Autore Topic: Il bacio  (Letto 4949 volte)

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ThomasDoll

Il bacio
« : Martedì 28 Febbraio 2017, 14:31:15 »
Roma è un solo, assordante clacson, una lacerante sinfonia di felicità. Mentre vengo al giornale, vedo un grosso giovanotto con i capelli lunghi sulle spalle, uno scudetto laziale sul petto, un ragazzone che s’arrampica vociando ad una finestra del rez-de-chaussé e chiama la madre. Vedo la vecchia con i capelli bianchi chinarsi, al di là del davanzale, sul figlio. Li vedo baciarsi, mentre alle spalle della donna s’affaccia il fratello più grande e dice sorridendo, sfottente: “’a matto!”. Più di così un romano de Roma non si commove, ma vi assicuro che è tanto.
(Antonio Ghirelli, Corriere della Sera del 13 maggio 1974)

Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #1 : Mercoledì 1 Marzo 2017, 09:12:32 »
complimenti. Mi sono emozionato.

Offline aaronwinter

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Re:Il bacio
« Risposta #2 : Mercoledì 1 Marzo 2017, 10:33:25 »
Bellissimo

:band1:
Damose da fa (remix di aaronwinter)
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Offline chemist

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Re:Il bacio
« Risposta #3 : Mercoledì 1 Marzo 2017, 11:10:26 »
Bello Pank, speriamo di poterci emozionare ancora cosi presto, molto presto..

Offline Dija

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Re:Il bacio
« Risposta #4 : Mercoledì 1 Marzo 2017, 18:19:13 »
Meraviglioso.
Sono i sogni a fare la realtà

Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #5 : Venerdì 3 Marzo 2017, 09:28:34 »
up
Topic di questo tipo fanno bene a tutti. Altro che  pagelle...

ThomasDoll

Re:Il bacio
« Risposta #6 : Venerdì 3 Marzo 2017, 10:44:58 »
Grazie.
Sinceramente ero rimasto interdetto dal fatto che il topic non trovasse risposte. E' vero che la "fotografia" di Ghirelli era talmente bella che era difficile commentarla, però ci rimanda addosso un'immagine in cui potremmo riconoscerci. Mi ricorda la telefonata che mi ha fatto ieri mia madre, 84 anni, tutta giuliva per la bastonata che gli abbiamo tirato nelle corna.
Sono un vecchio lupo di forum, addirittura per anni geftore, quindi so benissimo che non c'è una ragione vera per un topic che fa zero replies, se il contenuto del tiopic è valido, e poi non avevo postato per suscitare reazioni ma solo per condividere la bellezza di quello scritto, una bellezza di cui abbiamo bisogno, perché in questo momento la bellezza ci viene strappata via da tutte le parti.
In realtà il nostro problema è che, tra forum e social, ci sentiamo protagonisti attivi, pronti sempre a scrivere/parlare e mai ad ascoltare, portatori di un'opinione che viaggia da sola, parallela alle altre, senza mai un incrocio virtuoso, senza mai produrre una mediazione che arricchisce. La guerra di trincea che monopolizza questo forum in particolare è un ottimo esempio. Dovremmo ritrovare la meraviglia per le cose del calcio e certo l'enorme confusione e l'assurdo rumore di fondo di tutta questa comunicazione inutile non ci aiuta.
Tornino i tempi di quel bacio, non c'è bisogno che per farlo si debba tornare agli anni '70.
Magari potessimo...

ho postato lo stesso ritaglio di giornale su facebook e su Lazio.net. Anche lì poche risposte nell'immediato, poi non sono tornato a controllare, però spesso succede che un contenuto "alto" non riceva risposte, per una forma di reverenza, o perché non ammette repliche. Ghirelli era talmente autorevole, del resto, da intimidire.

Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #7 : Venerdì 3 Marzo 2017, 11:20:43 »
Grazie.
Sinceramente ero rimasto interdetto dal fatto che il topic non trovasse risposte. E' vero che la "fotografia" di Ghirelli era talmente bella che era difficile commentarla, però ci rimanda addosso un'immagine in cui potremmo riconoscerci. Mi ricorda la telefonata che mi ha fatto ieri mia madre, 84 anni, tutta giuliva per la bastonata che gli abbiamo tirato nelle corna.
Sono un vecchio lupo di forum, addirittura per anni geftore, quindi so benissimo che non c'è una ragione vera per un topic che fa zero replies, se il contenuto del tiopic è valido, e poi non avevo postato per suscitare reazioni ma solo per condividere la bellezza di quello scritto, una bellezza di cui abbiamo bisogno, perché in questo momento la bellezza ci viene strappata via da tutte le parti.
In realtà il nostro problema è che, tra forum e social, ci sentiamo protagonisti attivi, pronti sempre a scrivere/parlare e mai ad ascoltare, portatori di un'opinione che viaggia da sola, parallela alle altre, senza mai un incrocio virtuoso, senza mai produrre una mediazione che arricchisce. La guerra di trincea che monopolizza questo forum in particolare è un ottimo esempio. Dovremmo ritrovare la meraviglia per le cose del calcio e certo l'enorme confusione e l'assurdo rumore di fondo di tutta questa comunicazione inutile non ci aiuta.
Tornino i tempi di quel bacio, non c'è bisogno che per farlo si debba tornare agli anni '70.
Magari potessimo...

ho postato lo stesso ritaglio di giornale su facebook e su Lazio.net. Anche lì poche risposte nell'immediato, poi non sono tornato a controllare, però spesso succede che un contenuto "alto" non riceva risposte, per una forma di reverenza, o perché non ammette repliche. Ghirelli era talmente autorevole, del resto, da intimidire.
si, hai ragione, si passa dall'estremo del silenzio estatico e contemplativo nel ricordo di tempi e modi quasi fiabeschi di intendere la Lazio e la festa popolare per una sua vittoria, immortalati da Ghirelli ... all'altro molto più attuale e, diciamolo, misero, di tacere perché non si può dare alla conversazione quel qualcosa che ci renda unici e protagonisti.

Il c.d. "social" nasce esclusivamente dallo spirito di "condivisione" possibilmente del bello, con riserva di commento. Tutti se ne riempiono la bocca ma poi la parola resta soggiogata dal desiderio di protagonismo che è connotato assordante di parecchi naviganti.  Che poi si parli di Lazio o di altro poco importa. Il social è un palcoscenico e nessuno vuol restare dietro le quinte. E allora si apre la galleria de personaggi che ogni giorno vorremmo essere.
Questo ha trasformato la rete in un covo de Napoleoni frustrati e ricettacolo de cazzate. 
Questa poteva essere un'occasione per ricordare, vivere e ribadire quella gioia ed, infine, rallegrarsi di come quella fiammella sia ancora accesa.

Grazie te lo dico io.

ThomasDoll

Re:Il bacio
« Risposta #8 : Venerdì 3 Marzo 2017, 11:47:46 »
Guarda, sto lavorando a un progettino di libro (non sulla Lazio) per cui leggo e recupero archivi dei giornali (in rete ce n'è per tutti i gusti).
Il problema è che l'informazione è gridata e di bassa qualità. Ho recuperato delle cronache dell'inizio del secolo scorso scritte con un linguaggio semplice e diretto, bellissime, piene di humour, ritmo, freschezza. Nemmeno firmate: ci è arrivato per telefono, cablogramma, nastro telegrafico eccetera.
Ne ho viste altre scritte negli anni '30 di una pesantezza retorica e di una cupezza al passo con i tempi di allora, uscite dalla penna di chi, poi, ha fatto la gloria di grandi quotidiani milanesi nel dopoguerra, riposta la camicia nera nell'armadio degli scheletri. Quella stessa retorica, ripulita degli orpelli del regime, ha innervato le cronache sportive del dopoguerra, venendo via via disinnescata dall'evolversi dei tempi, sempre più informali e rilassati, fino allo sbraco e al ritorno delle cronache gridate, delle vene gonfie e dell'aggressività a cui assistiamo adesso e in cui siamo coinvolti, inconsapevoli urlatori che alimentano una discesa, se non negli inferi, nei bassifondi dell'anima umana. Tutto degrada, mentre degrada l'ascolto. Tutto si allinea verso il basso, in una corsa al livellamento al QI del cretino. Costruiamo edifici bruttissimi, quasi dovessimo espiare la colpa di vivere nel luogo principe della bellezza. Comunichiamo, scriviamo, facciamo televisione orrenda, sguaiata, rozza e incivile. Chiudiamo teatri, penalizziamo chi vuole fare, scoraggiamo chi vuole creare, sabotiamo ogni tentativo d'elevazione. Il calcio e l'atteggiamento dei tifosi di questo è specchio: 15 anni fa gli ululati razzisti erano il cruccio di pochi, adesso li fanno TUTTE le tifoserie, quasi nessuna esclusa.
Per ogni azione positiva che cerchiamo di fare grandinano le contrarie, mentre ogni delirio feroce è ammesso e applaudito.
Pensare bene, agire bene, sperare bene genera sospetto, critica, scherno.
E in tutto questo riflusso fognante un fiore come quello di Ghirelli pare alieno.
Normale, però dipende da noi fare un passo indietro e tornare a respirare una boccata d'aria pulita.
Per farlo dobbiamo tornare ad ascoltare, a esercitare l'attenzione, e condividere quello che c'è di buono da condividere.

Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #9 : Venerdì 3 Marzo 2017, 12:01:04 »

...dobbiamo tornare ad ascoltare, a esercitare l'attenzione, e condividere quello che c'è di buono da condividere.
Adamantino, come il resto del tuo post.

ThomasDoll

Re:Il bacio
« Risposta #10 : Venerdì 3 Marzo 2017, 12:02:47 »
Però potremmo porci delle domande: perché non ci esalta niente di quello che vediamo? Perché commentiamo i fatti della Lazio sempre in negativo? Perché prestiamo attenzione a quello che succede a Villa San Sebastiano e non a quello che succede in campo? Perché ci interessa più il mercato della partita?
Scopriremmo di essere inconsapevolmente andati appresso a un flusso di chiacchiere che riempie la giornata radioteleinternettica, chiacchiere vuote, congetture, deliri di chi si è improvvisato esperto raccontatore di calcio. Il calcio del campo è lontano anni luce da quello della comunicazione e basta soffermarsi a guardare i commenti degli ex calciatori a fine partita (Marocchi e Costacurta sono perfetti) per capire che si sta parlando di cose lontanissime tra loro. Noi stiamo nell'universo dei marione, dei mazzocchi, dei mangiante. E ho citato tutti romanisti non a caso.
Noi dobbiamo tornare ad appassionarci ai gesti del calcio, alle storie, al privato "positivo" dei calciatori.
Sì alla favela di Maradona, alle cholitas, agli indios Mapuche, alla storia di Sindelar, ai mille racconti che il calcio sa regalare.
No a Wanda Nara e a tutta quella paccottiglia di merda da colonna destra della gazzetta, no al tifoso considerato ignorante e bue, no alle beceraggini e agli allucchi dei telecronisti di sky o al gergo RIDICOLO di quelli di mediaset. No alla comunicazione faziosa e sguaiata. No.


Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #11 : Venerdì 3 Marzo 2017, 12:43:21 »
Però potremmo porci delle domande: perché non ci esalta niente di quello che vediamo? Perché commentiamo i fatti della Lazio sempre in negativo? Perché prestiamo attenzione a quello che succede a Villa San Sebastiano e non a quello che succede in campo? Perché ci interessa più il mercato della partita?
Scopriremmo di essere inconsapevolmente andati appresso a un flusso di chiacchiere che riempie la giornata radioteleinternettica, chiacchiere vuote, congetture, deliri di chi si è improvvisato esperto raccontatore di calcio. Il calcio del campo è lontano anni luce da quello della comunicazione e basta soffermarsi a guardare i commenti degli ex calciatori a fine partita (Marocchi e Costacurta sono perfetti) per capire che si sta parlando di cose lontanissime tra loro. Noi stiamo nell'universo dei marione, dei mazzocchi, dei mangiante. E ho citato tutti romanisti non a caso.
Noi dobbiamo tornare ad appassionarci ai gesti del calcio, alle storie, al privato "positivo" dei calciatori.
Sì alla favela di Maradona, alle cholitas, agli indios Mapuche, alla storia di Sindelar, ai mille racconti che il calcio sa regalare.
No a Wanda Nara e a tutta quella paccottiglia di merda da colonna destra della gazzetta, no al tifoso considerato ignorante e bue, no alle beceraggini e agli allucchi dei telecronisti di sky o al gergo RIDICOLO di quelli di mediaset. No alla comunicazione faziosa e sguaiata. No.
Non so. Guardandomi allo specchio mi sono posto spesso la tua domanda. Il guaio è che, pur non sentendo radio da ormai una decina d'anni, quindi partendo scevro... (detto alla Zalone), ed essendo puramente appassionato al calcio di quando se chiamava ancora pallone, a volte, anzi spesso, mi ritrovo impastoiato solo pensando alla casualità, anzi, meglio, alla caducità delle gioie come questa (pur vissute fino al midollo), e al criterio di valutazione direi "miracolistico" col quale siamo portati a giudicarne.
L'idea di essersi affacciati al derby come Davide contro Golia mi disturba profondamente. Dalla primavera del 2013 sembrano passati 50 anni.
Poi si, si cerca di rimanere legati esclusivamente alle cose di campo e alle tette della presentatrice de mediaset ma non è facile.

Offline Jim Bowie

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Re:Il bacio
« Risposta #12 : Venerdì 3 Marzo 2017, 12:51:57 »
Grazie.
Sinceramente ero rimasto interdetto dal fatto che il topic non trovasse risposte. E' vero che la "fotografia" di Ghirelli era talmente bella che era difficile commentarla, però ci rimanda addosso un'immagine in cui potremmo riconoscerci. Mi ricorda la telefonata che mi ha fatto ieri mia madre, 84 anni, tutta giuliva per la bastonata che gli abbiamo tirato nelle corna.
Sono un vecchio lupo di forum, addirittura per anni geftore, quindi so benissimo che non c'è una ragione vera per un topic che fa zero replies, se il contenuto del tiopic è valido, e poi non avevo postato per suscitare reazioni ma solo per condividere la bellezza di quello scritto, una bellezza di cui abbiamo bisogno, perché in questo momento la bellezza ci viene strappata via da tutte le parti.
In realtà il nostro problema è che, tra forum e social, ci sentiamo protagonisti attivi, pronti sempre a scrivere/parlare e mai ad ascoltare, portatori di un'opinione che viaggia da sola, parallela alle altre, senza mai un incrocio virtuoso, senza mai produrre una mediazione che arricchisce. La guerra di trincea che monopolizza questo forum in particolare è un ottimo esempio. Dovremmo ritrovare la meraviglia per le cose del calcio e certo l'enorme confusione e l'assurdo rumore di fondo di tutta questa comunicazione inutile non ci aiuta.
Tornino i tempi di quel bacio, non c'è bisogno che per farlo si debba tornare agli anni '70.
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ho postato lo stesso ritaglio di giornale su facebook e su Lazio.net. Anche lì poche risposte nell'immediato, poi non sono tornato a controllare, però spesso succede che un contenuto "alto" non riceva risposte, per una forma di reverenza, o perché non ammette repliche. Ghirelli era talmente autorevole, del resto, da intimidire.
Ma infatti come si può commentare un tale affresco di romanita', disegnato in modo superbo da un napoletano. L'unica cosa che scriverei e che quella era Roma, quelli erano giornalisti, due cose perdute e non recuperabili.


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Offline AlenBoksic

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Re:Il bacio
« Risposta #13 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:00:31 »
No alla comunicazione faziosa e sguaiata. No.

Del mirabile commento estrapolo questo assunto perché ritengo valga per ogni genere di comunicazione/informazione (infognazione mi piace chiamarla) attuale.
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ThomasDoll

Re:Il bacio
« Risposta #14 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:04:22 »
Questa cosa del Davide contro Golia che ho sentito dalle migliori menti laziali, o quasi, è un assurdo.
Non dico che è assurda, capisco come nasce, ma è un'affermazione che mette un'assurda ipoteca sul futuro che non ha un fondamento oggettivo.
La roma in questi anni ha spesso ottenuto dei secondi posti, solo alcuni dei quali alla fine di una reale competitività per lo scudetto, esattamente due: quello del 5 maggio perso dall'Inter e quello del doppio Pazzini e tutti a casa. Gli altri sono secondi posti uguali a quello ottenuto da Zeman alla Lazio, che non si trova un laziale disposto a rivendicare. Per tutti è stato un secondo posto ottenuto senza mai essere stati in lotta per lo scudetto.
La roma dopo il 26 maggio 2013 ha ottenuto due secondi posti e si avvia, forse, a ottenerne un terzo, essendo stata in lotta per lo scudetto, finora, soltanto a livello puramente teorico. La partenza sprint di Garcia è paragonabile a quella di Mancini dell'anno dopo, eppure nessuno ha mai parlato di Inter scudettabile o campione morale, appetto a una Juve capace di fare 100 punti sistematicamente.
Capisci dove sta l'assurdo? Che ci sentiamo pigmei di fronte a qualcuno che rompe spacca e imbroglia per arrivare al massimo secondo a distanza, riposti i sogni di gloria prima che arrivi primavera. Perché temiamo che possa arrivare un domani di successi, per loro, che noi non sapremmo come fronteggiare.
Una specie di materializzazione dei loro sogni nella nostra testa, che diventano un incubo che facciamo diventare reale.
La sindrome di Stoccolma o che.
La roma vincente che verrà per il momento esiste soprattutto nella nostra testa, e la partita di mercoledì lo ha dimostrato ancora una volta: per raggiungere la Juve, sulla strada della continuità di vertice, non bastano otto secondi posti a rispettosa, siderale distanza. La roma è un piazzato continuo, un paio di posizioni davanti a noi. Se fossimo in una competizione in linea, potremmo scorgerla da lontano: l'anno scorso perdevamo contatto, quest'anno le loro chiappazze brutte arrancano a poche lunghezze da noi, la Juve sempre laggiù a scandire il passo.
Non diamo da mangiare ai fantasmi.

Offline The Loner

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Re:Il bacio
« Risposta #15 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:17:43 »
Questa cosa del Davide contro Golia che ho sentito dalle migliori menti laziali, o quasi, è un assurdo.
Non dico che è assurda, capisco come nasce, ma è un'affermazione che mette un'assurda ipoteca sul futuro che non ha un fondamento oggettivo.
La roma in questi anni ha spesso ottenuto dei secondi posti, solo alcuni dei quali alla fine di una reale competitività per lo scudetto, esattamente due: quello del 5 maggio perso dall'Inter e quello del doppio Pazzini e tutti a casa. Gli altri sono secondi posti uguali a quello ottenuto da Zeman alla Lazio, che non si trova un laziale disposto a rivendicare. Per tutti è stato un secondo posto ottenuto senza mai essere stati in lotta per lo scudetto.
La roma dopo il 26 maggio 2013 ha ottenuto due secondi posti e si avvia, forse, a ottenerne un terzo, essendo stata in lotta per lo scudetto, finora, soltanto a livello puramente teorico. La partenza sprint di Garcia è paragonabile a quella di Mancini dell'anno dopo, eppure nessuno ha mai parlato di Inter scudettabile o campione morale, appetto a una Juve capace di fare 100 punti sistematicamente.
Capisci dove sta l'assurdo? Che ci sentiamo pigmei di fronte a qualcuno che rompe spacca e imbroglia per arrivare al massimo secondo a distanza, riposti i sogni di gloria prima che arrivi primavera. Perché temiamo che possa arrivare un domani di successi, per loro, che noi non sapremmo come fronteggiare.
Una specie di materializzazione dei loro sogni nella nostra testa, che diventano un incubo che facciamo diventare reale.
La sindrome di Stoccolma o che.
La roma vincente che verrà per il momento esiste soprattutto nella nostra testa, e la partita di mercoledì lo ha dimostrato ancora una volta: per raggiungere la Juve, sulla strada della continuità di vertice, non bastano otto secondi posti a rispettosa, siderale distanza. La roma è un piazzato continuo, un paio di posizioni davanti a noi. Se fossimo in una competizione in linea, potremmo scorgerla da lontano: l'anno scorso perdevamo contatto, quest'anno le loro chiappazze brutte arrancano a poche lunghezze da noi, la Juve sempre laggiù a scandire il passo.
Non diamo da mangiare ai fantasmi.

Mi è venuto in mente quando mio padre, Laziale, mi chiese tanti, tanti anni fa, cosa volessi fare da grande.
E io risposi: "Scrivere come ThomasDoll".

Panzabianca

Re:Il bacio
« Risposta #16 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:19:37 »
Questa cosa del Davide contro Golia che ho sentito dalle migliori menti laziali, o quasi, è un assurdo.
Non dico che è assurda, capisco come nasce, ma è un'affermazione che mette un'assurda ipoteca sul futuro che non ha un fondamento oggettivo.
La roma in questi anni ha spesso ottenuto dei secondi posti, solo alcuni dei quali alla fine di una reale competitività per lo scudetto, esattamente due: quello del 5 maggio perso dall'Inter e quello del doppio Pazzini e tutti a casa. Gli altri sono secondi posti uguali a quello ottenuto da Zeman alla Lazio, che non si trova un laziale disposto a rivendicare. Per tutti è stato un secondo posto ottenuto senza mai essere stati in lotta per lo scudetto.
La roma dopo il 26 maggio 2013 ha ottenuto due secondi posti e si avvia, forse, a ottenerne un terzo, essendo stata in lotta per lo scudetto, finora, soltanto a livello puramente teorico. La partenza sprint di Garcia è paragonabile a quella di Mancini dell'anno dopo, eppure nessuno ha mai parlato di Inter scudettabile o campione morale, appetto a una Juve capace di fare 100 punti sistematicamente.
Capisci dove sta l'assurdo? Che ci sentiamo pigmei di fronte a qualcuno che rompe spacca e imbroglia per arrivare al massimo secondo a distanza, riposti i sogni di gloria prima che arrivi primavera. Perché temiamo che possa arrivare un domani di successi, per loro, che noi non sapremmo come fronteggiare.
Una specie di materializzazione dei loro sogni nella nostra testa, che diventano un incubo che facciamo diventare reale.
La roma vincente che verrà per il momento esiste soprattutto nella nostra testa, e la partita di mercoledì lo ha dimostrato ancora una volta: per raggiungere la Juve, sulla strada della continuità di vertice, non bastano otto secondi posti a rispettosa, siderale distanza. La roma è un piazzato continuo, un paio di posizioni davanti a noi. Se fossimo in una competizione in linea, potremmo scorgerla da lontano: l'anno scorso perdevamo contatto, quest'anno le loro chiappazze brutte arrancano a poche lunghezze da noi, la Juve sempre laggiù a scandire il passo.
Non diamo da mangiare ai fantasmi.
ok, il tuo ragionamento può essere validissimo ma, credimi, sarà che appartengo alla generazione "drogata" da Cragnotti dopo anni de supposte uniplus, la sensazione di competere che, peraltro, con Lotito qualche volta ho pure provato con la tecnica del fungo, non cede mai il passo a quella cupa del limite. E me sento come Truman che sbatte con la barca sul finto orizzonte.
Che poi questo possa creare frustrazioni mal gestite e pronte a diventar timore per le fantomatiche vittorie dell'avversario ci può stare, è nella logica romana.
Tuttavia, pur avendo adottato l'assurdo metaforico di cui sopra, sta cosa mi appartiene fino ad un certo punto ma, certo, l'occasione storica e non sfruttata del dopo 26 maggio mi ha avvilito. Si tifa per tanti motivi, anche per vincere... sarà da una quindicina d'anni almeno non provo questa sensazione. Mi intristisco.
Mercoledì so andato al derby come un battente che deve espiare. Se va dalla prova de forza pura alla espiazione sine termine.
Ma che ho fatto de male?

   

ThomasDoll

Re:Il bacio
« Risposta #17 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:37:09 »
Vedi? C'è un problema di fondo.
Nel calcio si gioca per vincere la partita e il torneo.
I tornei disponibili per una squadra come la Lazio sono quelli europei e quelli nazionali.
Quindi vincere una Coppa Italia, per quanto sia il torneo più piccolo, è vincere.
Più che vincere la supercoppa, che non si assegna al termine di un torneo ma solo di una gara secca.
E' sbagliato, quindi, affermare che non si vince dal 2000, perché si è vinto nel 2004, nel 2009 e nel 2013. E per noi, che nei primi 98 anni di storia di Coppa Italia ne avevamo vinta una, non è ordinaria amministrazione. Non lo è per la Juventus, non capisco perché dovrebbe essere così per noi.
A preferire il secondo posto a un trofeo è marione.
Fatta questa premessa, è normale provare frustrazione per questa "griglia" di partenza rigida. Al momento però siamo in una posizione leggermente avanzata rispetto alle gerarchie teoriche, perché Inter e Milan sono sotto i loro standard abituali. Questo avvantaggia pure le merde. Se si ricomponesse la normale gerarchia del calcio loro non arriverebbero secondi, ma terzi, quarti, quinti. E forse, paradossalmente, noi li soffriremmo di meno.
Finché dura questo equilibrio basato su diritti TV e fair play finanziario i rapporti di forza sono congelati, il venir meno del FpF aumenterà il gap tra ricchi e meno ricchi. La roma non la metterei ancora tra i ricchi, noi sicuramente non siamo nel primo gruppo. La situazione è destinata a peggiorare, probabilmente. Se non cambia questo equilibrio, sarà dura fare passi avanti. Prendersela con Lotito mi pare, però, un esercizio sterile: che colpa ha lui se non c'è nessun nababbo interessato alla Lazio? Inutile dire che se il nababbo ci fosse Lotito si venderebbe pure le mutande.
Elementare, direi.

Offline AlenBoksic

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Re:Il bacio
« Risposta #18 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:43:50 »
Abbiamo una squadra giovane, con un tecnico che è laziale adottivo essendo qui ormai ininterrottamente dall'estate 1999, siamo lanciati in campionato dove, oltre ai risultati e al gioco, abbiamo anche il privilegio di utilizzare un bel numero di giocatori della primavera (anzi, non ho i numeri sotto mano ma credo proprio che sia difficile trovare un'altra squadra ne ha utilizzati quanti noi).
Successo di mercoledì a parte di motivi per esser soddisfatti ce ne sono a bizzeffe.
Se poi si vuol vincere il campionato la prima cosa da tenere in considerazione sarebbe che dal 2000 ad oggi lo hanno vinto tre squadre
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Offline Brunogiordano

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Re:Il bacio
« Risposta #19 : Venerdì 3 Marzo 2017, 13:47:12 »
EDIT
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI