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Un secondo posto che continua a far sognare.L'ennesima conferma che nel calcio non esistono risultati scontati. Così capita che una squadra come la Lazio, in grado di battere il Napoli e di mancare solo per sfortuna la vittoria sul campo del Parma, non riesca ad ottenere i tre punti contro una formazione piuttosto modesta come quella dei catanesi. Sulla tabella di marcia la vittoria di questa domenica era stata data per certa e invece i tifosi della compagine romana hanno dovuto abbandonare l'Olimpico con l'amaro in bocca, consapevoli però che ancora una volta la propria squadra è stata in grado di creare tanto e di costringere il Catania a esprimere un vero e proprio non-gioco. La formazione ospite ha infatti rinunciato a riversarsi oltre la propria metà campo non perdendo mai l'occasione per rallentare il ritmo e far trascorrere minuti preziosi. Ancora una volta i capitolini hanno regalato troppo spazio anche dal punto di vista mentale, non intimorendo sufficientemente gli avversari. Il Profeta è finalmente riuscito a mettere a segno uno dei suoi gol dimostrando un'importante crescita anche fisica. Prosegue la linea blanda di un campionato che per tornare equilibrato ha dovuto allentare oltre modo ritmi e spunti. Un'altalena di prestazioni che oscilla come impazzita da ogni lato, le spinte sono discontinue e il divertimento è assicurato...
COSA VA - I giocatori sembrano più convinti dei loro mezzi, si stanno rendendo conto che anche le squadre più titolate arrancano e si perdono nelle proprie insicurezze. Di fronte a un simile catenaccio hanno avuto la forza di costruirsi comunque parecchie palle gol. La mentalità da provinciale se ne sta andando...
COSA NON VA - La mancanza di lucidità negli ultimi metri prosegue, si riesce a concretizzare troppo poco. I terzini pur dimostrando tanta gamba non riescono quasi mai ad andare al cross in maniera incisiva ed efficace. La grinta non è stata quella giusta per un match che poteva riportare i padroni di casa ad un passo dalla vetta e soprattutto ad allungare sulle inseguitrici.
TOP&FLOP - Hernanes e Zarate incantano con le loro giocate, la tela dell'Olimpico si riempie di pennellate di pura fantasia, colori intensi e pieni di luce che da troppo tempo mancavano ai tifosi biancocelesti. Floccari è apparso un po' appannato così come Mauri, Foggia non è riuscito a incidere. Ledesma non è mai entrato in partita e il cambio è avvenuto troppo tardi. Urge una soluzione alternativa di gioco per partite come questa, dove gli spazi latitano.
CONSIGLI PER IL MISTER - Lavorare di più sull'approccio al match. Allenare la mente per incrementare la concentrazione sotto porta e le gambe per aumentare il ritmo nelle fasi decisive della partita. Questa è un squadra composta da tanti bravi ragazzi che dovrebbero acquistare un po' di cattiveria in più per far capire agli avversari che non possono fare il loro comodo. Va bene mantenere un atteggiamento umile ma senza abbassare la testa.
IL FUTURO - I prossimi due match faranno capire ai supporter biancoazzurri quali sogni possono alimentare. Inter e Juventus rappresentano due esami fondamentali per capire cosa si vuole fare da grandi.Disputare partite come queste con intelligenza ma evitando di trovarsi a dover poi fronteggiare i soliti rimpianti.Ricordiamoci che giocare significa anche divertirsi, ogni tanto allora tralasciamo quei tatticismi estremi che troppo spesso rendono noiosi i match del nostro campionato e pensiamo più a come andare in rete piuttosto che a come non prenderle.
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