www.corriere.itSentenza più severa rispetto al primo grado che aveva condannato il poliziotto per omicidio colposo a 6 anni: «Sono affranto ma spero ancora»FIRENZE - Per l’omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuto l’11 novembre 2007 nell’area di servizio Badia al Pino dell’A1, la Corte d’Assise d’Appello di Firenze ha condannato il poliziotto Luigi Spaccarotella a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale: la corte gli ha riconosciuto riduzioni della pena legate al rito abbreviato e alle attenuanti generiche. In primo grado la Corte d’Assise di Arezzo aveva inflitto a Spaccarotella una pena di sei anni di reclusione per omicidio colposo.
I genitori di Gabriele Sandri, Giorgio e Daniela, sono scoppiati in lacrime alla lettura della sentenza di condanna del poliziotto Luigi Spaccarotella. «È una giustizia - ha commentato Giorgio - che era dovuta. A differenza di quanto ho detto dopo il primo grado, la decisione dei giudici di oggi mi fa sentire orgoglioso di essere italiano».
Un lungo applauso ha accolto l’uscita della famiglia di Sandri.Il pubblico, composto soprattutto da tifosi laziali e amici di «Gabbo», ha accolto la sentenza in silenzio. La gioia è scoppiata all’uscita dall’aula, dove molti amici di Sandri erano in lacrime, così come i genitori Giorgio e Daniela, che si sono abbracciati a lungo; Daniela ha avuto anche un piccolo malore. Felicità è stata espressa anche dal fratello di Gabriele, Cristiano.
«Sono affranto ma le speranze non sono finite». Lo ha detto l’agente Luigi Spaccarotella parlando con il proprio avvocato Federico Bagattini dopo la sentenza dalla corte d’assise d’appello. Bagattini ha annunciato che proporrà ricorso in Cassazione. «Alla lettura della sentenza ho provato pietà per Spaccarotella, anche se verso di noi non ha mai avuto gesti di comprensione». Lo ha detto la mamma di Gabriele Sandri, Daniela, commentando la sentenza. «Sono tre anni che soffro - ha aggiunto Daniela in lacrime - ora questa sentenza ci restituisce serenità».
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