesso Nervi chiuse un occhio ...

ma io sono d'accordo con te, cavolo! Lo sai quanto mi piacrebbe il flaminio!
Il Nervi, per non farsi bloccare i lavori, fece come un qualsiasi palazzaro.. altro che genio.

Per me però, sta al comune fare il primo passo e mettere sul piatto le aree, eventualmente anche il flaminio, e tutti gli strumenti urbanistici per renderlo funzionale.
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Re:Stadio - reload
« Risposta #136 : Sabato 16 Luglio 2011, 15:02:20 »
ma io sono d'accordo con te, cavolo! Lo sai quanto mi piacrebbe il flaminio!
Il Nervi, per non farsi bloccare i lavori, fece come un qualsiasi palazzaro.. altro che genio.

Per me però, sta al comune fare il primo passo e mettere sul piatto le aree, eventualmente anche il flaminio, e tutti gli strumenti urbanistici per renderlo funzionale.

Anche qui, non è che possiamo arrivare a dire che Nervi agì come un palazzinaro qualsiasi.
Si trovò una necropoli (circostanza da acclarare), il che capita a dir poco di frequente dovunque a Roma. Lo sanno tutti, lo sappiamo tutti e a meno che non trovi qualcosa di veramente significativo, di portata storica, si copre tutto e si va avanti: funziona così.
 
Io inviterei il presidente a pensarci seriamente, ma molto seriamente. SArebbe un'occasione d'oro per tutti: per la Lazio e la città di Roma.
Poi me lo voglio vedere il CONI ...
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Re:Stadio - reload
« Risposta #137 : Sabato 16 Luglio 2011, 15:12:59 »
Anche qui, non è che possiamo arrivare a dire che Nervi agì come un palazzinaro qualsiasi.
Si trovò una necropoli (circostanza da acclarare), il che capita a dir poco di frequente dovunque a Roma. Lo sanno tutti, lo sappiamo tutti e a meno che non trovi qualcosa di veramente significativo, di portata storica, si copre tutto e si va avanti: funziona così.
 
Io inviterei il presidente a pensarci seriamente, ma molto seriamente. SArebbe un'occasione d'oro per tutti: per la Lazio e la città di Roma.
Poi me lo voglio vedere il CONI ...

il fatto che lo abbiano fatto tutti non lo rende una cosa lecita. Quindi, se fosse vero, anche nervi violò la legge. Infatti, da circa 20 anni a questa parte (ovviamente dopo che i buoi scapparono) fu fatta una legge che imponeva la presenza di un archeologo in ogni intervento sia pubblico che privato che andava a scavare più in basso di una certa quota.
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Re:Stadio - reload
« Risposta #138 : Sabato 16 Luglio 2011, 22:35:06 »
 sostenibilità giuridica,
"non ne abbiamo"
politica
"non ne abbiamo"
e urbanistico-architettonica
"non ne abbiamo".
il flamigno è il "gelato alla fragòla" dell'urbanistica romana :D :D :D :D
oramai la butto sul ridere perché altrimenti inziano le biastime
trigoria delenda est

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Re:Stadio - reload
« Risposta #139 : Sabato 16 Luglio 2011, 22:42:20 »
mentre noi ci masturbiamo con leggi e leggine...

il tottenham presenta il progetto del nuovo white hart lane...





Il calcio inglese ormai detta legge. I grandi campioni sono attirati dalle montagne di sterline offerte dai ricchi club di Premier ma non ci stupiremmo se uno dei motivi fosse anche il tifo caldo e corretto e i manti erbosi perfetti degli stadi inglesi, che rendono l'atmosfera in campo quasi magica. veri e propri "templi del calcio" come l'Old trafford o l'Anfield road saranno presto affiancati da un avveniristico impianto che ospiterà le gare del Tottenham. E' stato depositato il progetto del nuovo "White Hart Lane" e si preannuncia come uno degli stadi più "scenografici d'Europa". Lo stadio potrà ospitare 56,250 spettaori, ma la capacità può essere estesa ad altre 20.000 persone. Sarà costruito vicino all'attuale stadio e, nel progetto, è inclusa la realizzazione di 434 nuove case, un albergo e un supermercato. L'impianto dovrebbe essere completato per il 2012.

II presidente degli "Spurs" Daniel Levy: "vogliamo creare lo stato più scenografico per i nostri tifosi. Tutti potranno avere una vista eccezionale della partita e si troveranno vicinissimi al campo, più che in ogni altro stadio. Nelle nostre intenzioni c'è anche quella di creare un'area che sia attiva tutto l'anno, e non si limiti a uno stadio con una zona morta intorno.


Per caso il presidente del tottenham non aveva suoi terreni sulla tamigerina da valorizzare?
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